Interessante. E' plausibile pensare che i segni delle frese facciano in modo che si formi un film d'acqua, che renda più facile lo scorrimento sulla neve?
Esatto, un po' come l'impronta sulla soletta, ultimamente hanno lavorato tanto sui materiali delle frese e sopratutto Ratte ha tirato fuori dei materiali che fanno performare tantissimo gli sci in scorrimento.
io quest'autunno ho visto alcuni skiman italiani che confrontavano Trione con Ratte proprio per capire le differenze dei microsolchi che lasciano.
Ora in coppa puntano tantissimo sullo scorrimento in ogni condizione e non solo più di soletta, e credo che il prossimo anno, in cui dovrebbero vietare da regolamento FIS le cere fluorate (sono due anni che si ventila questa cosa e pare che sia arrivato il momento), ci sarà uno step evolutivo ancor più marcato verso le nanotecnologie, che sicuramente coinvolgeranno le solette (già ora ci sono un paio di marchi tipo NANOX che sono anni che le sviluppano) ma chissà, potrebbero arrivare alle lamine.
Pensate che ora come ora l'attrezzo che più ha cambiato la vita agli skiman di coppa è questo:
http://www.carrotbycomax.com/it-IT/product-details/1023/TOGLI-FENOLO che permette di lavorare i fianchetti e portarli lisci in pochi secondi, mentre prima tra lime, carte vetrate e altri abrasivi a fare i fianchetti di uno sci ci mettevano quasi mezz'ora
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Teo di sciolina ti intendi??
Non come vorrei... cerco di carpire segreti ogni volta che capito in una skiroom, e la cosa che ho imparato è che in gara, senza monitorare le temperature, non puoi improvvisare.
Ogni neve è da dividere in tre categorie: temperatura, umidità, e tipo, ed è solo incrociando i tre dati che puoi scegliere le giuste stratificazioni di cera e sopratutto gli additivi (i classici dadi o le polveri)
Non conosco così a fondo i materiali di finitura da applicare prima di partire, anche perchè le volte che capito a contatto con gli skiman sono sempre lontani dalle gare, specie ad ottobre preparano i nuovi materiali, ma le finiture premanche sono la cosa più delicata e quella che ti può far guadagnare tempo. Infatti di norma prepari base e primo strato bassofluorato la sera, ma la finitura la fai la mattina prima della gara
Il tuo metodo è quello classico e va benissimo, una viola o blu di fondo a far da base, spatoli, spazzoli (con crine se rotante con ottone morbido se a mano) e poi stendi una fluorata adatta alla neve, ad esempio maplus HP3 moly se su neve artificiale o vecchia o LP2 su nevi fresche e di nuovo spatola e crine o nylon rigido
Fin li è scontato, ma è la finitura spesso a fare la differenza.
C'è chi stende le perfluorate (maplus FP4) e poi gli accelleranti, da poco maplus ha fatto gli XLS spray, molto comodi perchè non devi scaldare dopo l'applicazione, altrimenti usi i dadi o la polvere, che appunto sfreghi o spolveri, passi con il tampone in sughero per spanderli, e poi scaldi col ferro da punta a coda. alla fine lucidi con rotante in nylon, e specie sulle discipline veloci usano alla fine i rulli in lana merino.
Ma è la stratificazione ad essere il vero segreto degli skiman più bravi e la lavorazione tra uno strato e l'altro, ad esempio vedo spesso quando fanno i test che dopo base e bassofluorata, perdono un bel po di passate con la spazzola a mano e poi avvolgono la spatola con la carta igienica per togliere ogni residuo prima di stendere l'altofluorata, c'è chi scalda una volta chi invece due e nel mentre ripassa il sughero.
Di più non so, credo anche si entri in un discorso di scelte personali, esperienza e genialità... la cosa che so è che con gli acceleranti altofluorati DEVI usare la maschera, non la mascherina anti coronavirus, ma la maschera seria!!!.
Io di mio, ho comprato l'hotbox per sbattermi il meno possibile e consumare meno cera, e per i miei sci, in 20 minuti ne sciolino e lucido 3 paia, loro ci mettono mezz'ora ad asse