Passo dello Stelvio - Situazione neve, piste, impianti e strade

Non ricordo recentemente aperture a metà giugno (a parte l'anomalia post covid che ho sfruttato io stesso verso fine maggio), ma non posso escludere che ci sia stato un periodo in cui effettivamente riaprissero per la stagione estiva a metà giugno.
 
se il primo pensiero è fare una salita in auto fino a 2700 metri e sciare di fatto dopo l'apertura ufficiale di inzio giugno ( all'apertura di fatto non si scia) la risposta direi è abbastanza scontata
Se invece avessi la stazione servita da un impianto di salita che garantisse l'apertura da inizio maggio e per un mese e mezzo almeno lo stelvio fosse fruibile dalla cima fino al passo sceglierei lo stelvio da casa mia
Dato che mi dicevano che a 2700 non è fruibile a maggio per strada proponevo un arrocco dai 2000 che direi sia una quota che può essere mantenuta pulita come altri passi a quella quota che a maggio sono aperti o sono aperti tutto l'anno
Il che mi permetterebbe se volessi fare piu giorni anche di non dover risiedere necessariamente al passo perchè il su e giu fino a 2700 metri non è pensabile
esatto, piu che un ghiacciaio "basso", che magari sta chiuso un mese o piu in piena estate per condizioni avverse ha molto piu senso fare una stazione di quota che lavori nei periodi intermedi se non tutto l'anno, il pre season ottobre-dicembre sarebbe una manna per agonisti e appassionati, per non parlare da aprile e giugno. Con un arroccamento da circa 2000 mt non sarebbe particolarmente piu alta di livigno, solda etcc, e comunque piu bassa di cervinia come altezza massima.
certo la mancanza di un paese e centro residenziale penalizza, non sarebbe un offerta turistica adeguatamente strutturata, ma avrebbe molto senso consolidare un centro agonistico non solo nazionale ma internazionale, con scuole sci e formazione maestri, aperta 8 mesi l'anno autunno (settembre fino fino a 8 dec che aprano stazioni normali), primavera da aprile fino a giugno, con eventuale prolungamento estivo su luglio quando le condizioni lo consentano.
 
Non ricordo recentemente aperture a metà giugno (a parte l'anomalia post covid che ho sfruttato io stesso verso fine maggio), ma non posso escludere che ci sia stato un periodo in cui effettivamente riaprissero per la stagione estiva a metà giugno.

Sono andato a verificare sulla discussione ad hoc, quindi si parla di aperture lato italiano:
  1. Jun 25, 2022 https://www.skiforum.it/board/index.php?threads/9785/page-493
  2. 2021 tralasciamolo per l'apertura eccezionale
  3. Jun 20, 2020 https://www.skiforum.it/board/index.php?threads/9785/post-2214404
  4. Jun 28, 2019 https://www.skiforum.it/board/index.php?threads/9785/post-2121609
  5. Jun 29, 2018 https://www.skiforum.it/board/index.php?threads/9785/post-2020143
Più indietro nel tempo non sono andato, comunque ad occhio mi pare che negli ultimi 5 anni hanno sempre aperto verso fine giugno. :HH
 
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esatto, piu che un ghiacciaio "basso", che magari sta chiuso un mese o piu in piena estate per condizioni avverse ha molto piu senso fare una stazione di quota che lavori nei periodi intermedi se non tutto l'anno, il pre season ottobre-dicembre sarebbe una manna per agonisti e appassionati, per non parlare da aprile e giugno. Con un arroccamento da circa 2000 mt non sarebbe particolarmente piu alta di livigno, solda etcc, e comunque piu bassa di cervinia come altezza massima.
certo la mancanza di un paese e centro residenziale penalizza, non sarebbe un offerta turistica adeguatamente strutturata, ma avrebbe molto senso consolidare un centro agonistico non solo nazionale ma internazionale, con scuole sci e formazione maestri, aperta 8 mesi l'anno autunno (settembre fino fino a 8 dec che aprano stazioni normali), primavera da aprile fino a giugno, con eventuale prolungamento estivo su luglio quando le condizioni lo consentano.

Al netto dei soldi mancanti (penso che la Regione preferisca pagare tot interventi a vari comprensori piuttosto che uno solo così grosso), io comincio a chiedermi se ingegneristicamente sia una cosa fattibile, guardate questa immagine:
sito per caricare foto

L'ideale sarebbe partire dalla val Zebrù, che tuttavia è una regione protetta, e inoltre 1400mt di dislivello con così poca distanza orizzontale mi sembra un po' poco...
Se invece parti dalla strada che sale da Bormio (che sarebbe meglio così raggiungi il passo e i relativi alberghi), mi sembra che scollinare l'ultima montagna (Scorluzzo? Dove ci sono le trincee della prima guerra) non sia fattibile perchè poi sulla cima non c'è nulla e dovresti scendere al passo (anche per non sciatori). Forse deviare nel vallone prima e salire su per la valle dei Vitelli? Ma poi lì i piloni resistono a valanghe e scariche di sassi??
Cercando in giro non ho trovato nessuna idea di progetto, sarebbe interessante chiedere cosa ne pensano su funivie.org. Da profano mi sembra che a livello tecnico non ci sia nulla di fattibile, tranne che dal versante altoatesino.
 
Al netto dei soldi mancanti (penso che la Regione preferisca pagare tot interventi a vari comprensori piuttosto che uno solo così grosso), io comincio a chiedermi se ingegneristicamente sia una cosa fattibile, guardate questa immagine:
sito per caricare foto

L'ideale sarebbe partire dalla val Zebrù, che tuttavia è una regione protetta, e inoltre 1400mt di dislivello con così poca distanza orizzontale mi sembra un po' poco...
Se invece parti dalla strada che sale da Bormio (che sarebbe meglio così raggiungi il passo e i relativi alberghi), mi sembra che scollinare l'ultima montagna (Scorluzzo? Dove ci sono le trincee della prima guerra) non sia fattibile perchè poi sulla cima non c'è nulla e dovresti scendere al passo (anche per non sciatori). Forse deviare nel vallone prima e salire su per la valle dei Vitelli? Ma poi lì i piloni resistono a valanghe e scariche di sassi??
Cercando in giro non ho trovato nessuna idea di progetto, sarebbe interessante chiedere cosa ne pensano su funivie.org. Da profano mi sembra che a livello tecnico non ci sia nulla di fattibile, tranne che dal versante altoatesino.
Lato BZ chi avrebbe interesse ad investire ?
Ortler ski arena ? Tutte le strutture sul passo e sul ghiacciaio sono lombarde ( eclusi Piccolo Tibet e Thoni 3000 se non erro )
Gli hotel su' per funzionare anche d' inverno ( togliendo pure dic gen e feb ) hanno bisogno di ristrutturazioni importanti , spenderebbero per questo ?
 

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Lato BZ chi avrebbe interesse ad investire ?
Ortler ski arena ? Tutte le strutture sul passo e sul ghiacciaio sono lombarde ( eclusi Piccolo Tibet e Thoni 3000 se non erro )
Gli hotel su' per funzionare anche d' inverno ( togliendo pure dic gen e feb ) hanno bisogno di ristrutturazioni importanti , spenderebbero per questo ?
alla fine abbiamo solo un semighiacciaio ormai in valsenales, arricchire l'offerta dei "semighiacciai"per la mezza stagione non sarebbe male, io penso che solo con le prenotazioni di nazionali, club etc avrebbero la "ricettività" al completo.
Le strutture al passo si possono tenere aperte, forse il vecchio pirovano come i vecchi skilft potrebbe essere piu conveniente smantellarlo che ricostruirlo, anche se rifugi con serivizio alberghiero in quota a mio avviso sarebbero sempre pieni, figuriamoci con impianti funzionanti. Ma sicuramente non si possono tenere ruderi vetusti.
Come per il tonale si potrebbe pensare a un investimento congiunto delle due regioni, la provincia di Sondrio e le sue banche fanno sempre sfoggio di icone del tonale, sarebbe il caso che ci investano pure.
Io penso che con i camp tipo jam si lavorerebbe tantissimo, soprattutto a inizio stagione che la gente ha piu voglia di "investire sullo sci " per la stagione che arriva.
Secondo me nell'evoluzione climatica, incertezza da gw, stagioni imprecisate, le possibilità di sfruttamento di impianti in quota, ma ormai tropo "bassi" per essere veri e propri ghiacciai avrà sempre maggiore domanda
 
Servono una fraccata di investimenti e soldi.

Conviene investire così tanto lì visto il disastro viabilistico della Valtellina? O facciamo tipo ponte dello stretto, opera faraonica in mezza al nulla?
 
Dai che siamo messi bene , saracinesche negozi sepolte e nevica di nuovo :PPINK



Screenshot_20240409_193410_bergfexSki.jpg
 
Il versante alto atesino non ha interesse. Chi potrebbe avere interesse è Bormio, allungando la stagione sciistica.

In questa ottica si può immaginare un collegamento che parta da prima dei tornanti e sviluppare un'area ad uso Bormio/Livigno. Alla fine avete la certezza di sciare bene ad aprile e maggio non è banale
 
A Livigno però fino ai primi di maggio si scia già praticamente sempre.
Non so quanto siano interessati ad investire.

Forse Bormio un po' di più.

Ma dover prendere una navetta fino all'inizio della valle del Braulio, per sciare su tre skilift, mi sembra un po' disagevole.

Un collegamento diretto dalle piste di Bormio è infattibile?
 
Aldilà di fanta-impianti sciistici che in questa vita non vedremo mai, bisognerebbe capire se a livello di fondi potrebbe costare meno aprire la strada da Bormio al passo solo per addetti ai lavori e un'ipotetica navetta skibus. I lavori di rimozione neve e rimontaggio para-massi ecc andrebbero fatti comunque, però magari non dovendo garantire un flusso veicolare costante potrebbero costare meno e venir sostenuti da qualche altro ente che non sia l'anas, perlomeno per il mese di maggio quando Livigno chiude. Questo forse potrebbe anche permettere che ulteriori lavori di sgombero neve (se dovesse nevicare ancora) potrebbero essere fatti in maniera "meno urgente" e quindi costare meno.
 
Aldilà di fanta-impianti sciistici che in questa vita non vedremo mai, bisognerebbe capire se a livello di fondi potrebbe costare meno aprire la strada da Bormio al passo solo per addetti ai lavori e un'ipotetica navetta skibus. I lavori di rimozione neve e rimontaggio para-massi ecc andrebbero fatti comunque, però magari non dovendo garantire un flusso veicolare costante potrebbero costare meno e venir sostenuti da qualche altro ente che non sia l'anas, perlomeno per il mese di maggio quando Livigno chiude. Questo forse potrebbe anche permettere che ulteriori lavori di sgombero neve (se dovesse nevicare ancora) potrebbero essere fatti in maniera "meno urgente" e quindi costare meno.

Tre skilift se non aggiungono altro NON estivo sopra i 2500


Il vantaggio di un arroccamento verso Bormio non starebbe solo nello sci, ma anche nel turismo estivo.
 
A Livigno però fino ai primi di maggio si scia già praticamente sempre.
Non so quanto siano interessati ad investire.

Forse Bormio un po' di più.

Ma dover prendere una navetta fino all'inizio della valle del Braulio, per sciare su tre skilift, mi sembra un po' disagevole.

Un collegamento diretto dalle piste di Bormio è infattibile?

Menzionavo Livigno perché per quota ed esposizioni tra Santa Caterina, Livigno e Stelvio avresti una bella settimana bianca sicura ad aprile inoltrato. Sarebbe un'offerta abbastanza unica in Italia.
 
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