A Cortina si scia Neve a «camionate» nella zona Rio Gere
L’obiettivo è di arrivare fino al 1 maggio, almeno in Faloria Chiusi alcuni impianti bassi. Fine stagione anche a Zoldo
BELLUNO. Obiettivo primo maggio: tenere gli impianti da sci aperti almeno in Faloria a Cortina.
E, se serve, a tutti i costi, il che vuol dire: portare neve a camionate. L’ha fatto Enrico Ghezze, amministratore di Cortina cube (che raggruppa Faloria, Cristallo e Mietres): «Non mi vergogno a dirlo: sono tre giorni che porto camionate di neve a Rio Gere pur di andare avanti e per facilitare la partenza degli sciatori della seggiovia. La gente mi fermava e mi chiedeva dove la prendevo. E mo ve lo dico!, ho risposto. Un minimo di privacy la neve ce l'avrà, no?»
Ironia «poco fredda» perchè la situazione «stagione» è quella che, a Cortina: proprio la zona di Mietres è chiusa da un po’, sabato s’è chiusa la parte bassa delle Tofane (con le seggiovie Gilardon, baby e la sei posti Tofana express). Chiaramente resta aperta la parte alta, dunque gli impianti che funzionano sono Col Drusciè-Duca D’Aosta e Duca d’Aosta-Pomedes. Arrivano a Pasqua gli impianti di Cinque Torri, Col Gallina, Lagazuoi, Ra Valles, Faloria.
«La primavera ha anticipato abbastanza» spiega Ghezze « ma noi in Faloria abbiamo l’obiettivo di arrivare al 1 maggio: non ci si crede ma sembra di essere allo stadio del ghiaccio lassù: la neve è perfetta. In Tofana-Ra Valles l’obiettivo è fino al 22 aprile mentre è da vedere quello che succede per Tofana e piste della Coppa del mondo perchè quelle hanno invece un anticipo di chiusura. Per ora vanno avanti ancora una settimana ma sono un po' alla frutta. Restano aperti ancora Falzarego, Lagazuoi, Col Gallina e Cinque Torri, almeno fino a Pasqua. Sul Cristallo si tenta di arrivare al 9 aprile... certo è che per condizioni ambientali sembra di essere al 25 aprile, non al 25 marzo».
Una stagione anomala ma piste che reggono bene: «Sono andato a sciare in Faloria e Ra Valles, giovedì, c'erano delle piste pazzesche: ma il nostro problema è sempre quello, far capire alla gente che le cose sono così, che si riesce a sciare bene: difficile comunicarlo».
Insomma: c’è neve stupenda laddove c’è. Una stagione negativa: finora si conta il 15% in meno di passaggi agli impianti nel comprensorio cortinese... lo stesso Ghezze guarda all’Alto Adige: «Possibile che ogni volta che passi lì c'è una tangenziale nuova?» domanda di ritorno, ieri, dalla sciata «a Maranza (zona Dolomitisuperski, robe da super crucchi): hanno fatto un impianto di collegamento fra due minizone, cosa che dovevamo fare noi con Arabba: in venti minuti sei dall'altra parte... poi capisci come siamo messi noi».
Se la neve non si archivia del tutto, la stagione estiva è già quasi pronta: «Il 23 maggio arriva il Giro d'Italia in piazzale Faloria e apriamo la funivia: il 15 giugno si apre la stagione estiva con il trekking & bike pass. E si va avanti così».
Crolli del 18% di passaggi nella zona Dolomitistar-Dolomitisuperski.
Chiuse da oggi le piste di Pecol e Palafavera e finisce la stagione per Zoldo Alto. In Civetta, gli impianti di Alleghe e Selva sono aperti: Pescul-Fertazza e la seggiovia Fertazza. poi Alleghe-Piani di Pezzè, Piani di Pezzè-Col dei Baldi, la Pelmo, la baby, Col Fioret, Belamont.
«Il programma era di arrivare a Pasqua» spiega Sergio Pra «ma le condizioni meteo e di collegamenti ci hanno costretto a chiudere, anche per un problema di sicurezza perchè non c'era neve e le piste erano davvero precarie. Certo finora registriamo un -18%: una stagione da dimenticare. Recuperi? Forse riusciamo ad avere qualche contributo sulle spese di innevamento ma ci sono indicatori che non sono facili da recuperare: c’è un aumento vertiginoso delle spese a causa dei costi di energia e gasolio. E’ andato tutto storto su tutti i fronti, speriamo che il prossimo anno ci dia soddisfazione per farci riprendere l'entusiasmo perchè ne siamo tutti colpiti e siamo un po' preoccupati. Speriamo che tutti capiscano, non si facciano prendere dal panico e che il prossimo anno nevichi nel momento giusto».
