Racconti nella foto

"Giocando" sulla neve... "danzando" sui pendii...
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...destra ...sinistra ...destra ...sinistra ...op ...op ...op ...op

Vai, così... ancora... destra ...sinistra ...destra ...sinistra ...


Basta, mi fanno male le gambe... :sudato: fiuuuuu...

Ok, ora vediamo che ho combinato: ...


:OOO:OOO:OOO



No, non può essere, non sono stato io. Non mi sembrava di essere così ...bravo!


Quelli prima di me erano molto più bravi... ma qual'è la mia linea, non riesco ad individuarla... il fatto è che sono quasi tutte perfette...!


Basta riposarsi: voglio tracciare altre linee...:arf::arf::arf:


La giornata è ancora lunga: le gambe non mi fanno più maleeeee...


Yahoooooooooooooooo...




Che ne dite: rispecchia la realtà di tutti quanto Voi? :D
 
La montagna innevata ed il vento.
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Non sono solo i freeriders ad "ululare" quando scendono su un pendio ricoperto di tanta soffice candida powder posatasi durante la notte precedente.

Anche il vento "ulula" sui pendii innevati della montagna: vuole giocare, divertirsi, vuol vedere i fiocchi di neve rincorrrersi confusamente tra le rocce.

Inerme ascolto ed osservo. Il suono del vento che si scaglia contro le pareti della montagna; il rombo continuo del bosco scosso dall'impetuosità della forza delle correnti che provengono dall'est; la neve che prima scivola lungo i fianchi della montagna disegnando linee curiose e sinuose e poi, raggiunto il vertice della roccia, si libra in aria sospinta dalle gelide correnti che spirano incessantemente e vigorosamente creando vorticose nuvole di cristalli bianchi che si perdono nel lontano orizzonte del cielo azzurro.

La montagna è anche questo: non va solo "sciata", va anche "ascoltata" ed "osservata". Noi sempre meno ci dedichiamo a questo aspetto così gratificante, forse perché proprio non riusciamo a cogliere il vero lato gratificante: quello spirituale, quello rilassante, quello della pace dei sensi.

Imparare ad ascoltare ed osservare ci aiuta anche ad applicare lo stesso sistema nella vita quotidiana. Il mio sfogo nervoso accumulato durante la settimana viene scaricato semplicemente stando a contatto con la natura, montagna, collina, campagna o mare che sia. Non c'è bisogno di essere aggressivi con gli altri, non c'è bisogno di "lanciarsi" come forsennati sulle piste da sci, non c'è bisogno di "innalzarsi" come osannatore della superiorità della proprio forza mentale nei confronti dei più deboli (intendo quelli che giornalmente sulle piste da sci rispettano le normali leggi comportamentali e si trovano a dover combattere, loro malgrado, con un nutrito gruppo di "esaltati" che si vengono a "sfogare" sulle piste solo per il loro egoistico piacere, senza pensare che non esistono solo loro sulla faccia della terra).

Ecco che qui entra in gioco la natura: con la sua immensa grandezza. Dio ci ha donato un bene di inestimabile valore. Sta a noi adesso decidere come gestirlo: anche soltanto ascoltando il melodioso rumore del vento ed osservando il vorticoso rincorrersi della neve che crea spettacolari giochi naturali.

Una foto che vale un racconto, un racconto che spiega una foto.

Buone sciate a tutti, oggi e per sempre :D:D:D
 
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Una traccia sulla neve polverosa...

La felicità di mostrare la propria "firma" lasciata su un pendio immacolato ha bisogno di un racconto lungo e dettagliato: ma io non me la sento di descrivere quello che si può immaginare. Oggi tanti sciatori "veri" hanno potuto "firmare" la loro giornata sui pendii che ognuno di loro ha solcato in ogni parte d'Italia ed oltre. E tutti quanti hanno provato quel senso di felicità e gioia che solo la montagna innevata sa regalare agli esseri umani.

Una traccia sulla neve polverosa...

...e nient'altro... :-(((
 

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POLVERE D'ARGENTO.
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(come sottofondo musicale ascoltate "Forever, forever (solo piano)" di Keiko Matsui e volerete con la mente verso l'infinito...)



Il silenzio che si diffonde dopo aver tracciato il pendio riempie l'atmosfera di adrenalinica eccitazione mistica.
La spumeggiante allegria che si è susseguita negli istanti precedenti ancora invade la mente estasiata.
Il senso di avere raggiunto il massimo della felicità straborda dagli occhi luccicanti dalla commozione.
La neve accarezzata con un gesto tecnico in sincronia con la forza di gravità si lascia sopraffare dal sibillante ululato umano.

Polvere d'argento, come quella che appare magicamente in un istante in cui non pensi ad altro. La mente vola, in alto, sempre di più. Il cuore batte sempre più forte, la gioia non ha confini.

L'istinto ti dice di continuare a sciare, ma lo sguardo non riesce a staccarsi da quella polvere argentea, luccicante, abbagliante, affascinante, irreale.

E' un quadro, sembra un quadro, è tutto vero. Un gioco di luci e ombre che la buona sorte mi ha donato. Io l'ho immortalato e nel cuore l'ho stampato, per sempre, anzi Forever, forever... (come la musica di sottofondo che sto ascoltando)

...sospirando malinconicamente ogni volta che ricordo quei momenti :GG
 
Partecipo anche io nel mio piccolo...

allego una foto che per me non lascia spazio a tante parole...

si tratta di un bel risveglio in Val di Fanes un mese fa e lascio che sia la poesia della montagna a parlare

Fanes
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Una tranquilla mattina di sole

(Yeah)
 
Paesaggio incantato
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Era il 27 dicembre 2007, la giornata era già splendida al sorgere del sole, il freddo pungente ma non fastidioso, non c'era un alito di vento. Per le piste avrò incrociato in tutta la mattinata una ventina di persone: la cosa non mi dispiaceva poi così mica tanto!
Nessun rumore. Le strade erano lontane, nel fondovalle; gli impianti, anch'essi silenziosi, erano lontani e "nascosti" nella vegetazione; in zona non c'era nessun rifugio dove si poteva sentire il vocio continuo dei turisti o la (purtroppo...) musica tambureggiante.
L'unico rumore era quello dei miei sci nel lento procedere sulla lunga e divertente pista. Già, lento: ma come si poteva "correre" in quei minuti così ...inebrianti, così ...magici, così ...esaltanti?
La natura circostante "obbligava" a rallentare il tempo: non c'era fretta di arrivare a valle e riprendere l'impianto per risalire. Questi sono i momenti in cui il lento trascorrere del tempo rilassa "meravigliosamente" le nostre menti ed i nostri pensieri. La natura ci insegna tante cose: ad essere calmi, ad essere tranquilli, ad essere rilassati, ad essere osservatori, ad essere consapevoli, ad essere pazienti, ad essere gentili, ad essere ...sinceri.
Sinceri, perché uno spettacolo come questo della foto non è una cosa falsa, costruita, trasformata. La natura è sincera con noi e noi dobbiamo esserlo con Lei, e non solo! Sempre, dappertutto, soprattutto nella vita quotidiana!

Peccato solo che il 95% delle persone a cui faremmo ammirare le nostre foto ci sentiremo rispondere "che belle" ... ma senza sincerità ed interesse! Ecco perché noi skifosi non veniamo compresi come vorremmo...!

Io intanto però mi godo ad osservare le mie foto (questa è stata scattata in Svizzera) e le condivido con tutti Voi, sperando sempre di essere ALMENO compreso dagli skifosi del forum!

Ciao a tutti. Roberto
 
non avevo mai visto queste foto...magnifiche tutte e complimenti particolari a Roberto...la zona del Matese piena di neve è stupenda :D
 
il cervino...la mia amata montagna...ogni volta che torno rimango meravigliato come la prima volta
 

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Pura poesia...foto meravigliose!!
mi sapreste dire dove si trova la pista della prima foto?
avete detto dolomiti? dove di preciso?
ciao a tutti
 
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