A parità di condizioni neve intimoriscono quindi anche più della Holzriese II (che ho fatto nel weekend)?Allora come mera difficoltà io voto le due piste gemelle Mitterling (https://www.skiforum.it/slopes/84-mitterling.html ) e Jochl (https://www.skiforum.it/slopes/82-jochl.html).
Trovate ghiacciate una tarda primavera: non mi era mai capitato su una pista aperta al pubblico di provare le stesse "emozioni" di quando affronti un fuoripista ripido. Davvero toste anche se brevi.
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Personalmente, avendo girato parecchie piste nere in Italia ma sopratutto nel comprensori delle Dolomiti, la nera che puntualmente mi incute un certo timore è la Fodoma di Arabba.
Ma anche la Pala di Santa di Pampeago ha carattere.
Infatti la Pala di Santa se posso la evito, prendendo la stradina a destra...
La Piavac invece non mi ha mai impressionato più di tanto, visto che comunque è breve ed a metà c'è una specie di pianetto che ti permette di rifiatare un attimo: dopo il muro comunque la pista è SPLENDIDA...
Spelndida anche la Sylvester, che parte come una rossa, diventa nera e termina blu... anche qui comunque puoi rifiatare un attimo nei vari tornanti.
Per quanto riguarda la Fodoma invece, credo di non averla mai fatta per intero: chiedo se la prima parte della pista è quella che percorri (ora puoi evitarla) nel caso del SellaRonda in senso orario partendo da Arabba/Portavescovo (ad un bivio per il SellaRonda tieni la sinistra, altrimenti vai a destra per la ???)
Era bella la Pala di Santa quando alla fine trovavi tre gobbette che se avevi deciso di essere arrivato quasi in fondo e di mollare ti facevano volare!
Adesso le hanno spianate, ma forse è stato meglio ... ho visto troppa genta farsi male là.
Quanto al resto, continuo a pensare che al di là delle condizioni della neve (che possono essere favolose come questo sabato e domenica a Sesto sulla Holzriese o orribili come una Piculin fatta al mattino presto a marzo) stiamo parlando troppo di muretti messi lungo delle piste altrimenti fattibili comunque.
Personalmente, non mi piacciono i muretti corti che risolvi con dei curvoni tutti uguali: preferisco quelle che non ti danno respiro, che continuano a cambiare, che girano, che ti obbligano a non fare mai due curve uguali, a stare sempre sul chi vive pensando "e adesso cosa c'è?"
Tanto per dirne tre: la nera di Monte Elmo col suo curvone centrale, e le "solite" Ciampinoi1 e Gran Risa ... tutte fatte con un buon ritmo e senza mai fermarsi.
Finora leggo solo di muri a est. Per le Alpi Centrali io conosco il muro finale della Thoeni a Chiesa (breve ma intenso, se lo trovi lastrato sono cazzissimi). A ovest ricordo i primi tre muri della Franco Berthod a la Thuile.