La qualità è soggettiva, il paragone, ammesso che abbia senso farlo, va fatto su parametri oggettivi. Poi ci sono criteri (es. il panorama) che non hanno un costo ma generano attrattiva e di conseguenza si ripercuotono sul prezzo finale.
Comunque, tutto questo per dire che, per quanto mi riguarda, i prezzi attuali sono totalmente fuori da ogni logica e di conseguenza sono sempre più costretto, a malincuore, a far tendere a zero le mie uscite sugli sci.
Piano piano è la scelta che faremo in molti..io facevo tantissime uscite in italia ed all'estero ma oramai tra appagamento ed alti prezzi sto via via riducendo,quest'anno scenderò a 3-4
giorni in svizzera in località con skipass a prezzo contenuto ( ho in mente un giretto aprica-bivio- scuol) e un paio di feriali qui da noi..andando in bassa a fine gennaio aprica 48 euro,bivio 45 chf,scuol sui 60 euro,36 euro qui da noi,facile che farò un feriale al cimone e uno all'abetone.
Quanto al giro all'estero andando all'aprica da brescia poca autostrada da casa mia,a bivio e a scuol in statale,il ritorno via resia autostrada solo da bolzano sud a casa,tutto il percorso a gpl e che si fotta il caro prezzi di skipass,autostrade e carburanti,vado a minimizzare il tutto.
Alloggi idem,punti base poco costosi.
Mica si può continuare a sottostare a sti vampiri come niente fosse,se loro aumentano annualmente in modo scriteriato si farà meno e nel modo meno dispendioso possibile per mantenere inalterata la spesa complessiva da destinare allo sci.
Non ho intenzione di incrementare il budget di un solo cent aggiuntivo quest'anno,è già comprensivo ed adeguato a 3 anni di inflazione,se questi aumentano fuori inflazione non resta che la mannaia dei tagli,dolorosa ma necessaria per non cadere nel vortice degli aumenti folli sfruttando le passioni delle persone