e.frapporti
DURACELL
31/12/2009
ore 19.30, l’italiano medio si prepara ad uscire, io e Petra ceniamo frugalmente
ore 20.00, l’italiano medio va a cena, noi prepariamo zaini e macchina
ore 21.30, l’italiano medio è al secondo piatto, noi andiamo a dormire
01/01/2010
ore 0.00, l’italiano medio festeggia l’anno nuovo, noi ci rigiriamo nel letto infastiditi dai botti ma continuiamo a dormire
ore 5.00, l’italiano medio torna a casa, noi ci svegliamo
ore 5.30, l’italiano medio va a dormire, noi partiamo per la montagna
ore 8.30, l’italiano medio è nel mondo dei sogni, noi siamo ai cancelletti della funivia
Avevamo lasciato Solda in un mare di polvere il 27 dicembre, ora la ritroviamo completamente rovinata dal vento. In Particolare il Millino (esposizione nord), finora sfuggito alle ire di Eolo è ora devastato dal vento che nei giorni scorsi ha spirato da nord.
Deluso si … ma non disperato
Siccome la lettura dei bollettini nei giorni scorsi mi aveva fatto presagire una situazione del genere ho portato con me il necessario per andare a caccia di polvere: ciaspole, imbrachi, corda, cordini e moschettoni. Si va al passo Beltovo e da lì si scende sull’omonima vedretta e poi giù fino a fondovalle lungo la Val Beltovo (non ho trovato questo toponimo sulla carta ma credo si chiami così). Se c’è un posto dove potrebbe essere rimasta un po’ di polvere è proprio quella valle.
Metto un estratto di mappa per chiarire
inqudramento cartografico
in blu il nostro itinerario
Per raggiungere il passo ci sono 2 possibilità o si passa in quota per la cresta che da cima Beltovo porta al passo oppure si valica il passo Mandriccio, si scende di 150-200 mt. e poi si risale da sud.
Il bollettino dell’Alto Adige da rischio 2 e la relazione sul bollettino è confortante per cui decido per la cresta (in realtà non è solo cresta ma si traversano nella parta alta dei versanti abbastanza ripidi esposti a sud) che è meno faticosa ed esteticamente più bella. C’è da dire che conosco l’itinerario perché l’anno scorso l’ho gia fatto 2 volte.
Ci facciamo portare a 3250 mt. dagli impianti ed iniziamo la nostra traversata
si parte, direzione cima Beltovo
traversando a nord il ghiacciaio alto
Siamo i primi ad intraprendere questo itinerario, procediamo lentamente, con molta prudenza.
per evitare un pendio rischioso siamo costretti a perdere quota per poi risalire
la in alto si vede la cresta su cui presto saliremo
finalmente in cresta
A meta cresta non sono più tanto sicuro di aver preso la decisione giusta, i pendii che dobbiamo tagliare non hanno proprio un bell’aspetto, il vento ha lavorato molto ed ha lasciato lastroni portanti praticamente ovunque e qualche accumulo. Mi faccio coraggio pensando al bollettino, metto lo snowboard e, con gli accorgimenti del caso, taglio il pendio … tutto ok! Dico a Petra che può seguirmi.
Poi rimettiamo le ciaspole per l’ultimo tratto che ci separa dal passo Beltovo.
il tratto più rischioso è superato
Siamo al passo. Abbiamo impiegato quasi 2 ore contro i 50-60 minuti che avevo impiegato l’anno scorso ma le condizioni erano ben diverse.
Ora ci si può rilassare e guadare quello che ci aspetta.
Prima di tutto il canale di accesso al ghiacciaio (45° ca.).
il canale ancora vergine
Sembra buono ma visto che abbiamo l’attrezzatura non rischiamo. Il piano è: 1- calare Petra 2- scendere a mia volta ma sulla tavola non con la corda.
la sosta, calo Petra col mezzo barcaiolo
mentre scende Petra ha istruzioni di caricare il più possibile la neve per scaricare eventuali accumuli (in altre parole bonificarmi la discesa )
il canale dal basso
Fatto il canale tutte le “grane” dovrebbero essere finite e ci godiamo la discesa
all'inizio è polvere !!!!!!
sotto cima beltovo. dopo un po' la neve diventa crostosa
ma in breve è nuovamente morbida
sempre più polverosa
e l'ambiente è mozzafiato, anche perchè siamo solissimi e in prima traccia
arriviamo al secondo canalino ma questo è più tranquillo (40°, forse meno)
... e soprattutto godibilissimo (ottima farina)
siamo quasi fuori dal "canyon"
dopo un dolce e rilassante pendio con qualche alberello si finisce nel letto del torrente ...
... e lo si segue fino al solito rientro del Millino ( http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=35664 )
panoramica finale (scatto fatto da Orso)
Bella discesa, bella neve (a parte un piccolo tratto), l’anno 2010 inizia bene ma è solo mezzogiorno e visto che ho fatto lo skipass non ho intenzione di fermarmi così chiudiamo la giornata nei boschi sotto la seggiovia Orso sempre polverosi anche se ormai molto tracciati ma come al solito … chi cerca trova .
Buon 2010 a tutti
ore 19.30, l’italiano medio si prepara ad uscire, io e Petra ceniamo frugalmente
ore 20.00, l’italiano medio va a cena, noi prepariamo zaini e macchina
ore 21.30, l’italiano medio è al secondo piatto, noi andiamo a dormire
01/01/2010
ore 0.00, l’italiano medio festeggia l’anno nuovo, noi ci rigiriamo nel letto infastiditi dai botti ma continuiamo a dormire
ore 5.00, l’italiano medio torna a casa, noi ci svegliamo
ore 5.30, l’italiano medio va a dormire, noi partiamo per la montagna
ore 8.30, l’italiano medio è nel mondo dei sogni, noi siamo ai cancelletti della funivia
Avevamo lasciato Solda in un mare di polvere il 27 dicembre, ora la ritroviamo completamente rovinata dal vento. In Particolare il Millino (esposizione nord), finora sfuggito alle ire di Eolo è ora devastato dal vento che nei giorni scorsi ha spirato da nord.
Deluso si … ma non disperato
Siccome la lettura dei bollettini nei giorni scorsi mi aveva fatto presagire una situazione del genere ho portato con me il necessario per andare a caccia di polvere: ciaspole, imbrachi, corda, cordini e moschettoni. Si va al passo Beltovo e da lì si scende sull’omonima vedretta e poi giù fino a fondovalle lungo la Val Beltovo (non ho trovato questo toponimo sulla carta ma credo si chiami così). Se c’è un posto dove potrebbe essere rimasta un po’ di polvere è proprio quella valle.
Metto un estratto di mappa per chiarire
inqudramento cartografico
in blu il nostro itinerario
Per raggiungere il passo ci sono 2 possibilità o si passa in quota per la cresta che da cima Beltovo porta al passo oppure si valica il passo Mandriccio, si scende di 150-200 mt. e poi si risale da sud.
Il bollettino dell’Alto Adige da rischio 2 e la relazione sul bollettino è confortante per cui decido per la cresta (in realtà non è solo cresta ma si traversano nella parta alta dei versanti abbastanza ripidi esposti a sud) che è meno faticosa ed esteticamente più bella. C’è da dire che conosco l’itinerario perché l’anno scorso l’ho gia fatto 2 volte.
Ci facciamo portare a 3250 mt. dagli impianti ed iniziamo la nostra traversata
si parte, direzione cima Beltovo
traversando a nord il ghiacciaio alto
Siamo i primi ad intraprendere questo itinerario, procediamo lentamente, con molta prudenza.
per evitare un pendio rischioso siamo costretti a perdere quota per poi risalire
la in alto si vede la cresta su cui presto saliremo
finalmente in cresta
A meta cresta non sono più tanto sicuro di aver preso la decisione giusta, i pendii che dobbiamo tagliare non hanno proprio un bell’aspetto, il vento ha lavorato molto ed ha lasciato lastroni portanti praticamente ovunque e qualche accumulo. Mi faccio coraggio pensando al bollettino, metto lo snowboard e, con gli accorgimenti del caso, taglio il pendio … tutto ok! Dico a Petra che può seguirmi.
Poi rimettiamo le ciaspole per l’ultimo tratto che ci separa dal passo Beltovo.
il tratto più rischioso è superato
Siamo al passo. Abbiamo impiegato quasi 2 ore contro i 50-60 minuti che avevo impiegato l’anno scorso ma le condizioni erano ben diverse.
Ora ci si può rilassare e guadare quello che ci aspetta.
Prima di tutto il canale di accesso al ghiacciaio (45° ca.).
il canale ancora vergine
Sembra buono ma visto che abbiamo l’attrezzatura non rischiamo. Il piano è: 1- calare Petra 2- scendere a mia volta ma sulla tavola non con la corda.
la sosta, calo Petra col mezzo barcaiolo
mentre scende Petra ha istruzioni di caricare il più possibile la neve per scaricare eventuali accumuli (in altre parole bonificarmi la discesa )
il canale dal basso
Fatto il canale tutte le “grane” dovrebbero essere finite e ci godiamo la discesa
all'inizio è polvere !!!!!!
sotto cima beltovo. dopo un po' la neve diventa crostosa
ma in breve è nuovamente morbida
sempre più polverosa
e l'ambiente è mozzafiato, anche perchè siamo solissimi e in prima traccia
arriviamo al secondo canalino ma questo è più tranquillo (40°, forse meno)
... e soprattutto godibilissimo (ottima farina)
siamo quasi fuori dal "canyon"
dopo un dolce e rilassante pendio con qualche alberello si finisce nel letto del torrente ...
... e lo si segue fino al solito rientro del Millino ( http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=35664 )
panoramica finale (scatto fatto da Orso)
Bella discesa, bella neve (a parte un piccolo tratto), l’anno 2010 inizia bene ma è solo mezzogiorno e visto che ho fatto lo skipass non ho intenzione di fermarmi così chiudiamo la giornata nei boschi sotto la seggiovia Orso sempre polverosi anche se ormai molto tracciati ma come al solito … chi cerca trova .
Buon 2010 a tutti
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