Akja fa parte della F.I.S.P. S , operano in tutte le regioni ed hanno divisa arancione e questo è il logo veneto
Esatto, Akja è la sezione lombarda della FISPS, che è la federazione Italiana Sicurezza Piste Sci, ente che raggruppa e forma i pattugliatori, sono generalmente volontari ma anche professionisti che operano nelle varie stazioni qualora i gestori di quest'ultime decidano di avvalersi del loro contributo.
La sezione del VCO ad esempio oltre a formare i pattugliatori li distribuisce nelle varie stazioni nei fine settimana sotto forma di volontariato per supportare il personale fisso. Questo avviene anche nel cuneese (tramite la sezione Valli del Cuneese) in stazioni come Artesina, Sampeyre, Argentera e Limone (che io sappia).
Ogni gestore ha l'obbligo di organizzare il servizio di soccorso piste e lo fa avvalendosi di personale fisso o esterno (specie nei fine settimana per supportare gli operatori fissi) che possono essere in entrambe i casi: Polizia, Carabinieri, GdF, Truppe Alpine, Croce Rossa-Verde, Forestali, Vigili del Fuoco, FISPS, Formont, dipendenti, ecc, purchè siano abilitati ad operare (corso di formazione).
Il soccorso alpino non si occupa di soccorso in pista anche se in alcuni casi personale facente parte del CNSAS opera in pista, ma solo se in possesso del brevetto da pattugliatore piste sci.
Questo, che io sappia, è quello che succede più o meno dalle mie parti (Piemonte), poi possono esserci casi anomali, ma solo perchè la legge in materia è stata fatta da (relativamente) poco, inoltre ogni regione la recepisce a suo modo ed in ultimo le stazioni si stanno piano piano adeguando.
Tornando al topic e alla vicenda raccontata da Gambadilegno...ci sono molti punti che non sono chiari e non conformi al modo di operare del soccorso e anche troppi pochi elementi per trarne conclusioni