Guadagni comprensori sciistici

Perché a Ischgl i soldi ci sono. A San Martino di Castrozza gli albergatori fanno già molta fatica a pagare le rate del mutuo, e spesso nemmeno quelle. Non è' che siano cretini, anzi, in passato hanno già sottoscritto numerose ricapitalizzazioni. Me proprio la benzina non c'è.
 
e perchè? il costo dell'elettricita in ordine di importanza normalemente è al terzo posto, dopo ammortamento e personale
 
si ma a me serve il costo dell eletricità !!!

Negli ultimi anni, il costo dell'elettricità speso per far funzionare gli impianti l'intera stagione è pari a quello speso per far andare gli impianti di innevamento. una stagione intera di impianti costa tanto come far andare l'impianto di inevamento per un mese? Sì in condizioni critiche come nell'ultima stagioen sì. Magari non in tutti i comprensori ma in molti di quelli evoluti.

Questo perchè il prezzo dell'elettricità non è un numero fisso ma dipende da molti fattori. Fattori non solo tecnici ma anche di mercato: un fornitore potrebbe fare ottimi prezzi ad una società per motivi di marketing o di partecipazioni o altro.
Avere tanta energia in poco tempo (situazione dell'impianto di innevamento) è più complesso che averne una quaota costante per molti mesi (impianti di risalita). Due pensieri erano stati fatti qui: http://www.skiforum.it/skifocus/60-consumo-energia-emissioni-impianti-risalita.html

Concordo però che i costi della sola elettricità siano una voce secondaria delle spese dei comprensori. Però leggo:
Fatevi 2 calcoli con la calcolatrice e vedrete che vi sbagliate di grosso.
Ecco condividi i tuoi ragioanmebnti con tutti. Nessuno ha la verità in tasca e sarebbe piacevole osservare insieme il motivoper cui affermi che le spese elettriche sono le principali voci di spesa del bilancio annuale.
 
A Ischgl gli albergatori e altri sono direttamente coinvolti nella gestione degli impianti,cosi ho letto.Questo può spiegare molto, essendo loro in prima persona coinvolti
 
UUmm ... se è pari a quello per l' innevamento artificiale di un mese allora si che sono in difficoltà ma cosa intendi per un mese ? forse 720 ore ?
 
Perché vuoi stimare i guadagni di una società impiantistica se già ci sono i bilanci che te lo dicono? Leggiteli e non devi stimare nulla. Io che su quei bilanci ci ho anche lavorato e ci ho fatto diverse valutazioni ti posso dire che, a spanne, se una società incassa sopra il milione per impianto gestito, allora probabilmente è anche in grado di fare dividendi ( che è' poi la cosa che interessa ai soci ) e restare aggiornata come impianti ed innevamento.
 
Prendi un comprensorio di media grandezza e prova a stimare il guadagno e scrivilo qui e poi togli le spese divise per categorie e riportale qui ...
cosi vediamo ...

Fare neve costa principalmente,ma non solo, elettricita.. E costa intorno ai 3 euro a metro cubo. Innevare piste senza fondo naturale come quest'anno comporta investimenti che oscillano dai 25 ai 30mila euro a chilometro.
Per darti un parametro a fine dicembre sui quattro passi parlavano di aver gia speso 15 mln di neve,e sono soldi che escono in due settimane non pianificati a budget e che si pagano entro 2 settimane ,perche questa e' la scadenza delle bollette ,pena il distacco enel.

Trovare un finanziatore che molla 15 mln in pochi gg non e' neppure banale...comunque tanto per fugare il campo da chi ha idea di far quattrini aprendo comprensori sciistici.

Qualche dato:

Bormio ha 29 milioni di debiti. Livigno: 53, Santa Caterina 18, Ski area Valchiavenna: 24,4 milioni, Aprica 10,4. I ricavi non solo non ce la fanno a coprire i costi, ma la criticità è data quasi sempre da un giro d'affari che è di due-tre volte inferiore al reale fabbisogno di denaro per coprire le spese di gestione degli impianti.
E se si ammodernassero apriti cielo un impianto moderno costa anche 10 mln ,un gatto 300k euro,e ne van comprati 4/5 all anno anche solo x ruotare la flotta...

Quindi se avete 300 milioni di euro da investire per creare una stazione,meditate sul fatto che ci sono business piu remuneranti.
 
No ma seriamente, cos'è che fa funzionare le cose a Ischgl e non le fa funzionare a San Martino di Castrozza?

La teoria dei giochi alla base di sto meccanismo è molto interessante

È solo il senso di appartenenza alla comunità e di dovere verso di essa che fa partecipare tutti? L'intelligenza? Non si riesce proprio a vincolare contrattualmente le persone a fare aumenti di capitale in futuro, se sono soddisfatte certe condizioni ? Io se avessi un hotel in una località attraente ma in declino mi vincolerei volentieri. Ma se penso che gli altri possano fare i furbi non li metto nemmeno io i soldi.


Un altro metodo potrebbe essere l'ipercapitalizzazione, ognuno si impegna subito a versare un sacco di soldi che possano coprire anni e anni di perdite, altrimenti non se ne fa niente. Ma la vedo già più complicata perché quei soldi possono essere mal gestiti e non creare indotto che è invece la cosa fondamentale per cui il sistema può reggere: circolo virtuoso investimenti impianti-hotel pieni-copertura perdite impianti

Te lo spiego volentieri visto che tutti gli anni giro le Alpi in lungo e in largo... Per poi concludere puntualmente che come Ischgl non c'è niente ! È la mentalità che fa la differenza, sembra il solito cliché, ma è così. Nel senso che li guardano avanti. Qui no. Li investono veramente tanto, in continuazione e anche quando non ce n'è bisogno. Perché poi negli anni gli torna tutto indietro quadruplicato, senza poteri forti e appoggi politici da compiacere o da ungere. Quando li dicono che aprono, aprono, anche senza neve, almeno il 60% del comprensorio, non badano a spese e non accampano scuse. E vi garantisco che io l'ho fatta lì l'apertura di stagione in un'annata sfigata tipo questa e vi garantisco che li la settimana la potete prenotare sempre senza patemi, tra l'altro in quelle condizioni a prezzi davvero ottimi. Perché sanno che poi così torni, ed infatti è proprio così. Poi sono stati bravi ad appiattire tutto su uno standard, elevato si, ma tutto uguale. Nel senso che l'offerta alberghiera è tutta medio alta, le strutture sono simili come qualità e prezzo, e quindi non si fanno concorrenza a ribasso. Per trovare a meno, bisogna allontanarsi dal paese. Ma se sei in paese, hai un bello sconto sullo skipass. Cose che qua te le sogni. Hanno investito per rendere il posto sempre attrattivo figo e alla moda, senza però diventare una roba di lusso alla Briatore. Offrono sano divertimento, in pista e fuori, e sai che vai tranquillo, vale esattamente quello che costa. Al contrario da noi si cerca di spremere e fregare il turista da Week end il più possibile oggi, e chissenefrega domani. Ischgl sarà ****, sarà anche cara, ma parcheggi (enormi vicini e moderni) sono gratuiti, gli skibus pure fino ai paesi distanti 15 km, non fai mai fila ed è tutto perfetto. Da noi, fatta eccezione forse per l'alto Adige, faranno tanto i nordici, ma permane la mentalità da mercante nordafricano. Noi non andremo mai da nessuna parte, e sarà sempre peggio, almeno finché continueremo ad essere in questo sistema economico (€)
 
Molto interessante la spiegazione sul 'sistema Ischgl'.

Io ho fatto il nome di Ischgl come esempio estremo di località con impianti e investimenti incredibili, al 99% in perdita (ma forse non è neanche vero), e un sistema che funziona alla grande. La mia domanda è però: cosa ferma il proprietario dell'hotel di successo di Ischgl a non dire 'io altri soldi non li metto, vedetela voi' che tanto il suo hotel andrà bene uguale visto il successo che ormai ha la località? Sono possibili accordi programmatici che vincolino gli investitori a continuare a investire in futuro, o è solo il senso del dovere, di appartenenza alla comunità che impone moralmente di non tirarsi indietro?
 
Molto interessante la spiegazione sul 'sistema Ischgl'.

Io ho fatto il nome di Ischgl come esempio estremo di località con impianti e investimenti incredibili, al 99% in perdita (ma forse non è neanche vero), e un sistema che funziona alla grande. La mia domanda è però: cosa ferma il proprietario dell'hotel di successo di Ischgl a non dire 'io altri soldi non li metto, vedetela voi' che tanto il suo hotel andrà bene uguale visto il successo che ormai ha la località? Sono possibili accordi programmatici che vincolino gli investitori a continuare a investire in futuro, o è solo il senso del dovere, di appartenenza alla comunità che impone moralmente di non tirarsi indietro?

secondo me l'uno e l'altro, e come dicevo prima una grande lungimiranza e capacità di guardare al futuro e soprattutto oltre la punta del proprio naso!
 
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