infatti l'idea sarebbe di usarli per gare in cui il tempo obiettivo è sotto le 3 h
per la prima ora non serve nulla, ma un'ora a manetta (non alla SAN ovvio se no in ogni caso andresti in acido lattico e dovresti fermarti) consumi parecchio
a questo punto hai allenamento e riserve di energie per poter continuare ma il problema è che stia esaurendo i carboidrati, ergo rischi di sbattere contro il muro verso la seconda ora (nel mio caso ieri circa tra 1h20' e 2h15' ho dovuto rallentare ho mangiato una barretta con mandorle, frutta e cereali in questo lasso di tempo, ma credo sia molto lenta ad essere assimilata, oltre al fatto che quando sei sotto sforzo forse non hai nemmeno queste energie per assimilarla) poi ho accelerato di nuovo per una 10ina di minuti (in una discesa dove ho ri-recuperato tre che mi avevano raggiunto e superato nella salita precedente) e da lì in poi (2h25' da inizio gara) è stata una sofferenza immane
quando sono arrivato alla fine dell'ultima salita (2h55' da inizio gara) in discesa ho tirato una fiamma che non vi sto a raccontare, segno che la gamba c'era ma le energie erano proprio finite
da qui la domanda:
se avessi assunto ad esempio tè freddo a partire da circa 1h dalla partenza di gara avrei avuto più zuccheri, ma avrei anche sballato la curva glicemica andando a consumare meno grassi, è meglio o peggio? secondo me potrebbe avere un senso ma solo negli ultimi 20-30' di gara quando comunque ormai non ne hai più...
mentre un gel dovrebbe (parlo per sentito dire, lo sperimenterò in allenamento) rilasciare più lentamente e gradualmente non andando a sballare la curva glicemica, o sbaglio?
questo il mio stato all'arrivo:
notare che con le ultime forze rimaste tenevo in mano il buono-birra!!!
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