Risposte
Eccomi!
Per Malf:
1) conosco personalmente alcuni istruttori nazionali e allenatori che hanno idee quasi identiche a quelle di Harald
(che peraltro sostiene che ci siano ottimi tecnici in Italia) ma, come giustamente rilevi, non c'è metodo,
tutto è lasciato alla genialità del singolo e per fortuna almeno quella qui non manca...
2) penso che Marchisio si sia trovato nella classica situazione italiota della "commissione" e sia stato
costretto a mediare fra le varie tendenze, studiando bene il testo c'è una palese soluzione di continuità didattica
fra le curve condotte e quelle sportive; alcuni cortocircuiti logici fra le definizioni della terminologia nel glossario
e l'uso che se ne fa nei "commenti"; non c'è la definizione di "raddrizzamento" bisogna estrapolarla dai commenti
della curva agonistica; non esistono descrizioni di movimenti con cui eseguire i concetti espressi.
Da un altro punto di vista in effetti può essere un vantaggio, in scienza e coscienza un professionista o un gruppo
di professionisti possono addottare orientamenti tecnici diversi pur utilizzando il gergo tecnico ufficiale...
a livello di responsabilità, argomento estremamente delicato, se non erro non dovrebbero esserci
problemi, in sede giudiziale viene considerata generalmente solo la difficoltà delle piste e la velocità, rientrando
le tipologie di movimenti proposti dall'istruttore nell'ambito della discrezionalità professionale.
Più delicata la questione dell'insegnamento a principianti e bambini dato che la progressione didattica PMTS
differisce dai dettami Coscuma, Colnaz ( che acronimo terrificante, sa di KGB o STASI...3°grado: "pierchè
nuon hai insegniato spazzanieve?"), Amsi che in un contenzioso legale sarebbero presi sicuramente in
considerazione dal perito nominato dal giudice. Harald in USA fa sempre firmare una manleva
che nella Common law anglosassone, fondata sul principio della libertà e responsabilità individuale
costituisce una liberatoria assoluta.
Tornando a noi, vedrai che, complice Floriano e i 3G (che mi fanno moolta pressione) ne discuteremo
quest'estate alle Deux Alpes fra un palo e l'altro...
Per Baldax:
E' vero, HH dopo esser stato 5 anni nel demo team USA e nel board della PSIA s'è rotto gli zebedei
di sentir fesserie, litigare (che a mediare non è molto abile...) etc. e s'è messo per conto suo
formalizzando, con un grandissimo contributo di qualcuna di cui dirò in seguito, tutta la sua esperienza,
libero da qualsiasi condizionamento.
Per quanto riguarda l'insegnamento ai bambini, non ho visto di persona, a Hintertux mi informo bene,
ma per quanto ho studiato e mi è stato riferito dai genitori il metodo è lo stesso che per i principianti: non utilizzano lo spazzaneve,
lavorano molto in piano a sviluppare le abilità motorie di base prima da fermi poi camminando solo con gli scarponi su linee a S
sempre prima l'interno poi l'esterno, poi su pendenze "baby"con realizzate micro cunette per insegnare
la presa di spigolo sci interno ed equilibrio sull'esterno, poi sequenze a collegare serie di curve, nel caso dei bambini
varia l'approccio psicologico-didattico [che per tutto l'insegnamento PMTS è molto diverso
da quello tradizionale lo sto studiando a fondo (student directed ski instruction) in questi giorni sul manuale
e secondo me è una delle componenti del successo della PMTS stessa]
ma qui apriamo un altro capitolo interessantissimo ma lungo, lungo...
per concludere, NESSUNA discesa su pendenze più impegnative prima di aver acquisito abilità tecniche sul
facilissimo, devono acquisire prima tecnica, confidenza e sicurezza, NON devono sperimentare paura e sviluppare
atteggiamenti difensivi, non si vedono le classiche scuolette maestro in testa e tutti indietro in fila indiana
a spazzaneve. Tutta una serie di tecniche sono state sviluppate per la riconversione di principianti e bambini
provenienti da una impostazione di tipo tradizionale per eliminare lo spazzaneve, le aperture tipo stem, e le
azioni sterzanti del piede ext.
Avendo letto il manuale dell'istruttore prima di andare in Colorado ero molto ma molto scettico a riguardo ma là
sono rimasto letteralmente di m....gente, adulta, che imparava a sciare in parallelo in un paio di giorni,
in tre quattro giorni scendeva, in parallelo dalle blu.
Mi sono dimenticato di dire una della particolarità salienti della Pmts: la posizione di base per tutti,
principianti e bambini compresi, prescrive una distanza tra gli sci di 10-12cm, gli esercizi sono basati moltissimo
ad acquisire equilibrio solo sull' esterno, come detto in precedenza all'interno viene delegato il ruolo di
innescare e implementare la presa di spigolo per disegnare la curva, la ragione principale è che con una posizione
di base con gli sci più vicini è molto più semplice l'acquisizione del bilanciamento laterale, basta un range
di movimento molto contenuto per gestire l'equilibrio sull'esterno, con una posizione a sci maggiormente
distanziati si avrà una sensazione illusoria di stabilità dovuta alla base più larga ma la si pagherà molto
cara quando si tenterà di bilanciarsi correttamente sull'esterno, anche in presenza di un ben effettuato
movimento di compensazione (che richiederà uno sforzo maggiore e una maggior mobilità articolare
non da tutti raggiungibile, specialmente da principianti...) la risultante delle forze cadrà non sufficientemente
sullo sci esterno con tutte le conseguenze negative del caso, il principiante rimarrà bloccato nella sua
evoluzione e probabimente non riuscirà più a liberarsi dello spazzaneve o svilupperà un parallelo in
forte valgismo (ginocchia a x) con azione sterzante dell'esterno (arrivo velocemente in max pendenza
dritto, non riesco a trovare appoggio e stabilità nel primo terzo di curva, la velocità aumenta, devo dare spigolo
di colpo, derapo l'ultimo terzo di curva) che altro non è che uno spazzaneve mascherato...
Per gli sciatori evoluti e i ragazzi delle agonistiche provocherà guai ancora maggiori, ma ora non ne discutiamo,
la separazione delle due gambe per loro, deve avvenire sulla verticale man mano che aumenta la velocità e/o diminuisce il raggio di curva,
l'internata, l'arretramento e la difficoltà a formare angoli sono sempre in agguato...
Baldax, ti invito veramente a leggerti tutto questo post, è lungo ed in inglese ma se lo farai a mente aperta ti potrà chiarire
molte cose a riguardo, poi potrai decidere, ma è sempre opportuno guardare da diversi punti di vista, non so come te la cavi in inglese,
magari meglio di me, ma se incontrassi difficoltà non esitare a farmi un fischio.
PMTS.org • View topic - MA of my 8 year old son...
Per quanto riguarda il secondo video di un ragazzino di 8 anni allenato da HH è interessante ciò che afferma nel video:
vista la giovane età non è opportuno lavorare
sull'allineamento nonostante la situazione posturale degli arti inferiori debole,
solo tecnica per il momento, allineamento neutro non compensato e aspettare la crescita.
Il suo top junior di 8 anni è attualmente questo qui:
per altro anche la giovanissima star di Coppa la sedicenne americana Michaela Schriffin è un suo sottoprodotto,
ha allenato per dieci anni entrambi i genitori che a sua volta hanno alenato lei...
Per Sloggul:
Quoto tutto ciò che hai scritto...
Per Blockhaus:
Non riesco ad aprire il video, controlla l'URL.
Per iBruno:
Sì, prescinde, al cambio, IN FLESSIONE (ritrazione) la presa di spigolo viene delegata ai movimenti di rotazione delle caviglie sull'asse long.
del piede, interno per primo, che innescano la catena cinetica coinvolgendo dal basso all'alto
tibie, ginocchia, femori, anche. La posizione a 90°del tronco con gli arti inferiori che giustamente noti
è generata sempre dal basso all'alto e coinvolge l'asse trasversale delle anche(im-por-tan-tis-si-mo!), il tronco
e le spalle
Per Fausto:
Sfotti? ad autocad ( meglio vector works per l'Architettura), si delega il lavoro sporco,
al posto di lucido, rapidograph e santa lametta (che pure avevno una loro nobiltà)...
Il lavoro nobile: tecnigrafo, matita e mano libera!
Guardate un po' che ora è...
Buonanotte,
Federico