Nuova area sciabile a Campiglio zona Serodoli-Val Nambino

Ma che cavolo dici???non sono d'accordo su una cosa che sia una che hai detto! A serodoli per far la pista bisognerebbe spianare parecchio con le ruspe altro che 4 paletti! Basso impatto ambientale? verrebbe una schifezza fra gli sbancamenti per fare il basamento della pista in mezzo alle rocce e ai boschi e i piloni della cabinovia fra i laghi probabilmente con un impatto peggiore di un ponte sull'autostrada. Non troviamo la scusa degli accessi facilitati per gli anziani che è una bufala vecchia come il mondo...anche in cima alla Presanella c'è una bella vista, vogliamo costruire una funivia pure li? Il turismo in montagna è importante e lo sono di conseguenza anche gli impianti di risalita ma questo non vuol dire che bisogna "stuprare" la montagna su ogni suo singolo versante che abbia una pendenza sciabile giusto per il gusto di aumentare i km! A campiglio servono ben altri tipi di interventi di sostituzione e rivalorizzazione (Biok, Vagliana, pista per Pinzolo). Le opere fatte con rispetto e con una visione di insieme hanno senso (quindi il tuo paragone con le strade non sta in piedi), le opere fatte per il gusto di "consumare" e aumentare i km sono controproducenti oltre che sbagliate...nel caso specifico non solo non verrebbe fatto un significativo miglioramento al comprensorio (cosa cambia una pista in più?) ma Campiglio PEGGIOREREBBE perchè verrebbe smerdata una importante zona per il trekking (e una volta smerdata le passeggiate li non le fai più e le presenze estive nei rifugi della zona crollerebbero). Non è come dici tu in modo qualunquista una questione di accanirsi contro tutti gli impianti, è questione di accanirsi contro QUESTO progetto di impianto (per fortuna fanta progetto) perchè è folle!

le tue opinioni o le mie alla fine cosa contano!! l'importante e' che negli ultimi 90 anni si e' creato qualcosa !

partenza seggiovia pradalago
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Quelli erano anni in cui si scendeva dove poteva e l freeride non era una moda, ma una necessità..... e non si sbancavano le montagne
 
Folgarida, si parte E Campiglio vuole nuove aree sciabili

Versati 23 milioni, entro il 2021 la società unica con Pinzolo Collini: «Piste troppo affollate». Rossi apre su Serodoli



TRENTO. Dopo le settimane al cardiopalma e l’acquisto all’asta per 30,8 milioni di euro, è ufficialmente partita l’operazione rilancio di Folgarida-Marilleva. Ieri il primo versamento (23 milioni) sul conto della nuova società, Sviluppo aree sciistiche, è stato effettuato dalla capogruppo Funivie Campiglio. La prossima settimana arriverà una tranche dei 5 milioni raccolti da una ventina di imprenditori della val di Sole e i 4 milioni messi (uno a testa) dalle finanziarie (Finanziaria Trentina, Mediocredito, Isa e Itas). Sommati ai 21 milioni di soldi pubblici di Trentino Sviluppo, la società può contare in questa prima fase su un plafond di 53 milioni, che serviranno - ha spiegato il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti - per pagare le azioni acquistate dal fallimento Aeroterminal, pagare parte dei 10 milioni di debiti di Folgarida con le banche e iniziare la trattativa per l’acquisto delle azioni dei soci di minoranza. Ieri la firma, in Provincia, di un protocollo tra i soci finanziatori.

Prossimo passo: gli investimenti. «La seconda fase - ha chiarito Nicoletti - avrà bisogno di ulteriori risorse dei privati». C’è da finanziare un piano industriale pluriennale, con l’obiettivo di arrivare - entro il 31 dicembre 2021 - alla società unica con Pinzolo, «che gestirà il polo sciistico del Trentino occidentale, tra le più grandi in Europa», ha sottolineato ancora una volta il governatore Ugo Rossi, esprimendo la soddisfazione sua personale e della giunta e citando gli assessori Daldoss e Dallapiccola, presenti ieri alla conferenza stampa, «che sono stati al mio fianco in questa operazione».
Il presidente di Campiglio Sergio Collini ha annunciato che il piano per Folgarida, «dopo 10 anni di mancati investimenti», sarà pronto per la prossima primavera: «Come socio industriale vogliamo gestire la parte impiantistica e non abbiamo mire su altri ambiti», ha chiarito ricordando la reazione di fronte al rischio «che Folgarida finisse in mani incapaci di gestirla».

I soci privati. Lino Benassi, presidente di Finanziaria Trentina, a nome delle società finanziarie ha giudicato l’operazione «sana e sostenibile» e ha garantito: «Siamo pronti a un nuovo impegno per irrobustire il comprensorio che dovrà investire in nuovi impianti e collegamenti». E ha rassicurato gli azionisti: «Oggi possono stare più tranquilli». Soddisfatto anche Franco Zini, portavoce degli imprenditori della val di Sole, che ha ricordato «l’impegno economico con risorse prevalentemente personali di una ventina di soggetti» e la necessità di «superare i campanilismi che in valle nel passato hanno frenato molte iniziative».

La governance. Di governance della nuova società ha parlato il presidente Rossi: «Dovremo lavorare come una famiglia, trovando le soluzioni migliori nell’interesse di tutti i figli». E ha annunciato che il consigliere nominato da Trentino Sviluppo nel cda avrà «poteri rafforzati».

Nuove aree sciabili. La nuova società dovrà occuparsi di investimenti non solo sugli impianti. Zini a questo proposito ha ricordato che l’operazione Folgarida comprende anche una potenzialità di 70 mila metri cubi: «Ne discuteremo nel rispetto del territorio e degli accordi tra Valli spa (controllante del Fallimento Aeroterminal, ndr) e il Comune di Dimaro». Altro nodo sarà quello delle nuove aree sciabili, e a questo proposito si torna a parlare dell’area di Serodoli, stoppata dalla giunta provinciale nel 2014 ma rilanciata da Collini nell’ultima assemblea di Campiglio. «Siamo consapevoli che Serodoli ha colpito l’immaginario collettivo», ha frenato ieri il presidente di Campiglio, «noi non vogliamo espandere tout court ma abbiamo piste troppo affollate, abbiamo superato la soglia dei 12 mila primi ingressi. Questo peggiora la sicurezza e scontenta i clienti. Ma prima di Serodoli oggi come area di espansione pensiamo all’area Vagliana-Mondifrà». Dal canto suo, Rossi ha lasciato una porta aperta: «La nostra volontà era che prima di immaginare l’espansione su Serodoli ci fossero strategie unitarie sulla skiarea, che va sviluppata al massimo delle sue potenzialità. Mai rifiutare lo sviluppo, anche se non a qualsiasi costo».
http://trentinocorrierealpi.gelocal...ampiglio-vuole-nuove-aree-sciabili-1.15880257

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Se faranno una società unica con Pinzolo che sia la volta buona per completare il collegamento con le due piste?
 
interessante l'ipotesi della nuova area sciabile in zona vagliana. In effetti mi sono sempre chiesto l'utilità di quella lenta biposto (spesso anche chiusa) ma con panorami mozzafiato. Peraltro la pista vagliana è anche molto divertente con continui cambi di pendenza.
Non conosco la zona del nambino, ma concordo con chi dice che la zona grostè-spinale (vagliana) ha potenzialità inespresse.
 

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Il problema della vagliana è che ha esposizione Sud. Anche nelle stagioni fortunate, nonostante l quota elevata, complice la mancanza di cannoni, dopo qualche giorno di sole cominciano ad uscire le pietre
 
Se faranno una società unica con Pinzolo che sia la volta buona per completare il collegamento con le due piste?

nell'articolo non se ne parla, per me invece si dovrebbe partire da una pista 5 laghi/patascoss fino al Colarin e dopo la costruzione di un laghetto artificiale a Pinzolo ( dovrebbe essere già previsto in zona Grual ) della pista Puza dai Fò fin giù al collegamento di Mavignola................ poi ben vengano altre piste ed investimenti !!!:D:D

qui si parla di Pinzolo ( da Campane di Pinzolo )
20.08.2017, di Marco Salvaterra (letto 1247 volte)​
E' un presidente moderatamente soddisfatto quello che abbiamo incontrato ieri, 19 agosto 2017, nella sede delle Funivie Pinzolo. "Cominciamo a vedere i primi timidi risultati degli investimenti che stiamo realizzando sulle piste del Doss del Sabion", queste le parole di Roberto Serafini, da un anno riconfermato alla guida della società. Ed in effetti i dati sono buoni: nonostante l'andamento meteorologico dell'inverno appena passato, nel bilancio è riportato un incremento degli incassi invernali di quasi il 10% rispetto alla stagione 2015/16 e di quelli estivi (2016) del 13%, per un incasso totale che è appena sotto i 5 milioni e mezzo di euro. "Siamo soddisfatti? Certamente no. Ottima la seconda parte della stagione invernale ma, purtroppo, anche quest'anno abbiamo visto una diminuzione degli incassi nella prima parte dell'inverno (dal 1° dicembre al 10 gennaio) di quasi 800.000 euro rispetto al 2012/13, anno con normali precipitazioni nevose. L'anno scorso il calo era stato di 1.100.000 euro. Il potenziamente dell'impianto di innevamento e gli interventi sulle piste Doss e Fossadei ci hanno permesso di aprire il collegamento il 1° di gennaio (e non il 20 gennaio come nel 2016) con praticamente zero neve naturale".
E anche quest'anno sono previsti importanti interventi: l'ampliamento della pista Cioca 2, e relativo impianto di innevamento, e miglioramenti dell'area bambini a Prà Rodont, più un piccolo intervento sulla pista Grual. "Questa è la seconda fase dell'intervento, che si concluderà nel 2018 con la realizzazione del bacino di accumulo di Grual (100.000 metri cubi) e il definitivo potenziamento dell'impianto di innevamento. Dalle 450 ore di freddo che erano necessarie nel 2015 per innevare i tracciati Rododendro, Fossadei, Grual, Clump, Brenta e Campi scuola (la Tulot ha un impianto separato), siamo passati nel 2016/17 a 330 ore, arriveremo quest'inverno a 220 e, dopo la realizzazione del nuovo bacino di accumulo, a sole 90 ore".
Oltre a questo importante investimento (circa tre milioni di euro nel 2016 e due quest'anno) sono diversi gli interventi realizzati, e non solo per la stagione invernale. La sistemazione dell'area Cioca dovrebbe permettere, con la riapertura del deposito sci alla Tulot, un maggiore utilizzo della telecabina attraverso lo spostamento dei gruppi scolastici verso il secondo arroccamento, decongestionando quello di via Bolognini. Anche gli interventi per le bike stanno dando riscontri positivi, anche se i numeri sono ancora piccoli: le vendite di biglietti riferibili al Downhill (fino al 17 agosto 2017) sono state superiori ai 20.000 euro (+240%!). Grazie alle belle giornate, gli incassi estivi (esclusa la vendite di stagionali), sempre al 17 agosto 2017, sono in crescita di quasi il 25%. E dopo il recente accordo con il Parco Adamello-Brenta, i Comuni di Pinzolo, Stenico e Tre Ville, le Regole di Spinale e Manez, la Asuc di Stenico e le Funivie Madonna di Campiglio spa, si sta già lavorando per la progettazione esecutiva della pista Plaza, che andrebbe a completare il collegamento con Campiglio, oltre che a migliorare decisamente l'offerta di piste del versante Pinzolo.
Nel bilancio, che verrà presentato all'assemblea dei soci il 16 settembre prossimo, è previsto un piccolo ma significativo utile, nonostante l'aumento di 100.000 euro di ammortamenti. Un altro segnale positivo, dopo il sostanziale pareggio del 2016. E tutto questo fa guardare con più ottimismo verso un futuro di integrazione con le altre due società della skiarea, Campiglio e Folgarida-Marilleva.
 
450 ore sono un'enormità, ma anche 220 sarebbero più di 9 giorni con cannoni accesi 24/24, praticamente prima innevavano una pista per volta? :shock:

Capisco che, giustamente, Pinzolo si sta concentrando sull'innevamento ed ha momentaneamente sospeso l'idea di fare la pista da puza dai Fo' in giù, però Campiglio dalla sua parte perché non la realizza?
 
Discorso Vagliana esiste un lato nord....dove oggi si scia in powder; discorso Serodoli se ne parla da tempo apre scenari notevoli.
 
In effetti mi sono chiesto come non abbiamo realizzato la pista che da patascoss scenda fino al primo tratto di intermedia della nuova cabinovia di collegamento con Pinzolo, anche perché mi sono chiesto l'ultima volta a cosa servisse l'intermedia visto che sta situata in mezzo al nulla in basso alla valle. Però ci sono dei problemi da superare: la parte iniziale ( partendo da campiglio) è piattissima in mezzo al bosco, dovrebbero lavorare parecchio per renderla sciabile e non di sbieco, poi c'è la strada (superabile con cavalcavia sciabile?) e poi si scende effettivamente con un bel pendio in mezzo alle malghe fino in basso ma è esposta a sud. L'ultima volta 2 anni fa nonostante avesse fatto il putiferio con circa 1 metro di neve fresca sopra quella che già c'era era evidentemente che già si fosse un po' sciolta dopo un paio di giorni di sole. Dalla parte di Pinzolo invece non capisco proprio dove potrebbe scendere la,pista perché l'inclinazione del pendio è notevole e la parete è anche molto scoscesa.
Detto questo aggiungo a margine anche se non c'entra: Pinzolo non mi è piaciuto per niente. Piste tutte in ombra, neve molto brutta, piste forzate. Molto meglio sciare a campiglio/folgarida/Marilleva. Se devono puntare ad estendere il comprensorio molto meglio da quelle parti piuttosto che di la verso Pinzolo.
 
Effettivamente puza de fo’ non la trovo semplice, però 5 laghi fino a Colarin sarebbe una zona valida, poi ben venga qualsiasi nuova pista 👍👍.......... avendo casa a Pinzolo 😁😁
Comunque farsi un Pinzolo - Folgarida/Marileva e ritorno non è niente male già così !!
 
ma il nuovo impianto di cui si parla è la Pancugold? Sul sito di MdC sulla cartina delle piste con google earth c'è segnato questo impianto che parte dalla valle di Mavignola e sale in cima alla 5 Laghi! Ma non esiste al momento, la cosa mi ha lasciato un po' interdetto.
 
In effetti mi sono chiesto come non abbiamo realizzato la pista che da patascoss scenda fino al primo tratto di intermedia della nuova cabinovia di collegamento con Pinzolo, anche perché mi sono chiesto l'ultima volta a cosa servisse l'intermedia visto che sta situata in mezzo al nulla in basso alla valle.

Se non sbaglio l'intermedia ha un parcheggio. E' una alternativa per evitare il traffico privato di chi sale da Pinzolo.
 
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