Adoro l'Austria, ma dire che è sempre più economica è una generalizzazione spesso non confermata.
Ci son 700 stazioni perchè spesso ogni paesino ha il suo skilift baby dove i paesani portano i bambini ad imparare e fare il doposcuola (tipo lo skilift attuale di tonezza

) ma i comprensori degni di nota per chi come noi deve farsi ore di auto per andarci son molti meno.
A parte le enormi differenze di prezzi e costi tra una Zurs, una Kitzbuhel e per dire una carinzia o Salzkammergut, in generale le stazioni non sono create dal nulla solo per sciare come le stazioni ski-total o anche la nostra Breuil-Cervinia che si è sviluppata molto di più del vero paese più giù.
Solo di recente visto la carenza di stazioni in quota per lo sci primaverile e autunnale l'Austria (soprattutto il Tirolo) ha sviluppato stazioni di ghiacciaio che sono un pò skitotal per rubare clienti alla Francia, penso a Solden, Stubai, Pitztal, Molltall e un pò diverse la Silvretta Arena, Obertauern, Kuhtai che hanno anche stazioni di partenza degli impianti ben separate dai paesi ma consentono sciate anche col caldo, e si son pure sforzati di unire micro-comprensori tra di loro partendo prima da un unione tariffaria in modo simile al dolomitisuperski.
In Austria è molto facile trovare garnì (camere con colazione) a prezzi bassissimi, se St Anton è cara basta scendere in Stanzertal o verso Langen ed i prezzi si dimezzano ed è così dappertutto, anche le pensioni hanno prezzoni. Gli appartamenti convengono raramente mentre sono praticamente obbligatori nei mega-comprensroni francesi se non ci si vuol svenare.
In compenso gli skipass sono relativamente cari nei giornalieri, molto più convenienti per i plurigiornalieri, nel senso la differenza è più marcata che nel dolomitisuperski
Per la modernità degli impianti è molto variabile da stazione a stazione, cmq le nostre regioni autonome (in particolar modo alto adige) visto gli enormi contributi a fondo perduto (assai criticati dalla Unione Europea) hanno microstazioni con impianti all'avanguardia che in un regime capitalista perfetto non sarebbe ripagati dal costo del biglietto (mai visto cosa costa in USA?).
In effetti il contributo statale ad aziende private locali ha fatto si che il maggior costruttore di impianti di risalita al mondo è AltoAtesino con un enorme indotto di buon livello retributivo, sto pensando alle zone mie (vicentino) che sono piene di studi di ingegneri, e microaziende che gli fanno da terzisti.
Ho un pò divagato ma quando si parla di costi bisogna sempre tener conto che le stazioni di sci in cui ci divertiamo nelle Alpi si sono tutte evolute grazie ad un forte contributo pubblico, dallo stato ai comuni, alle regioni, i megacomprensori sono stati creati a tavolino con i vari "Plan Neiges", Sestriere è si opera degli Agnelli ma con forti aiuti pubblici, e da noi il Sellaronda è opera di imprenditori locali con amici pubblici, lo sci con impianti non sta in piedi senza aiuti pubblici cioè nostre tasse dirottate lì.
Sennò abbiamo le stazioni tipo Asiago
E l'apres-ski l'hanno inventato proprio loro
