Incidenti in Dolomiti

cmq saremo senza bambini.....

In questo caso tutti itinerari che si trovano nelle guide di trekking in montagna sono battibile, niente paura :D

E' sempre sconsigliato fare certe imprese eroiche senza grande esperienza o senza una guida alpina
come :
Paura ieri pomeriggio per due alpinisti austriaci che si sono trovati bloccati in cordata a quota 2900 metri mentre stavano scalando Punta Grohmann nel Gruppo del Sassolungo. I due scalatori (uno di Innsbruck, l'altro viennese) hanno sbagliato via lungo la parete rocciosa e si sono trovati in una situazione di non ritorno mentre sull'intera zona incombeva il pericolo di un forte temporale. Grazie al telefono cellulare sono riusciti a dare l'allarme. Nonostante il vento molto forte per il temporale in arrivo, l'elicottero dell'Aiut Alpin è riuscito ad intervenire in tempo. I due alpinisti sono stati tratti in salvo con il verricello e portati a passo Sella illesi... 11 luglio 2011 da altoadige.gelocal.it
 
Dolomiti: piccolo crollo a Cima Uno, nessun ferito | Alto Adige
Dolomiti: piccolo crollo a Cima Uno, nessun ferito
BOLZANO. Un crollo di materiale roccioso è avvenuto dalla Cima Uno a quota 2.780 delle Dolomiti di Sesto. Non vi sono feriti ne danni. Si tratta della stessa zona in cui, nel 2007, vi fu il crollo di un grande sperone roccioso che provocò una gigantesca nuvola di polvere visibile per decine di ore. La frana di oggi è stata di circa 500 metri cubi, mentre nel 2007 a precipitare a valle fu una massa di 60.000 metri cubi di roccia:shock:. Secondo gli esperti, a determinare questi fenomeni nelle Dolomiti contribuiscono i lunghi periodi di piogge intense estive. E infatti nell' area dolomitica è da una decina di giorni che persistono condizioni di maltempo. 20.07.2011
 
E' precipitata per circa trenta metri, riportando ferite gravi: è in prognosi riservata una turista ceca di 60 anni, che domenica pomerriggio stava effettuando una arrampicata presso le Torri del Sella /„Lokomotive“/ a 2.400 metri. La roccia era troppo bagnata e c'era molto vento: ad un certo punto la donna è precipitata per circa 50 metri sotto gli occhi del marito. Immediatamente è stato dato l'allarme e sul posto sono giunti i soccorritori dell'Aiut Alpin che hanno medicato ed intubato la turista.
:(
Ma che bisogno di scalare con 60 anni in un brutto giorno di pioggia fredda?? :shock: magari ha provato una nuova via?.. alpinisti, esploratori...
 
Catinaccio: guida alpina muore sulla ferrata

:(
È morto questo pomeriggio precipitando dalla parete della Roda di Vael, nel gruppo dolomitico del Catinaccio, Bruno Deluca, 48 anni, notissima guida alpina e gestore del rifugio Roda di Vael...Secondo una prima ricostruzione, Deluca dal rifugio si è incamminato assieme ad un amico lungo il sentiero che porta alla ferrata Masarè, quindi si è immesso a metà della ferrata. A questo punto, forse a causa di un malore, ha perso l'appiglio ed è precipitato nel vuoto...
Catinaccio: guida alpina muore sulla ferrata | Alto Adige
 

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Precipita elicottero vicino al parco dello Stelvio: morto il pilota | Alto Adige
:(
Un elicottero è precipitato intorno alle 7.30 sopra Cogolo di Pejo in Trentino occidentale al limitare del Parco dello Stelvio. Nell'incidente è morto Roberto Bezzi, titolare della Eli Trentino...L'uomo è rimasto all'interno del mezzo in fiamme, mentre i colleghi sono riusciti a uscirne quasi illesi...L'elicottero è caduto nella frazione Celledizzo di Pejo a Cima Pedrina a circa 2400 metri di quota. Stava trasportando materiale per fabbricare una struttura paravalanghe.
 
che shock.


poche ore prima che cadesse l'ho visto nel rifugio dove avevo mangiato dopo una passeggiatina sotto la Roda di Vael, insieme alla moglie -incinta...- che prendeva le ordinazioni. poi a casa ho sentito per caso il tg di una tv locale trentina che dava la notizia.
era già caduto qualche anno fa sulle torri del vajolet mentre insegnava a dei bambini -è stato anche gestore del rifugio re alberto sul catinaccio- e si era ripreso faticosamente.
è sempre vero che molti incidenti di esperti capitano sul facile, o almeno sul molto conosciuto.
 
poche ore prima che cadesse l'ho visto nel rifugio dove avevo mangiato dopo una passeggiatina sotto la Roda di Vael, insieme alla moglie -incinta...- che prendeva le ordinazioni. poi a casa ho sentito per caso il tg di una tv locale trentina che dava la notizia.
era già caduto qualche anno fa sulle torri del vajolet mentre insegnava a dei bambini -è stato anche gestore del rifugio re alberto sul catinaccio- e si era ripreso faticosamente.
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si, ha lasciato 3 figli, l'ultimo non è nato ancora... triste :(

è sempre vero che molti incidenti di esperti capitano sul facile, o almeno sul molto conosciuto
Come Emilio Comici chi è morto caduto dalla parete dove bambini imparano a fare i primi passi di arrampicata.


Oggi è succeso sullo stesso sentiero dove sono passata 2 giorni fa... ancora ho pensato "ma che stradina di capre... sullo spigolo di montagna" :PAAU
Non che da arampicarsi, ma l'itenerario è lungo e faticoso (dal rifugio Firenze al rif. Puez)... da fare attenzione dove si mette il piede... e ancora ieri notte è piovuto tanto...
SELVA. Un escursionista è morto questo pomeriggio sul gruppo del Puez-Odle L'uomo, un turista tedesco di 75 anni è morto in un incidente di montagna nella zona del Rifugio Puez, sopra al paese di Colfosco a 2.475 metri di quota all'interno del parco naturale Puez Odle. L'anziano stava camminando assieme alla moglie lungo un sentiero privo di difficoltà, quando, per cause che non sono state ancora accertate, ha messo un piede in fallo precipitando lungo una scarpata. Una volta soccorso, l'uomo, è apparso subito in condizioni gravissime. E' morto poco dopo il ricovero all'ospedale... 6.08.11 altoadige.gelocal.it
 
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Rio Pusteria: due persone uccise dai fulmini | Alto Adige

BRESSANONE. I cadaveri di due persone sono stati rinvenuti questa mattina nei pressi di Picco della Croce, 3.135 metri, sui monti di Fundres. Con ogni probabilità il decesso è stato causato da un fulmine. Sul posto, in località Valles, sopra il comune di Rio Pusteria, sono intervenuti il soccorso alpino e l'elicottero Pelikan 2

A quanto pare si tratta di due turisti germanici, partiti ieri per una gita ad alta quota ma non rientrati nell'albergo dove alloggiavano. Ieri sera, non risultavano denunce di scomparsa, per cui è probabile che i due, entrambi maschi, si trovassero in Val d'Isarco insieme, senza altre persone. Questa mattina, qualcuno si è sarebbe accorto della loro scomparsa. Su tutto l'Alto Adige, in un'estate caratterizzata dal maltempo, si sono scaricati nelle scorse settimane migliaia di fulmini ed anche ieri, nel tardo pomeriggio, un violento temporale si è scatenato in parte della valle.

Sono tra 10 e 15 i decessi causati ogni anno in Italia dai fulmini, circa mille nel mondo. Ed e' la montagna - dicono gli esperti - una delle zone a rischio per quanto riguarda i fulmini, insieme a spiagge, mare, campi aperti, alberi isolati
 
Spaventoso crollo di roccia e pietre questa mattina su Cima Euringer (Lo Sciliar)

Dolomiti: grossa frana sullo Sciliar a cima Santner | Alto Adige
La doppia frana è caduta in una delle zone belle (e più battute da alpinisti ed escursionisti) dell’Alto Adige, tra le guglie del Santner (2414 metri di quota) e dell’Euringer (2934), nel gruppo dello Sciliar. Le due torri formano una de delle immagine classiche, da cartolina, delle Dolomiti. La prima scarica verso le 8.30 si è staccata sotto l’Euringer: tre massi di grandi dimensioni accompagnati da una pioggia di pietrisco.
Una prima scarica di detriti si è registrata verso le 8.30.
La seconda frana alle 10.30, di dimensioni ancora più grandi. In tutto, secondo una prima stima dei geologi, 2 mila metri cubi di roccia. Il distacco ha investito anche una delle vie più frequentate dagli alpinisti. Due guide alpine di Castelrotto che stavano accompagnando un cliente sono state sfiorate dalle pietre. Nessuno ha riportato ferite. Tutta la zona è stata interdetta. «Ci sono ancora degli smottamenti», spiegano i tecnici. Cinque altri alpinisti che stavano risalendo cima Santner sono stati recuperati dagli elicotteri, visto che la via per la discesa era stata bloccata dalla frana.

«Mai visto uno smottamento di queste dimensioni" - osservano gli uomini del soccorso alpino di Siusi...

Dopo il sopralluogo sul Sassopiatto, il servizio geologico ha deciso di mantenere chiusa la ferrata Schuster, il cui tracciato è stato investito in pieno dalla frana: i cordini metallici risalivano proprio nel punto in cui c’è stato lo scarico di materiale

ci sono foto Felssturz am Santner / Lokal / Chronik im Überblick / Artikel / Home - stol.it - Suedtirol Online mit Nachrichten, Bildern und Videos
 
Si è lanciato con il parapendio dai prati di Monte San Vigilio, Lana (BZ) , ma senza agganciare l'imbragatura: Stefan Silbernagl, 40 anni di Lana, è morto così. Una tragedia per molti versi incredibile... da Tragedia col parapendio: Silbernagl non si era imbragato | Alto Adige

Era un pilota esperto, conosciutissimo nell'ambiente degli appassionati di volo per essere stato uno dei componenti del team dell'Adlerhorst, il club di volo ... Un'esperienza che forse l'ha tratto in inganno, facendogli commettere quella tragica disattenzione dettata con ogni probabilità da un eccesso di sicurezza: deve aver preparato la vela, preso la posizione di decollo, avviato la rincorsa per alzarsi in aria, ma non ha controllato la chiusura dell'imbragatura che avrebbe dovuto tenerlo legato alla vela. Poi la tragedia si è consumata in una manciata di secondi. Presa subito quota, Silbernagl si è accorto di non essere agganciato, ma ormai era troppo tardi.

Dopo qualche secondo appeso con le sole braccia e con il parapendio del tutto ingovernabile è precipitato nel vuoto da una altezza che i soccorritori stimano oltre i settecento metri. Senza speranza. Ecco perché il parapendio è stato ritrovato sugli alberi ancora con quell'imbragatura integra e non agganciata...
 
Pelmo: ritrovati morti i due soccorritori travolti da una frana durante un intervento

Gravissimo incidente sul Pelmo: due soccorritori travolti da una valanga | Montagna.TV
SAN VITO DI CADORE, Belluno — Sono stati ritrovati senza vita i due tecnici del Soccorso alpino della Stazione di San Vito di Cadore investiti da una frana di grandi dimensioni durante un intervento di soccorso, questa mattina sul monte Pelmo. La scarica di sassi ha tranciato le corde a cui erano appesi e li ha fatti precipitare per 700 metri uccidendoli probabilmente sul colpo.

Al momento la caduta di altro materiale franoso dalla parete ostacola l’avvicinamento dell’elicottero alla montagna, per questo le salme saranno recuperate non appena le condizioni lo permetteranno.

E del resto purtroppo, il peggio è stato accertato, e per Alberto Bonafede, 43 anni, e Aldo Giustina, 42 anni, entrambi di San Vito di Cadore, non c’è più niente da fare. I nomi delle vittime così come tutte le informazioni arrivano direttamente dal Soccorso alpino Veneto che sta svolgendo le ricerche sul Monte Pelmo, la cima di 3.168 metri situata nelle Dolomiti, tra la Val di Zoldo e la Valle del Boite, in Cadore.

I due tecnici sono stati investiti dall’enorme frana alle 5.17 del mattino, mentre si stavano calando dalla cima della montagna sul versante nord, per raggiungere due alpinisti tedeschi rimasti feriti ieri sera da una prima scarica di sassi sulla via Simon-Rossi.

La violenta frana di sassi ha travolti i soccorritori a circa 2900 metri di quota, tagliando le corde a cui erano appesi e facendoli precipitare per 700 metri.

Gli accessi al Pelmo sono stati fatti chiudere da ordinanze dei sindaci competenti. Una sessantina di tecnici del Soccorso alpino di diverse Stazioni bellunesi sta lavorando sul posto. I due tedeschi bloccati da ieri sera a 150 metri dalla cima sono stati recuperati dall’elicottero e saranno trasportati in ospedale. Il Soccorso alpino si stringe alle famiglie dei suoi volontari.

31 agosto 2011 (c)
 
Poveracci avevano moglie e figli a casa, ci sono rimasto malissimo quando l'ho sentito al telegiornale... i 2 alpinisti tedeschi per fortuna si sono salvati perchè erano più riparati. E mi spiace anche vedere che le dolomiti si stanno sgretolando...
 
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