3 soluzioni:il tunnel(42 mln€),le tettoie antivalanghe o lo spostamento della statale
Passo Gardena: transito con brivido - Cronaca - Alto Adige
PASSO GARDENA. Da qualche giorno si transita, fra muraglie di neve. C'è il rischio, soprattutto con il disgelo, di altre slavine. Con conseguenti chiusure della strada di passo Gardena. Una situazione che sta creando grandi disagi nelle due vallate ladine. I tecnici dell'assessorato ai lavori pubblici, sollecitati dall'assessore Florian Mussner, hanno definito tre possibilità di intervento per scongiurare altre chiusure al traffico della strada.
Le ricorda lo stesso assessore: "La prima è la costruzione di un tunnel sotto la parete rocciosa nel tratto in rettilineo che precede gli ultimi tornanti verso il passo; la seconda è la realizzazione di una serie di tettoie anti valanghe, la terza è lo spostamento della sede stradale più sotto rispetto all'attuale carreggiata. La soluzione del tunnel è di difficile attuazione per i costi esorbitanti, oltre 42 milioni di euro. Anche la terza soluzione, quella dello spostamento della strada, è complicata. La deviazione dovrebbe essere all'altezza dello chalet Gerard ma prevederebbe una serie di pendenze notevoli. Non restano che le tettoie. I tecnici, a tal proposito, completeranno i loro studi con relativi costi. Poi ne parleremo in giunta provinciale e quindi presenteremo l'elaborato al Comune di Selva Gardena e, per conoscenza, anche a quello di Corvara". Nulla di fatto, dunque. O quasi.
La strada che dal bivio Miramonti porta a passo Gardena e quindi verso l'Alta Badia continua ad essere a forte rischio. D'inverno, come è accaduto di recente, è sovente chiusa per pericolo di caduta valanghe. Lo stesso accade in estate quando, dopo ogni piovasco di una certa entità, macigni precipitano dal costone roccioso. E ogni volta che il transito viene vietato le proteste, più che giustificate, si ripetono. I residenti non ne possono più. Di recente il sindaco di Corvara ha chiesto rapidi interventi alla Provincia.
"Ma sono anni che siamo in queste condizioni - dice Renate Kostner Pizzinini del Romantik hotel Cappella di Colfosco - e non ne possiamo proprio più. Non parlo dei disagi che subiscono i nostri ospiti ma soprattutto dei veri e propri calvari che debbono sopportare tutti gli studenti badioti che frequentano le scuole in Gardena e tutti coloro che debbono muoversi per questioni di lavoro. Ogni volta che la strada deve essere chiusa, i badioti devono fare il giro attraverso la Pusteria e risalire la val Gardena da Chiusa. Sono situazioni allucinanti che si potevano risolvere tanti anni fa quando Selva aveva i soldi per sistemare almeno dei paravalanghe come ha fatto Corvara sul suo versante". Anche Nives Mussner dell'hotel chalet Gerard evidenzia "la necessità di un intervento, preferibilmente con la costruzione di un tunnel. Ogni volta che la strada viene chiusa noi lamentiamo un calo negli affari, soprattutto nei fine settimana. Sono soprattutto gli ospiti dell'Alta Badia che, non potendo transitare per il passo, rinunciano a farci visita perché non se la sentono di fare il lungo giro attraverso la statale pusterese e quindi l'A22. Ma, al di là dei problemi economici del nostro locale, ciò che trovo ingiusto è che si impedisca spesso la necessaria mobilità fra una vallata e l'altra".
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06 aprile 2013