A spasso per il medio e alto Appennino Bolognese

L'ho fatta dopo Querciola, sulla provinciale che scende a Montese, quindi dalla valle del Panaro.
Secondo Peakfinder si chiama La Nuda, credevo fosse la vetta del Corno invece quest'ultima rimane più dietro. Eppure mi ricordavo che in cima al Corno alle Scale c'era una grande croce...

La Nuda non è pure quella di Cerreto Laghi? La cima, intendo, non l'impiegata dell'Anas che sta sempre a bordo strada discinta a controllare le zone con ciglio cedevole....
 
Si La Nuda è un toponimo che trovi spessissimo in Appennino, devo ancora capire che origini abbia… se dovuto ad un territorio spoglio di alberi e adatti ad antichi Pascoli o… altro..?
 
Pàvana però è curiosa: valle della Limentra, parlano dialetto bolognese montano, ma per un battito di ciglia sono in provincia di Pistoia.
Giusto il Maestrone poteva piazzarsi li (del resto è un modenese…)
Suo papà mi pare fosse di lì, quindi più che piazzarsi mi sa che ci si è trovato!

Detto questo, osservavo quanto spesso e volentieri i territori confinanti vengano "di qua" dallo spartiacque appenninico: succede con Pavia in alta val Tidone, Genova nelle alte valli Trebbia e Aveto, Massa al passo del Lagastrello, Pistoia all'Abetone e nell'alta valle del Reno, Prato al valico di Montepiano, Firenze nelle valli del Santerno e del Lamone...

Uno parte dalla pianura e ben prima di scollinare di là trova il cartello del confine.

Direi che noi emiliani non siamo stati molto brillanti nel difendere il sacro crinale :mann:
 
Firenze nelle valli del Santerno e del Lamone...

Be', parlando di Romagna però negli anni venti (o trenta?) c'è stato un contrattacco: le truppe della vostra regione hanno sbaragliato le difese toscane asserragliate sulla cima del Fumaiolo, e hanno occupato le estreme propaggini settentrionali del bacino del Tevere !
 

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Be', parlando di Romagna però negli anni venti (o trenta?) c'è stato un contrattacco: le truppe della vostra regione hanno sbaragliato le difese toscane asserragliate sulla cima del Fumaiolo, e hanno occupato le estreme propaggini settentrionali del bacino del Tevere !

Fu il Benito di Predappio che negli anni venti spostò i confini più o meno virtuali dell’epoca in Romagna Toscana . Voleva che l’acqua del romano Tevere risultasse natia della sua Romagna.
Ma lì siamo in Romagna e non nel Bolognese.
Bel giro e belle foto dei posti delle vacanze della mia infanzia.
 
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