Sempre con imperdonabile ritardo (addirittura "doppiato" oggi da chi ha sciato qui ben cinquanta giorni dopo :mann seconda parte del report delle due sciate in Valle d'Aosta di inizio anno,
zona scelta anche, ma non solo, perchè il vento che da giorni imperversava nel sud delle Alpi, in questa zona, tra Gran Paradiso e La Thuile, sembrava essere meno invadente.
Dopo la mezza giornata in Val di Rhemes si va nel ben più consistente comprensorio Espace San Bernardo, La Thuile per la parte italiana, La Rosiere per quella francese,
l'idea iniziale era quella di girare maggiormente la parte italiana che , nell'altra volta che ero stato qui, avevo girato meno rispetto a quella francese, ma alla fine
visto che in alto c'era vento sarà il contrario, per paura che venga chiuso il collegamento (il ritorno credo sia meno problematico) dopo un paio di giri in Italia si svalica
rimanendo in Francia per buona parte della giornata.
La mastodontica stazione di partenza del DMC
In paese non c'è neve e salendo con il DMC si vede che non ce né nemmeno fino a circa 2000 metri, da Les Suches in su però la situazione è molto migliore,
un primo giro fino al Col de Fourclaz con pista veramente bella e poi giù fino in paese con la "famigerata" 3 Franco Berthod e la metà inferiore della 2,
con neve un poco dura ma bella sono una gran soddisfazione!
La foto non rende la pendenza
Innesto nella 2, la parte bassa era chiusa
Ritornato in cima trovo il vento, non forte ma la Fourclaz Express che sale dal Piccolo è chiusa e sulle montagne in lontanaza, Monte Bianco compreso,si vedono nuvole "tirate" dal vento forte,
meglio andare verso La Rosiere, dove fra l'altro con mia sorpresa non si muove una foglia (secondo dei più o meno locals a cui ho chiesto in seggiovia doveva essere peggio..)
Dal Belvedere il Bianco nella tormenta
Già in territorio francese si trova l'impianto che garantisce il collegamento, la seggiovia triposto Chardonnet che, detto sinceramente, incute un certo timore…
In cima si condivide l'arrivo con la seggiovia Fort che servirà per rientrare, da qui si apre tutto il domaine skiable de La Rosiere,
varie piste larghe, alcune più alcune meno pendenti ma per la maggior parte un grande "carving paradise", piste oltretutto con neve bella
e soprattutto "tirate" più alla dolomitica che alla francese.
Poco oltre si scende sul versante servito anche dalla esaposto Plan du Repos
Dalla Plan du Repos, tutto a destra, il nuovo settore Mont Valaisan che vedremo dopo
Certe zone fuoripista sono ormai praticamente battute
Bourg-Saint-Maurice si vede nella valle, in fondo il comprensorio di La Plagne (credo) e più vicino Les Arc
La Rosiere paese e la seggiovia Roches Noires
Piccola parentesi sul lato del Téléski Sévolière, sul fianco opposto a quasi tutte le altre piste, praticamente in una "buca", serve una pista nera che questa volta era...battuta, ma credo venga lasciata a gobbe solitamente;
qui sotto arriva anche la lunga biposto Ecudets che proviene dal fondo della valle a 1200 metri, purtroppo anche questa volta le piste sono chiuse.
Ritornando sul fianco dove stanno la maggior parte delle piste si scende a Les Eucherts frazione di recenti baite servita dall'omonima seggiovia
Qui arriva anche un'altra seggiovia del calibro di quella del collegamento, la Petit Bois, la pista servita però non era tanto messa bene e non mi è sembrato il caso di farla
Risalendo con la Eucherts, piste anche qui da gran carvate
A questo punto guardando verso destra si può vedere la zona del nuovo settore "aperto" grazie a due nuove esaposto Bartholet,
una sola pista piuttosto diversa da tutto il resto del comprensorio, a tratti anche stretta e tortuosa, molto bella secondo me a patto di farla con poco traffico
e uno spazio immenso per il fuoripista
La Moulins
Le due stazioni
E la Mont-Valaisan
Dall'alto gran vista
Fino ai ghiacciai della zona di Val-d'Isère
L'unica pista, molto movimentata
Il punto dove ci si ricongiunge al resto del comprensorio
Finito di esplorare la nuova zona è il momento di rientrare risalendo con la seggiovia fino al Forte
Una passerella sullo strapiombo, che qualche anno fa non c'era, permette di vedere il panorama in sicurezza,
prima c'erano solo le corde che si vedono a lato come protezione
notevole la vista in tutta la valle del passo del Piccolo San Bernardo
Il doppio Téléski Bellecombe sulla via del rientro, con snowboarder che se la fa a piedi, fino a qui , come in tutta la parte francese, il vento è quasi assente
Al successivo skilift, quello che permette di scendere direttamente a La Thuile, invece tira un vento forte e soprattutto freddo,
da questo punto si puo rientrare direttamente verso Les Suches, oppure ritornare accanto all'impianto per poi dirigersi verso il passo
Piccolo Express in funzione nonostante il forte vento
Al passo i due rifugi sono pieni e visto il vento che tira meglio scendere dalla 7/strada (il primo tratto in foto sarebbe la 26)
per la verità sarebbe chiusa ma è battuta, anche troppo visto che il vento l'ha fatta diventare di marmo,
arrivati alla seggiovia Fourclaz, chiusa, si trova un bel "lago" di ghiaccio e un dubbio...ci sarà neve fino in paese??
Meglio fermarsi per chiedere e...mangiare, sarebbe chiuso dicono (in questi giorni??) ma qualcosa fanno
Ripresa la discesa , sulla strada c'è neve a sufficienza per passare , si scende in paese
Lo Riondet da dietro
Rimane il tempo per un paio di giri a les Suches,
senza quasi più nuvole si vede il ghiacciaio del Rutor
Un ultimo sguardo al DMC
E discesa per la 2
In conclusione, come detto all'inizio, girata molto di più anche questa volta la parte francese e molto meno quella italiana,
sarà per la prossima volta!
:ciaociao:
zona scelta anche, ma non solo, perchè il vento che da giorni imperversava nel sud delle Alpi, in questa zona, tra Gran Paradiso e La Thuile, sembrava essere meno invadente.
Dopo la mezza giornata in Val di Rhemes si va nel ben più consistente comprensorio Espace San Bernardo, La Thuile per la parte italiana, La Rosiere per quella francese,
l'idea iniziale era quella di girare maggiormente la parte italiana che , nell'altra volta che ero stato qui, avevo girato meno rispetto a quella francese, ma alla fine
visto che in alto c'era vento sarà il contrario, per paura che venga chiuso il collegamento (il ritorno credo sia meno problematico) dopo un paio di giri in Italia si svalica
rimanendo in Francia per buona parte della giornata.
La mastodontica stazione di partenza del DMC
In paese non c'è neve e salendo con il DMC si vede che non ce né nemmeno fino a circa 2000 metri, da Les Suches in su però la situazione è molto migliore,
un primo giro fino al Col de Fourclaz con pista veramente bella e poi giù fino in paese con la "famigerata" 3 Franco Berthod e la metà inferiore della 2,
con neve un poco dura ma bella sono una gran soddisfazione!
La foto non rende la pendenza
Innesto nella 2, la parte bassa era chiusa
Ritornato in cima trovo il vento, non forte ma la Fourclaz Express che sale dal Piccolo è chiusa e sulle montagne in lontanaza, Monte Bianco compreso,si vedono nuvole "tirate" dal vento forte,
meglio andare verso La Rosiere, dove fra l'altro con mia sorpresa non si muove una foglia (secondo dei più o meno locals a cui ho chiesto in seggiovia doveva essere peggio..)
Dal Belvedere il Bianco nella tormenta
Già in territorio francese si trova l'impianto che garantisce il collegamento, la seggiovia triposto Chardonnet che, detto sinceramente, incute un certo timore…
In cima si condivide l'arrivo con la seggiovia Fort che servirà per rientrare, da qui si apre tutto il domaine skiable de La Rosiere,
varie piste larghe, alcune più alcune meno pendenti ma per la maggior parte un grande "carving paradise", piste oltretutto con neve bella
e soprattutto "tirate" più alla dolomitica che alla francese.
Poco oltre si scende sul versante servito anche dalla esaposto Plan du Repos
Dalla Plan du Repos, tutto a destra, il nuovo settore Mont Valaisan che vedremo dopo
Certe zone fuoripista sono ormai praticamente battute
Bourg-Saint-Maurice si vede nella valle, in fondo il comprensorio di La Plagne (credo) e più vicino Les Arc
La Rosiere paese e la seggiovia Roches Noires
Piccola parentesi sul lato del Téléski Sévolière, sul fianco opposto a quasi tutte le altre piste, praticamente in una "buca", serve una pista nera che questa volta era...battuta, ma credo venga lasciata a gobbe solitamente;
qui sotto arriva anche la lunga biposto Ecudets che proviene dal fondo della valle a 1200 metri, purtroppo anche questa volta le piste sono chiuse.
Ritornando sul fianco dove stanno la maggior parte delle piste si scende a Les Eucherts frazione di recenti baite servita dall'omonima seggiovia
Qui arriva anche un'altra seggiovia del calibro di quella del collegamento, la Petit Bois, la pista servita però non era tanto messa bene e non mi è sembrato il caso di farla
Risalendo con la Eucherts, piste anche qui da gran carvate
A questo punto guardando verso destra si può vedere la zona del nuovo settore "aperto" grazie a due nuove esaposto Bartholet,
una sola pista piuttosto diversa da tutto il resto del comprensorio, a tratti anche stretta e tortuosa, molto bella secondo me a patto di farla con poco traffico
e uno spazio immenso per il fuoripista
La Moulins
Le due stazioni
E la Mont-Valaisan
Dall'alto gran vista
Fino ai ghiacciai della zona di Val-d'Isère
L'unica pista, molto movimentata
Il punto dove ci si ricongiunge al resto del comprensorio
Finito di esplorare la nuova zona è il momento di rientrare risalendo con la seggiovia fino al Forte
Una passerella sullo strapiombo, che qualche anno fa non c'era, permette di vedere il panorama in sicurezza,
prima c'erano solo le corde che si vedono a lato come protezione
notevole la vista in tutta la valle del passo del Piccolo San Bernardo
Il doppio Téléski Bellecombe sulla via del rientro, con snowboarder che se la fa a piedi, fino a qui , come in tutta la parte francese, il vento è quasi assente
Al successivo skilift, quello che permette di scendere direttamente a La Thuile, invece tira un vento forte e soprattutto freddo,
da questo punto si puo rientrare direttamente verso Les Suches, oppure ritornare accanto all'impianto per poi dirigersi verso il passo
Piccolo Express in funzione nonostante il forte vento
Al passo i due rifugi sono pieni e visto il vento che tira meglio scendere dalla 7/strada (il primo tratto in foto sarebbe la 26)
per la verità sarebbe chiusa ma è battuta, anche troppo visto che il vento l'ha fatta diventare di marmo,
arrivati alla seggiovia Fourclaz, chiusa, si trova un bel "lago" di ghiaccio e un dubbio...ci sarà neve fino in paese??
Meglio fermarsi per chiedere e...mangiare, sarebbe chiuso dicono (in questi giorni??) ma qualcosa fanno
Ripresa la discesa , sulla strada c'è neve a sufficienza per passare , si scende in paese
Lo Riondet da dietro
Rimane il tempo per un paio di giri a les Suches,
senza quasi più nuvole si vede il ghiacciaio del Rutor
Un ultimo sguardo al DMC
E discesa per la 2
In conclusione, come detto all'inizio, girata molto di più anche questa volta la parte francese e molto meno quella italiana,
sarà per la prossima volta!
:ciaociao: