un brindisi ai contenitori vuoti ma belli (che poi è sempre al gusto soggettivo)
ma assolutamente con contenitori flout spumeggianti
cin cin
oggi mi chiedevo
l'acqua ha colore, odore, sapore???
ho trovato una risposta qui:
Giulio Calvelli
Dipartimento di Fisica "Galileo Galilei", Università di Padova
Le proprietà di una sostanza dipendono innanzitutto dal metodo strumentale che utilizziamo per caratterizzarle. Per questo motivo quando diciamo che l'acqua è incolore, inodore e insapore ci riferiamo in realtà alle proprietà percepite dai nostri sensi: vista, olfatto e gusto.
L'acqua ha una struttura molecolare semplice che non assorbe radiazione di lunghezza d'onda dal vicino ultravioletto fino all'estremo del visibile, cioè da 200 a 700 nanometri (nm); mentre assorbe radiazione di lunghezza d'onda inferiore a 200 nm (lontano ultravioletto) e superiore a 2000 nm (vicino infrarosso).
Dal momento che il nostro occhio è in grado di percepire solo le radiazioni visibili (380 -700 nm), ecco che le molecole d'acqua sono trasparenti al nostro occhio. Quindi il colore è un attributo psicologico della luce che deriva dall'interazione della luce stessa con lo strumento di percezione che è la retina dell'occhio. Tuttavia, la visione del colore è riducibile a precise leggi matematiche e fisiche, e quindi è quantificabile al di là della percezione che noi ne abbiamo. Esistono in laboratorio strumenti (spettrofotometri) che permettono di "vedere il colore" di sostanze anche come l'acqua, nel senso di misurare la radiazione assorbita a lunghezza d'onda che non viene percepita dall'occhio.
La precisazione sopra riportata dell'attributo psicologico diventa più importante per definire il modo in cui noi percepiamo odori e sapori. La relazione tra queste due proprietà e i nostri recettori (per l'olfatto e per il gusto) è più complessa e al momento meno quantificabile. In questo caso, i recettori devono essere sensibili non più a una grandezza fisica (la radiazione elettromagnetica) ma alla struttura stessa della molecola in questione. La sensazione olfattiva e gustativa è il risultato di molte interazioni tra una particolare molecola e i nostri sensori. Lo stimolo dovuto alle interazioni molecola-sensori viene trasmessa al cervello e tradotta in sensazione di odore o di sapore.
Sarebbe troppo facile e banale affermare che nel nostro organismo non abbiamo sensori per il sapore e per l'odore dell'acqua; ma forse anche errato per due motivi.
Il primo motivo è che se una qualsiasi molecola interagisce continuativamente con un sensore finisce con il saturare il segnale trasmesso al cervello e non viene più percepita; in altre parole ci si abitua. Siccome l'acqua è ubiquitaria in tutta la nostra vita e soprattutto nel nostro organismo (i recettori stessi operano in ambiente acquoso) è ovvio che l'odore e il sapore dell'acqua diventano lo sfondo su cui noi analizziamo nel nostro naso, l'odore, e nella nostra bocca, il sapore delle altre sostanze.
Il secondo motivo è conseguenza di quanto detto sopra. Proprio il fatto che i nostri sensori operano in presenza continua di molecole d'acqua, questo fa sì che noi percepiamo non tanto la sua presenza quanto la sua assenza. Le condizioni ambientali di secchezza alterano nella mucosa nasale e nel palato la nostra percezione di odori e di sapori.
Un'ultima nota (in relazione all'età di chi legge queste righe): sulle proprietà dell'acqua sono stati scritti volumi e volumi. Un'opera scientifica monumentale in otto volumi è Water di Felix Franks; un altro libro estremamente piacevole è Air and Water: the biology and the physics of life's media di Mark Denny.
Tradotto in italiano c'è invece H2O una biografia dell'acqua di Philip Ball. Ma forse parlare di biografia dell'acqua ha un "sapore" troppo pessimistico che la dà già perduta per sempre!