Pmts

Secondo me Fausto hai molto occhio e anche in mia opinione lo sciatore nel cambio si appoggia sul nuovo esterno!! Troppo sull'esterno!!! E questo con la p m t s nn credo ci azzecchi!!!!
 
Ultima modifica:
volevo chiedere a chi conosce bene il metodo PMTS, se HH lo ha sviluppato solo in riferimento ai livelli tecnici alti o se la sua linea didattica si e' preoccupata di seguire un filone dai livelli bassi in su.

ciao ...mi risulta di si , esiste anche un testo ufficiale di formazione
istruttori per vari livelli..... ma Fede sicuramente ne sa di piu ....
 
progressione didattica PMTS

Ciao Malf,
ti rispondo velocemente poi a fine giornata magari con più calma
che oggi è sabato e quindi alleno e insegno (sulle piste verdi, non su quelle bianche...)
996tt fede 064.jpg
Il metodo ha una sua progressione didattica (completamente diversa da quella tradizionale
sia essa AMSI o ESF,PSIA,CSIA etc.) che parte dai principianti, esclude lo spazzaneve
qui il discorso si fa interessante ma lunghetto...il concetto base è che non vadano
introdotti movimenti da dismettere in un secondo tempo, una grandissima importanza
viene data alla biomeccanica e agli allineamenti dei materiali, i movimenti insegnati
sono gli stessi dei livelli avanzati, progredendo viene aumentata la quantità non
la qualità delle azioni, la dfficoltà delle piste e la finezza esecutiva, la curva di base
è un arco medio-stretto, viene posta un enfasi assoluta sul controllo della velocità
in qualsiasi situazione, tutto viene eseguito a bassissima velocità in fase
didattica a qualsiasi livello, viene insegnato ad usare e riconoscere le forze
in gioco, a condurre nel senso etimologico del termine, sempre utilizzando
per le curve "spazzolate" la gravità e una gestione attiva della presa di spigolo,
la maggior o minor quantità della stessa determinerà il grado della conduzione, da brushed carved
(condotta spazzolata) ae dge locked carved (supercondotta) badando che
in quest'ultimo caso lo sciatore deve esere in grado di variare il raggio a
volontà, non dormire sul raggio geometrico dello sci (park and ride).
Non vengono insegnate azioni di pilotaggio se si concretizzano in sterzate
attive autonome dei piedi.
Altri concetti molto interessanti sono sempre legati all'utilizzo delle forze in gioco
per realizzare rilascio degli spigoli, cambio degli stessi, avanti-interno, gestione
della centralità sempre con azioni di rilassamento attivo della muscolatura
dei segmenti corporei deputati.
Tutte questi concetti vengono descritti e insegnati attraverso MOVIMENTI
precisi misurabili, verificabili e con esercizi progressivi codificati
deputati ad ogni fondamentale isolato.
Per quanto riguarda i principianti il momento vi riferisco che ho visto applicare il metodo
ai "beginners" in Colorado e da una fase di scetticismo sono rimasto a bocca aperta!

Per concludere il prodotto finale è una sciata non dissimile, salvo particolarità minori,
alla sciata agonistica eseguita in modo pulito, con controllo di velocità e degli archi
in campo libero, su qualsiasi terreno, quello che differisce moltissimo è la progressione didattica
e la grande capacità nel risolvere le varie, inevitabili fasi di stallo nell'evoluzione di uno sciatore.

Nel mio caso specifico, tornato dal Colorado il mio allenatore e amico è rimasto a bocca aperta
(mi conosceva come 56enne, anche se atletico e in forma, STORTO come pochi...)
la cosa che l'ha stupefatto maggiormente è stato il piede...mi ha obbligato a
passargli tutto il materiale, a "formarlo" (scia 1000 volte meglio di me), se l'è
studiato, applicato su se stesso e ha cominciato ad applicarlo ai ragazzi.

Ha avuto successi DEVASTANTI.

Io sono sempre un po'storto ma per la prima volta in vita mia sono oggettivamente convinto
di arrivare dove voglio, 15 giorni prima dell'ultimo tuo corso a Prato dopo 2 anni che
non toccavo un palo ho fatto un gigantino dove avete tracciato (Gaviot, Artesina)
l'ho vinto dando su due manches 2 secondi a gente che me ne rifilava 4!!!

Non sono di sicuro un genio dello sci, penso che il metodo sia veramente valido.

A titolo di cronaca mi ha sempre chiesto di voi (la Jam) chi siete e che cosa fate,
dice che siete gli unici nel panorama didattico europeo a sviluppare e diffondere dei concetti
sensati (es. movimenti dei piedi nello scarpone...livelli anche e altre cose) su altri
aspetti è più critico però sostiene che i vostri dimostratori sciino benissimo
(gli piace molto Cervini) soprattutto in GS e quando non è d'accordo
è sulla componente dimostrata e non sull'interpretazione
(cito: great skier skiing a not so great model; able to demonstrate exactly what is
supposed to demonstrate; in his world is probably doing exactely what is asked for; etc.)

Ciao, a presto,
Federico
 
Ciao Malf,
ti rispondo velocemente...........


ciao Fede, grazie della tua risposta concisa ed esauriente
(Quindi e' con te che ci siamo conosciuti sul verde a Prato e sei amico di Floriano...ti riconosco nella foto!)

volendoti sintetizzare il mio pensiero, posso dirti che gli allenatori piu' attenti sono da tempo abituati a lavorare su questi concetti..(come non essere d'accordo sullo sfruttamento delle inerzie, raccogliere le gambe nel cambio, retrarre e ribaltare l'interno ..lasciare "salire" l'interno per favorire la presa di inclinazione ecc. ecc.? ) e basta vedere sciare bravi atleti per convincersi che quando si tratta di adattare i movimenti alla velocita' tutto converge in quelle 4-5 cose piu' importanti, che rendono la sciata efficace ed eliminano i movimenti "parassiti".

Il merito di HH secondo me' non e' quindi tanto nelle cose che dice, ma nell'averle condensate in un metodo che ha un suo nome e averlo fatto diventare un approccio vero e proprio.....mentre nel caso delle varie scuole (parliamo di quella italiana) queste "chicche" tecniche sono solo intuizioni casuali di vari tecnici piuttosto che un dettame che viene dall'alto

La scuola italiana secondo me ha fatto un buon lavoro col nuovo testo nel 2010, ma si accenna ancora troppo poco all'importanza della gestione delle fasi muscolarmente "intense e attive" a quelle di "relax", al dislivello delle 2 gambe in fase di curva ed altri particolari....
Tempo fa Valerio ed io discutevamo proprio di queste cose col capo degli istruttori (che si e' occupato di coordinare i lavori del nuovo testo 2010) facendogli presente appunto quelle che secondo noi potevano essere delle lacune e lui sosteneva che questi approcci sono tutti validi, ma fanno parte del repertorio e delle scelte didattiche di un insegnante e non possono essere assunte come linea assoluta e preponderante che contraddistingua un testo tecnico.
 
A testimonianza delle ultime righe di malf vi è da dire che il metodo di h h nasce da esperienze didattiche sue!!! Mentre la tecnica italiana ha basi storiche passate che spesso hanno arrugginito molti espedienti moderni!!! Sopratutto a livello didattico i maestri faticano a modernizzarsi
 

.

Il post è molto interessante.

Estrapolando
.....great skier skiing a not so great model.....

mi sembra di riconoscere la Scuola Italiana Sci.

Dove prima sei un bravo sciatore x conto tuo e poi ti inquadrano in un sottoinsieme sciistico.
Ergo, questo x i lettori, se scii come un maestro di sci non diventerai mai maestro di sci.

Inoltre:
.....gli allenatori piu' attenti sono da tempo abituati a lavorare su questi concetti..(come non essere d'accordo sullo sfruttamento delle inerzie, raccogliere le gambe nel cambio, retrarre e ribaltare l'interno ..lasciare "salire" l'interno per favorire la presa di inclinazione ecc. ecc. ....

20 anni fa, al corso maestri, se qualcuno si azzardava a cambiare in:
"assorbimento"
veniva stigmatizzato come eretico dagli istruttori... e forse non è ancora cambiato a tutt'oggi, almeno ufficialmente.

C'è troppa gente, a tutti i livelli, che con i piedi fa una cosa e con la testa te ne spiega e pretende un'altra :D
 
Guardate, siccome questa discussione l'ho aperta io, con la speranza di
coinvolgere il più possibile di voi, specie i maestri, e qualcosa si è mosso,
concludo con 2 parole sulla PMTS. Premesso che per mè è molto facile
navigare sui siti USA perchè ho vissuto là e la lingua mi è famigliare, per cui
riesco anche a cogliere le sfumature degli interventi sui forum sia di HH che
di altri esperti e soprattutto le ironie tra di loro, perchè si anche loro non
sono tutti degli sciatori eccelsi, ma la maggior parte annaspa,bisogna chiarire
alcuni concetti. La PMTS è una metodologia molto scientifica, che si basa
su osservazioni ed esperienze non solo di HH, ma anche del suo staff,su principi
fisici, dinamici, chinesiologici e psicologici applicati a sciatori di tutti i livelli.
Vi è una profonda analisi della questione ortopedica funzionale delle articolazioni
della caviglia , del ginocchio e dell'anca, che , come fisioterapista non posso
non condividere in pieno, e delle loro implicazioni nel gesto motorio riferito allo sci.
In sostanza non si vende fumo, ma si ragiona su dati supportati oggettivamente.
Su SkierSynergy - SkierSynergy vi è una raccolta video anche degli interventi in aula
di HH nei suoi seminari e nei suoi stage....e credetemi , è veramente un professore
dello sci a tutto tondo.
Ma il principio di base , e anche del suo relativo successo è che HH inizia il suo
lavoro con la pubblicazione di un testo che si chiamava " Anyone can be an expert skier"
" chiunque può diventare uno sciatore esperto" se applica nei suoi studi gli
"Essentials" ovvero i fondamentali..che sono pochi senza tanti fronzoli...ma su quelli
bisogna lavorare fino alla perfezione. Non c'è spazio per interpretazioni personali
di stampo latino o europeo, condite da "seghe" mentali tipicamente italiote con
ragionamenti filosofici e eccezzioni ad ogni paragrafo..... HH è pragmatico e
ortodosso...si fà questo e solo questo come ti dico io....pochissime cose ripetute
fino alla perfezione...punto. Lo studio dei fondamentali coinvolge tutti allo stesso
modo...basta andare sui suoi forum e leggere i commenti che fà agli allievi che
propongono i loro video....fondamentali punto e basta. Grande attenzione ai materiali
e al loro utilizzo appropriato, specie gli scarponi e il loro fitting costruito attorno al
piede dello sciatore.
Certo, bisogna comperare i libri, i dvd, cercare di interpretarli e poi andare su a provare
e riprovare buttando magari una giornata dove si poteva fare altro. Io l'ho fatto, passando
qualche bella ora a fare traverse in pista sullo sci nterno e sollevando l'esterno, a cercare di
capire come funziona la retrazione dello sci interno senza andare in rotazione o cosa vuol dire
controrotazione usando la " no swing pole plant" o l" hip-o-meter"....o provando a lavorare veramente
con le caviglie e vedere quanto riesco veramente a spigolare su un bel muretto ghiacciato....ecc.ecc..
risultati? Ottimi, ottime senzazioni e maggior sicurezza in tutte le condizioni anche se sono sicuro
che forse sto facendo giusto il 10% di quanto dovrei.
Guardate che HH nel suo blog ha citato anche la Jam session con foto e analisi del movimento dei
suoi maestri , e non in senso negativo, anzi. Mi piacerebbe molto che questa occasione di confronto,
questa possibilità di " travasare" esperienze andasse avanti con l'auspicio di un " invito - incontro" magari
proprio a Des Alpes o da qualche altra parte approffittando della presenza europea di HH , magari l'anno
prossimo con Jam Session...i supporti ci sono tutti, e credo riscuoterebbe un certo successo di parteci-
pazione.
Concludo, da allievo, dicendo che le scuole di sport in genere ma anche di altre scienze si giudicano
non dai propri maestri o dimostratori, ma dal livello raggiunto dai suoi allievi...... ora se il panorama italiano
è rappresentato dagli sciatori delle nostre piste, mi pare che di lavoro c'è ne sia da fare ancora parecchio..... e qui dò ragione a Federico (persona di una cultura
e preparazione straordinaria) che dice che c'è ancora un bel pò di gente che scia a spazzaneve con gli sci paralleli.

Ciao
 
Ultima modifica:
@Fede
Ti confermo che il soggetto in questione ha smesso di fare agonismo dopo un brutto incidente alle ginocchia occorso in una gara sulla Saslong. Confermo pienamente la tua disamina tecnica. Ti aggiungo che lo stesso mi disse che nella progressione didattica dell'allievo lo spazzaneve deve essere utilizzato il meno possibile, in quanto porta ad assumere una cattiva abitudine, cioè l'utilizzo dell'azione sterzante del piede, assolutamente da evitare. Gli risposi che ad un corso ad ottobre sullo Stelvio, il maestro ingaggiato per una tre giorni, non uno qualsiasi, mi fece fare come esercizio, lo spazzaneve abbinato ad un corretto movimento del bastone per circa 1 ora..Mi replicò che così facendo continuerò a dominare la velocità con la sbandata e non con la deformazione dell'attrezzo. A posteriori ti dico che ha fortemente ragione.
A Voi esperti di PMTS, una domanda: il raddrizzamento è previsto? Perchè HH dice in merito a questo filmato http://www.youtube.com/watch?v=7WHL0G4InJ (non ricordo le parole precise ma suonava così): è una buona sciata ma è too edge dominant? Cosa intendeva?

@Fausto
Il soggetto in questione non mi ha mai parlato di PMTS, ma più mi parlava più trovavo coincidenze con i video in rete di skiwhh che mi interessarono molto soprattutto nell'anno passato, tant'è che, nel gennaio 2011, scrissi un commento, a cui rispose HH, ad un video su youtube postato da quest'ultimo in merito alla movement analysis della sciata in campo libero di Bode Miller: MA Bode - YouTube.
 
Ai bimbi di 3-8 anni come insegno a sciare senza spazzaneve??? A parte che io utilizzo lo spazzaneve per altri motivi!! Nn certo per far le curve!!!
Anche io son dell'idea cmq di abbandonarlo prima possibile!!!! E poi gli insegno a usare tanto ma tanto spigolo!!!
Rimango tra l'altro dell'idea che cmq bisogna insegnare tutto!! Sia la sbandata che la conduzione!!!
Più cose si San fare meglio è!!!!
 
Guardate, siccome questa discussione l'ho aperta io, con la speranza di
coinvolgere il più possibile di voi, specie i maestri, e qualcosa si è mosso,
concludo con 2 parole sulla PMTS. Non c'è spazio per interpretazioni personali
di stampo latino o europeo, condite da "seghe" mentali tipicamente italiote con
ragionamenti filosofici e eccezzioni ad ogni paragrafo..... HH è pragmatico e
ortodosso...si fà questo e solo questo come ti dico io....pochissime cose ripetute
fino alla perfezione...punto
. Lo studio dei fondamentali coinvolge tutti allo stesso
modo...basta andare sui suoi forum e leggere i commenti che fà agli allievi che
propongono i loro video....fondamentali punto e basta. Grande attenzione ai materiali
e al loro utilizzo appropriato, specie gli scarponi e il loro fitting costruito attorno al
piede dello sciatore.
Certo, bisogna comperare i libri, i dvd, cercare di interpretarli e poi andare su a provare
e riprovare buttando magari una giornata dove si poteva fare altro. Io l'ho fatto, passando
qualche bella ora a fare traverse in pista sullo sci nterno e sollevando l'esterno, a cercare di
capire come funziona la retrazione dello sci interno senza andare in rotazione o cosa vuol dire
controrotazione usando la " no swing pole plant" o l" hip-o-meter"....o provando a lavorare veramente
con le caviglie e vedere quanto riesco veramente a spigolare su un bel muretto ghiacciato....ecc.ecc..
risultati? Ottimi, ottime senzazioni e maggior sicurezza in tutte le condizioni anche se sono sicuro
che forse sto facendo giusto il 10% di quanto dovrei.

Guardate che HH nel suo blog ha citato anche la Jam session con foto e analisi del movimento dei
suoi maestri , e non in senso negativo, anzi. Mi piacerebbe molto che questa occasione di confronto,
questa possibilità di " travasare" esperienze andasse avanti con l'auspicio di un " invito - incontro" magari
proprio a Des Alpes o da qualche altra parte approffittando della presenza europea di HH , magari l'anno
prossimo con Jam Session...i supporti ci sono tutti, e credo riscuoterebbe un certo successo di parteci-
pazione.
Concludo, da allievo, dicendo che le scuole di sport in genere ma anche di altre scienze si giudicano
non dai propri maestri o dimostratori, ma dal livello raggiunto dai suoi allievi...... ora se il panorama italiano
è rappresentato dagli sciatori delle nostre piste, mi pare che di lavoro c'è ne sia da fare ancora parecchio..... e qui dò ragione a Federico (persona di una cultura
e preparazione straordinaria) che dice che c'è ancora un bel pò di gente che scia a spazzaneve con gli sci paralleli.

Ciao
Mi limito a sottolineare con il rosso alcune cose che Fausto ha notato e che, per quel poco che io conosco, mi hanno subito favorevolmente colpito quando casualmente ho trovato il forum di HH su internet ed ho iniziato a leggerlo con molta più difficoltà di quello che fanno Fausto e Federico. Dato che io dell'inglese ho una conoscenza davvero limitata. Accidenti! Però anche dal mio basso livello sia sciistico che culturale mi si è aperto un nuovo mondo ben diverso da quello che avevo avuto fino ad allora modo di frequentare. E certe cose che finalmente vedo spiegate con ottima valenza tecnica da Federico e poi riprese da Fausto io (pur non essendo assolutamente in grado di fare altrettanto) in parte posso dire che le avevo "ADOTTATE" dicimo così intuitivamente dato che non potevo e non posso neppure ora disquisirne a livello tecnico.
Certo che dai suoi scritti emerge anche una personalità nuda e cruda e quindi anche il PMTS non poteva non rispecchiarla, poche cose ma buone come dice Fausto. Che poi potranno essere anche poche, ma se ti metti a leggere quello che c'è scritto nei suoi libri ti accorgi che dopo averli letti una prima volta e magari provato su pista, li rileggi e rileggi cose che prima ti erano sfuggite o forse sarebbe più preciso dire alle quali non avevi assegnato tutta la loro valenza.
Insomma, i libri sono molto facili da leggere sia per il linguaggio che per l' approccio. Invece per digerirli nella loro completezza credo che occorra più tempo di quello che uno preventivamente gli assegna. Proprio perchè rileggendoli i significati si reintegrano. Questo naturalmente non pretendo che valga per chi ha una conoscenza sciistica di alto livello, ma sarei pronto a scommettere almeno per il 90-95% degli sciatori italiani.
Quello che vorrei aggiungere è che valuto molto in positivo le esperienze che Fausto ha in parte condiviso con i partecipanti di questo forum, anche se sono convinto che possa fare e raccontarci ancora di più. Per esempio mi è sembrata molto interessante la sua valutazione sulla reale possibilità di progredire con una velocità superiore a quanto riusciva ad ottenere con la tecnica e l'insegnamento tradizionale. Questa è stata anche una mia prima impressione che non ho avuto modo di approfondire e verificare.
Certo è che quello spirito latino, per certi versi stravagante e in alcuni casi "artistico" a cui si riferisce Fausto e che ha sempre contraddistinto noi italiani e nel quale mi riconosco, poco si sposa con il pragmatismo di HH. Mi è sembrato un tipo schietto, semplice che va al sodo della cosa e che come dice Malf ha sensaltro avuto il merito di tradurre su carta un metodo che su pista funziona benissimo!
Ben vengano allora i discorsi tecnicamente complessi di Federico, le disquisizioni, i diversi punti di vista....... e questo comunque lo dico solo perchè spero che con un pò (.....) di metodo e con il giusto linguaggio anche quello che ora può apparire più complicato e magari riservato ad una ristretta cerchia di tecnici possa divenire anche se non il pane di tutti, quantomeno un companatico che può essere almeno capito non solo dagli addetti ai lavori.
 
Fede sono curioso??? Riesci a risponderei come h h insegna a bambini così piccoli senza uso dello spazzaneve???

nell'attesa della risposta di Fede, che incuriosisce anche me, ti metto questo link, così
per passare qualche minuto...allora sto seguendo la discussione intorno al piccolo sciatore
che vedrai...anni 8 ....il papà è un seguace di pmts e sta lavorando intorno alla formazione
sciistica del pupo..... i commenti degli apostoli di pmts sul loro forum al momento non sono
molto favorevoli, anzi molto critici nei confronti della tecnica del ragazzino..........
a me no pareva niente male per uno di 8 anni... di video vedrai che puoi tirarne fuori molti
dal link del papà ..... a te come ti pare ?? penso che il bimbo di spazzaneve, se sono coerenti
non ne ha fatto proprio....
Buey Grossman Slalom Free-skiing Flats, Lower River Run, Sun Valley, 12/12/11 - YouTube


qui qualcosa altro

Harald Harb coaching: How to build an 8 year old super skier". - YouTube
 
entro in questa magnifica discussione tecnica con una domanda, dopo che mi sono visto e rivisto i filmati di HH conditi anche da qlc ripresa di M.Hirscher: la sciata PMTS prescinde dalla distensione in fase di cambio di spigolo mentre delega la presa dello stesso ad un movimento di gambe che vanno a disegnare un angolo di quasi 90 gradi rispetto al tronco oppure il tronco rimane sempre in posizione centrale con una propensione in avanti ?

Grazie per un'eventuale spiegazione.
 
scuse...

Mi scuso con Baldax e tutti per la latitanza, ma il sabato e la domenica
alleno, il lunedì riapro lo studio, la notte studio per gli esami con Harald e
rivedo le bozze della traduzione degli "Essentials of skiing",
ergo sono un po'cotto...

Oggi a pizzichi e bocconi fra tecnigrafo (rimarrò antiquato e tradizionalista fino alla fine!)
e visite in cantiere sto scrivendo un post chilometrico con risposte per tutti
che assemblerò e posterò stasera, vi prego di aver pazienza...

Ciao a tutti,
Federico
 
Mi scuso con Baldax e tutti per la latitanza, ma il sabato e la domenica
alleno, il lunedì riapro lo studio, la notte studio per gli esami con Harald e
rivedo le bozze della traduzione degli "Essentials of skiing",
ergo sono un po'cotto...

Oggi a pizzichi e bocconi fra tecnigrafo (rimarrò antiquato e tradizionalista fino alla fine!)
e visite in cantiere sto scrivendo un post chilometrico con risposte per tutti
che assemblerò e posterò stasera, vi prego di aver pazienza...

Ciao a tutti,
Federico

Grazie a Federico, Fausto e tutti gli altri che hanno contribuito a questo interessantissimo topic ! :MONKEY
 
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