Allora... dov'eravamo rimasti?
Ah sì... a Chiareggio! Arrivo alle 18:30, mi sistemo all'hotel Genziana, vado fuori a cercar gli incontri ravvicinati con le marmotte (e ne trovo molte, che escono dalle tane quando i bambini intorno non fanno troppa confusione) e a far due foto al paese e al paesaggio.
Chiacchiero con qualche villeggiante di antica data e, dopo una lauta cena e una buona passeggiata in centro (il centro è a 100m dal mio albergo, che si trova a inizio paese, e dopo altri 100m si è già in periferia...) mi metto a letto con le idee più confuse di quando ero arrivato: la mia meta iniziale era il Camerini con opzione, in caso di rinuncia, a favore del Tartaglione Crispo; parlando, però, si facevano grandi elogi dei rif Bosio e Longoni; il Bosio mi era stato consigliato anche da una coppia di Lanzada incontrata a Campo Moro, oltre alla gita in Val Poschiavina, che inizia proprio dalla diga di Alpe Gera. Bon ! Son qui per il Del Grande Camerini e farò il Del grande Camerini!
Colazione alle 7:30 (ottime brioches appena sfornate) e, liberata la stanza, mi incammino verso Pian del Lupo circa alle ore 9:10; il cartello indica 3 ore e 20min dal paese, a passo standard. Dovrei arrivare su per le 12:30, se tutto va bene. Arriverò ESATTAMENTE alle 12:30 , incredibile! Al rifugio so già che ci sarà un evento particolare: la festa per il trentennale organizzata dal CAI di Sovico; e per festeggiare in grande stile quelli avevano organizzato trasferta in bus fino a Chiareggio + Elicottero (!) a 55 euro andata e ritorno. Ovviamente già alle nove il primo pullman è arrivato, e verso le 10 il frullino inizia a far la spola. Non mi piace molto 'sta cosa: non solo il rumore mi copre quelli naturali, ma temo che quel piccolo rifugio, con tutta la gente prevista su (messa inclusa), mi farà restare a bocca asciutta! Cerco di tenere il passo più regolare possibile e limito le foto... le farò sul posto o al ritorno, dico tra me e me. Arrivo su solo due minuti prima che finisse la messa per la massa; il piccolo rifugio non avrebbe potuto gestire la cucina per tutti (si parla di quasi 130 persone e oltre), così avevano organizzato panini (con salame, coppa o mortadella) per tutti, con bibite e anguria. Modello "a buffet", gratis per tutti. Al segnale della fine della messa, danno il via libera al pasto; io sono in pole position. Dieci min in più e sarei stato fregato! Gli altri sembrano delle processionarie al lavoro; mentre le processionarie fan la processione io faccio le foto al panorama.
Scendo prima degli altri, verso l'una, perchè in discesa non sono uno stambecco e vado abbastanza prudente, più di molti agili settantenni che mi supereranno man mano. Comunque, pur facendo foto, sarei rimasto nei tempi "standard" anche per la discesa.
Tra le cose particolari da segnalare ci sono:
- un'aquila che gira in zona
- qualche torrentello da attraversare tra i 2400m e i 2550m del rifugio
- una grande massa di alberi polverizzati o sradicati brutalmente da una qualche valanga di quest'inverno, che dev'esser stata veramente imponente.
- il panorama sul Disgrazia, lato nord.
P.S.: con questo trekking ho completato la vista di tutti i lati del Disgrazia (l'anno scorso da val di Mello e val di Preda Rossa; il giorno precedente ho visto la parte alta del versante orientale dalle dighe e tanti anni fa ne avevo visto la parte più bassa dal rif Ventina; domenica ho visto il vero e proprio versante nord). E' un peccato che una montagna così bella abbia un nome così brutto. Il nome forse si rifà al termine "desglacia" (cioè che si "sghiaccia") e non al funesto termine italiano "disgrazia"; però il Pizzo lì vicino si chiama Cassandra!
Scendendo, a 20min da Pian del Lupo (e quindi dal fondovalle), vedo l'indicazione per il "Tartaglione Crispo": 20 min di passeggiata all'ombra di un fittissimo bosco e un piatto di frittelle varran bene un po' di allungamento dei tempi, no? E poi... mi devo "sacrificare" per vedere se le frittelle son così buone come dicono, lo faccio in vista di una futura escursione coi bambini. E anche per vedere com'è la strada dal Tartaglione in giù. Scelta vincente! Bosco freschissimo, frittelle ottime e calde, Magari Inequivocabilmente Le Frittelle più buone di tutte, panorama sul Disgrazia forse ancora più suggestivo di quello in quota dato che l'imponenza della montagna da qui sembra maggiore, essendoci 2000m di dislivello tra il Tartaglione e la cima.
Poco prima di Pian del Lupo ho preso la direzione "Chiareggio - sentiero dei tre ponti" che merita assolutamente, visto che supera e costeggia il torrente Mallero tra alti fusti e bellissime baite tra i fiori e una piccola cascata che scende dal Ventina.