Cmq la politica di una azienda di soggiorno e di un assessore locale al turismo dovrebbe essere focalizzata sui bambini, puntando su di loro per "crescere nuovi clienti del futuro" assieme a quei genitori che fanno parte dell'elite di cui di parlava poco prima...
In ogni caso bisognerebbe puntare alle famiglie con bambini.
Con iniziative che non siano necessariamente destinate ad una "elite".
C'è tutta una fascia intermedia di persone, che anche non essendo appassionati della montagna in senso classico, cercano delle località che offrano dei passatempi, anche non eccessivamente sofisticati.
Riprendo il discorso dei parchi giochi, perché a volte si cerca un posto dove i bimbi (cittadini) possano svagarsi un po'.
Ok prati e collinette, ma magari qualche giostrina dove gli amichetti possano divertirsi sarebbe molto apprezzata, il tutto in mezzo all'aria pura ed un paesaggio che ti porti negli occhi per l'intera settimana.
E non dico chissà cosa; bastano uno scivolo, due altalene e simili e poi vedi che il ristorante lì di fronte si popola la domenica di famiglie con bimbi piccoli. (Sto semplificando, ma è per dare un'idea).
Se è l'aspetto economico che deve essere il tuo traino, pensa alle famiglie, quelle medie.
Gli adolescenti e gli universitari si portano il panino
La "nobiltà" difficilmente verrà nella tua località "da rivalutare".
Senza contare che così, piano piano, si crea l'abitudine a frequentare certi ambienti e si formano i villeggianti di domani.
Questo per località a portata di gita giornaliera (fino a 150-200 km dalle grandi città)
Per valorizzazioni di posti più lontani vanno presi altri fattori, non prescindendo comunque dalle considerazioni appena fatte. Puntare alle famiglie medie se si vuole generare crescita.