Il bollettino aveva previsto molto bene:
È raccomandata prudenza.
Gli abbondant accumuli di neve ventata [Empty]i dell'ultima settimana poggiano su strati fragili. Gli
accumuli di neve ventata in parte innevati delle ultime settimane possono in parte subire un distacco in
seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali soprattutto sui pendii esposti a nord
ovest, nord e sud est. Inoltre, le valanghe possono subire un distacco negli strati più profondi del manto
nevoso principalmente nelle zone di passaggio da poca a molta neve come p.es. all'ingresso di conche e
canaloni. I rumori di "whum" e la formazione di fessure quando si calpesta la coltre di neve sono
campanelli di allarme. Sui pendii erbosi ripidi, sono possibili isolate valanghe per scivolamento di neve di
piccole e medie dimensioni al di sotto dei 2400 m circa.
(
https://avalanche.report/albina_files/2019-01-19/2019-01-19_it.pdf pagina 3).
La rosa dei venti nel bollettino riporta che ad essere affetti da "neve ventata" e "stati deboli" sono proprio i pendii esposti a nord ed a est. In particolare oltre al limite del bosco (in questo caso io lo considero "oltre", data la poca presenza di alberi). Gli alberi sono troppo radi per riuscire a tenere il manto coeso.
Inoltre, se ho trovato la zona giusta su Open Slope Map, la pendenza del versante risulta essere fino a 40° (con l'aggravante dei salti di roccia --> come ha scritto Jms-1, la neve non è sostenuta da "sopra", ma è in condizione di equilibrio solo per forza di attrito e compressione)
Da dietro un PC è troppo facile scriverlo, ma con una lettura del bollettino ed un'occhiata ad una cartina (o anche vedendo la zona dalla seggiovia) l'incidente di sarebbe potuto evitare "facilmente". Ma riperto, con il senno di poi siamo tutti bravi..