Chi ascolta musica classica, tra gli utenti del forum?

Sto vivendo (da qualche anno) una vera e propria riscoperta personale della musica di Schostakovich.

Sempre in bilico tra presunto conformismo al regime e sperimentazione.

Fu spesso accusato in occidente di essere un compositore asservito al potere sovietico, e d'altra parte in Patria fu sempre visto come filo occidentale, se non addirittura borghese.
 
Tolta la sinfonia Leningrado, che ha un respiro epico ovviamente, è un compositore che mi dice nulla, come Sibelius. Prokof'ev che lo precede di un paio di decenni in confronto è un gigante. Sia detto come chiacchiera tra amici, beninteso.
 
classica ne ho sentita, ne sento, ma non sono un appassionato o profondo conoscitore, al massimo riconosco le 4 stagioni di vivaldi se mi capita di ascoltarle per caso, comunque vi sono strumenti che preferite di piu o di meno? (ovviamente da ascoltare)

a me piace un sacco il violino, ma le corde in generale, invece non ho idea del pecrhè, ma il piano mi crea una sorta di fastidio:PAAU
 
Shostakovich va preso a piccole dosi e metabolizzato. La sua musica è la voce della sofferenza del suo popolo, tra i suoi suoni le tragedie della sua vita durissima.
Il concerto per violino, i quartetti, i quintetti , le sinfonie e la musica per pianoforte sono musica meravigliosa.

Si parte da qui per capire e fare ordine: “Sono un compositore sovietico e vedo la nostra epoca come qualcosa di eroico”. Shostakovich
 
Shostakovich va preso a piccole dosi e metabolizzato. La sua musica è la voce della sofferenza del suo popolo, tra i suoi suoni le tragedie della sua vita durissima.
Il concerto per violino, i quartetti, i quintetti , le sinfonie e la musica per pianoforte sono musica meravigliosa.

Si parte da qui per capire e fare ordine: “Sono un compositore sovietico e vedo la nostra epoca come qualcosa di eroico”. Shostakovich

Approfondirò senz'altro, se questa è la Sua opinione è palese che ne ho una conoscenza superficiale.
 

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L'ho ascoltato parecchio, però, come detto.....

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classica ne ho sentita, ne sento, ma non sono un appassionato o profondo conoscitore, al massimo riconosco le 4 stagioni di vivaldi se mi capita di ascoltarle per caso, comunque vi sono strumenti che preferite di piu o di meno? (ovviamente da ascoltare)

a me piace un sacco il violino, ma le corde in generale, invece non ho idea del pecrhè, ma il piano mi crea una sorta di fastidio:PAAU

Hai orecchio assoluto?
 
Hai orecchio assoluto?

Se lo chiedi per via del temperamento, bisogna considerare che oggi ormai anche gli strumenti a intonazione naturale, come il violino, seguono il temperamento equabile del pianoforte per comodità.
Sarà più una questione legata al timbro.

Personalmente il mio strumento preferito è l'orchestra. Se possibile unita ad un coro.

Se invece devo guardare proprio a un singolo strumento, quello che preferisco è il pianoforte, per possibilità tecniche e repertorio.
Mi affascina anche l'organo, ma non farei mai l'organista.

Edit: per semplicità di lettura per tutti

il pianoforte si dice "temperato" perché per necessità pratiche le note non sono intonate correttamente, ma sono un compromesso con le note vicine. Per esempio re diesis e mi bemolle sul pianoforte sono esattamente lo stesso tasto. Questa è una forzatura, ma è talmente radicata nelle nostre orecchie, e ci sembra tanto naturale, che anche gli strumenti, come gli archi, che hanno la possibilità di fare tutte le vere, e piccole differenze tra una nota e l'altra, seguono il compromesso del pianoforte, per comodità e abitudine.
A meno che non siano musicisti specializzati in musica antica (ossia precedente a Bach)
 
Riprendo il passaggio in cui spiego a grandi linee cos'è il temperamento:

per semplicità di lettura per tutti

il pianoforte si dice "temperato" perché per necessità pratiche le note non sono intonate correttamente, ma sono un compromesso con le note vicine. Per esempio re diesis e mi bemolle sul pianoforte sono esattamente lo stesso tasto. Questa è una forzatura, ma è talmente radicata nelle nostre orecchie, e ci sembra tanto naturale, che anche gli strumenti, come gli archi, che hanno la possibilità di fare tutte le vere, e piccole differenze tra una nota e l'altra, seguono il compromesso del pianoforte, per comodità e abitudine.
A meno che non siano musicisti specializzati in musica antica (ossia precedente a Bach).

Aggiungo che equabile è il nome del tipo di temperamento che è stato scelto e viene usato.
L'hanno chiamato così (equabile) perché hanno suddiviso la scala in 12 intervalli (tasti) uguali in ampiezza.

O meglio, hanno diviso l'ottava, che è l'intervallo tra due note con lo stesso nome (per esempio un do e il do più alto che si trova sette tasti bianchi a destra del primo, contando anche il do basso i tasti bianchi sono 8, da cui il nome di ottava. Dal punto di vista fisico le frequenze delle due note con lo stesso nome poste agli estremi dell'ottava sono relazione di 1 a 2, quindi salendo di ottava in ottava la frequenza raddoppia, scendendo si dimezza).
Se si contano i 7 tasti bianchi, e i 5 tasti neri che compongono l'ottava abbiamo i nostri 12 intervalli, tutti della medesima ampiezza
Prima dell'invenzione del temperamento l'ottava era sempre divisa in 12 intervalli, ma di ampiezza diversa tra loro.
Gli strumenti come il violino, dove l'altezza delle note è variabile e spostando il dito sulla corda si può ottenere qualunque altezza il violinista voglia, questo non è un problema, ma sul pianoforte, le altezze sono già predeterminate e associate a dei tasti. Col vecchio sistema bisognava riaccordare lo strumento ogni volta che si cambiava tonalità, e quando la musica ha iniziato a cambiare più tonalità all'interno di uno stesso brano, si è posto il problema. La soluzione è stato quello di creare 12 intervalli uguali, che sono un compromesso rispetto ai sistemi precedenti (l'accordo maggiore temperato, è crescente rispetto a quello precedente, definito "naturale").
Oggi siamo tutti abituati a questo sistema, e non ci facciamo caso. Se paradossalemente ascoltassimo solo musica rinascimentale dalla nascita, e poi ascoltassimo all'improvviso musica con note temperate, come quelle del pianoforte, ci sembrerebbero decisamente "stonate".
A noi che suoniamo, il calcolo esatto di questi intervalli non interessa. Ci interessa però il risultato empirico e le sue conseguenze pratiche, specialmente quando suoniamo con gli strumenti a fiato, che devono sforzarsi per intonare le stesse note del pianoforte.
 
Tolta la sinfonia Leningrado, che ha un respiro epico ovviamente, è un compositore che mi dice nulla, come Sibelius. Prokof'ev che lo precede di un paio di decenni in confronto è un gigante. Sia detto come chiacchiera tra amici, beninteso.


La quinta di Shostakovic è straordinaria. Ha dei passaggi davvero rock
 
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