Morto su sci, pm: condannare amici

Ci troviamo sempre qui a dire le stesse cose.E sono anche verità sacrosante,quindi è proprio un peccato.

Io sto e staro' il più lontano possibile dai comprensori.So che è stupido da dire e che quella legge non fa distinzione tra "inbounds" e "backcountry" ma lo dico lo stesso.
Mi sento di dirlo,per motivi ben precisi comunque.Non voglio far terrorismo.
 
Ti prego quando qualcuno spara questa sesquipedale vaccata fagli presente che TUTTI i soccorritori sono OBBLIGATORIAMENTE anche degli scialpinisti e che mai nessuno fa o farebbe questo tipo di ragionamento e che tutti i soccorritori di praticanti "sport estremi" sono prima di essere dei soccorritori degli entusiasti praticanti. Di solito il pirla di turno si azzitisce.

Se aspettiamo (purtroppo) le prime valanghe di quest'inverno potremmo di nuovo leggere commenti sotto articoli scritti con il .... piedi di gente tuttologa che ci fa passare come criminali perché oltre a mettere a rischio la nostra vita, mettiamo a rischio anche la vita dei soccorritori. Purtroppo sono storie che sentiamo da anni e ogni anno sempre più amplificate.

Come hanno già detto sono argomenti ciclici, discutendo tra di noi che siamo competenti ci sembrano cose logiche.. per il resto del mondo non c'è niente di logico nello sciare fuoripista e lo affermano solo per sentitodire da qualche telegiornale di turno, quando fino a pochi anni fa, per questi espertoni, il fuoripista era lo sci nordico.
 
Se aspettiamo (purtroppo) le prime valanghe di quest'inverno potremmo di nuovo leggere commenti sotto articoli scritti con il .... piedi di gente tuttologa che ci fa passare come criminali perché oltre a mettere a rischio la nostra vita, mettiamo a rischio anche la vita dei soccorritori. Purtroppo sono storie che sentiamo da anni e ogni anno sempre più amplificate.

Come hanno già detto sono argomenti ciclici, discutendo tra di noi che siamo competenti ci sembrano cose logiche.. per il resto del mondo non c'è niente di logico nello sciare fuoripista e lo affermano solo per sentitodire da qualche telegiornale di turno, quando fino a pochi anni fa, per questi espertoni, il fuoripista era lo sci nordico.
Sono perfettamente d'accordo con voi,inutile parlarne tra noi.
aggiungo,in una nazione dove la gente fa finta di non sapere che in autostrada e' obbligatorio occupare la corsia libera piu' a destra e che e' molto pericoloso viaggiare al centro,cosa vuoi intavolare dei discorsi sulla sicurezza in montagna!
 
Nella vita ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, soprattutto di fronte a queste cose. Per quanto mi riguarda noi lo abbiamo fatto fin dall'inizio, non solo collaborando fianco a fianco con i soccorritori fino allo stremo delle forze, ma fornendo sempre la realtà dei fatti sull'accaduto. Ma c'è qualcuno che in questa vicenda non solo non lo ha fatto.
Al deposito atti, ci siamo accorti che la base dell'accusa fosse che avessimo deliberatamente ignorato i cartelli di divieto di attraversamento e di pericolo valanghe presenti proprio nel punto dove si lasciava la pista, al termine della 81alta. Noi eravamo certi di non aver visto alcun cartello....Infatti ci siamo ricordati che il sottoscritto aveva girato un video con la gopro proprio sulla 81alta in quel tratto ed abbiamo verificato che effettivamente non c'era nulla.
Depositato il video che evidenzia la chiara mancanza dei cartelli e le numerose tracce sul percorso, la domanda sorge spontanea, perchè i cartelli sono miracolosamente apparsi subito dopo il fatto?
Ai posteri l'ardua sentenza
 
Nella vita ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, soprattutto di fronte a queste cose. Per quanto mi riguarda noi lo abbiamo fatto fin dall'inizio, non solo collaborando fianco a fianco con i soccorritori fino allo stremo delle forze, ma fornendo sempre la realtà dei fatti sull'accaduto. Ma c'è qualcuno che in questa vicenda non solo non lo ha fatto.
Al deposito atti, ci siamo accorti che la base dell'accusa fosse che avessimo deliberatamente ignorato i cartelli di divieto di attraversamento e di pericolo valanghe presenti proprio nel punto dove si lasciava la pista, al termine della 81alta. Noi eravamo certi di non aver visto alcun cartello....Infatti ci siamo ricordati che il sottoscritto aveva girato un video con la gopro proprio sulla 81alta in quel tratto ed abbiamo verificato che effettivamente non c'era nulla.
Depositato il video che evidenzia la chiara mancanza dei cartelli e le numerose tracce sul percorso, la domanda sorge spontanea, perchè i cartelli sono miracolosamente apparsi subito dopo il fatto?
Ai posteri l'ardua sentenza

Che paese di mer*a...... :skifrusta:
 

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Van, non entro nel merito della vicenda.
Ti mando la mia solidarietà per questo butto episodio ma al contempo mi rallegro perchè, almeno tu che sei qui a raccontarlo.

Ciao
 
No,purtroppo. Come ho scritto sopra(forse non hai letto),la legge dice che se stacchi sei già perseguibile,indipendentemente da cosa accade dopo!
se sono in un comprensorio sciistico attrezzato, basta creare il distacco.
se sono fuori da un comprensorio sciistico, deve esserci un numero imprecisato di persone (la zona deve essere antropizzata), altrimenti non sono perseguibile per il semplice distacco.


Nella vita ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, soprattutto di fronte a queste cose. Per quanto mi riguarda noi lo abbiamo fatto fin dall'inizio, non solo collaborando fianco a fianco con i soccorritori fino allo stremo delle forze, ma fornendo sempre la realtà dei fatti sull'accaduto. Ma c'è qualcuno che in questa vicenda non solo non lo ha fatto.
Al deposito atti, ci siamo accorti che la base dell'accusa fosse che avessimo deliberatamente ignorato i cartelli di divieto di attraversamento e di pericolo valanghe presenti proprio nel punto dove si lasciava la pista, al termine della 81alta. Noi eravamo certi di non aver visto alcun cartello....Infatti ci siamo ricordati che il sottoscritto aveva girato un video con la gopro proprio sulla 81alta in quel tratto ed abbiamo verificato che effettivamente non c'era nulla.
Depositato il video che evidenzia la chiara mancanza dei cartelli e le numerose tracce sul percorso, la domanda sorge spontanea, perchè i cartelli sono miracolosamente apparsi subito dopo il fatto?
Ai posteri l'ardua sentenza
Ti auguro che ci sia del buon senso tra chi dovrà decidere!!!
Questa dei cartelli...la tipica furbata all'italiana:skifrusta:
 
In merito all'evento valanghivo, credo che si possa parlare di circostanze fortunate se sono qui a raccontarlo, magari questione di qualche metro. Direi che sia senza ombra di dubbio l'esperienza più devastante mai provata prima d'ora, e voglio dare un grosso consiglio a tutti quelli che praticano freeride: se vi capitasse un evento di questo tipo, nel momento in cui vi chiami la polizia per rilasciare delle dichiarazioni, avvaletevi sempre della facoltà di non rispondere. A noi sono state richieste informazioni sommarie sull'accaduto e poi ci è stato consegnato il foglio che ci comunicava che eravamo ufficialmente indagati, anche questa pratica a mio avviso è stata molto forzata.

Credo che i comprensori facciano molta propaganda sul fuoripista, sapendo che molti sciatori sono attratti da questa pratica, ma quando accadono queste cose la sensazione è che si faccia di tutto per colpevolizzare solo ed escusivamente chi era colto sul fatto. La questione cartelli non è banale: un conto è dire che non ho rispettato la segnaletica che c'era, un conto è alterare lo stato dei luoghi subito dopo un evento simile facendo passare la cosa come una operazione fatta ad inizio stagione.
Se non avessimo avuto quel video saremmo stati accusati per qualcosa che in realtà non abbiamo commesso, l'aver ignorato un chiaro cartello di divieto di attraversamento. Se metti dei cartelli sapendo che non cerano evidentemente sai che li avresti dovuti mettere prima
E quei cartelli non sono comparsi da soli. Nemmeno i turisti o gli sciatori si divertono a togliere o mettere i cartelli. Quindi se vogliamo parlare di assunzione di responsabilità, credo che qualcuno dovrebbe dare parecchie spiegazioni in merito.
 
In merito all'evento valanghivo, credo che si possa parlare di circostanze fortunate se sono qui a raccontarlo, magari questione di qualche metro. Direi che sia senza ombra di dubbio l'esperienza più devastante mai provata prima d'ora, e voglio dare un grosso consiglio a tutti quelli che praticano freeride: se vi capitasse un evento di questo tipo, nel momento in cui vi chiami la polizia per rilasciare delle dichiarazioni, avvaletevi sempre della facoltà di non rispondere. A noi sono state richieste informazioni sommarie sull'accaduto e poi ci è stato consegnato il foglio che ci comunicava che eravamo ufficialmente indagati, anche questa pratica a mio avviso è stata molto forzata.

Credo che i comprensori facciano molta propaganda sul fuoripista, sapendo che molti sciatori sono attratti da questa pratica, ma quando accadono queste cose la sensazione è che si faccia di tutto per colpevolizzare solo ed escusivamente chi era colto sul fatto. La questione cartelli non è banale: un conto è dire che non ho rispettato la segnaletica che c'era, un conto è alterare lo stato dei luoghi subito dopo un evento simile facendo passare la cosa come una operazione fatta ad inizio stagione.
Se non avessimo avuto quel video saremmo stati accusati per qualcosa che in realtà non abbiamo commesso, l'aver ignorato un chiaro cartello di divieto di attraversamento. Se metti dei cartelli sapendo che non cerano evidentemente sai che li avresti dovuti mettere prima
E quei cartelli non sono comparsi da soli. Nemmeno i turisti o gli sciatori si divertono a togliere o mettere i cartelli. Quindi se vogliamo parlare di assunzione di responsabilità, credo che qualcuno dovrebbe dare parecchie spiegazioni in merito.

A quanto mi risulta i cartelli "ALT pericolo valanghe" sono segnali di pericolo non di divieto, quindi che ci siano o non ci siano non cambia molto, e ti spiego anche perché: a mio modo di vedere il rischio va valutato tenendo conto di altri fattori, come ad esempio il bollettino valanghe, la predisposizione del pendio ad essere soggetto a valanghe, le condizioni dei giorni precedenti ecc ecc.

Poi purtroppo si cerca sempre un colpevole, quindi se cade della neve deve essere per forza colpa di qualcuno. Si cerca sempre la responsabilità di qualcuno. È un'impostazione che personalmente non condivido, ma è così.
Il fatto che i cartelli siano stati messi, può essere un tentativo di "scaricare" le responsabilità da parte del resort, che altrimenti potrebbe essere colpevole di non aver avvisato, come servisse un cartello per avvisare che praticare il fuoripista comporta dei rischi. Trovo assurdo il reato che ti viene contestato.
Chi va fuoripista accetta dei rischi, anche ad esempio quello di non essere soccorsi (cosa inaccettabile in pista), il buon senso e l'esperienza tendono a minimizzare quei rischi che comunque non possono mai essere azzerati, ecco perché la presenza o meno di un cartello è irrilevante. Ciò che non condivido è trattare il fuoripista e lo sciaplinismo allo stesso modo dello sci in pista. Sono due cose totalmente differenti. In pista, in caso di incidente c'è un colpevole, si è in un ambiente sicuro e controllato, il fuoripista no.
Sinceramente ti auguro che tutto si risolva per il meglio, penso che l'esperienza sia già stata tragica abbastanza
 
Non penso che il cartello abbia valenza legale, solo il sindaco può vietare il fuoripista per brevi periodi. La stazione sciistica dovrebbe già essere esente da responsabilità, se il limite pista fuori pista era ben segnalato.

Mi spiace per la faccenda, chiunque di noi potrebbe trovarsi al vostro posto. Facci sapere come evolve la situazione.
 
A quanto mi risulta i cartelli "ALT pericolo valanghe" sono segnali di pericolo non di divieto, quindi che ci siano o non ci siano non cambia molto, e ti spiego anche perché: a mio modo di vedere il rischio va valutato tenendo conto di altri fattori, come ad esempio il bollettino valanghe, la predisposizione del pendio ad essere soggetto a valanghe, le condizioni dei giorni precedenti ecc ecc.

Poi purtroppo si cerca sempre un colpevole, quindi se cade della neve deve essere per forza colpa di qualcuno. Si cerca sempre la responsabilità di qualcuno. È un'impostazione che personalmente non condivido, ma è così.
Il fatto che i cartelli siano stati messi, può essere un tentativo di "scaricare" le responsabilità da parte del resort, che altrimenti potrebbe essere colpevole di non aver avvisato, come servisse un cartello per avvisare che praticare il fuoripista comporta dei rischi. Trovo assurdo il reato che ti viene contestato.
Chi va fuoripista accetta dei rischi, anche ad esempio quello di non essere soccorsi (cosa inaccettabile in pista), il buon senso e l'esperienza tendono a minimizzare quei rischi che comunque non possono mai essere azzerati, ecco perché la presenza o meno di un cartello è irrilevante. Ciò che non condivido è trattare il fuoripista e lo sciaplinismo allo stesso modo dello sci in pista. Sono due cose totalmente differenti. In pista, in caso di incidente c'è un colpevole, si è in un ambiente sicuro e controllato, il fuoripista no.
Sinceramente ti auguro che tutto si risolva per il meglio, penso che l'esperienza sia già stata tragica abbastanza

Loro contestano anche un "Divieto di Attraversamento".
Concordo con te su tutto. Francamente l'idea che mi sono fatto è che essendo un punto pericoloso visto che si sono verificati almeno 4 incidenti in 10 anni, si è cercato di riparare ad una grossa dimenticanza, a scapito di 4 vittime sacrificabili.
Quel giorno il comprensorio non era pronto ad aprire: piste battute solo fino a metà, bacheche vuote o in allestimento, impianti chiusi, poco personale, zone pericolose non protette adeguatamente. Certamente a fronte di un problema qualcuno doveva pagare.
 
Loro contestano anche un "Divieto di Attraversamento".
Concordo con te su tutto. Francamente l'idea che mi sono fatto è che essendo un punto pericoloso visto che si sono verificati almeno 4 incidenti in 10 anni, si è cercato di riparare ad una grossa dimenticanza, a scapito di 4 vittime sacrificabili.
Quel giorno il comprensorio non era pronto ad aprire: piste battute solo fino a metà, bacheche vuote o in allestimento, impianti chiusi, poco personale, zone pericolose non protette adeguatamente. Certamente a fronte di un problema qualcuno doveva pagare.

Guarda, non ne sono sicuro, ma a rigor di logica un cartello di divieto di attraversamento di una zona al di fuori del demanio sciabile (piste) non ti può essere addebitato poichè il gestore non ha "competenza". Per il resto da quello che dici se i consulenti sono d'accordo nel affermare che il distacco non è stato provocato da un vostro comportamento non dovreste aver problemi nel processo.
Per il resto in bocca al lupo ed è un piacere averti ancora tra noi.
 
In merito all'evento valanghivo, credo che si possa parlare di circostanze fortunate se sono qui a raccontarlo, magari questione di qualche metro. Direi che sia senza ombra di dubbio l'esperienza più devastante mai provata prima d'ora, e voglio dare un grosso consiglio a tutti quelli che praticano freeride: se vi capitasse un evento di questo tipo, nel momento in cui vi chiami la polizia per rilasciare delle dichiarazioni, avvaletevi sempre della facoltà di non rispondere. A noi sono state richieste informazioni sommarie sull'accaduto e poi ci è stato consegnato il foglio che ci comunicava che eravamo ufficialmente indagati, anche questa pratica a mio avviso è stata molto forzata.

Una pratica del genere non è per nulla corretta! Avrebbero dovuto avvisarvi della vostra facoltà a non rispondere, anzi non avrebbero potuto proprio formalizzare le vostre dichiarazioni senza la presenza del vostro avvocato!
 
questo però è quello che succede ad essere onesti dall'inizio alla fine. A mio giudizio ci avrebbero dovuto contestare i reati subito, cosa che è stata fatta solo alla fine. Questo è un esempio di come in certi momenti non bisognerebbe mai abbassare la concentrazione e del fatto che ad essere onesti si rischia di pagare caro ..... ed è veramente triste ....
 
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