Nel ringraziare tutti per l'entusiasmo che sta suscitando questo reportage, mi scuso sin d'ora per avervi fatto aspettare ma il lavoro non mi dà tregua e, nonostante i giusti e ben accetti consigli di usare un computer, continuerò dal cellulare.
Dove eravamo rimasti? La prima parte era terminata con la foto di
Stromboli. Ma ne riparleremo più avanti.
Eravamo arrivati sulla cima di Monte Nardello e mi apprestavo a scendere la pista nera “Telese” che si prende girando a sinistra davanti al
cartello che indica la pista, la difficoltà e la sua lunghezza di 1.300 metri.
Mentre guardavo il nuovo impianto di risalita sulla mia sinistra ed i due falsopiani brevi da percorrere davanti a me che immettevano sulla pista, notavo che alcune persone, sci in mano, tornavano indietro dopo essersi affacciati alla fine del secondo falsopiano. Riemergevano I miei dubbi sul fare la pista nera a freddo ma ormai avevo deciso e non ero disposto a fare la coda interminabile che avevo visto all’intermedia della azzurra. Ormai la decisione è presa e mi avvio. La pista si dirama in mezzo agli alberi, come del resto tutte le piste del comprensorio ed ha due muri ripidi per poi spianare, ma non troppo, nel tratto finale.
Tratto finale della pista nera “Telese”
Al termine della pista, a destra trovo un'altra coda davanti la seggiovia “Nino Martino” ma questa volta giustificata dalla presenza di Kristian GHEDINA e le Autorità locali per l'inaugurazione della seggiovia con il taglio del nastro mentre a sinistra si risale con la seggiovia “Telese” sia per ripercorrere la pista nera che per ritornare indietro e ridiscendere a valle con la “Pista Azzurra” e poi con la rossa “Pista Nord”.
Seggiovia “Nino Martino”
Decidiamo di restare e poco dopo un boato accoglie il taglio del nastro e la partenza della seggiovia. Appena presa, quello che ci si presenta davanti è spettacolare e capisco perché “
La Perla dello Stretto”, da qualcuno, viene chiamata anche “
La Cortina del Sud”.
Sicilia ed Isole Eolie - seggiovia “Nino Martino”
Fuoripista Snowboarder, c'erano anche sciatori
Panorami seggiovia “Nino Martino”
Dopo aver fatto alcune foto di rito, visto qualche sciatore che sicuramente conosceva la zona scendere tra gli alberi, prendiamo la breve stradina che immette subito sulla pista rossa “Nino Martino” lunga 1.600 metri e ci fermiamo immediatamente. Il panorama è meraviglioso.
Arrivo seggiovia Martino - sfondo Sicilia ed Eolie
Etna
Sicilia, Eolie e pista "Nino Martino"
Anche questa pista è molto bella, perfetta, battuta benissimo, tranne gli ultimi 30 metri finali dove bisognava fare attenzione perché stranamente non era coperta bene dalla neve e c'erano chiazze di terra poco coperte e qualche sassolino. Dopo esserci sfogati con un paio di discese sia sulla pista “Nino Martino” che sulla “Telese”, risaliamo con quest'ultima seggiovia per ritornare su Monte Nardello.
Seggiovia Telese
Nel mentre risalivamo mi chiedevo come mai non ci fosse un modo per bypassare la pista nera per divertirsi sulla pista rossa “Nino Martino”. Il mio amico mi rispondeva di aver chiesto agli impiantisti e gli avevano risposto che la seggiovia funzionava anche in discesa. Un'ottima notizia per coloro che ancora non padroneggiano la tecnica e vogliono svalicare senza lasciarci le penne. Arrivati nuovamente su Monte Nardello, decidiamo di fare subito la pista Azzurra che ci regala nuovi scorci di un panorama mozzafiato:
Stromboli e lo
Stretto di Messina la fanno da padroni.
Pista Azzurra vista da sotto
Pista Azzurra vista da sopra - sullo sfondo Stromboli
Non fatevi ingannare perché, in fondo alla foto, la pista gira a sinistra con un bel curvone da fare a palla e continua ancora per un po’ fino alla seggiovia intermedia. Ma se si vuole si continua a sciare immettendosi, senza soluzione di continuità, sulla rossa “Pista Nord” sino ad arrivare a valle. Ma a noi non ci va ancora di scendere e riprendiamo la seggiovia intermedia per rivedere più volte quei panorami, decidendo di non fermarci a mangiare anche perché l’impiantista ci dice che le seggiovie chiudono alle 15:30.
Lo Stretto di Messina
Dopo aver preso per l'ultima volta la seggiovia poco prima della chiusura, ci fermiamo in cima ad ammirare per l'ultima volta il panorama e, con rammarico, decidiamo di scendere a valle, percorrendo la pista Azzurra e la pista Nord che insieme formano un tracciato di circa 2.000 metri. Il viaggio di ritorno è lungo ed è arrivato il momento di andare via.
Pista dentro Gambarie
Gambarie vista dalla seggiovia di partenza con arrivo della pista dentro il paese
Ma dopo una giornata sugli sci, prima di partire, non poteva mancare una sosta per mangiare qualcosa ed assaggiare le specialità locali. In piazza vediamo un bel negozio denominato “Sapori di Calabria” con la scritta si fanno panini. Lasciamo gli sci fuori ed entriamo. All'interno c'erano altre persone tra sciatori e non sciatori ma comunque vestiti con le tute da sci. Ci facciamo consigliare dalle tre signore al banco che ci fanno tre calde ciabatte calabresi di grano ripiene con 'nduia, coppa, capocollo, funghi porcini, pecorino locale e melenzane trifolate, accompagnate da 1 litrozzo di vino rosso calabrese paesano, una coca cola per l'amico astemio ed una bottiglia piccola d'acqua, alla modica cifra di soli 17,50 euro totali.
Ciabatta calabrese di grano
Dopo esserci rifocillati seduti al tavolo, aver acquistato nello stesso negozio prodotti calabresi tipici locali ed aver salutato le gentilissime e simpaticissime signore che ci avevano servito, ci dirigiamo alla macchina. La stanchezza si fa sentire ma le Isole Eolie e l’Etna ci accompagneranno per un tratto sulla strada del ritorno.
Isole Eolie e Stromboli
Etna
Siamo arrivati alla fine del viaggio. Che dire, Gambarie mi ha rapito il cuore per i suoi panorami mozzafiato ed anche per le sue piste. Non è un mega comprensorio con centinaia di chilometri di piste ma per la sua posizione e peculiarità se la gioca tranquillamente con i mini o micro comprensori del Dolomiti Superski, offrendo la possibilità di sciare in uno scenario unico, incantevole e straordinario. Credetemi, le foto fatte con un cellulare honor 9 lite, non rendono giustizia a ciò che i miei occhi hanno visto.
Infine, rispondendo un po’ a tutti i quesiti posti da ognuno di voi, ribadisco che siamo partiti prestissimo, siamo andati in giornata, la neve era abbondante e tutta naturale, le piste erano tirate molto bene e non hanno mai smollato nonostante il notevole afflusso di persone. Le seggiovie sono 4, tutte biposto, e le due nuove hanno le seggiole di colore blù. Ho utilizzato il cellulare perché non credevo di scrivere così tanto e, a differenza della prima parte che ho scritto direttamente sul forum quando ho aperto il thread, con tutti i rischi del caso di perdere tutto e ricominciare daccapo, questa volta ho creato un documento word sul cellulare che aggiornavo a spizzichi e bocconi durante le giornate, lasciando lo spazio in cui inserire le foto, che sarebbero state caricate dal forum, una volta che avrei copiato il documento redatto nel thread. Comunque non vi preoccupate, non ho mai utilizzato tapatalk sul cellulare ma sempre la visualizzazione desktop mode sia per scrivere che per caricare le foto e quindi “
tutti quei momenti NON andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia”.
(Rutger Hauer nel film Blade Runner)