Piccoli scorci d'ineffabile Anatolia

Cerea Monsù! Fin da sempre mi sono interessato all'archeologia stradale, indi per cui scoprire un ramo di vecchia statale così isolato e così lungo è risultato invero una gradita sorpresa. Anche in occasione dei precedenti viaggi del secolo scorso mi ero frequentemente imbattuto in casi del genere.

Eccellenza, forse ho posto male la domanda ma mi interessa sapere: quanti tratti stradali originali ha percorso nel corso degli anni?
Non voglio ovviamente sapere l'ubicazione precisa, magari qualche esempio ad hoc per crearmi un'immagine nella mente più veritiera.
Nella sua gita motociclistica fino ai confini orientali ad esempio, e so che lei me l'aveva già scritto forse, quanti tratti di presentavano così? Nel senso di: erano pochi chilometri ogni tanto o decine se non centinaia? Solo nelle zone più remote o anche nell'ovest più urbanizzato? La strada era più o meno proprio come quella in foto? Quanto traffico c'era? Che media oraria si poteva tenere? Insomma, non vorrei che lei pensasse che sono domande troppo banali sicché di strade sterrate nel paese ne ho percorse anch'io ma saperne di più non va mai male o avere/non avere conferme delle proprie idee.

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PS: leggo bene, lei ha risposto alle 4.50 AM? È sufficiente una settimana altrove per settarsi su un fuso orario diverso continuando a seguire la sua inflessibile routine oraria giornaliera?:shock:
 
Allora, come credo di averle già accennato in una passata occasione, la tratta Sivas-Erzincan-Erzurum e pure la Erzurum-Kars avevano tratti sterrati a occhio da 1 a 10 o forse anche 20 chilometri per diverse decine di chilometri nel complesso. Non mi stupirei più di tanto se tra Sivas e Kars avessi percorso ben oltre 50 km in quelle condizioni. Il fondo era simile a quello delle foto attuali, ma la strada era, già allora (1986), ben più ampia. Con un'auto immagino che i sessanta orari di media ci stessero tutti (con il mio mezzo molto meno), anche se, devo dire, gran parte dei tratti sterrati si trovavano a cavallo dei vari passi, dacché risultava sicuramente un'andatura più bassa. A maggior ragione se si pensa ai camion e agli autobus stracarichi che incedevano fumanti ai vénti, neanche fossimo stati sull'inauguranda autocamionale per Busalla. Il traffico, ovviamente e fortunatamente, era molto limitato, altrimenti avrei mangiato moooolta più povere di quanto non sia stato il caso. Non molte auto private, diversi Dolmuş. Controlli della polizia a volontà. Alla pari del citato passo del Tahir, che non feci, la strada più diretta tra Kars e Tuzluca, la attuale D070, era sicuramente quasi tutta sterrata. Un po' per quello, un po' per la vicinanza con la frontiera sovietica (da cui forse poco piacevoli controlli da parte di polizia e truppe di frontiera, soprattutto con una ragazza al seguito) non percorremmo quella strada, ma la più lunga per Kağızman, se non ricordo male quasi tutta asfaltata. Interamente sterrata era invece la Doğubayazıt-Çaldıran. E con fondo pessimo: con un'auto non era improbabile rimetterci la coppa dell'olio. Per fortuna quasi totalmente priva di traffico, ma anche di controlli malgrado si sfiorasse il confine coll'Iran, devo dire che codesta statale segnò il culmine massimo*** della nostra esperienza sulle karayollar turche. Ah, dimenticavo: la strada (non statale ma secondaria) che dalle vicinanze di Yozgat portava a Boğazkale, non solo era interamente sterrata e pessimamente mantenuta, ma attraversava anche uno o due corsi d'acqua senza ponte, ovvero mediante guado! Anche nel Sud-Est ricordo di vari tratti di strada nazionale sterrati. Nelle zone più evolute dell'Ovest, o più turistiche della costa, si potevano sì trovare alcuni tratti sterrati, ma solo contingentemente in prossimità di cantieri per l'ampliamento della strada stessa (insomma non retaggio di passati fasti).

Coincidono le mie esperienze con le Sue osservazioni?

E, infine, sì. Stamattina mi sono svegliato alle 04.20. Conto di aggiungere un paio d'ore già da domani ...



*** anche per il non proprio basso Tendürek Geçidi (2644 s.l.m.)
 
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Coincidono le mie esperienze con le Sue osservazioni?

La ringrazio per la risposta, che conferma già cosa lei scrisse ed aggiunge anche qualche nuova informazione se non sbaglio ma purtroppo non posso dirle se coincidono o no giacché non ho esperienza diretta che risale così indietro nel passato.:checepossofa:
 
Sicuramente ed (ovviamente direi) ciò che lei ha scritto coincide con ciò che ho studiato negli anni. Inoltre non c'è necessariamente bisogno di andare così indietro negli anni: parecchie strade nell'est del paese erano ancora mezze sterrate fino a circa un decennio fa, compresa quella che porta al punto di frontiera con l'ex Unione Sovietica sulle montagne.

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Controlli della polizia a volontà.
Ecco, sarà che forse negli ultimi anni hanno altro a cui pensare e finalmente hanno elevato il limite di velocità a 110 km/h ma la situazione la percepisco estremamente migliorata rispetto al passato. Non so se l'è mai capitato di notare l'auto bianca parcheggiata nello spartitraffico contraria al senso di marcia e vivere la scena del restringimento di carreggiata con i birilli rossi e con la fila di macchine (tutte rigorosamente con targa straniera) ferme in corsia di emergenza in attesa di ricevere la contravvenzione per eccesso di velocità... Ecco, io sono migliaia e migliaia di chilometri che non prendo più una multa e non certo perché ho cambiato stile di guida (per altro normalissimo anche in passato, glielo assicuro).
 

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32 anni fa non credo che i controlli di velocità neanche esistessero. Eppoi col mio modesto mezzo non correvo certamente alcun pericolo da questo punto di vista. Quelli cui mi riferivo erano controlli d'identità e ispezione dei veicoli (sospetto alla ricerca di armi ... per ovvi motivi con noi si limitavano all'identità). Tali controlli erano molto frequenti soprattutto all'est e nel sud-est.

Oggidì nelle zone turistiche della costa è pieno di cartelli segnalanti controlli radar, ma siccome nessuno rispetta i limiti, neanch'io mi sono fatto troppi scrupoli per superarli anche del doppio. Da dopo il tentato golpe anche sulla costa sono invece tornati i controlli di un tempo, da cui i turisti però sembrano essere magnanimamente esentati (insomma, quando vedono che sei straniero (dell'Europa) alla guida di un veicolo a noleggio ti lasciano passare subito).
 
32 anni fa non credo che i controlli di velocità neanche esistessero.
Certo, io mi riferisco a tempi ben più recenti. Una volta le strade non credo che permettessero nemmeno di raggiungere la velocità limite. C'è invece stato circa un ventennio di folle anarchia nelle quali le strade, aggiornate e raddoppiate nel numero di corsie erano limitate a 90 km/h e la polizia, onnipresente come nei Balcani non aspettava altro che fermare e multare TUTTE le decine e decine di automobili straniere, creando delle scene del tutto grottesche. Purtroppo nei Balcani la situazione non è affatto migliorata, anzi peggiora di anno in anno (fatta eccezione per la recente elevazione del limite di velocità in Serbia a 130 km/h, già ampiamente ignorato ed unica strada sulla quale è possibile macinare chilometri in tempi umani) giacché i limiti di velocità vengono abbassati qua e là di 10, 20 km/h e se continua così tra un po' di anni sarà un 50 da Nova Gorica a Bogoroditsa (anche se in SLO e HR la presenza dei poliziotti-cecchini è estremamente meno diffusa che negli altri staterelli).

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Quelli cui mi riferivo erano controlli d'identità e ispezione dei veicoli (sospetto alla ricerca di armi ... per ovvi motivi con noi si limitavano all'identità). Tali controlli erano molto frequenti soprattutto all'est e nel sud-est.
Questa volta nessuno mi ha fermato ma le assicuro che sono ancora piuttosto frequenti da diciamo Sivas in poi, per non parlare del sud e sud-est dove (per ovvie ragioni) la situazione dovrebbe essere del tutto più militarizzata.
Nell'agosto del 2016 invece ce n'erano addirittura in Cappadocia, cosa che avrebbe fatto scappare anche i pochi turisti che (non) c'erano.

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Oggidì nelle zone turistiche della costa è pieno di cartelli segnalanti controlli radar, ma siccome nessuno rispetta i limiti, neanch'io mi sono fatto troppi scrupoli per superarli anche del doppio.
Quel cartello è un al lupo al lupo, su quello che preannuncia veramente gli autovelox fissi è scritto TED (trafik elektronik denetleme) o TEDES su quelli più vecchi.

Il cartellino triangolare con il punto esclamativo poggiato a terra preavvisa invece un posto di blocco, solitamente di quelli di identità da lei citati ma potrebbe preavvisare anche (molto raramente) un controllo con il radar mobile, in ogni caso è meglio rallentare alla sua vista. Mai visto invece questo ma mi sembra un fotomontaggio...

In merito all'ultima parte della sua frase riportata, tenga presente che quando hanno installato i preavvisati e veri autovelox fissi hanno fatto un minimo di chiarezza sul limite di velocità (che è solitamente 70*), altrove è ancora un incessante passare da 110 a 50 dopo un cartello su una porzione di strada che apparentemente non ha nulla di diverso dai 50 metri precedenti, ragion per cui come ha scritto è facile superarlo anche del doppio.

* in ogni caso ci dovrebbero essere degli ineffabili 10, 20, 30 (ma chi l'ha mai capito?**) chilometri orari di tolleranza... e poi c'è sempre... lui:

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a rendere finalmente chiara la faccenda!!:DDD

**un amico frequentatore del paese da tempo immemore (e piuttosto fidato) è stato fermato in moto e multato una decina d'anni fa: erano ancora in vigore i 90 km/h e mi ha raccontato che i gendarmi gli avevano risposto "fino a 100 non c'è problema, 110 va ancora bene, anche 120 chiudiamo un occhio... ma lei andava a 160 per la miseria". Se fossero dei burloni dal momento che c'è chi invece veniva multato per essere andato a 95 come le ho scritto o se si basassero veramente totalmente o almeno in parte su qualche fantomatico regolamento (che probabilmente cambia con la stessa frequenza dei numerini) non ci è dato a sapere.
 
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Quello della foto non l'ho visto neanch'io. Ma Lei ha mai visto il cartello col limite di velocità 82? Ce n'è uno vicino all'Expo di Antalya e, se non ricordo male dal reportage di starli, ce ne sono altri con limiti strani.
 
Quello della foto non l'ho visto neanch'io. Ma Lei ha mai visto il cartello col limite di velocità 82? Ce n'è uno vicino all'Expo di Antalya e, se non ricordo male dal reportage di starli, ce ne sono altri con limiti strani.
Certo, come può notare dopo il mio aggiornamento, è un gran classico.HIHIHI

Se sia un 60 o 70 più la tolleranza (ma quale tolleranza? Non sono mai riuscito a capire una percentuale credibile che possa portare a questo valore) o un valore come gli altri, ai quali bisogna poi aggiungere l'ineffabile tolleranza :think: (giacché tale limite è presente anche dove ci dovrebbero essere dei controlli automatici, come nei vialoni di Ankara) mai sarà possibile scoprirlo allo sprovveduto ed ingenuo forestiero...HIHIHI
 
I nuovi limiti sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2014.

"Yapılan değişiklik ile UKOME veya Komisyonlara yasada ifade edilen bölünmüş yollarda araç cinslerine göre şehir içi hız limitini (50 Km) saatte 32 kilometreye kadar artırabilme yetkisi verilerek, hız üst limiti saatte 82 kilometre olarak belirlenmiştir."

"Con la modifica apportata, l'UKOME o le Commissioni sono autorizzate ad aumentare il limite di velocità (50 Km) per tipo di veicolo sulle strade divise espresse nella legge fino a 32 chilometri all'ora, e il limite massimo di velocità è di 82 km / h."


https://www.memurlar.net/haber/458090/sehir-ici-hiz-limiti-en-fazla-82-kilometre-olacak.html


Ma guardi anche qui:

"Ankara’da da otomobiller için 70 kilometre olan hız sınırı, UKOME tarafından alınan kararla 82’ye çıkarıldı. Yüzde 10’luk opsiyonla birlikte şehir içi ana bulvarlarda hız sınırı 90 kilometre oldu."

"Ad Ankara, il limite di velocità di 70 chilometri per le auto è stato aumentato a 82 dall'UKOME. Con l'opzione del 10 percento, il limite di velocità per i viali principali era di 90 chilometri."

http://www.hurriyet.com.tr/ankarada-hiz-limiti-90-oldu-26013437

Da cui deduco che il limite di 82 significa semplicemente che si può procedere fino a 90 km/h (tolleranza del 10%) senza incorrere in multe.
 
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Incredibile: ci voleva lei, S.(Santa).Eccellenza a risolvere il mistero sul quale mi crucciavo da anni. D'altronde lei era l'unico che sarebbe stato in grado di farlo, perché non ci ho pensato prima?!?
 
Özdere, luglio (o agosto?) 2014. Incendio nella pineta attaccata all'albergo. Evacuazione efficientissima dei turisti e loro convogliamento sulla spiaggia. Dopo dieci minuti d'orologio aerei ed elicotteri stavano già intervenendo. In poco più di mezz'ora l'incendio fu spento, praticamente sul nascere, nonostante vento lasciando pochissime tracce.

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Efeso

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Beh, dovetti sopportare la mandria di turisti per mostrare Efeso a mio figlio. Qualche giorno dopo volli penetrare nell'interno per rinfrescarmi le idee ...

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Ah ma quindi lei non è andato sempre al mare nel profondo sud...
Che gitarelle ha effettuato in questa occasione oltre Efeso?
 
^ Niente, solo il Bozdağ, compresi il bellissimo omonimo paesino e la cittadina di Ödemiş. Poi feci escursioncelle a piedi (anche di corsa) nei (magnifici, come sempre) boschi dell'entroterra.

Sono gradite fotografie da aggiungere in coda al suo report, Eccellenza!

Molto strana questa Sua richiesta, che volentieri soddisferei, o illustre e munifico Visir, solo che, mi rendo conto solo ora, non è che io abbia fatto tutte 'ste foto agli albergoni in parola. Questo è ciò che sono riuscito a mettere insieme:


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Novembre 2005, la prima neve sui contrafforti a Ovest di Antalya:

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Vorrei a questo punto rendere omaggio a quest'uomo:

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Mustafa Kemal Pascha (مصطفى كمال پاشا), fondatore della Repubblica di Turchia e suo presidente dal 1923 al 1938.

Ufficiale dell'esercito ottomano distintosi nella difesa dei Dardanelli nel 1915 (battaglia di Gallipoli). In seguito (1921-1922) protagonista della schiacciante vittoria dell'esercito turco di liberazione contro le truppe greche che nel 1919 avevano invaso Smirne ed erano nel frattempo avanzate quasi fino a Costantinopoli (battaglie di Sakarya, 1921, e Dumlupınar, 1922).

Fondatore della Repubblica (29 ottobre 1923 - la foto di cui sopra è stata scattata il 29 ottobre c.a. Festa della Repubblica), si è distinto per aver rivoluzionato nel giro di un decennio o poco più un mondo, l'Impero ottomano, che per secoli era stato uguale a se stesso.

a) Abolizione del sultanato (novembre 1922)
b) Fondazione della Repubblica (ottobre 1923)
c) Abolizione del califfato (marzo 1924)
d) Promulgazione della Legge sul porto del cappello (1925). Fino ad allora la popolazione portava il fez, il kalpak o il turbante:

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Fonte: Wikipedia

Ciascuno di questo copricapi aveva una sua propria simbologia che palesava il rango del suo portatore (ad es. la foggia e il colore della nappa del fez distinguevano i vari gradi dei funzionari pubblici e dei dignitari). Con la Legge sul porto del cappello Kemal introdusse l'obbligo di indossare il cappello quale "copricapo nazionale" ufficiale e vietò l'uso del fez e del turbante. Con questo veniva abolito ogni segno distintivo di classe o religione. Non solo. Se fino ad allora era stato impensabile per la popolazione mostrarsi in pubblico a capo scoperto, con l'introduzione del cappello prese piede anche l'uso di scoprirsi la testa, ad esempio per salutare (all'occidentale) ma anche per pregare (nella preghiera i mussulmani devono lambire il terreno con la fronte, cosa di difficile realizzazione soprattutto se il cappello ha le tese)


e) Abolizione del calendario mussulmano e introduzione del calendario cristiano (fine 1925)
f) Riforma linguistica (passaggio dal turco ottomano al turco moderno, con abolizione dell'alfabeto arabo-persiano e introduzione dell'alfabeto latino) (1928)
g) Concessione del diritto di voto alle donne (1930 e 1934, rispettivamente, alle elezioni comunali e nazionali)
h) Introduzione del sistema metrico decimale
i) Abolizione del diritto islamico (sharia) e sua sostituzione con il diritto civile svizzero, il diritto commerciale tedesco e il diritto penale italiano
j) Promulgazione della Legge sul cognome (1934) in virtù della quale ogni cittadino era obbligato a dotarsi di un cognome (fino ad allora solo gli ebrei e i cristiani ne avevano uno, mentre i musulmani erano registrati all'anagrafe con altri criteri: patronimici, titoli onorifici, status sociale, ecc.). Per inciso fu in questa occasione che Kemal acquisì il cognome (non trasferibile ai discendenti) di Atatürk = turco padre.
k) Abolizione della festività islamica del venerdì e introduzione della domenica come giorno festivo (1935)
 
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