Il 22 Agosto di quest'anno, avvolti dalle nuvole basse orobiche, abbiamo percorso sostanzialmente lo stesso anello terza proposta di questo report, con partenza e arrivo alla Ca' San Marco, via P.so Verrobbio, Forcellino, Lago di Pescegallo, P.so Salmurano (variante) e rientro sul 101 quasi tutto in mezza costa fino al Piano dell'Acqua Nera, poco distante dall'auto.
Aggiungo qualche scatto meno gratificante dei vostri (giornate ben diverse). Fortunatamente ormai so rendermi piacevoli anche le giornate nella nebbia, tutto sommato regalano una suggestione del tutto particolare...
Franklyn scalcia a P.so Verrobbio, presso un ricovero riadattato recentemente
Svoltati sul versante valtellinese (Valle di Bomino) dalle trincee di P.so Verrobbio si scorge il piccolo laghetto incastonato sotto al Ponteranica
Scendendo ripidamente dal Forcellino vista multicolor sul Lago di Pescegallo e i manufatti a corredo della diga
Marti e Franklyn si preparano per il pic-nic nella nebbia su di uno spallone erboso a SW del M. Valletto
Il caratteristico ricovero della Baita Alta, proprio sotto al Valletto
Una delle decine di marmotte, qui lungo la mezza costa oltre il M. Avaro
Scendendo in Val Ponteranica, prima dell'infinito traverso verso il Piano dell'Acqua Nera
Note:
Il Rifugio Salmurano apre la cucina alle 12 e offre poca scelta per chi non voglia abbuffarsi come un ippopotamo, come (quasi) sempre accade la fortuna di avere una seggiovia aperta accanto non si traduce in una gestione impeccabile. Meglio così: ci siamo fatti fare dei panini da mangiare sui prati del 101 (esattamente dove c'è una foto che ritrae Tres e Falketto, sulla spalla discendente con vista sul M. Avaro).
Tutti salgono al Salmurano sui pratoni della pista, lasciando quasi inutilizzato il sentiero "ufficiale" sulla sinistra della conca, secondo me affacciato meglio perchè rimane da subito più alto.
Tenere energie per il rientro, l'indicazione (nei pressi della svolta per i Laghi di Ponteranica) che dice "Ca' S. Marco 1h 15'" è quanto meno ottimistica.
Il giro contiene il dislivello entro i 1000m ma non è per escursionisti poco allenati. I chilometri si fanno sentire così come gli infiniti saliscendi ai quali è meglio essere abituati.