botto
I ♥ Pelmo
Voglio provare a fare una recensione “secondo me” delle 10 aree del DS che conosco (qualcuna meglio, qualcuna peggio), lasciando fuori 3 Valli (dove non ho mai sciato) e Plose (dove ho sciato troppi anni fa).
Non una recensione tecnica, ma una recensione emozionale “secondo me”, che riguardano solo la giornata sugli sci e non tutto il resto (paese, parcheggi, apres ski, alberghi). Già conoscete le mie inclinazioni, il tipo di comprensori che prediligo, ecc … dunque nessuno si offenda per quello che leggerà.
Spero però possa essere utile a chi non conosce queste aree e deve pianiifcare le proprie vacanze.
Le emozioni sono molto fresche, perché in 8 di queste aree ho sciato tra dicembre e questi primi giorni di gennaio. Malgrado infatti la disavventura occorsami durante le ferie natalizie (di cui solo pochi di voi sono a conoscenza visto che non frequento più quel surrogato di accadde oggi), sono riuscito, sia prima che dopo che mi sono ripreso dallo choc, a bazzicare molte aree.
Parto dalle due aree più controverse e più agli antipodi, Cortina e Kronplatz.
Cortina
Una sciata a Cortina in zona Tofana è “lo sci”. Credo di non poter chiedere nient’altro: piste molto tecniche, ottimo soleggia mento, almeno fino al primo pomeriggio, panorami incredibili, piste che entrano “dentro” le montagne, grandi dislivelli, piste lunghe ….. devo continuare? Soffre la stagione avanzata (causa esposizione a sudest), ma in quel caso Ra valles è un rifugio sicuro al 100%. Ai piedi delle Tofane (stessa area), molte e varie piste facili dove passare i pomeriggi con i bimbi che la mattina hanno fatto la scuola, dopo che la mattina vi siete brasati le gambe sulle piste alte.
Una sciata in zona 5 Torri/Col Gallina/Falzarego (e mettiamoci la pista Armentarola) appaga invece lo spirito (e la gola: Scotoni e Averau sono tra le cucine migliori delle Dolomiti). Alcune piste davvero belle e non banali, sole che si può rincorrere, alcuni versanti con neve buona in tutte le stagioni.
Una sciata in Faloria è più classica, ma sempre molto tecnica, e soprattutto è un rifugio sicuro per la stagione avanzata. Una sciata in Cristallo (pur essendo area piccola in sé, peraltro collegata al Faloria) è di nuovo un tuffo “dentro” la montagna. La forcella Staunies (anche solo fino all’intermedia, visto che la parte alta non l’aprono praticamente mai) è un’emozione da provare, oltre che una pista bellissima.
Anche San Vito, Misurina ed Auronzo (quest’ultimo piccolo ma di pregio) hanno i loro mini comprensori , ma sono assai defilati rispetto a Cortina.
PRO di Cortina: vedi sopra, e mediamente poca gente sulle piste
CONTRO di Cortina: alcuni impianti vecchi (ma non quelli che contano, credetemi), rifugi molto cari (se si usa la zona ristorante, altrimenti normali) pochi e piccoli.
Cortina PIACE A: chi ama sciare davvero, chi preferisce fare 3 ore tirate a 8 di passeggiate, chi ama le Dolomiti estreme e non si stanca di guardarle
Cortina NON PIACE A: a chi vuole il comprensorio 300 km. sci ai piedi, a chi valuta la bellezza guardando la ski map, a chi ama le piste facili
Kronplatz
E’ innegabile: il Plan è quello con le piste più belle (o meglio: è quello con più belle piste) e meglio tenute. Hernegg, Sylvester (questa molto sopravvalutata però, secondo me), Olang, Marchner, Alpen …. tutte piste perfette dove, con vari livelli di difficoltà, mettere in pratica la tecnica imparata sulla …. tastiera. Piste enormi dove i bolzanini hanno dimostrato una volta di più che qualche ettaro di bosco sacrificato allo sci crea ricchezza.
Ma ….. quando arrivi in cima al Plan, o nei primi metri di queste piste che si dipartono da lì, sembra di essere in spiaggia a ferragosto. E’ davvero un’esagerazione: quando scio al Plan mi diverto da matti, scio bene, ma la vista della folla e delle orribili strutture che ci sono in cima sono un pugno alle mie emozioni.
Anche i panorami sono quelli che sono (anche se lo skyline verso le Alpi Aurine e gli Alti Tauri è davvero notevole): quando poi plani su Riscone, ti sembra di arrivare al parcheggio di un ipermercato di pianura, se plani verso Valdaora vedi solo infrastrutture e parcheggi che assediano quella valletta.
Le cose cambiano andando verso san Vigilio, nel bene e nel male. Le piste che scendono verso Passo Furcia sono sempre massacrate e lì bisogna mettere anche in conto file agli impianti. Le piste che scendono verso san Vigilio sono più old style, anche per la conformazione del terreno.
Ma almeno san Vigilio torna ad essere un bel paesino “di montagna” nella sua bella conca, e le piste sull’altro versante (Erto e Pre da Peres) sono più genuine e normali, ancorchè assai toste.
Un discorso a parte per la Piculin: uno sfregio tra le “viles” dell’Alta Badia dove fino a 5 anni fa non c’era nulla, esposta tutto il giorno al sole fino a bassa quota, tutta in contropendenza.
Un non senso, ma occorre riconoscere che: ci vuole grande tecnica per sciare bene sulla Piculin, ha avvicinato Alta Badia e Kronplatz, ha fatto (o potrà fare) la fortuna di paesi come La Val, san Martino, fin su fino a Pedraces.
Non è vero che è un “non senso”: lo scrivo solo perché sono invidioso del fatto che i bolzanini riescono sempre a fare ciò che ritengono utile per loro.
PRO di Kronplatz: le piste bellissime e ben tenute, l‘ottimo innevamento artificiale, gli impianti efficientissimi, l’ottimo soleggiamento
CONTRO di Kronplatz: la folla (non ci farei mai sciare un figlio piccolo), l’assenza delle Dolomiti, l’assenza di “charme”, la poca varietà delle piste, l’innevamento naturale non al top
Kronplatz PIACE A: chi ama le belle piste e se ne frega di tutto il resto
Kronplatz NON PIACE A: a chi vuole il comprensorio 300 km. sci ai piedi, a chi cerca anche emozioni
Alta Badia
“Secondo me” è molto sopravvalutata: ha il grande vantaggio di essere baricentrica rispetto a Kronplatz, Cortina, Arabba/Marmolada, val Gardena, ma in Alta Badia si passeggia molto sugli sci e si scia poco.
Questa almeno è la sensazione che da a me, forse per l’abitudine di sciare a Cortina che è l’opposto.
Mi piace moltissimo l’Alta Badia, mi appaga lo spirito, mi sento a casa, i panorami sono belli, è il trionfo del sole e della pace dei sensi, ci vado più che posso, ma grandi assenti sono le piste. Per carità. Ha le sue belle piste, anche parecchie, ma sono sparse agli antipodi del comprensorio e per raggiungerle occorre fare stradine, piste insulse, o brevissimi tratti di belle piste.
Le "bellissime" della val Badia, sono solo belle piste. Senza parlare delle blasonatissime (Gran Risa e Boè), cito a mo’ di esempio la Vallon: ne sento parlare spesso come di pista bellissima. In effetti è bella, ma è l’unica che “entra” dentro le montagne, forse per questo sembra tanto bella, in realtà è una pista come ce ne sono tante in giro per le Dolomiti.
L’Alta Badia ha però le sue chicche un po’ defilate, dove si può respirare senza che ti pestino le code: la zona Gardenaccia/Sponada/Pedraces, una delle mie preferite in tutte le Dolomiti, e la Val Stella Alpina a Colfosco, anche qui poche ma belle piste, con un ottimo soleggiamento.
PRO di Alta Badia: panorami e sole ovunque, dolcezza dei paesaggi, ottimi rifugi, baricentrica rispetto alle altre aree DS, grandissima varietà e numero di piste, grande “charme” che si respira ovunque
CONTRO di Alta Badia: la folla, i piccoli dislivelli, le piste mediamente facili (se guardate le statistiche di una sciata in Alta Badia ve ne accorgerete)
Alta Badia PIACE A: chi ama il sole, il turismo sugli sci, i bei rifugi, i comprensori 300 km. sci a piedi, l’aria della Val Badia
Alta Badia NON PIACE A: a chi vuole sciare davvero
Val Gardena
La val Gardena è tra le mie preferite per la grandissima varietà dei versanti e dei relativi panorami.
Basta citare il sole eterno ed il fantastico panorama di Col Raiser/Seceda, il “non sci” dell’Alpe di Siusi in un posto di una bellezza fantastica, la maestà del Sassolungo che sovrasta la zona di Plan de Gralba, l’incanto della città dei sassi, la vista da Passo Gardena …. E potrei andare avanti.
Tanta folla in pista anche qui, ma oasi ci sono anche qui, come sempre basta uscire dal Sella Ronda. La zona Monte Pana ne è un esempio, ma anche la zona Seceda/Col Raiser è tutto sommato vivibile.
Le piste tecniche non mancano (Cir/dantercepies, Ciampinoi, Sasslong, Monte Pana, ecc….), anche se pure qui bisogna andarsele a cercare. La Sasslong non sarebbe così bella se non fosse la pista della “libera”, però non si può negare che sia davvero una bella pista.
E anche qui rifugi sulle piste ai limiti della perfezione.
PRO di Val Gardena: , sul Sella Ronda, panorami, ottimi rifugi, varietà e numero di piste, grande “charme” che si respira ovunque
CONTRO di Val Gardena: la folla, l’attraversamento dei paesi con gli sci a piedi o con tunnel/trenini
Val Gardena PIACE A: secondo me quasi a tutti, qualcuno la amerà alla follia, qualcuno la apprezzerà e basta, ma difficile dire che non piace
Val gardena NON PIACE A: vedi sopra
Val di Fassa
La Val di Fassa ha due facce ben distinte: la zona inserita nel Sella Ronda, e le varie zone decentrate più o meno collegate.
Personalmente, e l’amico Foddy non me ne voglia, l’ampia (e soleggiatissima!) zona del Belvedere (in senso lato) non mi dice molto. Ha alcuni bei (e soleggiati, per me è importante) tratti, ma non dà molti stimoli. Certo farsi le paraboliche del Lupo Bianco a tutta velocità (folla permettendo) è divertentissimo, certo la vista su Sassolungo e Sella (e Catinaccio, ecc…) è stupenda, però manca qualcosa. Ricordiamo però che è anche il punto di accesso al Sass Pordoi, uno dei punti più panoramici e punto di partenza dei tanti canalini del Sella.
Molto bella “secondo me” la zona Alba/Buffaure. La nera di Alba (Ciampac) è “secondo me” molto più bella della blasonatissima Gran Risa: meno gente, più varia (curve e cambi pendenza , meno addomesticata).
La zona del Ciampac è molto aperta e merita qualche curva, ma sono la/le piste che scendono dal Buffaure che mi piacciono tanto. Sole, panorama, giusta pendenza …. sono per me un mix che fanno della discesa a Pozza una delle mie preferite delle Dolomiti.
Non ho mai sciato a Vigo/Ciampedie, ma so già che mi piacerebbe! Amo i comprensori piccoli e defilati. Idem per Carezza (sempre Fassa, no?).
Anche tutta la Val di Fassa è costellata di ottimi rifugi, davvero di gran livello.
PRO di Val di Fassa: sul Sella Ronda, panorami, ottimi rifugi, porta sul Sella, possibilità di comprensori defilati e poco affollati
CONTRO di Val di Fassa: poche piste tecniche, carenza di collegamenti sci ai piedi
Val di Fassa PIACE A: Foddy per l’apres ski (ma questo aspetto non è contemplato nella mia monografia), chi ama essere sul Sella Ronda, ma con la possibilità di scapparne anche lontano
Val di Fassa NON PIACE A: chi ama le piste tecniche (le deve andare a cercare ad Arabba), chi vuole tutto collegato e non ama skibus o spostare l’auto
Arabba
Arabba è la porta della Marmolada e questo dice tutto.
Ma anche ad Arabba pulsano due anime: quella inserita nel Sella Ronda, che beneficia dei milioni di bip all’anno e sembra un’appendice della Val Badia (con alcune pregevoli piste ed ottimi rifugi) e quella più “veneta”, ovvero Porta Vescovo e Marmolada.
Più veneta come inadeguatezza di alcuni impianti, ma anche come severità ed asprezza dei paesaggi.
Le piste di Porta Vescovo sono tra le più belle e tecniche delle Dolomiti, tutte concentrate lì. Hanno l’handicap (che diventa vantaggio a stagione avanzata) di una rigorosissima esposizione a nord, che le lascia in ombra per ¾ della stagione.
E la Marmolada è la Marmolada, sia per i mazinga che per i freerider, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Arabba è l’unica delle 4 stelle del Sella Ronda ad essere “vicino” al Civetta, e questo può essere un’opportunità in più.
PRO di Arabba: sul Sella Ronda, porta sulla Marmolada, piste tecniche
CONTRO Arabba: scarso soleggiamento della zona Porta Vescovo, poche piste adatte per famiglie
Arabba PIACE A: chi ama le piste tecniche, chi ama la Marmolada, chi ama essere sul Sella Ronda
Arabba NON PIACE A: chi ama il sole, chi ama i paesaggi aperti e riposanti
Civetta
Grandi potenzialità: se fosse in Alto Adige sarebbe diventato un must, in Veneto subisce: alcuni impianti andrebbero rivisti, alcune piste sono ancora rustiche (ma forse è un bene).
Panorami vari e maestosi: la vista da Col Fioret è tra le più belle ed aperte delle Dolomiti (escludendo i punti elevati come Lagazuoi, Sass Pordoi, Marmolada ecc…) è impossibile elencare tutte le montagne che si vedono da lì; il Civetta che incombe ti accompagna sempre; la parete del Civetta sulle piste di Zoldo ti fa pensare alla maestà del Monte Bianco!
La zona Palafavera/Alleghe/Pescul è un’Alta Badia in piccolo: alcune ottime piste (Fertazza e discesa verso Alleghe, ahimè sempre in ombra) alternate a stradine di collegamento e brevi pezzi di belle piste; anche l’ambiente, con alcuni alpeggi, ricorda in piccola l’Alta Badia.
La zona di Zoldo ha un miglior soleggiamento, il Civetta che ti accompagna ovunque, alcune belle piste tecniche e mai banali, un clima abbastanza festaiolo. L’impianto di illuminazione notturna è un pugno nell’occhio durante il giorno, l’inquinamento luminoso che ne deriva devastante; da casa mia a san Vito si vede un forte chiarore alla sinistra del Pelmo (chi conosce la geografia della zona potrà capire).
La zona in generale ha ottimi e numerosi rifugi, mi sto convincendo sempre più che mancano solo a Cortina!
Se mai verrà realizzato il nuovo comprensorio Civetta/Cadore, quel che ne verrebbe fuori darebbe punti a tutti!!
PRO del Civetta: panorami favolosi, piste molto varie e numerose, baricentro del giro della Grande Guerra
CONTRO del Civetta: scarso soleggiamento di alcune zone (Alleghe e discese verso Pescul), alcuni impianti importanti per i collegamenti da rivedere
Civetta PIACE A: chi ama guardarsi attorno mentre scia, chi ama cambiare vista e tipo di piste durante la giornata
Civetta NON PIACE A: chi non può fare a meno della perfezione degli alto atesini , chi vuole 300 km. di piste collegate (ma 5 Torri/lato Giau e Malga Ciapela sono vicini è c’è lo skibus).
Alta Pusteria
Uno dei posti dove maggiormente amo sciare: questione molto emozionale e dovuta anche al fatto che ci vado 1 giorno ogni tanto, dovessi starci una settimana dovrei emigrare verso Plan e Cortina (O valle Aurina e Sillian per uscire dal DS).
Un altro di quei posti dove, pur essendoci poche piste, scii tanto e fai tanti metri di dislivello. Monte Elmo e Croda Rossa sono collegati (ancora per quest’anno e forse il prossimo) da uno skibus con tragitto di 5 minuti.
Monte Elmo: 3 piste principali (2 nere ed una rossa) ed alcune piste accessorie. La nera e la rossa verso Versciaco sono le classiche belle piste nel bosco: tecniche e varie, davvero belle, un po’ artificiose. La nera verso Sesto invece è tutto il contrario: muretti alternati a discese in ambiente “vero”, con una vista sulle Dolomiti di Sesto e sulla Val Fiscalina da far piegare le gambe. Rifugi davvero ottimi sul Monte Elmo!!
Croda Rossa: una nera mozzafiato, una bellissima rossa ed alcune piste accessorie. Tallone d’Achille: manca il sole sulle piste, forse in stagione avanzata ci arriva. In compenso tanto sole in cima, dove ci sono un paio di skilift ed il parco giochi.
Non ho mai fatto lo skiweg verso Passo Monte Croce Comelico, né mi sono mai avventurato a Padola (da quest’anno nel DS), dove so esserci alcune piste di pregio.
PRO di Alta Pusteria: piste tecniche, impianti efficienti, bellissimi panorami
CONTRO di Alta Pusteria: scarso soleggiamento della Croda Rossa, poche piste
Alta Pusteria PIACE A: chi piace sciare e non conta i km. di piste ma il dislivello
Alta Pusteria NON PIACE A: chi giudica dai km. di piste
Fiemme/Obereggen
Cermis ed Obereggen sono agli antipodi.
Cermis ha poche ma bellissime piste, un altro di quei posti dove in un giorno scii davvero tanto e fai tanto dislivello. Come piace a me.
L’esposizione è croce e delizia del Cermis: poco sole, se non in stagione avanzata, ma ottima qualità della neve. Solo dalla cima i panorami sono davvero belli, mentre la vista verso la valle è poco dolomitica e a tratti poco alpina.
Obereggen invece non mi appassiona, anche se confesso di non sciarci da almeno 15 anni: un Kronplatz in piccolo, con i suoi difetti, ma senza averne i pregi. Troppa folla, troppa artificiosità, piste belle ma non lunghissime. Se il Kronplatz sembra l’ipermercato, Obereggen sembra il supermercato. Certo che questi bolzanini sono forti! Beh, un grande pregio ce l'ha rispetto a Kronplatz: ambiente e panorami superlativi!!
Impossibile scrivere PRO e CONTRO: sono troppo dissimili.
San Martino di Castrozza
Una Cortina in piccolo, con gli stessi pregi e gli stessi difetti, anche nel paese e nella logistica (ma non è oggetto della monografia).
Anche a san Martino si scia davvero, le piste sono lunghe e belle ed anche i collegamenti tra i due poli (Tognola e Ces) sono fatti di piste vere in mezzo alle montagne e non di stradine. E ci sono due poli non collegati (Colverde e Passo Rolle), ognuno con il suo perché.
Superlativi i panorami.
E i difetti? Comprensori scollegati, impianti lenti, un numero di km. di piste che non va in tripla cifra. Non ricordo la qualità ed il costo dei rifugi sulle piste.
E come Cortina ha i suoi amatori ed i suoi detrattori.
Una cosa non si capisce: Sta in provincia di Trento e sembra una stazione del Veneto. Perché?
PRO di S.Martino: piste belle e lunghe, panorami superlativi, ottimo soleggiamento
CONTRO di S.Martino: alcuni impianti vecchi, comprensorio non enorme
S.Martino PIACE A: chi ama sciare davvero, chi preferisce fare 3 ore tirate a 8 di passeggiate, chi ama le Dolomiti estreme e non si stanca di guardarle (gli stessi di Cortina)
S.Martino NON PIACE A: a chi vuole il comprensorio 300 km. sci ai piedi, a chi valuta la bellezza guardando la ski map, chi si aspetta la perfezione dei trentini
Tre Valli
Stazioni moderne, ben servite, allegre e attente al turista: solo da Falcade però si accede direttamente alle piste da sci, mentre sia da Moena che da Predazzo occorre usare auto o skibus. E' però possibile sfruttare molti parcheggi in quota.
I 2 sottocomprensori, Falcade-Passo San Pellegrino e Lusia-Bellamonte, sono collegate tramite skibus, ca. 15 minuti di percorrenza. Ho avuto conferma che la gente odia gli skibus: da solo all'andata, da solo al ritorno. Eppure non c'è tanta differenza con un'ovovia ... Mah, non lo capisco.
Falcade-Passo San Pellgrino è il trionfo del sole, dei panorami, degli spazi aperti e delle piste semplici. Molto appagante dal punto di vista del turista, meno dal punto di vista dello sciatore. Le sole piste davvero degne di questo nome sono le discese da Col Margherita al Passo San Pellegrino, ma ci sono tante altre piste carine (la Panoramica a Falcade la mia preferita), ma dove i tratti tecnicamente belli sono brevi. Ma sole e panorami mi hanno fatto amare questa parte. Inoltre buone possibilità di fuoripista abbastanza facili, sia dalla seggiovia Laresei, sia dal Col Margherita, entrambi i pendii esposti a nord. Dal Col Margherita anche il famoso ‘fuoripista controllato’.
Lusia-Bellamonte: versante Lusia (verso Moena) con 2 o 3 piste davvero bellissime, tecniche, esposte a nord con neve ottima, servite da impianti veloci, non tanto affollate. La Piavac è tra le più belle del DS, nera con cambi di pendenza che la movimentano, anche se ne limitano la visibilità e ti costringono a rallentare per evitare possibili scontri. A marzo sono comunque in pieno sole, probabilmente a Natale sono sempre in ombra. Il versante Bellamonte (verso Predazzo) torna ad essere il regno di piste facili, soleggiate ed affollate. Fa il paio con falcade-san Pellegrino, ma preferisco il primo.
PRO di 3 valli: panorami bellissimi, sole ovunque, dolcezza dei paesaggi, rifugi a buon mercato,
CONTRO di 3 valli: le piste mediamente facili (fatta eccezione per Col Margherita e versante Lusia)
3 valli PIACE A: chi ama il sole, gli spazi aperti, i fuoripista facili (anche se molti sono esposti a sud)
3 valli NON PIACE A: a chi ama le piste tecniche, a chi odia gli skibus
Valle Isarco
Due Comprensori tra loro distanti ca. 40’ minuti d’auto, ma con alcune caratteristiche in comune. Impossibile però parlarne senza separarli.
Il primo è Glitschberg-Jochtal, da qualche anno tra loro collegati da un ovovia. Accesso più comodo da Maranza, dove si trova ampio parcheggio.
La parte ‘Glitschberg’ è piccolina, con alcune seggiovie lente (che non mi disturbano affatto), ma di grandissimo pregio le piste che scendono dalla cima più alta. Soffre l’esposizione, in compenso piste soleggiatissime in ogni stagione.
Jochtal è una stazione più moderna, con alcune belle nere che scendono a valle e due picchi super soleggiati con bei pistoni a mammelloni che scendono.
Nel complesso Glitschberg-Jochtal è molto vario e può soddisfare tuti i gusti.
E poi c’è la Plose: strafamosa per la Trametsch che in effetti è pari alla sua fama. Una pistone lungo e vario, con belle curve ed una bellissima vista sulla valle con Bressanone. Di nero ha ben poco, ma nel complesso è una pista quasi perfetta. Il resto del comprensorio è piccolo, ma con tre grandi pregi: 1. panorami (bellissimo sia verso le Dolomiti, con Sass De Putia e le Odle in primo piano, ma con Catinaccio e Sciliar dietro le quinte - persino il mio Pelmo si vede dalla cima – sia verso la valle dell’Isarco, sia verso il Renon, le Dolomiti di Brenta e tutto il crinale ; 2. Sole: sulle piste alte non manca mai, in nessuna ora e in nessun giorno dell’anno, ci staresti a sciare fino alla chiusura con queste picchiate contro il sole 3. Piste: belle, bellissime, anche qui con tante bei mammelloni naturali. Ovviamente soffre l’esposizione: comprensorio perfetto per dicembre e gennaio.
PRO di Valle Isarco: panorami bellissimi, sole ovunque, grande varietà, alcune piste di grandissimo pregio
CONTRO di Valle Isarco: due comprensori tra loro lontani, entrambi non tanto grandi; soffrono l’esposizione in stagione avanzata
Valle Isarco PIACE A: chi ama il sole, le piste aperte, le 'ripetute' e …. la Trametsch
Valle Isarco NON PIACE A: a chi ama i grandi comprensori e macinare piste sempre diverse
Non una recensione tecnica, ma una recensione emozionale “secondo me”, che riguardano solo la giornata sugli sci e non tutto il resto (paese, parcheggi, apres ski, alberghi). Già conoscete le mie inclinazioni, il tipo di comprensori che prediligo, ecc … dunque nessuno si offenda per quello che leggerà.
Spero però possa essere utile a chi non conosce queste aree e deve pianiifcare le proprie vacanze.
Le emozioni sono molto fresche, perché in 8 di queste aree ho sciato tra dicembre e questi primi giorni di gennaio. Malgrado infatti la disavventura occorsami durante le ferie natalizie (di cui solo pochi di voi sono a conoscenza visto che non frequento più quel surrogato di accadde oggi), sono riuscito, sia prima che dopo che mi sono ripreso dallo choc, a bazzicare molte aree.
Parto dalle due aree più controverse e più agli antipodi, Cortina e Kronplatz.
Cortina
Una sciata a Cortina in zona Tofana è “lo sci”. Credo di non poter chiedere nient’altro: piste molto tecniche, ottimo soleggia mento, almeno fino al primo pomeriggio, panorami incredibili, piste che entrano “dentro” le montagne, grandi dislivelli, piste lunghe ….. devo continuare? Soffre la stagione avanzata (causa esposizione a sudest), ma in quel caso Ra valles è un rifugio sicuro al 100%. Ai piedi delle Tofane (stessa area), molte e varie piste facili dove passare i pomeriggi con i bimbi che la mattina hanno fatto la scuola, dopo che la mattina vi siete brasati le gambe sulle piste alte.
Una sciata in zona 5 Torri/Col Gallina/Falzarego (e mettiamoci la pista Armentarola) appaga invece lo spirito (e la gola: Scotoni e Averau sono tra le cucine migliori delle Dolomiti). Alcune piste davvero belle e non banali, sole che si può rincorrere, alcuni versanti con neve buona in tutte le stagioni.
Una sciata in Faloria è più classica, ma sempre molto tecnica, e soprattutto è un rifugio sicuro per la stagione avanzata. Una sciata in Cristallo (pur essendo area piccola in sé, peraltro collegata al Faloria) è di nuovo un tuffo “dentro” la montagna. La forcella Staunies (anche solo fino all’intermedia, visto che la parte alta non l’aprono praticamente mai) è un’emozione da provare, oltre che una pista bellissima.
Anche San Vito, Misurina ed Auronzo (quest’ultimo piccolo ma di pregio) hanno i loro mini comprensori , ma sono assai defilati rispetto a Cortina.
PRO di Cortina: vedi sopra, e mediamente poca gente sulle piste
CONTRO di Cortina: alcuni impianti vecchi (ma non quelli che contano, credetemi), rifugi molto cari (se si usa la zona ristorante, altrimenti normali) pochi e piccoli.
Cortina PIACE A: chi ama sciare davvero, chi preferisce fare 3 ore tirate a 8 di passeggiate, chi ama le Dolomiti estreme e non si stanca di guardarle
Cortina NON PIACE A: a chi vuole il comprensorio 300 km. sci ai piedi, a chi valuta la bellezza guardando la ski map, a chi ama le piste facili
Kronplatz
E’ innegabile: il Plan è quello con le piste più belle (o meglio: è quello con più belle piste) e meglio tenute. Hernegg, Sylvester (questa molto sopravvalutata però, secondo me), Olang, Marchner, Alpen …. tutte piste perfette dove, con vari livelli di difficoltà, mettere in pratica la tecnica imparata sulla …. tastiera. Piste enormi dove i bolzanini hanno dimostrato una volta di più che qualche ettaro di bosco sacrificato allo sci crea ricchezza.
Ma ….. quando arrivi in cima al Plan, o nei primi metri di queste piste che si dipartono da lì, sembra di essere in spiaggia a ferragosto. E’ davvero un’esagerazione: quando scio al Plan mi diverto da matti, scio bene, ma la vista della folla e delle orribili strutture che ci sono in cima sono un pugno alle mie emozioni.
Anche i panorami sono quelli che sono (anche se lo skyline verso le Alpi Aurine e gli Alti Tauri è davvero notevole): quando poi plani su Riscone, ti sembra di arrivare al parcheggio di un ipermercato di pianura, se plani verso Valdaora vedi solo infrastrutture e parcheggi che assediano quella valletta.
Le cose cambiano andando verso san Vigilio, nel bene e nel male. Le piste che scendono verso Passo Furcia sono sempre massacrate e lì bisogna mettere anche in conto file agli impianti. Le piste che scendono verso san Vigilio sono più old style, anche per la conformazione del terreno.
Ma almeno san Vigilio torna ad essere un bel paesino “di montagna” nella sua bella conca, e le piste sull’altro versante (Erto e Pre da Peres) sono più genuine e normali, ancorchè assai toste.
Un discorso a parte per la Piculin: uno sfregio tra le “viles” dell’Alta Badia dove fino a 5 anni fa non c’era nulla, esposta tutto il giorno al sole fino a bassa quota, tutta in contropendenza.
Un non senso, ma occorre riconoscere che: ci vuole grande tecnica per sciare bene sulla Piculin, ha avvicinato Alta Badia e Kronplatz, ha fatto (o potrà fare) la fortuna di paesi come La Val, san Martino, fin su fino a Pedraces.
Non è vero che è un “non senso”: lo scrivo solo perché sono invidioso del fatto che i bolzanini riescono sempre a fare ciò che ritengono utile per loro.
PRO di Kronplatz: le piste bellissime e ben tenute, l‘ottimo innevamento artificiale, gli impianti efficientissimi, l’ottimo soleggiamento
CONTRO di Kronplatz: la folla (non ci farei mai sciare un figlio piccolo), l’assenza delle Dolomiti, l’assenza di “charme”, la poca varietà delle piste, l’innevamento naturale non al top
Kronplatz PIACE A: chi ama le belle piste e se ne frega di tutto il resto
Kronplatz NON PIACE A: a chi vuole il comprensorio 300 km. sci ai piedi, a chi cerca anche emozioni
Alta Badia
“Secondo me” è molto sopravvalutata: ha il grande vantaggio di essere baricentrica rispetto a Kronplatz, Cortina, Arabba/Marmolada, val Gardena, ma in Alta Badia si passeggia molto sugli sci e si scia poco.
Questa almeno è la sensazione che da a me, forse per l’abitudine di sciare a Cortina che è l’opposto.
Mi piace moltissimo l’Alta Badia, mi appaga lo spirito, mi sento a casa, i panorami sono belli, è il trionfo del sole e della pace dei sensi, ci vado più che posso, ma grandi assenti sono le piste. Per carità. Ha le sue belle piste, anche parecchie, ma sono sparse agli antipodi del comprensorio e per raggiungerle occorre fare stradine, piste insulse, o brevissimi tratti di belle piste.
Le "bellissime" della val Badia, sono solo belle piste. Senza parlare delle blasonatissime (Gran Risa e Boè), cito a mo’ di esempio la Vallon: ne sento parlare spesso come di pista bellissima. In effetti è bella, ma è l’unica che “entra” dentro le montagne, forse per questo sembra tanto bella, in realtà è una pista come ce ne sono tante in giro per le Dolomiti.
L’Alta Badia ha però le sue chicche un po’ defilate, dove si può respirare senza che ti pestino le code: la zona Gardenaccia/Sponada/Pedraces, una delle mie preferite in tutte le Dolomiti, e la Val Stella Alpina a Colfosco, anche qui poche ma belle piste, con un ottimo soleggiamento.
PRO di Alta Badia: panorami e sole ovunque, dolcezza dei paesaggi, ottimi rifugi, baricentrica rispetto alle altre aree DS, grandissima varietà e numero di piste, grande “charme” che si respira ovunque
CONTRO di Alta Badia: la folla, i piccoli dislivelli, le piste mediamente facili (se guardate le statistiche di una sciata in Alta Badia ve ne accorgerete)
Alta Badia PIACE A: chi ama il sole, il turismo sugli sci, i bei rifugi, i comprensori 300 km. sci a piedi, l’aria della Val Badia
Alta Badia NON PIACE A: a chi vuole sciare davvero
Val Gardena
La val Gardena è tra le mie preferite per la grandissima varietà dei versanti e dei relativi panorami.
Basta citare il sole eterno ed il fantastico panorama di Col Raiser/Seceda, il “non sci” dell’Alpe di Siusi in un posto di una bellezza fantastica, la maestà del Sassolungo che sovrasta la zona di Plan de Gralba, l’incanto della città dei sassi, la vista da Passo Gardena …. E potrei andare avanti.
Tanta folla in pista anche qui, ma oasi ci sono anche qui, come sempre basta uscire dal Sella Ronda. La zona Monte Pana ne è un esempio, ma anche la zona Seceda/Col Raiser è tutto sommato vivibile.
Le piste tecniche non mancano (Cir/dantercepies, Ciampinoi, Sasslong, Monte Pana, ecc….), anche se pure qui bisogna andarsele a cercare. La Sasslong non sarebbe così bella se non fosse la pista della “libera”, però non si può negare che sia davvero una bella pista.
E anche qui rifugi sulle piste ai limiti della perfezione.
PRO di Val Gardena: , sul Sella Ronda, panorami, ottimi rifugi, varietà e numero di piste, grande “charme” che si respira ovunque
CONTRO di Val Gardena: la folla, l’attraversamento dei paesi con gli sci a piedi o con tunnel/trenini
Val Gardena PIACE A: secondo me quasi a tutti, qualcuno la amerà alla follia, qualcuno la apprezzerà e basta, ma difficile dire che non piace
Val gardena NON PIACE A: vedi sopra
Val di Fassa
La Val di Fassa ha due facce ben distinte: la zona inserita nel Sella Ronda, e le varie zone decentrate più o meno collegate.
Personalmente, e l’amico Foddy non me ne voglia, l’ampia (e soleggiatissima!) zona del Belvedere (in senso lato) non mi dice molto. Ha alcuni bei (e soleggiati, per me è importante) tratti, ma non dà molti stimoli. Certo farsi le paraboliche del Lupo Bianco a tutta velocità (folla permettendo) è divertentissimo, certo la vista su Sassolungo e Sella (e Catinaccio, ecc…) è stupenda, però manca qualcosa. Ricordiamo però che è anche il punto di accesso al Sass Pordoi, uno dei punti più panoramici e punto di partenza dei tanti canalini del Sella.
Molto bella “secondo me” la zona Alba/Buffaure. La nera di Alba (Ciampac) è “secondo me” molto più bella della blasonatissima Gran Risa: meno gente, più varia (curve e cambi pendenza , meno addomesticata).
La zona del Ciampac è molto aperta e merita qualche curva, ma sono la/le piste che scendono dal Buffaure che mi piacciono tanto. Sole, panorama, giusta pendenza …. sono per me un mix che fanno della discesa a Pozza una delle mie preferite delle Dolomiti.
Non ho mai sciato a Vigo/Ciampedie, ma so già che mi piacerebbe! Amo i comprensori piccoli e defilati. Idem per Carezza (sempre Fassa, no?).
Anche tutta la Val di Fassa è costellata di ottimi rifugi, davvero di gran livello.
PRO di Val di Fassa: sul Sella Ronda, panorami, ottimi rifugi, porta sul Sella, possibilità di comprensori defilati e poco affollati
CONTRO di Val di Fassa: poche piste tecniche, carenza di collegamenti sci ai piedi
Val di Fassa PIACE A: Foddy per l’apres ski (ma questo aspetto non è contemplato nella mia monografia), chi ama essere sul Sella Ronda, ma con la possibilità di scapparne anche lontano
Val di Fassa NON PIACE A: chi ama le piste tecniche (le deve andare a cercare ad Arabba), chi vuole tutto collegato e non ama skibus o spostare l’auto
Arabba
Arabba è la porta della Marmolada e questo dice tutto.
Ma anche ad Arabba pulsano due anime: quella inserita nel Sella Ronda, che beneficia dei milioni di bip all’anno e sembra un’appendice della Val Badia (con alcune pregevoli piste ed ottimi rifugi) e quella più “veneta”, ovvero Porta Vescovo e Marmolada.
Più veneta come inadeguatezza di alcuni impianti, ma anche come severità ed asprezza dei paesaggi.
Le piste di Porta Vescovo sono tra le più belle e tecniche delle Dolomiti, tutte concentrate lì. Hanno l’handicap (che diventa vantaggio a stagione avanzata) di una rigorosissima esposizione a nord, che le lascia in ombra per ¾ della stagione.
E la Marmolada è la Marmolada, sia per i mazinga che per i freerider, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Arabba è l’unica delle 4 stelle del Sella Ronda ad essere “vicino” al Civetta, e questo può essere un’opportunità in più.
PRO di Arabba: sul Sella Ronda, porta sulla Marmolada, piste tecniche
CONTRO Arabba: scarso soleggiamento della zona Porta Vescovo, poche piste adatte per famiglie
Arabba PIACE A: chi ama le piste tecniche, chi ama la Marmolada, chi ama essere sul Sella Ronda
Arabba NON PIACE A: chi ama il sole, chi ama i paesaggi aperti e riposanti
Civetta
Grandi potenzialità: se fosse in Alto Adige sarebbe diventato un must, in Veneto subisce: alcuni impianti andrebbero rivisti, alcune piste sono ancora rustiche (ma forse è un bene).
Panorami vari e maestosi: la vista da Col Fioret è tra le più belle ed aperte delle Dolomiti (escludendo i punti elevati come Lagazuoi, Sass Pordoi, Marmolada ecc…) è impossibile elencare tutte le montagne che si vedono da lì; il Civetta che incombe ti accompagna sempre; la parete del Civetta sulle piste di Zoldo ti fa pensare alla maestà del Monte Bianco!
La zona Palafavera/Alleghe/Pescul è un’Alta Badia in piccolo: alcune ottime piste (Fertazza e discesa verso Alleghe, ahimè sempre in ombra) alternate a stradine di collegamento e brevi pezzi di belle piste; anche l’ambiente, con alcuni alpeggi, ricorda in piccola l’Alta Badia.
La zona di Zoldo ha un miglior soleggiamento, il Civetta che ti accompagna ovunque, alcune belle piste tecniche e mai banali, un clima abbastanza festaiolo. L’impianto di illuminazione notturna è un pugno nell’occhio durante il giorno, l’inquinamento luminoso che ne deriva devastante; da casa mia a san Vito si vede un forte chiarore alla sinistra del Pelmo (chi conosce la geografia della zona potrà capire).
La zona in generale ha ottimi e numerosi rifugi, mi sto convincendo sempre più che mancano solo a Cortina!
Se mai verrà realizzato il nuovo comprensorio Civetta/Cadore, quel che ne verrebbe fuori darebbe punti a tutti!!
PRO del Civetta: panorami favolosi, piste molto varie e numerose, baricentro del giro della Grande Guerra
CONTRO del Civetta: scarso soleggiamento di alcune zone (Alleghe e discese verso Pescul), alcuni impianti importanti per i collegamenti da rivedere
Civetta PIACE A: chi ama guardarsi attorno mentre scia, chi ama cambiare vista e tipo di piste durante la giornata
Civetta NON PIACE A: chi non può fare a meno della perfezione degli alto atesini , chi vuole 300 km. di piste collegate (ma 5 Torri/lato Giau e Malga Ciapela sono vicini è c’è lo skibus).
Alta Pusteria
Uno dei posti dove maggiormente amo sciare: questione molto emozionale e dovuta anche al fatto che ci vado 1 giorno ogni tanto, dovessi starci una settimana dovrei emigrare verso Plan e Cortina (O valle Aurina e Sillian per uscire dal DS).
Un altro di quei posti dove, pur essendoci poche piste, scii tanto e fai tanti metri di dislivello. Monte Elmo e Croda Rossa sono collegati (ancora per quest’anno e forse il prossimo) da uno skibus con tragitto di 5 minuti.
Monte Elmo: 3 piste principali (2 nere ed una rossa) ed alcune piste accessorie. La nera e la rossa verso Versciaco sono le classiche belle piste nel bosco: tecniche e varie, davvero belle, un po’ artificiose. La nera verso Sesto invece è tutto il contrario: muretti alternati a discese in ambiente “vero”, con una vista sulle Dolomiti di Sesto e sulla Val Fiscalina da far piegare le gambe. Rifugi davvero ottimi sul Monte Elmo!!
Croda Rossa: una nera mozzafiato, una bellissima rossa ed alcune piste accessorie. Tallone d’Achille: manca il sole sulle piste, forse in stagione avanzata ci arriva. In compenso tanto sole in cima, dove ci sono un paio di skilift ed il parco giochi.
Non ho mai fatto lo skiweg verso Passo Monte Croce Comelico, né mi sono mai avventurato a Padola (da quest’anno nel DS), dove so esserci alcune piste di pregio.
PRO di Alta Pusteria: piste tecniche, impianti efficienti, bellissimi panorami
CONTRO di Alta Pusteria: scarso soleggiamento della Croda Rossa, poche piste
Alta Pusteria PIACE A: chi piace sciare e non conta i km. di piste ma il dislivello
Alta Pusteria NON PIACE A: chi giudica dai km. di piste
Fiemme/Obereggen
Cermis ed Obereggen sono agli antipodi.
Cermis ha poche ma bellissime piste, un altro di quei posti dove in un giorno scii davvero tanto e fai tanto dislivello. Come piace a me.
L’esposizione è croce e delizia del Cermis: poco sole, se non in stagione avanzata, ma ottima qualità della neve. Solo dalla cima i panorami sono davvero belli, mentre la vista verso la valle è poco dolomitica e a tratti poco alpina.
Obereggen invece non mi appassiona, anche se confesso di non sciarci da almeno 15 anni: un Kronplatz in piccolo, con i suoi difetti, ma senza averne i pregi. Troppa folla, troppa artificiosità, piste belle ma non lunghissime. Se il Kronplatz sembra l’ipermercato, Obereggen sembra il supermercato. Certo che questi bolzanini sono forti! Beh, un grande pregio ce l'ha rispetto a Kronplatz: ambiente e panorami superlativi!!
Impossibile scrivere PRO e CONTRO: sono troppo dissimili.
San Martino di Castrozza
Una Cortina in piccolo, con gli stessi pregi e gli stessi difetti, anche nel paese e nella logistica (ma non è oggetto della monografia).
Anche a san Martino si scia davvero, le piste sono lunghe e belle ed anche i collegamenti tra i due poli (Tognola e Ces) sono fatti di piste vere in mezzo alle montagne e non di stradine. E ci sono due poli non collegati (Colverde e Passo Rolle), ognuno con il suo perché.
Superlativi i panorami.
E i difetti? Comprensori scollegati, impianti lenti, un numero di km. di piste che non va in tripla cifra. Non ricordo la qualità ed il costo dei rifugi sulle piste.
E come Cortina ha i suoi amatori ed i suoi detrattori.
Una cosa non si capisce: Sta in provincia di Trento e sembra una stazione del Veneto. Perché?
PRO di S.Martino: piste belle e lunghe, panorami superlativi, ottimo soleggiamento
CONTRO di S.Martino: alcuni impianti vecchi, comprensorio non enorme
S.Martino PIACE A: chi ama sciare davvero, chi preferisce fare 3 ore tirate a 8 di passeggiate, chi ama le Dolomiti estreme e non si stanca di guardarle (gli stessi di Cortina)
S.Martino NON PIACE A: a chi vuole il comprensorio 300 km. sci ai piedi, a chi valuta la bellezza guardando la ski map, chi si aspetta la perfezione dei trentini
Tre Valli
Stazioni moderne, ben servite, allegre e attente al turista: solo da Falcade però si accede direttamente alle piste da sci, mentre sia da Moena che da Predazzo occorre usare auto o skibus. E' però possibile sfruttare molti parcheggi in quota.
I 2 sottocomprensori, Falcade-Passo San Pellegrino e Lusia-Bellamonte, sono collegate tramite skibus, ca. 15 minuti di percorrenza. Ho avuto conferma che la gente odia gli skibus: da solo all'andata, da solo al ritorno. Eppure non c'è tanta differenza con un'ovovia ... Mah, non lo capisco.
Falcade-Passo San Pellgrino è il trionfo del sole, dei panorami, degli spazi aperti e delle piste semplici. Molto appagante dal punto di vista del turista, meno dal punto di vista dello sciatore. Le sole piste davvero degne di questo nome sono le discese da Col Margherita al Passo San Pellegrino, ma ci sono tante altre piste carine (la Panoramica a Falcade la mia preferita), ma dove i tratti tecnicamente belli sono brevi. Ma sole e panorami mi hanno fatto amare questa parte. Inoltre buone possibilità di fuoripista abbastanza facili, sia dalla seggiovia Laresei, sia dal Col Margherita, entrambi i pendii esposti a nord. Dal Col Margherita anche il famoso ‘fuoripista controllato’.
Lusia-Bellamonte: versante Lusia (verso Moena) con 2 o 3 piste davvero bellissime, tecniche, esposte a nord con neve ottima, servite da impianti veloci, non tanto affollate. La Piavac è tra le più belle del DS, nera con cambi di pendenza che la movimentano, anche se ne limitano la visibilità e ti costringono a rallentare per evitare possibili scontri. A marzo sono comunque in pieno sole, probabilmente a Natale sono sempre in ombra. Il versante Bellamonte (verso Predazzo) torna ad essere il regno di piste facili, soleggiate ed affollate. Fa il paio con falcade-san Pellegrino, ma preferisco il primo.
PRO di 3 valli: panorami bellissimi, sole ovunque, dolcezza dei paesaggi, rifugi a buon mercato,
CONTRO di 3 valli: le piste mediamente facili (fatta eccezione per Col Margherita e versante Lusia)
3 valli PIACE A: chi ama il sole, gli spazi aperti, i fuoripista facili (anche se molti sono esposti a sud)
3 valli NON PIACE A: a chi ama le piste tecniche, a chi odia gli skibus
Valle Isarco
Due Comprensori tra loro distanti ca. 40’ minuti d’auto, ma con alcune caratteristiche in comune. Impossibile però parlarne senza separarli.
Il primo è Glitschberg-Jochtal, da qualche anno tra loro collegati da un ovovia. Accesso più comodo da Maranza, dove si trova ampio parcheggio.
La parte ‘Glitschberg’ è piccolina, con alcune seggiovie lente (che non mi disturbano affatto), ma di grandissimo pregio le piste che scendono dalla cima più alta. Soffre l’esposizione, in compenso piste soleggiatissime in ogni stagione.
Jochtal è una stazione più moderna, con alcune belle nere che scendono a valle e due picchi super soleggiati con bei pistoni a mammelloni che scendono.
Nel complesso Glitschberg-Jochtal è molto vario e può soddisfare tuti i gusti.
E poi c’è la Plose: strafamosa per la Trametsch che in effetti è pari alla sua fama. Una pistone lungo e vario, con belle curve ed una bellissima vista sulla valle con Bressanone. Di nero ha ben poco, ma nel complesso è una pista quasi perfetta. Il resto del comprensorio è piccolo, ma con tre grandi pregi: 1. panorami (bellissimo sia verso le Dolomiti, con Sass De Putia e le Odle in primo piano, ma con Catinaccio e Sciliar dietro le quinte - persino il mio Pelmo si vede dalla cima – sia verso la valle dell’Isarco, sia verso il Renon, le Dolomiti di Brenta e tutto il crinale ; 2. Sole: sulle piste alte non manca mai, in nessuna ora e in nessun giorno dell’anno, ci staresti a sciare fino alla chiusura con queste picchiate contro il sole 3. Piste: belle, bellissime, anche qui con tante bei mammelloni naturali. Ovviamente soffre l’esposizione: comprensorio perfetto per dicembre e gennaio.
PRO di Valle Isarco: panorami bellissimi, sole ovunque, grande varietà, alcune piste di grandissimo pregio
CONTRO di Valle Isarco: due comprensori tra loro lontani, entrambi non tanto grandi; soffrono l’esposizione in stagione avanzata
Valle Isarco PIACE A: chi ama il sole, le piste aperte, le 'ripetute' e …. la Trametsch
Valle Isarco NON PIACE A: a chi ama i grandi comprensori e macinare piste sempre diverse
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