Valanghe 2018

Ma la megavalanga di Tignes che ha bloccato la strada?
Vero che era provocata intenzionalmente, ma secondo me gli è scappata un'attimino la mano....

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per chi ha faccialibro: questa mattina, pista Bettaforca, lato Gressoney:
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Penso che si tratti di una bonifica, visto che in sottofondo si sente il rumore di un elicottero.

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Dall'edizione web di La Repubblica di oggi:

Giornata nera per uno escursionista di 36 anni di Gassino Torinese che è precipitato durante un’arrampicata su un costone di neve a Groscavallo ieri mattina: cadendo si è fratturato una caviglia e si è ferito a un occhio: tratto in salvo, è finito in ospedale ma è anche stato denunciato dai carabinieri, insieme con i suoi due compagni di escursione, per aver violato un’ordinanza del Comune che vietava le escursioni in quella zona a causa del pericolo valanghe.

Il reato è "inosservanza dei provvedimenti dell’autorità" e ora i tre rischiano fino a tre mesi di carcere. Il gruppo ieri mattina si era arrampicato su un costone di neve a 2700 metri di quota. Quando l'uomo è caduto per un centinaio di metri lungo il pendio, sono stati gli amici – rimasti illesi - a dare l’allarme. Il ferito è stato soccorso con l'elicottero dal 118 e trasportato in ospedale. Ne avrà per 40 giorni prima di poter tornare a camminare.

Continua l'allarme valanghe in tutto l'arco alpino: in Val d'Aosta il sindaco di Valsavarenche, Giuseppe Dupont, ha disposto la chiusura della strada regionale numero 23 tra le 11.30 e le 17, dalla località Terré fino al termine della sede viaria (località Pont). Il pericolo di distacco, appurato dalla locale commissione valanghe, è legato in particolare alla "elevata
temperatura". Il transito può essere consentito ai mezzi di soccorso sanitario o di soccorso tecnico urgente. L'ordinanza è valida da oggi, giovedì 19 aprile. "Il grado di pericolo valanghe è 2 - moderato in rialzo a 3 - marcato da metà mattinata su tutto il territorio regionale. Il problema principale è la neve bagnata al di sotto dei 2.800-3.200 metri" si legge nel bollettino emesso dalla Regione.
 
Rischia tre mesi di carcere ...

Facendo riferimento a questo episodio ma anche in generale, ritenete giusto che un sindaco possa emettere un provvedimento così restrittivo come vietare le gite?
Non c'é il rischio che per tutelarsi da eventuali responsabilità si arrivi a vietare del tutto mettere piede fuori da piste/percorsi autorizati?
Io personalmente sono dell'idea che si debba fare come in Francia dove ti mettono un cartello che lasciando i percorsi tutelati uno se ne assume la responsabilità, e comunque la regola vale ovunque.
Poi che uno si debba pagare i soccorsi se si caccia nei pasticci forse é giusto, ma anche così si può arrivare al punto di far pagare all'agricoltore che finisce sotto il trattore perché non é in un luogo autorizzato.
Mi interessa il parere di quante più persone possibile.
 
Facendo riferimento a questo episodio ma anche in generale, ritenete giusto che un sindaco possa emettere un provvedimento così restrittivo come vietare le gite?
Non c'é il rischio che per tutelarsi da eventuali responsabilità si arrivi a vietare del tutto mettere piede fuori da piste/percorsi autorizati?
Io personalmente sono dell'idea che si debba fare come in Francia dove ti mettono un cartello che lasciando i percorsi tutelati uno se ne assume la responsabilità, e comunque la regola vale ovunque.
Poi che uno si debba pagare i soccorsi se si caccia nei pasticci forse é giusto, ma anche così si può arrivare al punto di far pagare all'agricoltore che finisce sotto il trattore perché non é in un luogo autorizzato.
Mi interessa il parere di quante più persone possibile.

Secondo me un sindaco può e deve chiudere gli accessi stradali se sono a rischio valanghe o altro, ci mancherebbe. Vietare le attività sul territorio anche se consentito è cosa solo italiana, è legata al fatto che i sindaci non possono permettersi di farsi far causa dal primo avvocatello di turno con cliente che vuol solo un po’ di soldi. Con la giustizia idiota che c’è in Italia trovi un pirla qualunque che monta una causa per nulla e magari la vince...in altro ambito, ma è la stessa cosa della medicina difensiva che c’è in Italia. Certo che basterebbe il cartello sui bordo pista nei posti esposti (come negli altri paesi) e niente altrove...ma ci vuole anche una legge chiara, che le attività in campo libero sono a rischio e pericolo di chi le svolge (e che deve assicurarsi per effettuarle). Almeno, parere personale.
 
Facendo riferimento a questo episodio ma anche in generale, ritenete giusto che un sindaco possa emettere un provvedimento così restrittivo come vietare le gite?
Non c'é il rischio che per tutelarsi da eventuali responsabilità si arrivi a vietare del tutto mettere piede fuori da piste/percorsi autorizati?
Io personalmente sono dell'idea che si debba fare come in Francia dove ti mettono un cartello che lasciando i percorsi tutelati uno se ne assume la responsabilità, e comunque la regola vale ovunque.
Poi che uno si debba pagare i soccorsi se si caccia nei pasticci forse é giusto, ma anche così si può arrivare al punto di far pagare all'agricoltore che finisce sotto il trattore perché non é in un luogo autorizzato.
Mi interessa il parere di quante più persone possibile.

Potresti farlo se la gente avesse sale in zucca... ma non ce l'ha, quindi fanno bene a vietare, specie in zone ad alto rischio distacchi.
Un distacco può causare danni anche al di la di strade o centri abitati, quindi è giusto tutelare certi ambienti, oltre che le persone.
 
Per una volta che il divieto è sensato, motivato e temporaneo non lamentiamoci...
 
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