Se qualcuno avesse ancora dubbi sull'efficacia dell'Airbag...

Ottime riflessioni,però il tipo a Cortina ieri è morto nelle stesse identiche condizioni,anzi pare essere stata ancor più modesto l'evento!
Sulla falsa sicurezza mi trovi d'accordo,non mi stancherò mai di dire che è uno sport tra i più pericolosi e ci si muore!

a cortina l'olandese è morto solo perché non aveva l'arva
ero sul posto ed ho seguito i soccorsi in diretta....l'elicottero del soccorso è arrivato dopo meno di 10 minuti dalla valanga. hanno impiegato più di un'ora a localizzarlo e quando lo hanno estratto era ancora vivo. se avesse avuto l'arva se la sarebbe cavata di sicuro

detto questo quando ci sono le attuali condizioni non ci si capisce nulla.
noi abbiamo rinunciato alla marmolada proprio per il vento che aveva tirato il giorno prima.... e 1000 trifolatori scalmanati non hanno tirato giù niente, mentre al giau una linea all'apparenza innocua (ma dove sabato non avrei messo il naso per nessuna ragione:D) ha innescato una valanga con fronte di 100 e passa metri. e che ahimè che finisce in una contropendenza ....
 
Si Gambadilegno la discesa era quella.

Mi trovo purtroppo ancora costretto a rispondere non tanto come chiamato in causa (visto che ero presente e in quanto tale ho giudicato la discesa fattibile) ma più che altro perchè come al solito, appena si pubblica un evento valanghifero, questo forum si riempie di professori che da qualche immagine traggono conclusioni spesso e volentieri completamente errate o quantomeno non corrette.

L'unico vero modo per poter valutare la situazione è l'essere presenti, nonchè conoscere l'ambiente in cui si svolge e quelle che sono le variabili meteo intercorse. Tutte le altre possono essere solo ipotesi (così come in realtà lo è anche l'interpretazione dei presenti visto che le certezze in questo campo non esistono), ma in quanto tali andrebbero dette forse con meno saccenza.

Partiamo dal principio, la discesa è composta da un entrata in una parete abbastanza ripida esposta a nord (guardando in alto nella foto panoramica a destra della della valanga) per poi piegare verso ovest (sove è partita la valanga) e degradare dolcemente verso una conca, nella quale si prende a nord per immettersi in una serie di vallette tutte esposte a ovest che portano fino al fondo.
Il vento aveva soffiato moderatamente da nordest, colpendo solo la prima parte dell'entrata più ripida, ma salvando il resto della discesa ben protetta dalla barra rocciosa che vedete a sinistra della valanga nella foto panoramica. Tant è che il primo giro lo abbiamo fatto in bellissima neve farinosa (escludendo proprio il tratto iniziale).
Il vero rischio per la propria incolumità avrebbe potuto essere il distacco di una cornicie dalle creste sovrastanti l'entrata sul ripido, ma queste fortunatamente avevano già scaricato spontaneamente avvalorando l'idea di fattibilità della discesa. La parte alta è stata battuta dai venti sia nella mattinata che parecchie altre giornate del mese, lo spessore del manto nevoso era quindi parecchio sottile (infatti disseminato di rocce affioranti che solitamente sono coperte) e compatto, rendendo improbabile un distacco in quella parte di discesa. Viste le condizioni del giorno, il settore più a rischio è automaticamente diventato proprio quello del distacco, normalmente più sicuro, in quanto il vento da nord est aveva riversato nella valletta neve polverosa proveniente dalla cresta della barra di roccia sovrastante.
E voi direte bene allora il rischio c'era. Certo che c'era, così come quasi ovunque quel giorno e come tanti altri giorni della stagione. Ma bisogna anche saper distinguere da un rischio ad un altro rischio.
In quel punto, in quel momento, il rischio era quello di un distacco di neve polverosa che non avrebbe comunque potuto prendere velocità oltre il moderato e che si sarebbe comunque fermata al massimo un 200 metri sotto. Un tipo di valanga che non può portare conseguenze gravi se il rischio viene affrontato con buonsenso, scendendo uno alla volta fino alla zona di sicurezza, e naturalmente attrezzati di aps e perchè no, airbag (e non di ABS, visto che tra l'altro nel nostro caso si tratta di sistema snowpulse). Non è un caso se Luca è sceso per secondo, il primo a scendere e "testare il terreno" ha più esperienza di lui sulla sciata e sul come scendere su certi tipi di neve, e terzo a chiudere mi sono messo io, con più esperienza di Luca al pari del primo, pronto a soccorrere chi scende davanti a me e reciprocamente fiducioso della stesa cosa nei confronti dei miei compagni.
Quindi, per quanto il rischio nel fare quella discesa fosse presente, era un rischio "affrontabile" e noi lo abbiamo considerato in quanto tale.
Con questo non voglio dire che ci piace fare cose rischiose, sono l'ultimo ad aver voglia di tirare una maniglia, ma solo far capire che se comunque la discesa dovesse essere in condizioni limite, è importante saper valutare anche, qualora il limite veisse superato, quali possano essere le conseguenze, perchè se potessero esser gravi allora è fuori discussione: non si scende.
Non ci siamo messi in mezzo a una situazione potenzialmente mortale (che può comunque capitare in qualsiasi giorno e condizione, nel momento più inaspettato), non ci tengo a rischiare la pelle gratuitamente (tant è che quello stesso giorno mi sono rifiutato dal scendere la nord quando mi è stato proposto). Non siamo andati a sciare su pendii ripidi in condizioni da valanghe a lastroni, no grazie quello lo lascio fare ad altri.

Detto questo su come interpreto il concetto di "sicurezza", il primo giro ho provocato il primo distacco (il fronte più basso a sinistra nella panoramica) ma è sceso molto lentamente e le dimensionerano comunque contenute. Il secondo giro poteva essere lo stesso, ma quando siamo arrivati all'ingresso il vento era girato a nordovest cominciando a battere anche sulla parte inferiore della discesa. Questo ha compattato leggermente la neve rispetto al giro precedente ma era ancora bella per intenderci.
Luca ha purtroppo commesso un grosso errore, tradito sicuramente dalla poca esperienza, nel frenare e volersi fermare proprio sopra quella roccia, che aveva ai lati dei riporti di neve ora compattatisi che avrebbero potuto facilmente fratturarsi, complice anche la mancanza del manto nevoso su di un lato dovuto al distacco del giro precedente. E purtroppo così è stato, portandosi dietro anche Luca. Avrebbe forse potuto staccarsi in ogni caso se anche Luca non avesse frenato, ma sono abbastanza certo che se fosse stato in velocità non sarebbe stato travolto.
Quanto al fatto che non potesse essere sepolto, dico invece che la possibilità c'era eccome. La foto non rende assolutamente l'idea, ma le dimensioni del fronte erano notevoli e di spessore anche fino a un metro. Il vantaggio era che non prendendo troppa velocità difficilmente poteva fare effetto lavatrice e risucchio e di li a poco si sarebbe anche fermata. Ma poteva anche rimanere a testa in giù, io sono d'accordo che in questo caso l'airbag abbia contribuito a tenerlo a galla e con la testa fuori.

E sull'airbag SOTTOLINEO che nessuno qui ha mai detto ne pensato che averlo ti renda immortale e ti autorizzi a fare anche quello che non andrebbe fatto, il messaggio che vuole dare Luca è duplice, il primo è di essere sempre attrezzati nell'affrontare qualsiasi tipo di discesa e di non sottovalutare mai quello che si sta facendo perchè il pericolo è dietro l'angolo, e il secondo è banalmente che l'airbag in certe situazioni ha la sua utilità.

Cerco sempre di mantenere un livello adeguato di sicurezza, e se porto l'airbag sulle spalle non è perchè penso di poter osare di più, ma semplicemente perchè in qualsiasi momento può capitare l'imprevisto, anche nelle situazioni all'apparenza più tranquille, e se mi dovesse succedere voglio anche aumentare le mie chance di sopravvivenza visto che esiste questa possibilità.

Ora rubo la firma di un altro utente, PEACE AND POWDER :MULLET:MULLET
 
grazie della condivisione, e dei colti pareri di molti.
3d davvero utile, soprattuto l'analisi del pendio.
lieto che ve la siate cavata con una paura
G.
 
E sull'airbag SOTTOLINEO che nessuno qui ha mai detto ne pensato che averlo ti renda immortale e ti autorizzi a fare anche quello che non andrebbe fatto, il messaggio che vuole dare Luca è duplice, il primo è di essere sempre attrezzati nell'affrontare qualsiasi tipo di discesa e di non sottovalutare mai quello che si sta facendo perchè il pericolo è dietro l'angolo, e il secondo è banalmente che l'airbag in certe situazioni ha la sua utilità.

Cerco sempre di mantenere un livello adeguato di sicurezza, e se porto l'airbag sulle spalle non è perchè penso di poter osare di più, ma semplicemente perchè in qualsiasi momento può capitare l'imprevisto, anche nelle situazioni all'apparenza più tranquille, e se mi dovesse succedere voglio anche aumentare le mie chance di sopravvivenza visto che esiste questa possibilità.

Esattamente cosi.. il post è stato aperto semplicemente per mettere in guardia un po' tutti che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Anche se si fanno tutte le valutazioni del caso (e chi conosce Fede&Co sa che SI FANNO SEMPRE), basta un errore come il mio (dettato oltre che dalla minor esperienza a questi livelli anche da un po di stanchezza..) per finire nella cacca.

E' a questo punto che la differenza la fanno le dotazioni di sicurezza e il giusto approccio alla discesa, scegliendo come distribuire discese e discesisti.

Avere l'airbag sicuramente mi ha dato una mano a rimanere in superficie.
Se non lo avessi avuto o comunque fossi andato sotto lo stesso, avere l'artva più un compagno a valle e uno a monte in sicurezza avrebbe permesso quantomeno i soccorsi immediati e l'individuazione sotto la neve.
E tutti sappiamo che ci sono più possibilità di cavarsela se a tirarti fuori sono i tuoi compagni nei primi 10 minuti.

Sabato abbiamo evitato Marmolada e Pordoi per le condizioni dubbie, abbiamo rifiutato di scendere la Nord perché quello che vedevamo non ci piaceva (nonostante qualcuno l'abbia comunque scesa). Quello che voglio dire è che nn siamo ne sprovveduti ne kamikaze: sappiamo cosa facciamo e che è una pratica che ha comunque SEMPRE una dose di rischio.

Per anni ho girato in pista in moto, altra cosa certamente rischiosa: esperienza, prudenza (per quanta se ne possa avere a 300 km/h..) e tutte le dotazioni di sicurezza possibili mi hanno aiutato a non rompermi niente ma il naso per terra ce l'ho messo eccome perché qualche errore prima o poi lo fanno tutti..

O eviti il rischio non facendo certe attività (comportamento accettabile perché riduci le probabilità di incidente ma anche in pista si può poi essere stesi da qualche *****ne che si sente Svindal o Valentino Rossi..) oppure fai tutto il necessario per minimizzarlo.
E questo è quello che coscienziosamente DOBBIAMO FARE TUTTI.

Se poi abbiamo anche una buona dose di culo quando capita l'inconveniente...non guasta di certo:TTTT
 
Il vento aveva soffiato moderatamente da nordest, ...

Ciao,

non entro nel merito perchè a valutare a posteriori sono bravi tutti.
Volevo solo far notare che il vento venerdì (quando è nevicato) veniva da EST, cioè guardando il Col Margherita dal passo da sinistra verso destra.
 
Si certamente, non sono stato a dare il quadro di rotazione completo delle ultime 48 ore ma la predominante in quota nella notte e la mattina stessa era nordest ed è quello che a neve caduta andava a lavorare sul manto e che ha variato di più le condizioni
 
Si certamente, non sono stato a dare il quadro di rotazione completo delle ultime 48 ore ma la predominante in quota nella notte e la mattina stessa era nordest ed è quello che a neve caduta andava a lavorare sul manto e che ha variato di più le condizioni

e già, ciao
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Mi spiace, ma non solo i dubbi non me li hai tolti (una slavina del genere ti portava giù in quel modo con o senza ABS, non aveva spessore per ingoiarti), ma mi hai dato altre certezze, ovvero che questi sistemi prevengono si la morte, ma troppo spesso falsano la sensazione di sicurezza...
Io, a vedere il tuo filmato, quella linea non l'avrei fatta, passare sopra una traccia esistente, con quella pendenza e quella neve palesemente ventata, l'avrei evitata e basta.

n questi gg sai quanti ne ho sentiti che mi han detto "io vado la tanto ho l'ABS"!
A parer mio l'ABS è un'altra di quelle cose, come l'arva, che non dovrebbe servire mai... o perlomeno che non dovrebbe sostituire la capacità di valutare un pendio...

domanda :
in un caso come questo (o simile)
è meglio passare tutti sulla stessa traccia o ognuno fare la sua?

passando tutti sulla stessa si rischia di andare + in profondità e toccare strati instabili....
ma facendone una accanto all'altra si rischia di toccare altri punti instabili magari appena nascosti da un velo di neve....

:KEV:KEV

qualcuno ha una risp esaustiva?
tks
 
domanda :
in un caso come questo (o simile)
è meglio passare tutti sulla stessa traccia o ognuno fare la sua?

passando tutti sulla stessa si rischia di andare + in profondità e toccare strati instabili....
ma facendone una accanto all'altra si rischia di toccare altri punti instabili magari appena nascosti da un velo di neve.
c'è molta differenza

qualcuno ha una risp esaustiva?
tks

se la vocina ti dice di nn rischiare parti e incrocia le traccie già fatte con stesso angolo
in questo caso i primi 2 erano tavolari difficile con gli sci fare più peso
questa è teoria
 
Due punti non mi sono chiari.
Chi erano i 2 tavolari?
E a volte noto che tagliando un pendìo con gli sci mi da l'idea che lo sci affondi di piu di una tavola perché ogni tanto il peso non e' perfettamente equilibrato oppure uno sci affonda più dell'altro se magari si impegna un po' di più sotto la neve.
Voi che dite anche a riguardo del fatto di usare le stesse scie di passaggio?
 
Nessun tavolaro è pasato di li, il bomar si deve essere confuso.
4 sciatori con 4 linee diverse alla discesa prima, 3 al secondo giro e io ero il secondo a scendere.
 
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