capanna margherita luglio 2011

richie79

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Ciao a tutti,
vorrei andare su alla capanna margherita e vorrei sapere da chi ha già fatto questa esperienza com'è dal punto di vista della difficoltà, della bellezza, il tempo che ci vuole, la preparazione necessaria. E ovviamente cerco anche qualcuno esperto che è interessato a farla quest'anno, nel periodo migliore che, a quanto ho sentito, è luglio.
 
Ciao a tutti,
vorrei andare su alla capanna margherita e vorrei sapere da chi ha già fatto questa esperienza com'è dal punto di vista della difficoltà, della bellezza, il tempo che ci vuole, la preparazione necessaria. E ovviamente cerco anche qualcuno esperto che è interessato a farla quest'anno, nel periodo migliore che, a quanto ho sentito, è luglio.

La difficoltà è unicamente legata a:

- quota: presumendo che tu dorma in quota ad uno dei due rifugi (Gnifetti o Mantova) e che il giorno prima riesca ad ambientarti, bisogna comunque ricordare che i 1000m di dsl per la vetta (e quindi la capanna Margherita) sono lunghi in sviluppo e a quote alle quali difficilmente si cammina sulle Alpi.

- progressione in conserva su neve: sebbene mai ripida l'ascensione comporta la progressione in conserva (e quindi capacità nel farlo) per superare diversi tratti non lontano da crepacci. Solo gli ultimi metri verso il rifugio sono più pendenti.

Per il resto è un meraviglioso ed affollatissimo trekking di alta montagna con ramponi ai piedi e picozza in mano. Lo spettacolo nei pressi del Colle del Lys diventa grandioso.

I tempi dall'arrivo della funivia sono di circa 1h-1h30' per arrivare ai rifugi. Di lì mediamente si arriva in vetta in circa 3h30'-4h. Ovviamente la preparazione e l'abitudine fa tutto per modificare questi tempi.

E' bene non sottovalutare la preparazione all'ascensione magari facendo un paio di uscite a quote alte nel periodo precedente, soprattutto se non si conosce la propria reazione all'altitudine e allo sforzo ad alta quota.
 
La difficoltà è unicamente legata a:

- quota: presumendo che tu dorma in quota ad uno dei due rifugi (Gnifetti o Mantova) e che il giorno prima riesca ad ambientarti, bisogna comunque ricordare che i 1000m di dsl per la vetta (e quindi la capanna Margherita) sono lunghi in sviluppo e a quote alle quali difficilmente si cammina sulle Alpi.

- progressione in conserva su neve: sebbene mai ripida l'ascensione comporta la progressione in conserva (e quindi capacità nel farlo) per superare diversi tratti non lontano da crepacci. Solo gli ultimi metri verso il rifugio sono più pendenti.

Per il resto è un meraviglioso ed affollatissimo trekking di alta montagna con ramponi ai piedi e picozza in mano. Lo spettacolo nei pressi del Colle del Lys diventa grandioso.

I tempi dall'arrivo della funivia sono di circa 1h-1h30' per arrivare ai rifugi. Di lì mediamente si arriva in vetta in circa 3h30'-4h. Ovviamente la preparazione e l'abitudine fa tutto per modificare questi tempi.

E' bene non sottovalutare la preparazione all'ascensione magari facendo un paio di uscite a quote alte nel periodo precedente, soprattutto se non si conosce la propria reazione all'altitudine e allo sforzo ad alta quota.

Concordo pienamente con quanto hai detto e vorrei aggiungere il consiglio di partire moooolto presto dal rifugio. Meno tempo si sta sul ghiacciaio nelle ore calde minore è l'esposizione al rischio di finire in qualche buco. Ho visto gente salire a delle ore assurde con un caldo e un sole pazzesco.
Altra cosa: io consiglio di dormire al Mantova. Struttura migliore, e a mio avviso (qualcuno mi prenderà per matto) quel centinaio di metri in meno di quota ti fanno dormire un pochino meglio, sempre che tu riesca a chiudere occhio....:D
 
Dormi alla Gnifetti, recenti lavori hanno migliorato la struttura, e alla mattina hai 200 metri di dislivello in meno, con partenza in piano e non in salita per sgranchire bene le gambe...dammi retta che conosco "benino"...
 

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Dormi alla Gnifetti, recenti lavori hanno migliorato la struttura, e alla mattina hai 200 metri di dislivello in meno, con partenza in piano e non in salita per sgranchire bene le gambe...dammi retta che conosco "benino"...
Come non detto. Io ci sono stato nel 2004 ed era abbastanza pulp. Meglio così....:D
 
Dormi alla Gnifetti, recenti lavori hanno migliorato la struttura

Adesso i cessi profumano :shock::shock:?
Se mi concentro riesco ancora a ricordare il fetore, e l'ultima volta correva l'anno 2003...

Per il resto, consiglio comunque di portarsi qualche pastiglia contro il mal di testa, che aiuta sempre, e i tappi per le orecchie visto che chi russa si addormenta sempre prima...
 
Adesso i cessi profumano :shock::shock:?
Se mi concentro riesco ancora a ricordare il fetore, e l'ultima volta correva l'anno 2003...

Per il resto, consiglio comunque di portarsi qualche pastiglia contro il mal di testa, che aiuta sempre, e i tappi per le orecchie visto che chi russa si addormenta sempre prima...

Mi inserisco per sfatare un paio di "miti".
- Dormire una notte a 3000-3500 metri non serve a nulla per "acclimatarsi" (anzi...)
L'unico vantaggio è il dislivello in meno da fare il giorno prima.
- Il mal di testa in quota è sintomo di mal di montagna (a meno che uno la sera prima non si sia tracannato 6 birre...); Le "pastiglie pe ril mal di testa" non servono; quello che funzionano sono diamox e cortisonici (cioè farmaci per il mal di montagna, che tuttavia, o ci si porta dietro un medico che li sa usare o non li consiglio). Il miglior rimedio non farmacologico è mantenersi ben idratati (non alcol!)
- Evitare assolutamente la furbata di prendere un sonnifero: in quota si dorme male per la carenza di ossigeno; di notte si sta peggio perchè si tende a repirare meno; tutti i sonniferi deprimono il respiro, quindi...

Da un punto di vista teorico i 150-200 metri di differenza mantova-gnifetti possono migliorare la notte (d'altra parte sono 150-200 in più da scarpinare il giorno dopo).

Se non sio è mai stati in quota ottimo il consiglio di "provare" una quota superiore ai 3000 metri prima.

Si tenga presente che a 3500 metri il 30-35% delle persone soffre di mal di montagna. Se uno sta malissimo di giorno (un po' di mal di testa è "normale") non è un'ideona passarci la notte, quindi molto meglio provare prima una volta con gita "in giornata" che trovarsi per la prima volta nella vita alla Gnifetti alle 18.30, stare male e non sapere bene se stare o scendere
 
Mi inserisco per sfatare un paio di "miti".
- Dormire una notte a 3000-3500 metri non serve a nulla per "acclimatarsi" (anzi...)
L'unico vantaggio è il dislivello in meno da fare il giorno prima.
- Il mal di testa in quota è sintomo di mal di montagna (a meno che uno la sera prima non si sia tracannato 6 birre...); Le "pastiglie pe ril mal di testa" non servono; quello che funzionano sono diamox e cortisonici (cioè farmaci per il mal di montagna, che tuttavia, o ci si porta dietro un medico che li sa usare o non li consiglio). Il miglior rimedio non farmacologico è mantenersi ben idratati (non alcol!)
- Evitare assolutamente la furbata di prendere un sonnifero: in quota si dorme male per la carenza di ossigeno; di notte si sta peggio perchè si tende a repirare meno; tutti i sonniferi deprimono il respiro, quindi...

Da un punto di vista teorico i 150-200 metri di differenza mantova-gnifetti possono migliorare la notte (d'altra parte sono 150-200 in più da scarpinare il giorno dopo).

Se non sio è mai stati in quota ottimo il consiglio di "provare" una quota superiore ai 3000 metri prima.

Si tenga presente che a 3500 metri il 30-35% delle persone soffre di mal di montagna. Se uno sta malissimo di giorno (un po' di mal di testa è "normale") non è un'ideona passarci la notte, quindi molto meglio provare prima una volta con gita "in giornata" che trovarsi per la prima volta nella vita alla Gnifetti alle 18.30, stare male e non sapere bene se stare o scendere

Ognuno faccia quello che vuole: se vuoi tenerti il mal di testa e/o non dormire fallo pure. A me la prima volta alla Gnifetti il gestore diede un'aspirina (di cui era ben rifornito chissà perché;)) che mi permise di non avere la testa in una morsa: questo mi basta! Se poi uno vuole prendersi i farmaci specifici per il mal di montagna, faccia pure. Se uno ha paura di morire nel sonno, stia sveglio.

Io prendo analgesici e sonnifero, per ora non sono ancora morto e mi sono sempre tolto il mal di testa. D'altra parte conosco molto bene i farmaci che uso e la reazione del mio corpo: non mi inventerei di provare roba nuova in montagna.

Infine ricordo che non perché una volta non ci sono stati problemi questo sia una regola: gente che è sempre stata bene può una volta accusare mal di montagna.
 
Dormire la sera prima in quota fa eccome...lo stesso vale per l'aspirina che contribuisce ad alleviare il malessere, ma penso più che altro per quanto fluidifichi il sangue...cure miracolose comunque non esistono, se uno sta male non può che peggiorare e l'unica è scendere, o soffrire e stare con il rischio di complicare la situazione, e ne ho viste di veramente brutte. I farmaci vanno comunque assunti prima di salire in quota, il diamox soprattutto andrebbe preso magari la mattina prima di salire in Gnifetti, e magari uno alla sera. Quando i sintomi ci sono ormai è tardi...
Per i sonniferi, sopratutto a quote più alte (se non si dorme alla gnifetti è già un casino eh...) andrebbero evitati per le apnee notturne che avvengono normalmente in quota...
Non ce n'è, l'unica è salire con calma e dormire a metà se non si è abituati. Ed evitare di partire con l'idea di assumere farmaci per evitare, doping...
 
Dormire la sera prima in quota fa eccome...lo stesso vale per l'aspirina che contribuisce ad alleviare il malessere, ma penso più che altro per quanto fluidifichi il sangue...cure miracolose comunque non esistono, se uno sta male non può che peggiorare e l'unica è scendere, o soffrire e stare con il rischio di complicare la situazione, e ne ho viste di veramente brutte. I farmaci vanno comunque assunti prima di salire in quota, il diamox soprattutto andrebbe preso magari la mattina prima di salire in Gnifetti, e magari uno alla sera. Quando i sintomi ci sono ormai è tardi...
Per i sonniferi, sopratutto a quote più alte (se non si dorme alla gnifetti è già un casino eh...) andrebbero evitati per le apnee notturne che avvengono normalmente in quota...
Non ce n'è, l'unica è salire con calma e dormire a metà se non si è abituati. Ed evitare di partire con l'idea di assumere farmaci per evitare, doping...

Steu , sbaglio o tu ci lavori al Margherita ?
 
io fece prima nottata al rifugio Vigevano la seconda nottata allo gnifetti e la terza a capanna margherita. dormendo a tutte queste quote e spezzando il tragitto in 3 notti non ebbi problemi di acclimmatamento non fosse per la nottata a 4500 anche se riuscii a dormire anche li:D. come già ti hanno detto da un punto di vista alpinistico le difficoltà sono unicamente legate alla meteo ed a come il tuo corpo risponde a uelle quuote per il resto è una camminata in un ambiente stupendo. se posso permettermi lo gnifetti l'ho trovato troppo affollato e caro mentre al capanna margherita la cena (ore 17:30) fu senza dubbio migliore e meno casinistica
 
matte83;1040756se posso permettermi lo gnifetti l'ho trovato troppo affollato e caro mentre al capanna margherita la cena (ore 17:30) fu senza dubbio migliore e meno casinistica[/QUOTE ha detto:
Io al Margherita ho mangiato un piatto di pasta che era la fine del mondo!!!
Ma ero salito in giornata dai Salati (il funifor non c'era ancora) e l'appetito non mi mancava di certo... :skipasta:
Comunque anche della Gnifetti non mi posso lamentare, anche se ci sono sempre stato in aprile, prima dei grandi affollamenti (anzi, eravamo sempre in pochi).
 
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