Scarponi SMU...?

Si effettua presso un rivenditore Salomon senza costi aggiuntivi previo acquisto dello scarpone dal rivenditore stesso. E' una procedura che si può fare più volte perché non è scontato che la prima termoformatura risolva tutti i problemi. Tutti i rivenditori Salomon dovrebbero avere il forno e saperlo utilizzare correttamente, non so' se i negozi GDA sono adeguati ad attuare questa procedura. In caso di acquisto online la termoformatura si può fare presso un rivenditore Salomon ma dovresti accordarti su eventuali costi aggiuntivi.
ciao broadarrow,

riguardo a sto custom shell....
allora, allo sportler qui a merano il famoso "fornetto a microonde" ce l'hanno in bella mostra.

il ragazzo venditore del reparto sci, dopo un paio di chiaccherate con l'occasione di acquisto scarponi per mio figlio mi sembrava preparatissimo e dava sembre risposte/spiegazioni molto convincenti quasi "da skiforum" (cosa per me strana perche a bolzano erano tutti un pò ignoranti).

arrivo al momento in cui gli dico che vorrei portare i miei scarponi xmax per addattare lo scafo (sull'alluce valgo) con la tecnica del custom shell. e qui mi dice " si, si può fare ma prima bisogna sempre provare ad intervenire in altri modi sulla scarpetta. tipo mettere degli spessori e ri-termoformare etc."....
cioè secondo lui questa cosa di manipolare la plastica è l'ultima cosa da tenere presente, quando proprio si è provato di tutto e di più prima.
non lo farebbe mai come routine per dire.

non so se magari perchè loro per scelta non lo fanno e quindi non avendone l'esperienza hanno paura che lo scafo possa rovinarsi.
perchè parlando ho proprio avuto l'impressione che il tipo fosse convinto che ad agire sullo scafo si fa presto a rovinarlo irrimediabilmente.

cosa ne pensi???
 
Il tizio ha ragione......
In primis si lavora sulla scarpetta: se si risolvono i problemi intervenendo sulla scarpetta, è inutile mettersi a toccare lo scafo......
In seconda battuta, mettere le mani sullo scafo è una cosa che va fatta fare a chi lo sa fare e ha esperienza (nel senso che in base al problema che uno ha, sa dove mettere le mani e cosa fare)....con le frese a fare danni non ci metti molto......
Nella tua zona (un filo più su...in Valgardena.....) so che c'è un bravo bootfitter a Selva.......
 
Dato la cifra che costano per me potrebbero pure essere buoni.
Per la cifra che costano io non prenderei i scarponi alla decathlon.

Ma cosa vuol dire buoni o cattivi?
Posso capire sugli sci, per i quali basta accertarsi dei materiali con cui sono costruiti, ma uno scarpone è uno scarpone, un guscio di plastica con una scarpetta ne più ne meno.
Quelli linkati sono scarponi di HEAD in vendita anche su altri canali, li ha ad esempio bottero a 314 euro...

Di norma lo SMU (SpecialMakeUp) è un prodotto appositamente per le grandi catene, è pratica comune, in altri settori si chiamano RESERVED LABEL e insieme alle PRIVATE LABEL, che sono realizzate con il marchio della catena e non dell'azienda che fornisce il prodotto, sono prodotti normalissimi, semplicemente la grande distribuzione per evitare confronti diretti di prezzo su certi modelli si fa fare uno stock personalizzato a condizioni vantaggiose per venderlo in esclusiva.
Che lo SMU sia stato sputt...ato in passato da sci in schiuma con la grafica degli sci top è vero, ma basta informarsi un minimo, certo che se un supershape costa 500 euro e uno SMU che assomiglia a un supershape costa 200, se uno non si fa delle domande sono problemi suoi...
In questo caso è un Vector 120 a catalogo head per la stagione 2017/2018, quindi che lo si compri da deca o nell'"atelier dello sciatore stiloso" è lo stesso identico prodotto!
 
Il tizio ha ragione......
In primis si lavora sulla scarpetta: se si risolvono i problemi intervenendo sulla scarpetta, è inutile mettersi a toccare lo scafo......
In seconda battuta, mettere le mani sullo scafo è una cosa che va fatta fare a chi lo sa fare e ha esperienza (nel senso che in base al problema che uno ha, sa dove mettere le mani e cosa fare)....con le frese a fare danni non ci metti molto......
Nella tua zona (un filo più su...in Valgardena.....) so che c'è un bravo bootfitter a Selva.......
ciao francis, sono stata a termoformare la scarpetta con l'applicazione di spessori (cerchietti morbidi) sull'osso dell'alluce valgo. risultato? mentre tengo ai piedi gli scarponi con dentro il "cerchietto" applicato sul punto in cui provo dolore, è tutto ok.
poi appena lo tolgo e reinfilo lo scarpone il dolore ricompare. È dato dalla pressione della parte alta dello scafo sull'osso. Ed ovviamente lo provo più che altro al cambio di spigolo, se sto immobile con le ginocchia leggermente flesse non sento nessun dolore. Ma ovviamente non posso mica sperare di poter scendere con drittoni e basta...
Ora ho ricevuto uno di quei cerchietti in regalo e quando andrò a sciare e sentirò male lo metterò.
Ma secondo te vale la pena in questo caso cercare di termoformare lo scafo o non cambierá nulla?
Là dove sono stata non me l'hanno proposto come soluzione e da quello che scrivevo sopra loro sono un pò restii a farlo...

Scusate l'offtopic...
 
ciao broadarrow,

riguardo a sto custom shell....
allora, allo sportler qui a merano il famoso "fornetto a microonde" ce l'hanno in bella mostra.

il ragazzo venditore del reparto sci, dopo un paio di chiaccherate con l'occasione di acquisto scarponi per mio figlio mi sembrava preparatissimo e dava sembre risposte/spiegazioni molto convincenti quasi "da skiforum" (cosa per me strana perche a bolzano erano tutti un pò ignoranti).

arrivo al momento in cui gli dico che vorrei portare i miei scarponi xmax per addattare lo scafo (sull'alluce valgo) con la tecnica del custom shell. e qui mi dice " si, si può fare ma prima bisogna sempre provare ad intervenire in altri modi sulla scarpetta. tipo mettere degli spessori e ri-termoformare etc."....
cioè secondo lui questa cosa di manipolare la plastica è l'ultima cosa da tenere presente, quando proprio si è provato di tutto e di più prima.
non lo farebbe mai come routine per dire.

non so se magari perchè loro per scelta non lo fanno e quindi non avendone l'esperienza hanno paura che lo scafo possa rovinarsi.
perchè parlando ho proprio avuto l'impressione che il tipo fosse convinto che ad agire sullo scafo si fa presto a rovinarlo irrimediabilmente.

cosa ne pensi???

Non c’é nessuna controindicazione nel caso del tuo scarpone, alla termoformatura dello scafo e per induzione della scarpetta in un unico passaggio. Anzi é indicato in caso di problematiche come le tue. Se dopo avere fatto un paio di termoformature senza risultati di rilievo allora si può pensare ad intervenire diversamente, ma avendo già lavorato la scarpetta con gli spessori, con una termoformatura dovresti sistemare. Questo procedimento non altera in alcun modo le caratteristiche delle plastiche e si può effettuare più volte.
 

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Ma secondo te vale la pena in questo caso cercare di termoformare lo scafo o non cambierá nulla?

Lo scafo non si termoformerei, si fresa e si modella manualmente, e se è un problema osseo, è quasi assolutamente da lavorare, ma è un lavoro da far fare a bootfitter competenti, quindi non in negozi stile sportler.
 
grazie ad entrambi.
per teo : lo scarpone è il salomon xmax110 termoformabile anche nello scafo.

broadarrow: quindi tu dici che si può fare il famoso customshell senza paura di rovinar qualcosa se uno è inesperto in questa procedura?
mettono lo scarpone a scaldarsi poi lo rimetto ai piedi cercando di fare il movimento in cui di solito provo male?
quanto tempo lo tengo? finche non si è raffreddato immagino? 5 minuti o 10?

grazie...
 
Davvero non capisco come si possa termoformare uno scafo, vuol dire sciogliere la plastica e farla reindurire...
E sopratutto mi chiedo, se fosse possibile (strano ma ormai il marketing ha superato abbondantemente la fantascienza) come potrebbe risolvere un problema così localizzato.

Io ho visto lavorare scafi per atleti e si usano le frese, al limite sul gambale si applicano gli stampi e si scalda in modo localizzato con le pistole ad aria...
Sarò antiquato, ma la termoformatura di uno scafo mi suona di baggianata quanto la farina di kamut o il sale rosa dell'himalaya...
 
Non so se si possa chiamare "Termoformatura", ma svariati anni fa, per un problema con dei Tecnica TNT Explosion 10, a Marilleva mi riscaldarono la parte degli scarponi che intendevo allargare (forse con una pistola ad aria, in effeti, ma non ricordo esattamente) e li deformarono dall'interno per, appunto, allargare.
 
Non so se si possa chiamare "Termoformatura", ma svariati anni fa, per un problema con dei Tecnica TNT Explosion 10, a Marilleva mi riscaldarono la parte degli scarponi che intendevo allargare (forse con una pistola ad aria, in effeti, ma non ricordo esattamente) e li deformarono dall'interno per, appunto, allargare.

Quella è una pratica comune del bootfitting, hanno dei tensionatori e poi scaldano la parte da modellare, ma non ho mai sentito di mettere uno scafo intero nel forno, anche perchè nel momento in cui si raggiunge la temperatura utile per modellarlo, come fa a mantenere la forma?
 
grazie ad entrambi.
per teo : lo scarpone è il salomon xmax110 termoformabile anche nello scafo.

broadarrow: quindi tu dici che si può fare il famoso customshell senza paura di rovinar qualcosa se uno è inesperto in questa procedura?
mettono lo scarpone a scaldarsi poi lo rimetto ai piedi cercando di fare il movimento in cui di solito provo male?
quanto tempo lo tengo? finche non si è raffreddato immagino? 5 minuti o 10?

grazie...

Non ho capito ma lo vuoi far tu nel forno di casa ??
 
ahahah magariii!!!
no, in negozio fornito di apposito strumento della salomon creato per questa procedura.

Se utilizzano il forno fornito da Salomon si attiva tramite timer e porta automaticamente il forno alla temperatura giusta per la durata di tempo necessaria al raggiungimento di una temperatura prestabilita (dovrebbero essere 80 gradi) al core della plastica. Si reinfila la scarpetta, si calzano si chiudono e inizia il procedimento di raffreddamento tramite appositi pads refrigerati. Si possono raffreddare anche in aria/ambiente ma potrebbero essere soggetti ad una percentuale maggiore di restringimento. La pressione all’interno dello scarpone del tuo piede e anche delle patch applicate alla scarpetta creano lo spazio necessario nei punti di maggiore pressione.
Per gli scettici questi sistema funziona perché vengono utilizzate particolari mescole di plastiche e perché le stesse hanno uno spessore inferiore ad altri scarponi concorrenti. E’ presente sul mercato dal 2013 con ottimi riscontri su problematiche medio-lievi. Per problemi di un certo tipo sempre meglio rivolgersi ad un bootfitting tradizionale.
 
allora, ho provato oggi gli scarponi in pista e.... miracolo! erano perfetti e non sentivo nessun male! quindi è bastata la termoformatura della scarpetta con i cerchietti!!
 
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