thefabius
Well-known member
Vista la dispensa da parte di Fabio sul vincolo 1 3d = 1 sci, posto anche io la mia recensione dei materiali testati a PMC gli scorsi giorni.
Spero Renn e signora non me ne vogliano (il titolo è ovviamente uno scherzo ).
Le mie recensioni sono forse un pizzico diverse: ho provato molti sci, con grande soddisfazione, notando un livello medio degli sci assai elevato, che rende moooolto difficile la vita di un (cattivo) tester come me!
GS (negozio)
Ho provato tutti e 6 gli sci a disposizione (uno per azienda) e devo dire che non ce ne è stato uno che abbia palesato difetti. Ho anche potuto variare le condizioni, visto che soprattutto il primo giorno in basso la neve dopo le 11 e mezza era abbastanza smossa, e questa cosa non ha messo in crisi nessuno dei 6. Dovendo cmq citare particolari, o provare a stilare una ipotetica classifica di gradimento, di entusiasmo trasmesso (ovvio, personalissima), devo dire che l’Atomic D2 GS 179 è quello che ho preferito su tutti gli altri: tenuta super ma manovrabilità anche a bassa velocità, stabilissimo e liscio, ti invoglia a correre e non tradisce in nessun frangente. Appena dietro, lo Head iSpeed 180: comportamento molto simile al D2, forse un pizzico più tosto in uscita di curva, ma anche un pochino meno facile/maneggevole a bassa velocità e in corto raggio. Elan GSX 182, Rossignol 9GS 180 e Volkl Racetiger GS 180 mi sono piaciuti parecchio: il primo molto secco, nervoso, quasi simile ad un FIS come sensazioni, il secondo universale e “facile” da molti punti di vista, il terzo leggero e divertente, mai affaticante, versatile. Ultimo nel mio gradimento il Salomon 2V 178: sia chiaro che è cmq un ottimo sci, di buona tenuta, ma rispetto agli altri è quello più anonimo, che fa tutto bene senza eccellere in nulla.
SL (negozio, 165)
Anche in questo caso ho provato tutti e 6 gli sci a disposizione (sempre uno per azienda), e qui come ipotetica classifica ho uno aex equo: Rossignol 9SL “Slantnose” e Head iSL sono quelli con cui ho instaurato il feeling migliore (cioè un divertimento pazzesco!).
Il primo mi ha permesso delle pieghe assurde, forse mai fatte prima, gira in un fazzoletto e invoglia anche a correre, mantenendo cmq una buona stabilità su sconnesso/riportato. Il secondo forse è appena più lento nell’inversione di spigoli rispetto al primo, ma ha grandissima tenuta, infonde sempre sicurezza e offre uno invidiabile smorzamento delle vibrazioni ed asperità.
Tra gli altri, invece, Volkl Racetiger è risultato facilissimo e leggero, mai stancante, molto fruibile.
Elan SLX mi è sembrato il degno fratello del GSX, anch’esso secco e nervoso, con una grande tenuta. Atomic D2 SL e Salomon 3V li ho trovati per alcuni versi assai simili: molto buoni, maneggevoli e intuitivi, il primo ha però perso il carattere purosangue che lo contraddistingueva (forse a causa dell’ammorbidimento della coda?) e con esso una parte delle emozioni che regalava, mentre il secondo, molto poliedrico, magari può essere una buona scelta per chi ha ancora delle pecche in fatto di centralità e quindi ricerca uno SL tollerante.
FIS
Ho potuto provare solo il Rossignol GS 191 (27m) e il Volkl Racetiger GS 183 (23m).
La mia personale opinione è forse controcorrente rispetto ad altri, ma penso seriamente che sci di questo tipo siano poco godibili in normali sciate “turistiche”: richiedono sempre una velocità di base abbastanza elevata, quindi pista libera e ben preparata. E sono sempre molto dispendiosi in termini di energia richiesta (dando ovviamente per scontata la tecnica necessaria al loro sfruttamento).
Sulla Croda Rossa ho avuto la fortuna di poter sciogliere le briglie su una nera poco affollata (anche se qualcuno mi avrà probabilmente maledetto) e devo dire che entrambi gli sci hanno sfoderato quello per cui sono fatti: infondere sicurezza attraverso una stabilità e una tenuta pazzesca!
Il Rossignol mi è sembrato addirittura più maneggevole del Volkl, sebbene di maggior raggio, ma ho penato un po’ a capirne le modalità di uso (occorre mantenere in pressione l’esterno per tutta la durata della curva, senza troppa fretta di traslare il peso all’interno per cambiare, pena la tangente).
Il Volkl dal canto suo sfoggia un sound sulla neve mai sentito prima ad alcun altro sci (sembra un Cayenne Turbo che tritura il ghiaccio a 250 Kmh!!): appena messo ai piedi fa subito capire di essere una vera putrella, rigido da far paura, poco confortevole, e di adattarsi solo a condizioni estreme (fondo duro e velocità elevata), restituendo ovviamente sensazioni forti con tenuta e sicurezza al 100%.
Altro
Salomon BBR: molto atteso, molto strano. Le punte sbananano in continuazione, ma la cosa non inficia la tenuta o la conduzione. Buona galleggiabilità, inversione di spigolo non rapidissima (e in fin dei conti non è quello per cui sono stati progettati, almeno immagino). Immensa visibilità (basta vedere le reazioni della gente alla cabinovia!). Ma… cui prodest? Lo comprereste? Io no…
Volkl Code (176, almeno credo, visto che in azienda non si sbottonano più di tanto): lo ho provato solo perché in attesa di altro sci, ammetto candidamente di non averlo messo nella lista di quelli che mi interessavano. E invece… uno sci che mi ha lasciato di stucco! Non è un gara-negozio, eppure ci ho scorrazzato tra i pali senza alcun problema (e senza grandi differenze rispetto ad altri gara-negozio). Ma allo stesso momento sa essere facile e maneggevole, sa adattarsi alle diverse condizioni della neve, e risulta pure abbastanza galleggiante. Insomma, uno sci poliedrico per tutta la giornata (e per tutte le giornate!).
Spero Renn e signora non me ne vogliano (il titolo è ovviamente uno scherzo ).
Le mie recensioni sono forse un pizzico diverse: ho provato molti sci, con grande soddisfazione, notando un livello medio degli sci assai elevato, che rende moooolto difficile la vita di un (cattivo) tester come me!
GS (negozio)
Ho provato tutti e 6 gli sci a disposizione (uno per azienda) e devo dire che non ce ne è stato uno che abbia palesato difetti. Ho anche potuto variare le condizioni, visto che soprattutto il primo giorno in basso la neve dopo le 11 e mezza era abbastanza smossa, e questa cosa non ha messo in crisi nessuno dei 6. Dovendo cmq citare particolari, o provare a stilare una ipotetica classifica di gradimento, di entusiasmo trasmesso (ovvio, personalissima), devo dire che l’Atomic D2 GS 179 è quello che ho preferito su tutti gli altri: tenuta super ma manovrabilità anche a bassa velocità, stabilissimo e liscio, ti invoglia a correre e non tradisce in nessun frangente. Appena dietro, lo Head iSpeed 180: comportamento molto simile al D2, forse un pizzico più tosto in uscita di curva, ma anche un pochino meno facile/maneggevole a bassa velocità e in corto raggio. Elan GSX 182, Rossignol 9GS 180 e Volkl Racetiger GS 180 mi sono piaciuti parecchio: il primo molto secco, nervoso, quasi simile ad un FIS come sensazioni, il secondo universale e “facile” da molti punti di vista, il terzo leggero e divertente, mai affaticante, versatile. Ultimo nel mio gradimento il Salomon 2V 178: sia chiaro che è cmq un ottimo sci, di buona tenuta, ma rispetto agli altri è quello più anonimo, che fa tutto bene senza eccellere in nulla.
SL (negozio, 165)
Anche in questo caso ho provato tutti e 6 gli sci a disposizione (sempre uno per azienda), e qui come ipotetica classifica ho uno aex equo: Rossignol 9SL “Slantnose” e Head iSL sono quelli con cui ho instaurato il feeling migliore (cioè un divertimento pazzesco!).
Il primo mi ha permesso delle pieghe assurde, forse mai fatte prima, gira in un fazzoletto e invoglia anche a correre, mantenendo cmq una buona stabilità su sconnesso/riportato. Il secondo forse è appena più lento nell’inversione di spigoli rispetto al primo, ma ha grandissima tenuta, infonde sempre sicurezza e offre uno invidiabile smorzamento delle vibrazioni ed asperità.
Tra gli altri, invece, Volkl Racetiger è risultato facilissimo e leggero, mai stancante, molto fruibile.
Elan SLX mi è sembrato il degno fratello del GSX, anch’esso secco e nervoso, con una grande tenuta. Atomic D2 SL e Salomon 3V li ho trovati per alcuni versi assai simili: molto buoni, maneggevoli e intuitivi, il primo ha però perso il carattere purosangue che lo contraddistingueva (forse a causa dell’ammorbidimento della coda?) e con esso una parte delle emozioni che regalava, mentre il secondo, molto poliedrico, magari può essere una buona scelta per chi ha ancora delle pecche in fatto di centralità e quindi ricerca uno SL tollerante.
FIS
Ho potuto provare solo il Rossignol GS 191 (27m) e il Volkl Racetiger GS 183 (23m).
La mia personale opinione è forse controcorrente rispetto ad altri, ma penso seriamente che sci di questo tipo siano poco godibili in normali sciate “turistiche”: richiedono sempre una velocità di base abbastanza elevata, quindi pista libera e ben preparata. E sono sempre molto dispendiosi in termini di energia richiesta (dando ovviamente per scontata la tecnica necessaria al loro sfruttamento).
Sulla Croda Rossa ho avuto la fortuna di poter sciogliere le briglie su una nera poco affollata (anche se qualcuno mi avrà probabilmente maledetto) e devo dire che entrambi gli sci hanno sfoderato quello per cui sono fatti: infondere sicurezza attraverso una stabilità e una tenuta pazzesca!
Il Rossignol mi è sembrato addirittura più maneggevole del Volkl, sebbene di maggior raggio, ma ho penato un po’ a capirne le modalità di uso (occorre mantenere in pressione l’esterno per tutta la durata della curva, senza troppa fretta di traslare il peso all’interno per cambiare, pena la tangente).
Il Volkl dal canto suo sfoggia un sound sulla neve mai sentito prima ad alcun altro sci (sembra un Cayenne Turbo che tritura il ghiaccio a 250 Kmh!!): appena messo ai piedi fa subito capire di essere una vera putrella, rigido da far paura, poco confortevole, e di adattarsi solo a condizioni estreme (fondo duro e velocità elevata), restituendo ovviamente sensazioni forti con tenuta e sicurezza al 100%.
Altro
Salomon BBR: molto atteso, molto strano. Le punte sbananano in continuazione, ma la cosa non inficia la tenuta o la conduzione. Buona galleggiabilità, inversione di spigolo non rapidissima (e in fin dei conti non è quello per cui sono stati progettati, almeno immagino). Immensa visibilità (basta vedere le reazioni della gente alla cabinovia!). Ma… cui prodest? Lo comprereste? Io no…
Volkl Code (176, almeno credo, visto che in azienda non si sbottonano più di tanto): lo ho provato solo perché in attesa di altro sci, ammetto candidamente di non averlo messo nella lista di quelli che mi interessavano. E invece… uno sci che mi ha lasciato di stucco! Non è un gara-negozio, eppure ci ho scorrazzato tra i pali senza alcun problema (e senza grandi differenze rispetto ad altri gara-negozio). Ma allo stesso momento sa essere facile e maneggevole, sa adattarsi alle diverse condizioni della neve, e risulta pure abbastanza galleggiante. Insomma, uno sci poliedrico per tutta la giornata (e per tutte le giornate!).