Località del VCO, opinioni e pareri

In altri Stati ci sono dispositivi legislativi per limitare le cosiddette "cause temerarie" cioè quelle che intraprendi sapendo già di perderle, ma solo per far dispetto a qualcuno o allungare i tempi di qualcosa che non ti va a genio. E non si limitano al mero (sebben sostanzioso) pagamento delle spese processuali in caso di soccombenza.
Spese compensate in entrambi
gradi di giudizio!!!! Altro che sostanziose spese processuali.
 
non ho nulla in contrario alla cabinovia ma siamo sicuri che 40 anni fa saliva la metà della gente ??
Da quando c'è la San Domenico Ski l'utenza è enormemente aumentata, altro che raddoppiata. Fin troppo, alcuni weekend dell'era pre-covid erano invivibili, sempre che riuscivi e salire e non trovavi la strada chiusa per sold out già a Varzo. La cabinovia è indispensabile, sia per risolvere il doppio collo di bottiglia sia per le esigenze dei clienti (la quasi totalità delle recensioni negative critica la "pericolosità" delle due seggiovie).
 
Spese compensate in entrambi
gradi di giudizio!!!! Altro che sostanziose spese processuali.
Se così fosse sarebbe comunque grazie all'ennesima pecca di un sistema fallace.
Che poi, per l'idea che mi son fatto, il ricorrente non ci avrebbe rimesso comunque...la sua causa rappresentava gli interessi di tutti quelli contro il progetto di SDski e, per me, era finanziata anche da questi ultimi.
Quel che conta è che la battaglia è finita, ora speriamo che chi ha vinto non sia troppo logoro e riesca a ripartire in fretta.
 
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Se così fosse sarebbe comunque grazie all'ennesima pecca di un sistema fallace.
Che poi, per l'idea che mi son fatto, il ricorrente non ci avrebbe rimesso comunque...la sua causa rappresentava gli interessi di tutti quelli contro il progetto di SDski e, per me, era finanziata anche da questi ultimi.
Quel che conta è che la battaglia è finita, ora speriamo che chi ha vinto non sia troppo logoro e riesca a ripartire in fretta.
Concordo pienamente sull'esigenza di mettere da parte contenziosi e non andare a cercare altre tensioni.
Penso che debba completamente finire il tempo delle polemiche, dai che abbiamo svoltato, adesso è il tempo dei fatti e di dialoghi sereni e costruttivi.
Ora l'unica cosa da fare è quella di ripulire le scrivanie dalle scartoffie legali, respirare a fondo aria buona e pulita del Ciamporino per ricaricarsi e ripartire con i lavori!!!
 
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In altri Stati ci sono dispositivi legislativi per limitare le cosiddette "cause temerarie" ...

che a tutti, tranne che al proprietario della villetta, vada piu' che bene che si faccia questa benedetta cabinovia e' un conto, ma se c'e' una causa che sembra essere NON temeraria e' proprio questa, le spese compensate sono il minimo

ora, con un ritardo di sette anni che probabilmente si poteva evitare, speriamo si proceda e che soprattutto sia la spinta per rimettere in moto poi l'interesse per tanti altri nuovi impianti
 

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Articolo de La Stampa:

San Domenico avrà la nuova cabinovia: “Persi cinque anni ma ora si parte”

Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso di un privato. L’obiettivo è avviare i lavori quest’estate

Non riesco a leggerlo, di chi è la dichiarazione virgolettata? Malagoni?
Sì.
Purtroppo l'articolo della Stampa rientra tra i contenuti a pagamento, serve almeno l'abbonamento base che consente di accedere alle notizie online .... però è strano, io l'ho visto questa mattina e almeno qualche riga veniva generosamente "regalata"😅 per poi sfumare sul link dell'abbonamento, in questo momento invece fanno vedere solo l'immagine, forse bisogna sfruttare il mattino!!!!! O forse nel mio caso adesso non lo vedo più perché ho già esaurito i 2 minuti di lettura gratuiti...
Comunque nelle poche righe che questa mattina ho letto si diceva grosso modo che era impossibile non leggere soddisfazione sul suo volto e che finalmente dopo cinque anni i lavori potranno finalmente partire .... e dopo il resto dell'articolo diventava a pagamento
 
Ultima modifica:

San Domenico avrà la nuova cabinovia: “Persi cinque anni ma ora si parte”​

Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso di un privato. L’obiettivo è avviare i lavori quest’estate
LUCA BILARDO
17 Gennaio 2023 alle 06:00
2 minuti di lettura
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Il rendering della nuova cabinovia di San Domenico


«Abbiamo perso cinque anni per accuse che, fin dall’inizio, era evidente fossero campate in aria. Ora siamo pronti a partire con il progetto della nuova cabinovia che completa gli ingenti investimenti che abbiamo fatto in valle Divedro». E’ soddisfatto Andrea Malagoni di San Domenico ski, anche se nella pacatezza del suo stile la determinazione prevale sull’entusiasmo. La sentenza del Consiglio di Stato mette definitivamente la parola fine alla battaglia legale che ha bloccato la realizzazione dell’impianto da otto posti che in quattro minuti (alla velocità di 6 metri al secondo) porterà gli sciatori dai 1.375 metri di San Domenico ai 1.930 dell’alpe Ciamporino, con stazione intermedia parzialmente interrata a Casa Rossa (1.745 metri).

Costo previsto 25 milioni
Un investimento da 25 milioni di euro - questo il costo previsto quando era stata redatto il progetto - per la telecabina che andrà a sostituire le due attuali seggiovie. «Portando in quota fino a 2.400 persone all’ora si risolverà il problema del “tappo” che si crea nella parte iniziale della stazione sciistica. In questo modo riuscirà a salire molta più gente e in meno tempo - spiega Malagoni -. Ora riprenderemo le fila del progetto. Sarà un cantiere importante, noi speriamo di riuscire a iniziare i lavori quest’estate. Poi serviranno una decina di mesi per avere pronta l’opera che dà senso a tutti gli investimenti fatti». Su tutti ci sono la seggiovia al Dosso e l’albergo a San Domenico.


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Mancava questo tassello, forse il più importante. Ma era stato il proprietario di una seconda casa a fare ricorso alla giustizia amministrativa impugnando i permessi che Regione e Comune di Varzo avevano dato a San Domenico ski. Sosteneva che il percorso della nuova telecabina fosse progettato «in modo da correre sopra la sua abitazione creando rischi e diminuendo la fruibilità dell’immobile in termini di inquinamento da rumore, serenità e riservatezza».
Una prima volta si era rivolto al Tar nel 2018 avendo ragione «per carenza di istruttoria» e costringendo Comune e Regione a riavviare l’iter. E’ poi seguito un suo secondo ricorso alla giustizia amministrativa. Ad aprile 2022 il Tar aveva dato ragione a San Domenico ski e ora anche il Consiglio di Stato ha riconosciuto la legittimità degli atti.

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Le misurazioni dei periti
Per accertare poi il rispetto delle norme, i primi giudici avevano anche disposto una verifica del progetto dal quale era emerso che le distanze erano garantite: la casa è a una distanza di 7,35 metri dalla cabina, più dei 6 che la legge prevede come minimo da garantire. E poi, in caso di normale funzionamento, la cabina sorvola solo una piccola porzione della gronda esterna dell’edificio (e non le mura perimetrali). Tutto in regola quindi, come ribadito ora dal Consiglio di Stato.
«Era tutto chiaro»
«Era chiaro fin dall’inizio che si trattava di accuse pretestuose - dice Malagoni -. Avevamo affidato il progetto a professionisti che conoscono bene limiti e vincoli, non certo a gente improvvisata. Purtroppo il sistema italiano concede massima garanzia a tutti e quindi basta che qualcuno faccia un ricorso per fermare un progetto importante. Noi nel frattempo abbiamo perso cinque anni». E nel frattempo è cambiato un mondo.

«Ora siamo in una fase in cui è difficile avere le materie prime e i costi sono nettamente aumentati, quindi dovremo vedere come procedere - dice Malagoni -. Era tempo che aspettavamo questo momento e siamo determinati ad andare avanti. Tutto quello che abbiamo annunciato lo abbiamo sempre fatto».
E’ invece archiviato (o secondo alcuni solo in una lunga pausa) il progetto dell’impianto che avrebbe dovuto collegare San Domenico al Devero: quello, almeno per ora, è rimasto schiacciato dalla burocrazia.
questo è l’articolo su “La Stampa “ di ieri, lo condivido con voi.
incrociamo le dita, perché i tempi non sono i migliori…
 
Quindi sicuramente, se partono quest'anno, sarà per inverno 2024 dato che sono richiesti 10 mesi di lavori. D'altronde era previsto sin dall'inizio, due anni per i lavori.
 
... era una "causa temeraria" quella iniziata dal proprietario della casa, ora ne sono ancora più convinto.
 
A parte l'oggettivo disturbo sulla proprietà, era una vendetta anche per accadimenti precedenti. Certo che se Comune e Regione non avessero sbagliato l'iter procedurale la prima volta, il ricorso del 2018 non l'avrebbe vinto e non avrebbero dovuto rifare l'iter, e lui non avrebbe fatto di nuovo ricorso sul nuovo iter...1 passaggio dal TAR e un'autorizzazione in meno, 2 anni ce li risparmiavamo
 
25 milioni solo per la cabinovia o anche per il parcheggio???
25 milioni solo per la cabinovia mi sembrano un tantino eccessivo...

chissà quanti euri di spese processuali dovranno sborsare i vari, no a tutto e soprattutto il proprietario della casa...

pur non amando sandomenico particolarmente, con la cabinovia il comprensorio svolta completamente...
 
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