Come rivalutare una località in senso non sciistico

Mi sento di rassicurarti in questo.
Il rilancio della montagna estiva, a mio avviso, consisterebbe nel convincere la gente che la montagna non ha bisogno di nulla che non abbia gia'.
Una impresa impossibile.

ritengo che la tua visone bucolica sia utopistica.
la gente oggi va dove trova novità interessanti
certo esiste anche la visione del meglio soli che mal accompagnati ma stride con la sostenibilità economica delle iniziative turistiche
 
ritengo che la tua visone bucolica sia utopistica.
la gente oggi va dove trova novità interessanti
certo esiste anche la visione del meglio soli che mal accompagnati ma stride con la sostenibilità economica delle iniziative turistiche

ciao.
Le iniziative turistiche efficaci, non possono ne devono prescindere dall'individuazione del cosiddetto "cliente tipo".
La "gente" di cui parli non ama la montagna. Ama fare le ferie, e generalmente fa' le stesse cose dovunque si trovi.
Se volessero trovare novita' interessanti, dovrebbero lavorare su se stessi. Scoprirebbero che ci si diverte, e molto, anche lontani da Gardaland.
 
ciao.
Le iniziative turistiche efficaci, non possono ne devono prescindere dall'individuazione del cosiddetto "cliente tipo".
La "gente" di cui parli non ama la montagna. Ama fare le ferie, e generalmente fa' le stesse cose dovunque si trovi.
Se volessero trovare novita' interessanti, dovrebbero lavorare su se stessi. Scoprirebbero che ci si diverte, e molto, anche lontani da Gardaland.

scusami ma si discute implicitamente della sostenibilità economica del turismo ovvero la possibilità di dare continuità e sostentamento a chi vi lavora dietro, dunque, bisogna essere realisti.

ad esempio molta gente vive di attività industriali nelle valli bergamasche che di ccerto sono impattanti e non un bel vedere tuttavia hanno permesso alle famiglie di rimanere a vivere in loco.

per il turismo è lo stesso, servono strutture peraltro di gran lunga meno impattanti.

quanto a gardaland e company ti sei mai chiesto quante famiglie vivono grazie alla presenza di gardaland ed indotto, li la disoccupazione morde di meno che rispetto alle valli bergamasche ad esempio
 
scusami ma si discute implicitamente della sostenibilità economica del turismo ovvero la possibilità di dare continuità e sostentamento a chi vi lavora dietro, dunque, bisogna essere realisti.

ad esempio molta gente vive di attività industriali nelle valli bergamasche che di ccerto sono impattanti e non un bel vedere tuttavia hanno permesso alle famiglie di rimanere a vivere in loco.

per il turismo è lo stesso, servono strutture peraltro di gran lunga meno impattanti.

quanto a gardaland e company ti sei mai chiesto quante famiglie vivono grazie alla presenza di gardaland ed indotto, li la disoccupazione morde di meno che rispetto alle valli bergamasche ad esempio

stai perdendo di vista la traccia iniziale. prova a rileggerla.
Qui non e' in discussione la necessita' di tenere viva l'economia delle valli alpine, ma come tenerla viva.
Il mio punto di vista dovrebbe essere ormai chiaro: Gli operatori puntino a stimolare la curiosita' dei turisti verso qualcosa che non riconoscono piu' se non in forma standardizzata.
faccio un esempio:
il parco giochi mediamente e' composto da uno spazio verde, altalene, scivoli, fontanelle, struttura per arrampicare, casette di legno, venditore di bibite e panini.
In qualunque citta' o paese il parco giochi e' uno dei luoghi pubblici all'aperto, piu' frequentati in assoluto.
Se le stesse persone le conducessimo in un paesino montano sperduto, senza il loro parco giochi, si annoierebbero a morte.
MA:
se io genitore/nonno/parroco/ educatore spiegassi ai miei ragazzi quanto e' divertente scivolare giu' da un pascolo, o arrampicarsi sulle roccette dietro la baita, e dopo rinfrescarmi nel torrente e bere alla fonte , probabilmente Loro scoprirebbero che e' il parco giochi ad imitare la montagna e non il contrario.
E magari aprirebbero gli occhi e si comprerebbero un paio di scarponcini nel negozio del bel paesello.
 
stai perdendo di vista la traccia iniziale. prova a rileggerla.
Qui non e' in discussione la necessita' di tenere viva l'economia delle valli alpine, ma come tenerla viva.
Il mio punto di vista dovrebbe essere ormai chiaro: Gli operatori puntino a stimolare la curiosita' dei turisti verso qualcosa che non riconoscono piu' se non in forma standardizzata.
faccio un esempio:
il parco giochi mediamente e' composto da uno spazio verde, altalene, scivoli, fontanelle, struttura per arrampicare, casette di legno, venditore di bibite e panini.
In qualunque citta' o paese il parco giochi e' uno dei luoghi pubblici all'aperto, piu' frequentati in assoluto.
Se le stesse persone le conducessimo in un paesino montano sperduto, senza il loro parco giochi, si annoierebbero a morte.
MA:
se io genitore/nonno/parroco/ educatore spiegassi ai miei ragazzi quanto e' divertente scivolare giu' da un pascolo, o arrampicarsi sulle roccette dietro la baita, e dopo rinfrescarmi nel torrente e bere alla fonte , probabilmente Loro scoprirebbero che e' il parco giochi ad imitare la montagna e non il contrario.
E magari aprirebbero gli occhi e si comprerebbero un paio di scarponcini nel negozio del bel paesello
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Bella visione della cosa, ma utopistca purtroppo...

Anche se mi piacerebbe vivere in un mondo dove sia più scontato il tuo punto di vista, devo ammettere che razionalmente sarebbe più facile il contrario secondo me, ovvero attirare la gente con strutture che possono gradualmente ri-educare i bambini di città a relazionarsi con la natura nella sua forma più splendida, ovvero alla montagna.

Cmq la politica di una azienda di soggiorno e di un assessore locale al turismo dovrebbe essere focalizzata sui bambini, puntando su di loro per "crescere nuovi clienti del futuro" assieme a quei genitori che fanno parte dell'elite di cui di parlava poco prima...
 

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Cmq la politica di una azienda di soggiorno e di un assessore locale al turismo dovrebbe essere focalizzata sui bambini, puntando su di loro per "crescere nuovi clienti del futuro" assieme a quei genitori che fanno parte dell'elite di cui di parlava poco prima...

In ogni caso bisognerebbe puntare alle famiglie con bambini.
Con iniziative che non siano necessariamente destinate ad una "elite".
C'è tutta una fascia intermedia di persone, che anche non essendo appassionati della montagna in senso classico, cercano delle località che offrano dei passatempi, anche non eccessivamente sofisticati.
Riprendo il discorso dei parchi giochi, perché a volte si cerca un posto dove i bimbi (cittadini) possano svagarsi un po'.
Ok prati e collinette, ma magari qualche giostrina dove gli amichetti possano divertirsi sarebbe molto apprezzata, il tutto in mezzo all'aria pura ed un paesaggio che ti porti negli occhi per l'intera settimana.
E non dico chissà cosa; bastano uno scivolo, due altalene e simili e poi vedi che il ristorante lì di fronte si popola la domenica di famiglie con bimbi piccoli. (Sto semplificando, ma è per dare un'idea).
Se è l'aspetto economico che deve essere il tuo traino, pensa alle famiglie, quelle medie.
Gli adolescenti e gli universitari si portano il panino
La "nobiltà" difficilmente verrà nella tua località "da rivalutare".

Senza contare che così, piano piano, si crea l'abitudine a frequentare certi ambienti e si formano i villeggianti di domani.
Questo per località a portata di gita giornaliera (fino a 150-200 km dalle grandi città)

Per valorizzazioni di posti più lontani vanno presi altri fattori, non prescindendo comunque dalle considerazioni appena fatte. Puntare alle famiglie medie se si vuole generare crescita.
 
se io genitore/nonno/parroco/ educatore spiegassi ai miei ragazzi quanto e' divertente scivolare giu' da un pascolo, o arrampicarsi sulle roccette dietro la baita, e dopo rinfrescarmi nel torrente e bere alla fonte , probabilmente Loro scoprirebbero che e' il parco giochi ad imitare la montagna e non il contrario.
E magari aprirebbero gli occhi e si comprerebbero un paio di scarponcini nel negozio del bel paesello.

Ma così escludi tutti i genitori/educatori/parroci che non hanno la tua cultura e le tue conoscenze; o che per esempio non sanno riconoscere se quel ruscello da cui vorresti bere è ok o viene da un alpeggio per cui, magari, non sarebbe sanissimo abbeverarsi visto che di anticorpi naturali ormai ne abbiamo pochi, o magari non hanno mai scalvalcato un cancello (altro che roccette su cui arrampicarsi),...
Se chi guida i bambini è bambino anch'esso, nel senso che non conosce tutto quello che la montagna può offire, non puoi attirarlo (perché da questo è nata la discussione) soltanto offrendoti nudo (in senso metaforico) perché magari la valle più in la c'è un nudo più piacevole.... :verde: o magari vanno in campagna al laghetto, anziché farsi 50 km in più per venire da te.
 
Supponiamo che io sia il padrone della località X:BLBL, situata all'incirca a 1200 metri di quota, circondata da cime tra i 2000 e i 3000 metri...la mia località è dotata di TOT impianti e TOT piste, tanto che mi garantiscono un bell'afflusso di gente da dicembre a marzo...gli abitanti non sono molti, facciamo 1000/2000, di cui il 70% lavora in ambito alberghiero/impiantistico..gli altri li dividiamo tra negozi, uffici pubblici e gente che lavora altrove...mi paicerebbe che la nomea di X non sia solo legata alla pista Y (bellissima e lunghissima), alla funivia Z (da vertigine), o all'après ski Q (con le ucraine in bikini che ballano sui tavoli), ma mi paicerebbe rivalutare la località anche in versione non invernale...

su cosa posso investire? in che direzione dovrei muovermi?
opinioni a manetta

dovresti investire su passeggiate e arrampicata, se possibile. potresti trasformare, come a montecampione, una pista abbastanza piana in un campo da golf e potresti aprire campi da tennis, dove organizzare qualcosa per i bambini e dei tornei per adulti.
come ultima cosa potresti avere uno spazio tipo palazzetto dello sport dove organizzare un'animazione con calcetto e simili per i ragazzi
 
stai perdendo di vista la traccia iniziale. prova a rileggerla.
Qui non e' in discussione la necessita' di tenere viva l'economia delle valli alpine, ma come tenerla viva.
Il mio punto di vista dovrebbe essere ormai chiaro: Gli operatori puntino a stimolare la curiosita' dei turisti verso qualcosa che non riconoscono piu' se non in forma standardizzata.
faccio un esempio:
il parco giochi mediamente e' composto da uno spazio verde, altalene, scivoli, fontanelle, struttura per arrampicare, casette di legno, venditore di bibite e panini.
In qualunque citta' o paese il parco giochi e' uno dei luoghi pubblici all'aperto, piu' frequentati in assoluto.
Se le stesse persone le conducessimo in un paesino montano sperduto, senza il loro parco giochi, si annoierebbero a morte.
MA:
se io genitore/nonno/parroco/ educatore spiegassi ai miei ragazzi quanto e' divertente scivolare giu' da un pascolo, o arrampicarsi sulle roccette dietro la baita, e dopo rinfrescarmi nel torrente e bere alla fonte , probabilmente Loro scoprirebbero che e' il parco giochi ad imitare la montagna e non il contrario.
E magari aprirebbero gli occhi e si comprerebbero un paio di scarponcini nel negozio del bel paesello.


la traccia l'ho ben presente e la risposta mi sembra abbastanza chiara

e IMPOSSIBILE

PERCHè TUTTE LE BELLE IDEE CHE LEGGO QUI NON POSSONO PRESCINDERE CHE DAL TRAINO E DAL RICHIAMO DEGLI IMPIANTI di risalita

senza impianti non c'è altro che l'abbandono per la maggior parte dei paesi di montagna
 
Mountain Bike, sentieri, pesca sportiva e qualche iniziativa tipo laboratorio geologico per bimbi e famigliole
 
Mountain Bike, sentieri, pesca sportiva e qualche iniziativa tipo laboratorio geologico per bimbi e famigliole

sono belle iniziative ma per le piccole realtà è difficile anche solo trovare personale stagionale disponibile a gestirle. Calcola che non è che puoi offrire stipendi di pregio e poi solo per pochi mesi.

Il personale delle seggiovie in estate è impegnato a fare manutenzione alle piste ed agli impianti.

A lizzola negli ultimio anni è impiegato pure a costruire rifugi fontane e manutenzione varia e ciò per garantire un lavoro continuatio.

Da anni poi la società seggiovie stl gestisce una trentina di mucche da latte, producono scalet, formaggio tipico, e burro.

qualcosa per divrsificare si stà faceendo.

io proporrei un parco avventura alle piane dove fanno la festa degli alpini il 15 agosto sarebbe la chicca per attirare bambini e famiglie
 
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