Sci e agonismo

scusa ma quali distacchi minimi? ricordo bene quando mi allenavo 8 secondi su un tracciato di 36 eran considerati un abisso!! Grossomodo quello che ci si aspetta tra giovani e baby...

Osserva bene, il migliore dei baby sprint ha un tempo di 44.64, un' Alberti Morgana, giovani, ha un 40.22, 4 secondi non son pochi, son d'accordo, ma sta ragazza viene a scuola con me, fa gare fis, a mio parere su un tracciato da 36 secondi, minimo 7 secondi li avrebbe dovuti dare...
Il fatto che mi premeva sottilinare è il seguente:
Il tracciato era stretto e troppo angolato, quindi con sci da gigante norme fis non riuscivi a stare dentro dando il massimo. Per questo, essendo una garetta sociale sarebbe stato meglio avere degli sl piuttosto...
Altro esempio, guarda un Mattia Uttini, ski pool vco, tesserato fis, corso maestri, ha preso addirittura 7 secondi dal 1° baby, ha sbagliato nella parte alta, poi non ha più recuperato perchè naturalmente con dei 191 non è riuscito a stare dentro... Un baby sprint, in genere ha già un buon livello, ha più che un accenno di parallelo, ha già fatto qualche porta, ma non può essere paragonato ad un atleta giovani con 12 anni di esperienza alle spalle.. Ripeto su un tracciato scorrevole, a norma, come minimo un giovane riserverebbe 7/10 secondi di distacco dal baby.. Poi se si lavora sullo stretto e sull'angolato, a parità di materiali, logicamente i distacchi diminuiscono, il baby si ritrova avantaggiato, mentre il giovane ha difficoltà...
 
Osserva bene, il migliore dei baby sprint ha un tempo di 44.64, un' Alberti Morgana, giovani, ha un 40.22, 4 secondi non son pochi, son d'accordo, ma sta ragazza viene a scuola con me, fa gare fis, a mio parere su un tracciato da 36 secondi, minimo 7 secondi li avrebbe dovuti dare...
Il fatto che mi premeva sottilinare è il seguente:
Il tracciato era stretto e troppo angolato, quindi con sci da gigante norme fis non riuscivi a stare dentro dando il massimo. Per questo, essendo una garetta sociale sarebbe stato meglio avere degli sl piuttosto...
Altro esempio, guarda un Mattia Uttini, ski pool vco, tesserato fis, corso maestri, ha preso addirittura 7 secondi dal 1° baby, ha sbagliato nella parte alta, poi non ha più recuperato perchè naturalmente con dei 191 non è riuscito a stare dentro... Un baby sprint, in genere ha già un buon livello, ha più che un accenno di parallelo, ha già fatto qualche porta, ma non può essere paragonato ad un atleta giovani con 12 anni di esperienza alle spalle.. Ripeto su un tracciato scorrevole, a norma, come minimo un giovane riserverebbe 7/10 secondi di distacco dal baby.. Poi se si lavora sullo stretto e sull'angolato, a parità di materiali, logicamente i distacchi diminuiscono, il baby si ritrova avantaggiato, mentre il giovane ha difficoltà...



Ciao Simo, scusa il mio dubbio ma non credo che un baby sprint di 5 anni possa avvicinarsi ad un Giovane, in genere i baby sprint vengono fatti partire nell'ultimo muretto e fanno una decina di porte. Non conosco questa gara ma se è aperta a tutti non credo si sia tracciato tanto stretto altrimenti arrivavano in pochi. Se un giovane ma anche un children in una gara normale desse solo 7/10 secondi ad un baby sprint sarebbe meglio facesse del free.
 
ex agonista di Genova

almeno 15 anni di sci club. La passione è la cosa che mi ha spinto, ho inziato a sciare a 3 anni ma non mi soddisfaceva, volevo qualcosa di più, dare un senso a qulle discese. cosi verso i 10 ho convinto (aiuata anche da alcuni maestri che mi seguivano) i miei ad affrontare il modo delle gare. Sulla spesa dovresti chiedere a loro..certo non è uno sport da tutti (spero infatti che mia figlia non me lo chieda mai :)) però c'è anche da dire che per fare quello rinunciavo a tanto altro...uscite alla sera con gli amici (tanto al sabato e domenica mi svegliavo alle cinque per le gare) vacanze (le mie vacanze erano le sessioni di allenamento) vestiti di un determinato tipo. Tenevo i soldi dei regali delle nonne per comperarmi gli sci, con un paio ci facevo due stagioni, e quelli dell'anno prima li usavo per ricognizione. Non avevo il doppio paio di sci uguali e neppure quelli da super G, ma andavo lo stesso e neppure troppo male.

Mi sono rotta i legamenti a 16 anni in gara, gesso, ginocchiera, intervento...un calvario di 6 mesi...ma ho voluto rimettermi in pista a o ottobre ero già ad allenarmi.
Sacrificio, fatica, dolore, che non sempre sono ricambiati da risultati o da soddisfazioni...perchè magari hai la stagione no, oppure l'allenatore che non ti valorizza....però una grande scuola di vita, che non ti insegna a mollare mai. Lo sci (fatto come si deve) è uno degli sport più educativi che ci siano.

Al massimo nella mia carriera ho ottenuto qualche titolo regionale e un quarto posto agli italiani universitari, niente di eclatante, eppure ero sempre li, week end dopo week end, a quel cancelletto di partenza. provavo le partenze dal letto di casa mia o sul tappeto, cercavo di prepararmi psicologicamente alla gare dai banchi di scuola, essendo a genova non sempre ci si poteva allenare il giorno prima, spesso andavi a fare una gara con 5 giorni di non sci sul groppone.

Io ho sempre incontrato un mondo trasparente, forse ero troppo piccola per rendermene conto. I ragazzi, alcuni, erano viziati, magari figli di gente abbiente, ma tanti erano come me, con genitori patiti di sci che facevano i salti mortali per accontantare i loro figli. E mi va di credere che sia ancora cosi.

La svolta c'è stata quando ho intrapreso la strada per diventare maestra, verso i 18 anni. Li si che c'era del marcio. E non vi sto a dare i dettagli, perchè siamo in un posto pubblico. Ma cose veramente da arresto. Ho provato, mi sono allenata, tanto anche, ma i risultati non arrivavano. Non ero di certo un fenomeno, e per questo avrei dovuto avere quell'aiutino che mi sono sempre rifiutata di avere. Mio padre insisteva, ma o ce la facevo con le mie forze, o niente. Infatti è stato niente, anche perchè volevo finire l'università.

Non so se ti ho risposto, grazie a te però che mi hai dato modo di ricordare quei bellissimi anni.
 
ho iniziato a fare agonismo a quattro anni per il semplice fatto che mio fratello maggiore aveva iniziato a sciare in agonismo e i miei genitori non sapevano più dove mettermi ormai il maestro non mi serviva sapero sciare (si a quattro anni sapevo sciare ahahah) e sono entrata in una squadra. ovvio è molto impegnativo vado in montagna ogni week-end e due pomeriggi alla settimana (16:00-00:00) e il giorno dopo vado a scuola!!! non dico di aver i voti migliori del mondo ma me la cavicchio quindi riesco a combinare bene scuola e sci. Nello sci è molto difficile arrivare ad alti livelli se sei in una squadra provinciale io per esempio vengo da padova ma ora sono nello sci club di Cortina ed è molto dura probabilmente salirò di un altro livello. sto per entrare nelle NAZIONALI!!!!! a livello economico non è complicato l'unico problema è gestire il tempo: svegliarsi ogni mattina alle 6 prendere la maccina andare a sciare, tornare studiare e il giorno dopo andare a scuola. MA SE QUALCOSA TI PIACE OGNI SACRIFICIO UN DOMANI NON CONTERA' PIU' NULLA (spero sono ancora giovane per dirlo)
 
A livello economico non è complicato perché non paghi tu... :wink:

A parte questo, complimenti e in bocca al lupo!!! [emoji2]
 

.

riprendo questo post.

gare amatoriali zona lombardia-piemonte-valle d'aosta ne fanno?

se si dove posso trovare info a riguardo?

grazie
 
il modo più semplice è rivolgerti a qualche sci club della tua zona...

altrimenti qui trovi il calendario del comitato regionale alpi occidentali, in cui dovrebbero essere riportate anche le evntuali gare di propaganda... comunque, salvo che si tratti di manifestazioni particolari, per partecipare occorre comunque essere iscritti a uno sci club...

altra opzione, il circuito di gare csi, ma non so come sia strutturato in quelle zone...
 
bellissima discussione ed ottimi interventi..
io quest'anno ho sciato molto anche in infrasettimanale e mi sono reso conto che ci sono tanti atleti (penso bambini delle elementari osservando la stazza..) che si allenano anche per tutta la mattinata.. mi sono chiesto come facciano.. saltano la scuola ? oppure sono inseriti in scuole "amiche" che agevolano l'attività sportiva come succede a buoni livelli anche in altri sport come il calcio per esempio ?
 
boh, io sono piú veniale e pratico... a fare una stagione di gare master con la speranza di essere competitivo ci vogliono circa 10k a stagione... 3 paia di sci e conseguenti lavorazioni da un bravo skiman, da cambiare se non ogni stagione ogni due, 2 paia di scarponi, le trasferte per le gare e un allenatore che ti segua ogni tanto...
costa sicuramente meno che correre in moto il civ, ma é comunque oneroso...
certo se sei giovane e promettente con l’appogio di uno sciclub te la cavi con circa la metá, ma da adulto ti devi arrangiare in tante cose e quindi i costi si impennano.
 
boh, io sono piú veniale e pratico... a fare una stagione di gare master con la speranza di essere competitivo ci vogliono circa 10k a stagione... 3 paia di sci e conseguenti lavorazioni da un bravo skiman, da cambiare se non ogni stagione ogni due, 2 paia di scarponi, le trasferte per le gare e un allenatore che ti segua ogni tanto...
costa sicuramente meno che correre in moto il civ, ma é comunque oneroso...
certo se sei giovane e promettente con l’appogio di uno sciclub te la cavi con circa la metá, ma da adulto ti devi arrangiare in tante cose e quindi i costi si impennano.

E devi aggiungere gli allenamenti. Conoscendo diversi master pure abbastanza forti, a parte qualche caso più unico che raro ti alleni parecchio, e tutto l'anno, segno che devi poterti permettere non tanto i costi monetari di una struttura e di un allenatore, che sono ancora ancora non esagerati, ma quanto i costi NON monetari, ovvero il tempo a disposizione per allenarti.
 
Domanda probabilmente un po’ banale, ma il giro dei master da chi è frequentato? Ex atleti che non hanno sfondato? Appassionati che hanno cominciato tardi a fare pali? Ex ragazzi che facevano pali e hanno mollato e dopo ripreso? Maestri?
E l’età media? Trentenni o cinquantenni?
 
più cinquantenni che trentenni... tra i 30 e i 40 anni è il periodo in cui generalmente si hanno figli piccoli, per cui il tempo a disposizione è veramente poco (ne so qualcosa)...

tanto per darti un termine di paragone, la scorsa settimana alla finale nazionale del trofeo delle società (una gara master abbastanza frequentata) erano iscritti 30 master A (30-45 anni), 101 master B (45-60 anni) e 80 master C (oltre i 60 anni)...
 
Domanda probabilmente un po’ banale, ma il giro dei master da chi è frequentato? Ex atleti che non hanno sfondato? Appassionati che hanno cominciato tardi a fare pali? Ex ragazzi che facevano pali e hanno mollato e dopo ripreso? Maestri?
E l’età media? Trentenni o cinquantenni?

C'è un po dei tutto di quel che hai detto, soprattutto ex atleti di medio livello che a 20 anni si pigliavano bastonate e a 50 tenendosi in forma e allenandosi regolarmente riescono a togliersi qualche soddisfazione.
 
siccome devo prendere uno sci "master" per ricominciare a fare qualche garetta dopo 20 anni, c'è uno sci migliore di altri da prendere?

cioè magari ci sono modelli meno impegnativi o meno stancanti.

consigli?

ovviamente raggio 23 o similare
 
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