Sugli sci faticosi

Broadarrow secondo me hai centrato in pieno.
Questa distorsione si riflette un po' anche qui nel forum e infatti ci sono categorie di attrezzi quasi mai citate o cmq sempre approssimate allo Sss.
Sotto e a latere non vedo quasi mai uscire nulla.
In un forum per appassionati ci sta ma contrasta un po' ammettendo che la maggior parte degli sciatori viaggia con medaglietta argento...

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Sottoscrivo Broad. In un forum di sciatori però questo post su quale sia l'attrezzo per migliorare, a seconda del livello da cui si parte, ci sta tutto, perché è indirizzato in primis a coloro che hanno tanta passione e voglia di mettersi in gioco (e qui sopra se ne concentrano un tot), e poi anche a tutti gli altri, forse meno presi dal sacro fuoco, ma magari incuriositi o semplicemente in cerca di qualche indicazione disinteressata per acquistare il prossimo sci. In fondo è cultura sciistica (da tastiera) anche questa.
 
Sottoscrivo tutto quello che ha scritto Broadarrow, ma se qualcuno mi chiede un consiglio, tento di indicargli lo sci che a mio parere va bene per lui, e questo a prescindere se può costare cento euro di più di un modello inferiore. Anche perché spesso e volentieri chi va a caccia dello sconto estremo a tutti i costi, del risparmio obbligato, poi non bada a spese per comprarsi la scarpa firmata o per una serata apresski
 
Molti sciatori disinformati pensano che più lo sci è di qualità e minore è la difficoltà a gestirlo. Altri invece si sopravvalutano. Per questi motivi i noleggiatori e venditori di sci poco onesti se ne approfittano, propinando sci top di gamma a gente che è ad un livello bronzo, allo scopo di favorire i loro introiti.

La cosa però più preoccupante è quando lo sciatore non si rendono conto che l'attrezzo che sta usando è eccessivamente performante per le proprie capacità. Capita spesso.
 

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Molti sciatori disinformati pensano che più lo sci è di qualità e minore è la difficoltà a gestirlo. Altri invece si sopravvalutano. Per questi motivi i noleggiatori e venditori di sci poco onesti se ne approfittano, propinando sci top di gamma a gente che è ad un livello bronzo, allo scopo di favorire i loro introiti.

La cosa però più preoccupante è quando lo sciatore non si rendono conto che l'attrezzo che sta usando è eccessivamente performante per le proprie capacità. Capita spesso.

I venditori e i noleggiatori devono guadagnare alcuni se ne approfittano altri meno... ma devono guadagnare. Se poi tu cliente quando vai in negozio ti proponi come il nuovo astro nascente dello sci (e non sono poi così pochi) se ti rifilano uno sci ben superiore alle tue capacità, beh, a questo punto, sinceramente te la sei cercata.
Mi viene in mente il caso X-lab o XT, soprattutto quelli appena usciti, venivano proposti dai venditori, dagli appassionati come sci a portata di molti, poi piano, piano chi li aveva acquistati e non era in grado di gestirli è tornato indietro e nei negozi che hanno un bel giro e che ritirano l'usato, ad inizio stagione ce n'erano diversi.
 
Sci faticosi... devo ammettere che questa domanda me la sono fatta spesso anch'io!!!

Concordo con quanto scritto sopra, aggiungo solo che la variabile più grande siamo noi:
Il ns livello tecnico, la capacità di gestire l'attrezzo, quanto vogliamo spingere quell'attrezzo e infine la ns fisicità (intesa anche come preparazione).

Alla fine x capirlo bisogna sciare, tutto il resto è accademia!
 
Sinceramente condivido il fatto che quello che può essere faticoso per me non lo sia per te, e quello che per me è easy possa essere uno sci difficile per qualcun altro, dipende dalla tecnica e a livelli più alti anche dalla preparazione fisica, perché non raccontiamoci balle, per sciare a livelli alti ci vuole anche un fisico allenato, la tecnica da sola non basta.

Non fa' una piega, così è lo sci, così è la vita.

Poi ci sono le variabili, quello che uno vuole, magari ci sono persone che sanno sciare bene a cui non interessa la costante ricerca del gesto perfetto, dello sci didattico per migliorare ulteriormente, ma stanno bene così come sono e si divertono.

Attenzione, non scambiamo questi atteggiamenti con la mediocrità, perché a volte qui dentro, sulle piste o parlando con gli appassionati, sembra quasi che se non vuoi migliorare sei un mediocre, se hai il ginocchietto interno old style hai per forza bisogno del maestro che ti raddrizzi, se vuoi uno sci che non ti stanchi, per mille motivi, sei un mediocre. Poi magari non si pensa che per molte persone è già dura stare fuori casa 12 ore al giorno, che magari non hanno possibilità di sciare ogni weekend e fare 40-50-60gg. di sci all'anno, che magari tirano la cinghia per portare a sciare la famiglia e soldi per il maestro non ce ne avanza e che è già un sacrificio comprarsi un paio di sci che ti facciano divertire e che se hai voglia e ti ci metti ti possano anche aiutare a migliorare.

Quindi, in sostanza, se un argento avanzato mi chiede uno sci non faticoso è corretto consigliare uno sci non faticoso, che può essere un Race "commerciale" o un gradino più sotto e sinceramente non vedo grosse controindicazioni a migliorare con sci del genere, anche perché arrivare a certi livelli tecnici costa impegno, soldi e tempo e non tutti possono permettersi questi tre fattori. Sarebbe fondamentale, quando si chiede un consiglio essere sinceri sul proprio livello tecnico.

Di persone che sanno sciare bene da potersi permettere di portare/sfruttare con disinvoltura certe tipologie di sci ne incontro quotidianamente ma hanno tutte o quasi un trascorso di un certo tipo, la maggior parte agonismo (chi più, chi meno, sci club, circuiti master), passione a livello estremo, molto pochi (tendenzialmente freerider che si sbattono anche in salita), investimenti importanti sulla tecnica, non li conto sulle dita di una mano (maestri, corsi, ecc..).

Poi incontro un numero infinito di persone che sciano solo per divertirsi e magari sciano bene, qualcuno che fa' sborone con sci che non é in grado di sfruttare, molti che portano a sciare le famiglie, altri che ammirano il panorama e scelgono la pista in base al rifugio dove si mangia bene e sono la maggior parte e sono quelli che tengono in piedi il mercato dell'attrezzo, dei noleggi, degli alberghi, delle società che gestiscono gli impianti e che permettono a noi appassionati più o meno tecnici di continuare a sciare, perché se non fosse per l'aspetto turistico dello sci forse dovremmo cambiare sport.

La più bella disamina sull'approccio allo sci che abbia mai letto su questo forum da quando sono iscritto Bravo!:D:B:
 
Condivido molte cose, non tutte, sotto le esamino, ma soprattutto quello che scrivi non contraddice il mio pensiero,
è il concetto di "sci stancante" che è sbagliato, non è il particolare sci che ha il potere di stancare, ma è l'accoppiata sci - sciatore che è mal assortita,
se lo sci stanca mentre si desidera una sciata turistica, si è semplicemente sbagliato sci, inutile chiedere consiglio per sci analoghi che non stanchino (come spesso leggo), serve uno sci più docile e basta, senza lamentarsi se poi non tiene sul ghiaccio.

Sinceramente condivido il fatto che quello che può essere faticoso per me non lo sia per te, e quello che per me è easy possa essere uno sci difficile per qualcun altro, dipende dalla tecnica e a livelli più alti anche dalla preparazione fisica, perché non raccontiamoci balle, per sciare a livelli alti ci vuole anche un fisico allenato, la tecnica da sola non basta.

Non è necessariamente così, uno sci prestazionale lo si può usare al massimo, e quindi serve il fisico per ovvie ragioni, ma se si ha tecnica lo si può usare tranquillamente a velocità ridotta senza fare fatica, come fanno diversi maestri di sci che usano buoni sci da gigante anche per fare lezione a sciatori medi, senza per questo sminuire l'attrezzo in quanto esso è sempre pronto a dare buone reazioni qualora ci si trovi di colpo su una lastra ad esempio, dove uno sci mediocre scivolerebbe.
Insomma, un buon sciatore deve saper carvare ma anche dosare il piede.


Poi ci sono le variabili, quello che uno vuole, magari ci sono persone che sanno sciare bene a cui non interessa la costante ricerca del gesto perfetto, dello sci didattico per migliorare ulteriormente, ma stanno bene così come sono e si divertono.

OK, immagino che queste persone non siano quelle che si lamentano che lo sci stanca, pertanto non è oggetto del tread.

Attenzione, non scambiamo questi atteggiamenti con la mediocrità, perché a volte qui dentro, sulle piste o parlando con gli appassionati, sembra quasi che se non vuoi migliorare sei un mediocre, se hai il ginocchietto interno old style hai per forza bisogno del maestro che ti raddrizzi, se vuoi uno sci che non ti stanchi, per mille motivi, sei un mediocre. Poi magari non si pensa che per molte persone è già dura stare fuori casa 12 ore al giorno, che magari non hanno possibilità di sciare ogni weekend e fare 40-50-60gg. di sci all'anno, che magari tirano la cinghia per portare a sciare la famiglia e soldi per il maestro non ce ne avanza e che è già un sacrificio comprarsi un paio di sci che ti facciano divertire e che se hai voglia e ti ci metti ti possano anche aiutare a migliorare.

L'aspetto economico non lo condivido, la pratica dello sci è costosa, e nello sci quello che costa meno è proprio l'attrezzatura tecnica,
se si esce poche volte si prende a nolo, se si esce di più e si vuole comprarla, la spesa maggiore sarà l'auto, l'hotel, gli impianti, ecc,
un buon sci basta per 200 uscite, sci nuovo + manutenzioni ogni 25 uscite + qualcosa per la piccola manutenzione in proprio sarebbero ca. 5€ a uscita.
Se ci si vuol fare solo 100 uscite sarebbe comunque la spesa minore.
E poi dove sta scritto che lo sci deve essere nuovo, io ho comprato quasi sempre sci usati, e mi trovo benissimo, chiunque può permettersi di avere almeno 2 sci diversi per i diversi usi.



Quindi, in sostanza, se un argento avanzato mi chiede uno sci non faticoso è corretto consigliare uno sci non faticoso, che può essere un Race "commerciale" o un gradino più sotto e sinceramente non vedo grosse controindicazioni a migliorare con sci del genere, anche perché arrivare a certi livelli tecnici costa impegno, soldi e tempo e non tutti possono permettersi questi tre fattori. Sarebbe fondamentale, quando si chiede un consiglio essere sinceri sul proprio livello tecnico.

Di persone che sanno sciare bene da potersi permettere di portare/sfruttare con disinvoltura certe tipologie di sci ne incontro quotidianamente ma hanno tutte o quasi un trascorso di un certo tipo, la maggior parte agonismo (chi più, chi meno, sci club, circuiti master), passione a livello estremo, molto pochi (tendenzialmente freerider che si sbattono anche in salita), investimenti importanti sulla tecnica, non li conto sulle dita di una mano (maestri, corsi, ecc..).

Poi incontro un numero infinito di persone che sciano solo per divertirsi e magari sciano bene, qualcuno che fa' sborone con sci che non é in grado di sfruttare, molti che portano a sciare le famiglie, altri che ammirano il panorama e scelgono la pista in base al rifugio dove si mangia bene e sono la maggior parte e sono quelli che tengono in piedi il mercato dell'attrezzo, dei noleggi, degli alberghi, delle società che gestiscono gli impianti e che permettono a noi appassionati più o meno tecnici di continuare a sciare, perché se non fosse per l'aspetto turistico dello sci forse dovremmo cambiare sport.

Ripeto,
sta passando il concetto che alcuni sci stancano,
non è vero,
si deve scegliere lo sci adatto a se stessi e all'uso che si deve fare,
è la scelta sbagliata che può generare stanchezza non lo sci.

Un esempio è la scelta da parte di molti di sci SL, lo scopo è rendere più facile la carvata, anche se non si ha la tecnica per farla in modo attivo,
si finisce per carvare in modo passivo facendosi portare dallo sci,
è ovvio che sarà faticoso, perché non si ha un reale controllo e si viaggia più veloci di quanto la propria tecnica dovrebbe permettere,
con uno sci che non è nato per fare curvoni,
in questo caso si cerca una scorciatoia tecnica per poter sembrare bravi, ma non è vero, e se ne pagano le conseguenze
(anche didattiche perché si allena l'errore, ma questa è un'altra storia ed è giusto che a qualcuno non interessi la didattica).

Un SL non dovrebbe mai essere usato come sci unico.
 
Ripeto,
sta passando il concetto che alcuni sci stancano,
non è vero,
si deve scegliere lo sci adatto a se stessi e all'uso che si deve fare,
è la scelta sbagliata che può generare stanchezza non lo sci.

E' un discorso che non ha ne capo ne coda...
Ci sono sci che stancano più di altri, a parità di tecnica, neve etc...

Non è che uno più bravo si stanca meno, se uno bravo scia con uno sci facile si stanca meno che con uno sci faticoso.

Avete parlato dell l'SL, che è il tipico esempio di sci faticoso, e proprio dagli esempi di sci faticoso bisogna partire...
Mi va bene che uno eviti di tirare in ballo uno sci da powder rockerato da usare in pista, perchè è masochismo, ma sci da SL, e anche sci con raggi molto corti in genere, sono sci che stancano, in quanto ti costringono a stare sullo sci applicando molta più forza fisica dei classici sci che "girano da soli", sul dritto sbacchettano, sul duro ripido van condotti e non fatti derapare, etc...

Se prendi un supershape, che tu sia bravo o meno, basta un minimo di tecnica per poter sciare in relax tutto il gg, e se vuoi fare 4 curve tirate le fai senza problemi...
Prendi un GS fis e sciaci tutto il gg, se riesci...
Ci sono sci che richiedono maggior impegno, fisico e psicologico, fare le curvette con un GS tirato a 87 è possibile, ma non è facile fisicamente.

Quindi SI, esistono sci più impegnativi e faticosi di altri, ed è importante saperlo quando si va a comprare uno sci, perchè sempre più spesso capita che anche quelli con un'ottima tecnica comprino racecarve aggressivi o sci da slalom per poi capire di aver preso uno sci faticoso, che toglie il piacere di farsi una giornata relax sulla neve...
Ecco perchè non intervengo praticamente mai sui "consigli", io amo sciare con sci faticosi, ma il GS fis me lo porto su la mattina, ci scio due ore, poi torno in macchina e mi metto il twintip facile per andare a salutare i gestori dei vari rifugi...
Concordo con voi quindi quando dite che lo sci va scelto sulla base delle proprie capacità, ma va scelto anche e sopratutto per come si ama scorazzare per le piste, e rimango dell'idea che lo sci "unico" non esiste, e che un appassionato debba avere in casa almeno tre paia di sci (io ne ho più del doppio ma sono un caso patologico)
 
E' un discorso che non ha ne capo ne coda...
Ci sono sci che stancano più di altri, a parità di tecnica, neve etc...

Non è che uno più bravo si stanca meno, se uno bravo scia con uno sci facile si stanca meno che con uno sci faticoso.

Avete parlato dell l'SL, che è il tipico esempio di sci faticoso, e proprio dagli esempi di sci faticoso bisogna partire...
Mi va bene che uno eviti di tirare in ballo uno sci da powder rockerato da usare in pista, perchè è masochismo, ma sci da SL, e anche sci con raggi molto corti in genere, sono sci che stancano, in quanto ti costringono a stare sullo sci applicando molta più forza fisica dei classici sci che "girano da soli", sul dritto sbacchettano, sul duro ripido van condotti e non fatti derapare, etc...

Se prendi un supershape, che tu sia bravo o meno, basta un minimo di tecnica per poter sciare in relax tutto il gg, e se vuoi fare 4 curve tirate le fai senza problemi...
Prendi un GS fis e sciaci tutto il gg, se riesci...
Ci sono sci che richiedono maggior impegno, fisico e psicologico, fare le curvette con un GS tirato a 87 è possibile, ma non è facile fisicamente.

Quindi SI, esistono sci più impegnativi e faticosi di altri, ed è importante saperlo quando si va a comprare uno sci, perchè sempre più spesso capita che anche quelli con un'ottima tecnica comprino racecarve aggressivi o sci da slalom per poi capire di aver preso uno sci faticoso, che toglie il piacere di farsi una giornata relax sulla neve...
Ecco perchè non intervengo praticamente mai sui "consigli", io amo sciare con sci faticosi, ma il GS fis me lo porto su la mattina, ci scio due ore, poi torno in macchina e mi metto il twintip facile per andare a salutare i gestori dei vari rifugi...
Concordo con voi quindi quando dite che lo sci va scelto sulla base delle proprie capacità, ma va scelto anche e sopratutto per come si ama scorazzare per le piste, e rimango dell'idea che lo sci "unico" non esiste, e che un appassionato debba avere in casa almeno tre paia di sci (io ne ho più del doppio ma sono un caso patologico)

L'SL è faticoso perché la maggior parte della gente che lo usa non se lo dovrebbe permettere, lo usano solo perché si illudono di carvare, in realtà si fanno portare dalla sciancratura, io non mi stanco affatto fisicamente ad usare il mio SL Fis (mi stancavo quando facevo slalom tra i pali, ma è un'altra cosa), semplicemente mi stanco psicologicamente a fare sempre curve strette, come lo sci comanda.
Non mi stanco affatto di usare il mio GS Fis, per 3 lustri ho usato sci di questo tipo, ci posso andare tranquillamente piano se voglio usando il piede, e non è un deprezzamento tecnico, usare bene il piede anzi è più difficile che carvare, non c'è alcuna difficoltà a fare le curvette, si può fare qualsiasi cosa, semplicemente succede che lo sci mi invoglia ad andare forte, e ora non me lo posso più permettere perché mi sono schiantato, non che non ci riesca o, ma è pericoloso, se cado mi apro, perciò ora sto usando sci che mi portano ad andare più piano.
Ho provato sci morbidi, tipo GS negozio, non faccio affatto meno fatica, semplicemente li sento troppo leggeri appena la neve si fa dura, non mi danno concretezza.
Se mai la fatica è psicologica non fisica, con uno sci impegnativo si deve sempre sciare bene,
se si desidera sciare in scioltezza, semplicemente si usa uno sci più morbido, accettando che terrà meno in caso di neve dura,
personalmente non amo uno sci che mi permette di sciare anche male che tanto va bene lo stesso, io mi diverto se scio bene, ma questa è una cosa personale.

Ripeto, lo sci è faticoso solo se non lo si sa governare ottimamente,
se non si vuole fare fatica va scelto uno sci diverso, non c'è alcun motivo per cui si debba usare uno sci più difficile se si vuole semplicemente sciare in scioltezza,
se invece ci si vuole impegnare didatticamente allora va scelto lo sci adatto a quell'uso, ed ovviamente si farà più fatica, ma è un'altra storia.

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Di persone che sanno sciare bene da potersi permettere di portare/sfruttare con disinvoltura certe tipologie di sci ne incontro quotidianamente ma hanno tutte o quasi un trascorso di un certo tipo, la maggior parte agonismo (chi più, chi meno, sci club, circuiti master), passione a livello estremo, molto pochi (tendenzialmente freerider che si sbattono anche in salita), investimenti importanti sulla tecnica, non li conto sulle dita di una mano (maestri, corsi, ecc..).

Poi incontro un numero infinito di persone che sciano solo per divertirsi e magari sciano bene, qualcuno che fa' sborone con sci che non é in grado di sfruttare, molti che portano a sciare le famiglie, altri che ammirano il panorama e scelgono la pista in base al rifugio dove si mangia bene e sono la maggior parte e sono quelli che tengono in piedi il mercato dell'attrezzo, dei noleggi, degli alberghi, delle società che gestiscono gli impianti e che permettono a noi appassionati più o meno tecnici di continuare a sciare, perché se non fosse per l'aspetto turistico dello sci forse dovremmo cambiare sport.

E' proprio quello che sto dicendo,
perché usare uno sci difficile per poi lamentarsi che è faticoso se si vuole semplicemente sciare in scioltezza?
 
E' un discorso che non ha ne capo ne coda...
Ci sono sci che stancano più di altri, a parità di tecnica, neve etc...

Non è che uno più bravo si stanca meno, se uno bravo scia con uno sci facile si stanca meno che con uno sci faticoso.

Avete parlato dell l'SL, che è il tipico esempio di sci faticoso, e proprio dagli esempi di sci faticoso bisogna partire...
Mi va bene che uno eviti di tirare in ballo uno sci da powder rockerato da usare in pista, perchè è masochismo, ma sci da SL, e anche sci con raggi molto corti in genere, sono sci che stancano, in quanto ti costringono a stare sullo sci applicando molta più forza fisica dei classici sci che "girano da soli", sul dritto sbacchettano, sul duro ripido van condotti e non fatti derapare, etc...

Se prendi un supershape, che tu sia bravo o meno, basta un minimo di tecnica per poter sciare in relax tutto il gg, e se vuoi fare 4 curve tirate le fai senza problemi...
Prendi un GS fis e sciaci tutto il gg, se riesci...
Ci sono sci che richiedono maggior impegno, fisico e psicologico, fare le curvette con un GS tirato a 87 è possibile, ma non è facile fisicamente.

Quindi SI, esistono sci più impegnativi e faticosi di altri, ed è importante saperlo quando si va a comprare uno sci, perchè sempre più spesso capita che anche quelli con un'ottima tecnica comprino racecarve aggressivi o sci da slalom per poi capire di aver preso uno sci faticoso, che toglie il piacere di farsi una giornata relax sulla neve...
Ecco perchè non intervengo praticamente mai sui "consigli", io amo sciare con sci faticosi, ma il GS fis me lo porto su la mattina, ci scio due ore, poi torno in macchina e mi metto il twintip facile per andare a salutare i gestori dei vari rifugi...
Concordo con voi quindi quando dite che lo sci va scelto sulla base delle proprie capacità, ma va scelto anche e sopratutto per come si ama scorazzare per le piste, e rimango dell'idea che lo sci "unico" non esiste, e che un appassionato debba avere in casa almeno tre paia di sci (io ne ho più del doppio ma sono un caso patologico)

Riporto perchè meglio non si poteva dire.
 
Ho provato sci morbidi, tipo GS negozio, non faccio affatto meno fatica, semplicemente li sento troppo leggeri appena la neve si fa dura, non mi danno concretezza.
Se mai la fatica è psicologica non fisica, con uno sci impegnativo si deve sempre sciare bene,

Penso tu sia l'unica persona al mondo che sostiene questa bizzarra teoria... con un GS fis se non ci stai sopra, con un impegno muscolare maggiore, ti trovi ai 70kmh contro un palo della seggiovia
Con un SL, se fai uno skiweg e non lo tieni sempre sulla lamina, quindi con un maggior impegno fisico, ti trovi lo sci che sfarfalla anche a basse velocità.

Vogliamo buttarla sul pratico? a stima, usare uno sci impegnativo ti fa bruciare, a parità di piste fatte, circa il doppio delle calorie... quindi è più faticoso
 
Penso tu sia l'unica persona al mondo che sostiene questa bizzarra teoria... con un GS fis se non ci stai sopra, con un impegno muscolare maggiore, ti trovi ai 70kmh contro un palo della seggiovia
Con un SL, se fai uno skiweg e non lo tieni sempre sulla lamina, quindi con un maggior impegno fisico, ti trovi lo sci che sfarfalla anche a basse velocità.

Vogliamo buttarla sul pratico? a stima, usare uno sci impegnativo ti fa bruciare, a parità di piste fatte, circa il doppio delle calorie... quindi è più faticoso

Assolutamente no, starci sopra non vuol dire fare fatica muscolare, ma semplicemente portarci sopra il proprio peso,
la fatica muscolare la si fa in funzione della velocità, è ovvio che se si si va forte l'inerzia aumenta e quindi va contrastata, ma a parità di velocità uno sci Fis non richiede alcuno sforzo maggiore, semplicemente richiede che il peso del corpo cada sullo sci altrimenti va dritto e dopo dobbiamo faticare per farlo deformare nella fase di curva sbagliata, usando la forza anziche il nostro peso naturale.
E la velocità siamo noi a deciderla non lo sci.
 
semplicemente richiede che il peso del corpo cada sullo sci altrimenti va dritto e dopo dobbiamo faticare per farlo deformare nella fase di curva sbagliata, usando la forza anziche il nostro peso naturale.

Suppongo dunque che tu pesi più di un quintale...
Battute a parte, star sopra a uno sci vuol dire proprio applicare il giusto peso sempre, essere sulla lamina e far si che lo sci si deformi al punto giusto, e questo senza sforzo, non avviene.
Ti assicuro che se usi un racecarve moderno r16 o r18, sullo sci ci vai a spasso, ti porta lui e anche scarico, scii senza problemi e senza rischi di perdere il raggio.
 
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