Scialpinismo Punta Oberettes 3459 m. 29-04-2016 (VIDEO)
Riccardo scrive:
La stagione sembra non rassegnarsi all'inesorabile caldo e noi con essa. Questa volta la scelta cade sulla Val Senales ma fino all'ultimo tentenniamo circa la cima da conquistare. Inizialmente la Palla Bianca sembra essere una mèta appetibile ma scopriamo che la funivia parte alle 9.00 e noi siamo al parcheggio pronti alle 7.30 . Decidiamo dunque di seguire la più diretta salita all'estetica Cima d'Oberettes, splendida pala che sovrasta Maso Corto con i suoi 3459 metri. La pista "Lazaun", che risale verso l'omonima malga, è la salvezza per gli itinerari scialpinistici in stagioni avare di neve come questa; superata un'erta, l'abbandoniamo traversando in direzione della Valle di Fossalunga. Qui l'itinerario prosegue in piano, in direzione dell'evidente canalone che risale ripido verso la Vedretta d'Oberettes. Imboccato il canale, le pendenze si accentuano subito e con stretti zig zag acquistiamo quota velocemente fino ad una piccola prominenza del terreno dove possiamo tirare il fiato. L'itinerario continua, in costante salita non eccessivamente ripida, fino ad un impenno che presagisce l'arrivo sul piccolo ghiacciaio. Un breve tratto piano precede la successiva erta, molto inclinata, che porta all'ennesimo pianoro. Qui il terreno si fa meno ripido e saliamo costantemente girando attorno alla pala rocciosa della vetta. Poco prima della ripidissima rampa che porta in cima, incappiamo in un accumulo da vento poco evidente che, al nostro passaggio, romba pericolosamente; per fortuna abbiamo mantenuto le distanze di sicurezza! In breve siamo al deposito sci e alla suddetta rampa. Qui, in condizioni ideali, si potrebbe proseguire con gli sci ma il vento, purtroppo, ha completamente pelato il pendio. Terminiamo la salita a piedi su notevoli pendenze che si accentuano in corrispondenza di una breve fascia rocciosa: un ultimo sforzo e siamo in vetta. Le nuvole da caldo stanno prendendo il sopravvento ma riusciamo ancora ad ammirare la maestosa Palla Bianca svettare imponente. Scattiamo qualche foto facendo attenzione allo spazio che è davvero esiguo e poi ci affrettiamo in discesa per non trovarci nel nebbione. Iniziamo la sciata su neve invernale un pò pesante ma molto godibile e ci divertiamo a disegnare numerose "esse" su pendii ancora in gran parte vergini. La costante pendenza dell'itinerario ci fa "precipitare" a valle in pochissimo tempo. Infine, con un pò di slalom tra sassi e rododendri, torniamo sulla pista Lazaun e in breve siamo a Maso Corto. Un ultimo sguardo indietro alla cima: incredibile pensare che meno di un'ora prima eravamo lassù, su quella vetta che, dal parcheggio, sembra inacessibile. Anche questa è andata! The End????
sviluppo 12 km
d+ 1430 m.
VIDEO:
https://vimeo.com/164909768
Riccardo scrive:
La stagione sembra non rassegnarsi all'inesorabile caldo e noi con essa. Questa volta la scelta cade sulla Val Senales ma fino all'ultimo tentenniamo circa la cima da conquistare. Inizialmente la Palla Bianca sembra essere una mèta appetibile ma scopriamo che la funivia parte alle 9.00 e noi siamo al parcheggio pronti alle 7.30 . Decidiamo dunque di seguire la più diretta salita all'estetica Cima d'Oberettes, splendida pala che sovrasta Maso Corto con i suoi 3459 metri. La pista "Lazaun", che risale verso l'omonima malga, è la salvezza per gli itinerari scialpinistici in stagioni avare di neve come questa; superata un'erta, l'abbandoniamo traversando in direzione della Valle di Fossalunga. Qui l'itinerario prosegue in piano, in direzione dell'evidente canalone che risale ripido verso la Vedretta d'Oberettes. Imboccato il canale, le pendenze si accentuano subito e con stretti zig zag acquistiamo quota velocemente fino ad una piccola prominenza del terreno dove possiamo tirare il fiato. L'itinerario continua, in costante salita non eccessivamente ripida, fino ad un impenno che presagisce l'arrivo sul piccolo ghiacciaio. Un breve tratto piano precede la successiva erta, molto inclinata, che porta all'ennesimo pianoro. Qui il terreno si fa meno ripido e saliamo costantemente girando attorno alla pala rocciosa della vetta. Poco prima della ripidissima rampa che porta in cima, incappiamo in un accumulo da vento poco evidente che, al nostro passaggio, romba pericolosamente; per fortuna abbiamo mantenuto le distanze di sicurezza! In breve siamo al deposito sci e alla suddetta rampa. Qui, in condizioni ideali, si potrebbe proseguire con gli sci ma il vento, purtroppo, ha completamente pelato il pendio. Terminiamo la salita a piedi su notevoli pendenze che si accentuano in corrispondenza di una breve fascia rocciosa: un ultimo sforzo e siamo in vetta. Le nuvole da caldo stanno prendendo il sopravvento ma riusciamo ancora ad ammirare la maestosa Palla Bianca svettare imponente. Scattiamo qualche foto facendo attenzione allo spazio che è davvero esiguo e poi ci affrettiamo in discesa per non trovarci nel nebbione. Iniziamo la sciata su neve invernale un pò pesante ma molto godibile e ci divertiamo a disegnare numerose "esse" su pendii ancora in gran parte vergini. La costante pendenza dell'itinerario ci fa "precipitare" a valle in pochissimo tempo. Infine, con un pò di slalom tra sassi e rododendri, torniamo sulla pista Lazaun e in breve siamo a Maso Corto. Un ultimo sguardo indietro alla cima: incredibile pensare che meno di un'ora prima eravamo lassù, su quella vetta che, dal parcheggio, sembra inacessibile. Anche questa è andata! The End????
sviluppo 12 km
d+ 1430 m.
VIDEO:
https://vimeo.com/164909768
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