A spasso per il medio e alto Appennino Bolognese

E' un po' off-topic rispetto alla discussione (poco medio-Appennino, poco BologneseHIHIHI), comunque splendido!!

Non capisco se hai fatto il tratto di roccette con catena.. se sì, hai qualche foto extra?
 
E' un po' off-topic rispetto alla discussione (poco medio-Appennino, poco BologneseHIHIHI), comunque splendido!!

Non capisco se hai fatto il tratto di roccette con catena.. se sì, hai qualche foto extra?

Mi scuso per l'OT, effettivamente siamo in provincia di Modena.

Io ho percorso il tratto di roccette non attrezzato che porta sulla cima NO. E' facile, si percorre senza problemi. Da lì sono sceso verso l'altra cima, ho percorso la cresta (si vede bene il sentiero nell'ultima foto) e per salire sulla cima SE mi sono trovato di fronte una paretina verticale di 3-4 metri con una catena fissa. Ero da solo e non ho voluto rischiare, ho preferito prendere una traccia di sentiero sulla sinistra che aggira la cima e si collega al sentiero che sale dall'altra parte.
 
No vabbè macché scuse, io ci ridevo su! :D ;)

Se hai tempo aggiungi altre foto sono interessantissimo alla zona e al tipo di escursione... ma a "i Taburri" c'è proprio un rifugio o è una località (ho una mappa vecchia)?

C'era molta gente sui sentieri? Ho il sospetto che la risposta oscilli tra "nessuno" e "poca" HIHIHI e questo è un altro punto a favore!
 
No vabbè macché scuse, io ci ridevo su! :D ;)

Se hai tempo aggiungi altre foto sono interessantissimo alla zona e al tipo di escursione... ma a "i Taburri" c'è proprio un rifugio o è una località (ho una mappa vecchia)?

C'era molta gente sui sentieri? Ho il sospetto che la risposta oscilli tra "nessuno" e "poca" HIHIHI e questo è un altro punto a favore!

Altre foto non ne ho fatte, ma lo scenario da quando si esce dal bosco è molto bello, con il Cimone sulla destra ed il Corno in lontananza sulla sinistra.

I Taburri è un vero e proprio rifugio, con servizio di bar, ristorante ed alloggio. A fine escursione ho preso un piatto di tagliatelle al ragù molto buono, mentre ad un tavolo di fianco al mio hanno mangiato tigelle con affettati, formaggi e tutti gli annessi e connessi. Vi sono a disposizione tavoli con panche, un paio di postazioni per fare la griglia ed una fontanella con acqua potabile. La gerente raccontava che d'inverno organizzano ciaspolate. Al contrario, il rifugio "Gran Mogol" che ho incontrato al ritorno, e' un bivacco in muratura senza servizi.

Gente ne ho incontrata poca. Io sono partito dal rifugio alle 9.30. In salita ho superato una coppia. In cima ho trovato un gruppo di 5 persone (che brindavano con una bottiglia di prosecco...) ed altre 7-8 persone erano sull'altra cima. Scendendo ho incontrato 3 gruppetti per un totale di una decina di persone.

Un bel giro, lo consiglio.
 
Domenica sono stato sul Libro Aperto partendo dal rifugio I Taburri. Il rifugio si raggiunge da Fanano via Fellicarolo. Gli ultimi 1200 metri della strada sono sterrati, ma percorribili con attenzione anche dalle auto normali.
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Sono salito con il sentiero 433 ed ho impegato 2 ore per arrivare sulla cima NO del Libro aperto. L'ultimo pezzo c'è qualche facile roccetta.
Ecco i panorami dalla cima:
Passo e piste dell'Abetone.
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Monte Lagoni e Cimone
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La Nuda, il Corno alle Scale e la cima SE del Libro Aperto
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Per andare direttamente sulla cima SE si percorre una cresta e si sale una paretina aiutati da una catena fissa. Si può comunque girarci intorno e salire dall'altra parte per sentiero.
Discesa con i sentieri 435 e 445 in 2 ore e mezza e ritorno al rifugio I Taburri. Dislivello circa 700 metri.

Bello! il Libro Aperto è una cima interessante... volevo fare lo stesso identico giro in senso opposto il 1 maggio, ma ci saranno stati ancora 2 metri di neve minimo e ho ripiegato su un percorso più in basso (questo: Montagnatore: La valle di Fellicarolo). Tra l'altro proprio quel giorno ho perso una ghetta, ma secondo me è stato sul sentiero 427... le ho comprate nuove proprio oggi, dato che una sola al Dechatlon non me la davano! HIHIHI

Una domanda: al Bivacco Gran Mogol hai visto qualche cartello che segnalava le condizioni del sentiero per la Ruina del Cimone?? so che lo avevano chiuso per frane...
 

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Apro questa discussione per linkare un po' di gite che ho in programma quest'anno! Tempo permettendo (anche meteorologico!).
Ne approfitto per iniziare la morosa alla montagna estiva, ma anche per scoprire luoghi lontani dai traffici a piedi (per quanto scarsi siano) dell'alto Appennino Bolognese, inteso come il crinale Tosco-Emiliano.

E' una sorta di scoperta della media/bassa montagna della provincia, a volte ancora collina, fortemente agricola, molto boscosa (la Valle del Reno è la valle più boscosa dell'Emilia Romagna), legata a tanti eventi passati, dalla memoria della guerra (le stragi naziste e fasciste lungo la valle del Reno sono tantissime, saltate fuori dal famoso armadio della vergogna, anni fa) ai pellegrinaggi in santuari, e che riserva alcune sorpresine...

Abbiamo cominciato questo sabato, purtroppo causa colloquio mattutino solo nel pomeriggio, con un'escursione proprio a cavallo tra collina e montagna, circa 600m, ahinoi interrotta da un imminente temporale (scappati in macchina al volo, prima della grandine). Ci riserviamo di allungarla.


Si tratta delle Grotte di Labante, nella val d'Aneva, una valle profonda e stretta sopra Vergato (Bologna, ma in comune di Castel d'Aiano), praticamente parallela alla valle del Reno.

Sono rarissime grotte di travertino, create da una sorgente di acqua ad alta componente calcarea che ha depositato negli anni calcareniti in particolarissime formazioni... la zona accessibile è breve, le grotte sono state in parte esplorate dal Gruppo Speleologico Bolognese e attualmente si ritiene che siano tra le più importanti al mondo.

La gita doveva includere un giro ad anello nella profonda valle, fino ai Molini d'Aneva e ad un'altra zona molto particolare detta "le Tane", ma il maltempo ci ha fermati.
Ci riserviamo di tornarci.

In viaggio (breve :D )
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L'arrivo alle grotte e alla particolare formazione rocciosa è immediato nel borgo di San Cristoforo di Labante, subito sotto la strada
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In una grotta c'è un presepe permanente
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L'accesso alle grotte, con la passerella sopra il ponte: attualmente dalla sorgente vien giù talmente tanta acqua che entrare è inutile, ci si infradicia troppo... rimandiamo a settembre!
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Qualche politico leghista di grosso taglio
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Altri dettagli della sorgente e della formazione di travertino
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Acqua ovunque
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Si gira intorno verso una delle aperture della grotta (non è nella foto)
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Cinghiali di pietra
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Sono un tenerone sensibile HIHIHI
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Il laghetto
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Borghi antichi
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Purtroppo come detto il giro è stato interrotto subito, metterò altre foto a riguardo... la zona comunque permette tour di escursionismo facile (tecnicamente, ma con possibilità di lunghezze notevoli), mountain bike e nei paraggi qualcuno fa anche enduro.

Tanti sentieri segnati dal CAI, esistono anche cartografie a riguardo, in caso di necessità c'è anche l'ottimo sito Sentieri Web dell'Emilia Romagna
Sentieri Web - SWM - Mappa


Alla prossima


Il fortunello che ha trovato le grotte aperte e ha scattato la foto, l'hanno messo sulla copertina della rivista del CAI Montagne360° di maggio:

In edicola Montagne360 di maggio - Lo scarpone on-line - L'house organ del Club Alpino Italiano

:D
 
Uppo questa discussione per mettere qualche foto sempre della destra orografica del Fiume Reno, esattamente come per il borgo di Campolo e Montovolo.

Si tratta di un territorio di transizione tra collina e prima montagna (500-600m), dove le querce lasciano pian piano spazio a noccioli, castagni e qualche abete isolato; ma in realtà sono presenti anche alberi tipicamente da pianura come i pioppi:shock:

Questa è la valle del Limentra. Limentra sono curiosamente 2 fiumi dallo stesso nome, affluenti di destra del Reno, uno che bagna Pàvana e Sambuca Pistoiese (Limentra superiore o Occidentale effettivamente più a monte), l'altro è il Limentra inferiore o orientale che sfocia nel Reno in prossimità di Riola di Vergato ed è sbarrato all'altezza di Suviana dall'omonimo bacino che ormai ha 80 anni.

Dalla sponda nordorientale del lago di Suviana
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In queste valli potrete notare che su ogni cucuzzolo c'è una chiesa/santuario nella tipica architettura di queste zone, quella di metà 800, ma molte hanno origini antichissime, medievali o ancora prima
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L'autunno comincia a prender piede
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Macchia mista intorno al lago
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Data la grandezza del bacino e la posizione, è anche sede di un centro velico
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E io che pensavo fossero rosse a puntini neri!
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Peccato per quel bidone
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Li ho sempre chiamati funghi dell'inchiostro
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Altro cucuzzolo, altra chiesa, Santo Stefano di Vigo, sulle pendici del monte Vigese e proprio attaccato al Sasso di Vigo, un monolite fatto a cucchiaio dal versante occidentale, che invece per i 3 lati si presenta come una guglia isolata
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L'abitato di Vigo
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Dal versante nord il dislivello è contenutissimo
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Smog e pianura
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Presenta anche un cavetto d'acciaio chiamato eufemisticamente ferrata che porta in vetta, e qualche viuzza alcune anche vecchissime, rimasugli di cunei e chiodi, qualche spit arrugginito, qualche catena e qualche spit più recente.
Perché me la carica storta, non so!
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La voglia di roccia degli Appenninici emiliani è imbarazzanteHIHIHI
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Ah i cardi a primav..autunno
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La Rocchetta Mattei, curioso pot-purri di stili dal moresco al medievale, costruiti a metà dell'800 da un Conte-Farmacista.
Grazie a lui, tutti i farmacisti della provincia ambiscono a questo genere di abitazioneHIHIHI
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Ultima modifica:
Ieri ho fatto un'incursione sulle terre alte bolognesi, e trovando "per caso" questa discussione, carico qualche foto.

Uscito dall'A1var a Badia (a sapere prima che Pian del Voglio sulla vecchia dista solo 3 km avrei fatto quella, mi sarei divertito di più), faccio un salto al più piccolo dei 4 laghi artificiali della zona, quello di Santa Maria, appena sotto Castiglione dei Pepoli:
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Uno scorcio del paese:
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La balconata verso la valle del Setta:
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La diga del Brasimone (1911, credo tra le più vecchie d'Italia ancora operative):
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Il lago artificiale:
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Il lago di Suviana dall'alto, il più grande della Regione:
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Lo stesso, con le condotte della centrale di Bargi:
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Sulla diga non si sta in piedi, dalla Toscana entra un vento infernale:
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Il borgo di Pavana, residenza del buon Guccini :D
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La graziosa parte vecchia di Gaggio Montano, dominata dal Sasso di Rocca col suo faro e la terrazza panoramica:
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Lizzano e Vidiciatico dominati dalle massime vette bolognesi, anche se il Corno non credo si veda da qua...
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...forse è lui?
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... poi il mio itinerario sconfinava in provincia di Modena, ma siamo off topic, oltre al fatto che parlare di Modena su un thread bolognese si rischia la radiazione :TTTT
 
Ti ho dato like, poi all’ultima frase stavo per toglierlo ma ti sei salvato.

L’ultima foto che strana… è dalla Toscana? Non ne riconosco il profilo… sebbene la croce sembra inconfondibile, e magari la gobba a destra è il Cornaccio


Pàvana però è curiosa: valle della Limentra, parlano dialetto bolognese montano, ma per un battito di ciglia sono in provincia di Pistoia.
Giusto il Maestrone poteva piazzarsi li (del resto è un modenese…)
 
L’ultima foto che strana… è dalla Toscana?

L'ho fatta dopo Querciola, sulla provinciale che scende a Montese, quindi dalla valle del Panaro.
Secondo Peakfinder si chiama La Nuda, credevo fosse la vetta del Corno invece quest'ultima rimane più dietro. Eppure mi ricordavo che in cima al Corno alle Scale c'era una grande croce...
 
Stavo pensando che poteva sembrare la sagoma della Nuda davanti al Corno, caso vuole che la Croce del Corno compaia subito dietro ed essendo contro sole sembra sulla vetta della Nuda stessa, che croci non ha!
Guardando meglio il mini cucuzzolino su cui si trova la croce sembra distinguersi un po’ e far perdere linee di continuità tra le due sponde a dx e sx.

Prospettiva galattica!

Mi hai fregato!


Non so se mai ci sarà una tua seconda volta, ma spingiti a Pianaccio (luogo di nascita di Enzo Biagi) e a Monteacuto nelle Alpi, tra i borghi più belli dell’alto Appennino Bolognese.
A Monteacuto hai anche da ravanare tra ruderi della Sciovia anni 70
 
Che colpo al cuore, pure un palo dello ski-lift hai beccato.

La pista più divertente del Corno alle Scale, tripla gobba presente nelle carte sciistiche della vecchia criminosa gestione, fa km (hm) nella somma del comprensorio, chiusa da 5 anni.

Si vede benissimo anche il rifugio Duca degli Abruzzi e subito sopra il versante faggioso della Nuda, credo o Monte Grande, anche la stazione a monte della Direttissima, ormai catorcio Graffer più morto che vivo
 
La Direttissima non è una Leitner?
Graffer-Agudio ("Gradio") dovrebbe essere quella che arriva in vetta.
 
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