Mare di nuvole da Monte Falcone di Recoaro Mille
Quanto non mi piace il "grazie 1000". Esaltato dalle condizioni viste nel reportage della MPD e caricato di "colpe" da un pranzo particolarmente pesante, oggi sono andato a fare la prima salita dell'anno al Monte Falcone di Recoaro Mille.
Sono circa 600 m di salita per, ahimè, pista da sci ancora chiusa (secondo me sa avessero fatto un po' di artificiale e avessero battuto la pista con attenzione potevano aprirla con qualche sasso ma sciabile). Seggiovia biposto Monte Falcone ancora chiusa.
Parto sci ai piedi dai parcheggi strapieni di gente. Riflessione: c'era davvero tanta, tantissima gente. Sempre secondo me, se R1000 riuscisse a tenere aperto sotto Natale ed i finesettimana riuscirebbe a sopravvivere anzi a vivere bene. Ha un bacino di utenza molto specifico (famiglie, bambini e non super-appassionati) ma geograficamente enorme (tutte le città tra Venezia, Ferrara, Padova, Vicenza, Verona e anche più a sud).
La conca era davvero piena ed erano già le 15 circa.
Ecco l'outfit. Sotto gli scarponi ci sono per la prima volta i calzini che promettono di evitare le vesciche. Tzè, non sanno che piedi ho...
Verso metà salita i nuvoloni iniziano a essere più compatti e appiattendosi.
Carega finalmente apparentemente "gonfio" di neve; in relatà siamo metri e metri sotto media.
La discesa è trifolata-disastrata. Ecco cosa mi aspetta.
Mentre salgo vedo scendere delle persone e mi dico "che scarsi, guardano come scendono male". Poi quando toccherà a me scendere tra blocchi di neve intrisa di umidità ghiacciati e trifolati capirò. Come qualità della discesa va diritta nella top3 delle peggiori discese mai fatte ma le Piccole Dolomiti si amano anche per questi estremi.
Passo la bruttissima malga che vista da sopra diventa bellissima e il mare di nubi va velocemente formandosi. Una meraviglia unica!
Arrivo al rifugio che il mare di nuvole si è completamente formato attorno a noi.
Uno spettacolo davvero magnifico: mare di nuvole a 360 gradi!
Il panorama grazie al contrasto con il rifugio più brutto del mondo è ancora più affascinante
Rifugio ovviamente chiuso: circolano voci che gli imprenditori gardenensi vengano a studiare i poli turistici delle Piccole Dolomiti Vicentine per migliorare il loro modo di fare impresa turistica in alto adige.
Non so però se sono voci del tutto fondate.
Come tutti quelli che abitano in queste zone, nutro un amore-odio-amore per queste montagne e per le loro infrastrutture. Molto spesso le cose non funzionano e c'è il rischio che qualcuno "getti la spugna"... ma penso che l'idea di mollare svanisca subito quando si riescono a vivere situazioni meteo-panoramiche come quelle di oggi. Sono certo valga la pena "crederci ancora" ed i parcheggi strapieni ne sono una chiara conferma.
Forza R1000!
Quanto non mi piace il "grazie 1000". Esaltato dalle condizioni viste nel reportage della MPD e caricato di "colpe" da un pranzo particolarmente pesante, oggi sono andato a fare la prima salita dell'anno al Monte Falcone di Recoaro Mille.
Sono circa 600 m di salita per, ahimè, pista da sci ancora chiusa (secondo me sa avessero fatto un po' di artificiale e avessero battuto la pista con attenzione potevano aprirla con qualche sasso ma sciabile). Seggiovia biposto Monte Falcone ancora chiusa.
Parto sci ai piedi dai parcheggi strapieni di gente. Riflessione: c'era davvero tanta, tantissima gente. Sempre secondo me, se R1000 riuscisse a tenere aperto sotto Natale ed i finesettimana riuscirebbe a sopravvivere anzi a vivere bene. Ha un bacino di utenza molto specifico (famiglie, bambini e non super-appassionati) ma geograficamente enorme (tutte le città tra Venezia, Ferrara, Padova, Vicenza, Verona e anche più a sud).
La conca era davvero piena ed erano già le 15 circa.
Ecco l'outfit. Sotto gli scarponi ci sono per la prima volta i calzini che promettono di evitare le vesciche. Tzè, non sanno che piedi ho...
Verso metà salita i nuvoloni iniziano a essere più compatti e appiattendosi.
Carega finalmente apparentemente "gonfio" di neve; in relatà siamo metri e metri sotto media.
La discesa è trifolata-disastrata. Ecco cosa mi aspetta.
Mentre salgo vedo scendere delle persone e mi dico "che scarsi, guardano come scendono male". Poi quando toccherà a me scendere tra blocchi di neve intrisa di umidità ghiacciati e trifolati capirò. Come qualità della discesa va diritta nella top3 delle peggiori discese mai fatte ma le Piccole Dolomiti si amano anche per questi estremi.
Passo la bruttissima malga che vista da sopra diventa bellissima e il mare di nubi va velocemente formandosi. Una meraviglia unica!
Arrivo al rifugio che il mare di nuvole si è completamente formato attorno a noi.
Uno spettacolo davvero magnifico: mare di nuvole a 360 gradi!
Il panorama grazie al contrasto con il rifugio più brutto del mondo è ancora più affascinante
Rifugio ovviamente chiuso: circolano voci che gli imprenditori gardenensi vengano a studiare i poli turistici delle Piccole Dolomiti Vicentine per migliorare il loro modo di fare impresa turistica in alto adige.
Non so però se sono voci del tutto fondate.
Come tutti quelli che abitano in queste zone, nutro un amore-odio-amore per queste montagne e per le loro infrastrutture. Molto spesso le cose non funzionano e c'è il rischio che qualcuno "getti la spugna"... ma penso che l'idea di mollare svanisca subito quando si riescono a vivere situazioni meteo-panoramiche come quelle di oggi. Sono certo valga la pena "crederci ancora" ed i parcheggi strapieni ne sono una chiara conferma.
Forza R1000!