E' coraggiosa anche sui salti, però prende male le misure qui si vede che svalica e prende a bomba il flat !! Si deve controllare di più!!!
[...] sai qual'è una diffusa differenza tra chi ha fatto i pali e chi no? chi ha fatto i pali sa fare le curve dove deve, chi non li ha fatti le fa dove riesce... e nei boschetti o nei canali stretti (o nel traffico dolomitico) fa una bella differenza
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Chi ha fatto agonismo può ambire un giorno a fare telemark, freeride e freestyle con la stessa leggerezza che usa per allacciarsi le scarpe...
Grazie a tutti per i consigli!
Concordo anche con chi dice che i pali male non fanno, sempre che siano insegnati con giusto metodo.
Sì la bimba va benone anche in bordopista, boschetti e fuoripista palinati tipo indren.
L'unica cosa che non vedo è il difetto di arretramento: sul muretto è centralissima, poi in fondo non fa testo perché è pianura e ci si arretra per non piantarsi...
E' coraggiosa anche sui salti, però prende male le misure qui si vede che svalica e prende a bomba il flat !! Si deve controllare di più!!!
https://vimeo.com/201459780
Dove normalmente scio io, si sono generati ottimi atleti (vedi marta bassino), ma per ogni campione, ci sono 1000 giovani sciatori falliti che finita l'ossessione dei genitori nello sperare di aver generato il nuovo Tomba, abbandonano lo sci definitivamente, e altri 20-30 che bene o male portano a casa una patacca da maestro...
Che brutta visione dello sport.
Lo sport è un momento di crescita fisica e psicologica, soprattutto l'agonismo.
se l'unico obbiettivo è il campione, ci saranno 1000 falliti.
se l'obbiettivo è migliorare se stessi ci saranno 1000 persone migliori.
poi non lamentiamoci dei ragazzi rammolliti ...
Da genitore ed ex-agonista (quindi ho vissuto e sto vivendo entrambe le situazioni) ti posso dire che quello che dici è vero, ma la cosa importante per un bambino/ragazzo che pratica agonismo (di qualsiasi sport e disciplina) è avere l'appoggio incondizionato e senza aspettative dei genitori, perchè le aspettative deve averle e deve infonderle lo sci club/maestro/allenatore per spronare e spingere il bambino/ragazzo a dare sempre il meglio e non accontentarsi mai.E' la visione media genitoriale...
Io gli sciclub li ho frequentati e seguiti come fotografo, e non sono molto diversi dalle squadrette giovanili di calcio, dove i genitori spediscono i figli più con la speranza che diventino come Balotelli che con quella che si divertano, e tra i tutinari il trend è lo stesso...
Che poi ci siano eccezioni, genitori che alternano l'agonistica al divertimento, non ne dubito, ma sono rarità, di sicuro non la regola.
Come detto da Marco10 e sottolineato da te, l'agonismo è bello quando ti fa crescere, ma nella realtà quotidiana, l'agonismo viene visto dalla stragrande maggioranza come mera competizione, dove l'importante è vincere, non partecipare... che il mondo moderno abbia ribaltato i valori di de coubertin è palese, e purtroppo, gli sciclub non fanno eccezione...