Edo
???
Ovvero, non più il mio debutto in Scandinavia. Bensì la visita alla seconda per importanza (ma prima a mio parere per interesse sciatorio; anche se non ho potuto testare il bassofondo localizzato a sudest dellarea urbana) località sciistica che gravita su Bergen. Nonché in ogni caso una delle più grandi della nazione, sempre tenuto conto della scala di riferimento.
Questa seconda giornata di sci si svolge più o meno seguendo il copione della prima. Anche l'ubicazione geografica dello ski resort ha parecchio in comune con la giornata di ieri, poiché la località si trova circa mezz'ora di automobile dopo Voss e, in conseguenza a ciò che avevo affermato, la strada per raggiungere le piste da sci è la medesima fino alla cittadina. La differenza principale che ho potuto notare è che benché le quote siano simili (la base degli impianti di Voss, escludendo la partenza della funivia, dovrebbe essere leggermente più bassa), questa località mi ha dato l'idea di avere un ambiente maggiormente di alta montagna. Non trascurabile il fatto che fosse sabato, e che quindi l'affollamento fosse decisamente più sostenuto. Ma come si vedrà in seguito, ciò non ha affatto influito sulla piacevolezza della sciata.
In ogni caso, la giornata si preannuncia nuovamente con una condizione atmosferica che è piuttosto rara nella città più piovosa d'Europa:
La partenza è prevista nuovamente per le otto e mezza circa. Data la limitata estensione della località, nonché per altre motivazioni non di competenza della fotocronaca, non ho pianificato per queste due giornate una sveglia all'alba perché una sciata a partire da circa mezzogiorno la reputo più che sufficiente per i miei scopi.
Scrivevo, che la strada da percorrere è la stessa del giorno prima fino a trenta minuti dall'arrivo. Strada insolitamente scorrevole nonostante sia sabato mattina, ma questa caratteristica caratterizzerà anche le restanti giornate, nonostante l'obbligatorietà dei tragitti e l'alto tasso di motorizzazione della popolazione (la credenza popolare è differente ed in città solitamente ci si sposta con i mezzi pubblici, ma il traffico cittadino nonché suburbano in Norvegia non manca). Evidentemente la scarsa densità di popolazione all'infuori dei centri abitati fa il suo, perché appunto un leggero di traffico c'era solamente fino al bivio per uscire dalla città:
Superata Voss, questa volta con la circonvallazione, la strada diventa inedita. In realtà per me non è veramente inedita perché l'avevo percorsa anni fa in estate in senso contrario, perché proseguendo in direzione nord si viaggia verso la regione dove si trovano i fiordi più famosi nell'estesa regione situata più o meno tra le città di Bergen ed Ålesund, ma era oramai quasi notte e non ricordo di aver nemmeno fatto caso a questa località sciistica (forse un vecchio wlf ma riguardava Voss). Si lascia quindi la strada principale (come scritto nella scorsa puntata; uno dei tre itinerari per Oslo) e si gira a sinistra in direzione nord:
Ecco perché le macchine e gli autoveicoli in generale sono sempre così puliti da queste parti (non è solo merito della pioggia):
L'entrata nel territorio comunale:
Centro abitato sparso:
Ma si può subito notare un leggermente maggiore innevamento:
Dopo qualche chilometro, la stazione sciistica si trova sulla sinistra:
Ed accoglie il turista con ciò che solitamente si trova, appunto, in una stazione sciistica:
Il cui ampio parcheggio gratuito è sicuramente un elemento che ho apprezzato:
Con una breve passeggiata si raggiunge il centro abitato; le piste si trovano subito dietro:
Fatto lo skipass e noleggiata l'attrezzatura (anzi, mi pare che sia avvenuto al contrario), metto gli sci e mi trovo subito sul front de neige. Per iniziare, così per curiosità e per provare tutti gli impianti, mi dirigo sugli skilift baby situati sulla destra (guardando a monte) della seggiovia. Seggiovia che per l'appunto avrebbe potuto anche essere raggiunta direttamente, ma con una leggerissima salita da fare a piedi:
La neve qua sotto è un po' più primaverile di ieri, e c'è un discreto affollamento. Che non si traduce però in attese per gli impianti di risalita, che rimarranno inesistenti per tutto il corso della giornata:
Come scrivevo, gli skilift servono solamente per i principianti. L'impianto utile è questa seggiovia:
Seggiovia dotata della utilissima (ovviamente e soprattutto in condizioni di affollamento) quanto rara corsia per sciatori senza accompagnatori (o con accompagnatori ma poco socievoli):
Questa seggiovia porta più o meno in mezzo alla skiarea. Composta questa volta da due versanti, più un paio di skilift in altitudine. Come impostazione ha un leggero richiamo a Voss, ma con meno piante ad alto fusto e con piste a sensazione (non le ho misurate) più lunghe:
La pista che scenderebbe direttamente sotto la seggiovia è chiusa nonché non preparata, ma ogni tanto è percorsa da qualcuno e lo sarà pure da me in seguito:
Superato il pendio più ripido, dove si trova una delle due piste nere del domaine skiable, si apre un altipiano innevato dove si snodano, appunto, le discese che ho precedentemente soprannominato come quelle "in altitudine":
Una volta in cima, decido di raggiungere subito l'altro versante:
Dietro, si possono vedere gli skilift in atltudine:
Ma io scendo a sinistra (sempre con la montagna come riferimento), con il tracciato numero, mi pare, ed in accordo alla skimap che sto consultando, diciotto:
Abbastanza piatto benché marcato in rosso, e che arriva dove si trova l'altra seggiovia del comprensorio. In questa zona la neve è un po' sfatta (meglio non utilizzare la parola tabù nel forum) ma, come accaduto ieri, a mio parere decisamente meno pesante di quella che si trova sulle Alpi:
Uno sguardo a monte e sulla linea della seggiovia:
Ed a valle:
Questa seconda giornata di sci si svolge più o meno seguendo il copione della prima. Anche l'ubicazione geografica dello ski resort ha parecchio in comune con la giornata di ieri, poiché la località si trova circa mezz'ora di automobile dopo Voss e, in conseguenza a ciò che avevo affermato, la strada per raggiungere le piste da sci è la medesima fino alla cittadina. La differenza principale che ho potuto notare è che benché le quote siano simili (la base degli impianti di Voss, escludendo la partenza della funivia, dovrebbe essere leggermente più bassa), questa località mi ha dato l'idea di avere un ambiente maggiormente di alta montagna. Non trascurabile il fatto che fosse sabato, e che quindi l'affollamento fosse decisamente più sostenuto. Ma come si vedrà in seguito, ciò non ha affatto influito sulla piacevolezza della sciata.
In ogni caso, la giornata si preannuncia nuovamente con una condizione atmosferica che è piuttosto rara nella città più piovosa d'Europa:
La partenza è prevista nuovamente per le otto e mezza circa. Data la limitata estensione della località, nonché per altre motivazioni non di competenza della fotocronaca, non ho pianificato per queste due giornate una sveglia all'alba perché una sciata a partire da circa mezzogiorno la reputo più che sufficiente per i miei scopi.
Scrivevo, che la strada da percorrere è la stessa del giorno prima fino a trenta minuti dall'arrivo. Strada insolitamente scorrevole nonostante sia sabato mattina, ma questa caratteristica caratterizzerà anche le restanti giornate, nonostante l'obbligatorietà dei tragitti e l'alto tasso di motorizzazione della popolazione (la credenza popolare è differente ed in città solitamente ci si sposta con i mezzi pubblici, ma il traffico cittadino nonché suburbano in Norvegia non manca). Evidentemente la scarsa densità di popolazione all'infuori dei centri abitati fa il suo, perché appunto un leggero di traffico c'era solamente fino al bivio per uscire dalla città:
Superata Voss, questa volta con la circonvallazione, la strada diventa inedita. In realtà per me non è veramente inedita perché l'avevo percorsa anni fa in estate in senso contrario, perché proseguendo in direzione nord si viaggia verso la regione dove si trovano i fiordi più famosi nell'estesa regione situata più o meno tra le città di Bergen ed Ålesund, ma era oramai quasi notte e non ricordo di aver nemmeno fatto caso a questa località sciistica (forse un vecchio wlf ma riguardava Voss). Si lascia quindi la strada principale (come scritto nella scorsa puntata; uno dei tre itinerari per Oslo) e si gira a sinistra in direzione nord:
Ecco perché le macchine e gli autoveicoli in generale sono sempre così puliti da queste parti (non è solo merito della pioggia):
L'entrata nel territorio comunale:
Centro abitato sparso:
Ma si può subito notare un leggermente maggiore innevamento:
Dopo qualche chilometro, la stazione sciistica si trova sulla sinistra:
Ed accoglie il turista con ciò che solitamente si trova, appunto, in una stazione sciistica:
Il cui ampio parcheggio gratuito è sicuramente un elemento che ho apprezzato:
Con una breve passeggiata si raggiunge il centro abitato; le piste si trovano subito dietro:
Fatto lo skipass e noleggiata l'attrezzatura (anzi, mi pare che sia avvenuto al contrario), metto gli sci e mi trovo subito sul front de neige. Per iniziare, così per curiosità e per provare tutti gli impianti, mi dirigo sugli skilift baby situati sulla destra (guardando a monte) della seggiovia. Seggiovia che per l'appunto avrebbe potuto anche essere raggiunta direttamente, ma con una leggerissima salita da fare a piedi:
La neve qua sotto è un po' più primaverile di ieri, e c'è un discreto affollamento. Che non si traduce però in attese per gli impianti di risalita, che rimarranno inesistenti per tutto il corso della giornata:
Come scrivevo, gli skilift servono solamente per i principianti. L'impianto utile è questa seggiovia:
Seggiovia dotata della utilissima (ovviamente e soprattutto in condizioni di affollamento) quanto rara corsia per sciatori senza accompagnatori (o con accompagnatori ma poco socievoli):
Questa seggiovia porta più o meno in mezzo alla skiarea. Composta questa volta da due versanti, più un paio di skilift in altitudine. Come impostazione ha un leggero richiamo a Voss, ma con meno piante ad alto fusto e con piste a sensazione (non le ho misurate) più lunghe:
La pista che scenderebbe direttamente sotto la seggiovia è chiusa nonché non preparata, ma ogni tanto è percorsa da qualcuno e lo sarà pure da me in seguito:
Superato il pendio più ripido, dove si trova una delle due piste nere del domaine skiable, si apre un altipiano innevato dove si snodano, appunto, le discese che ho precedentemente soprannominato come quelle "in altitudine":
Una volta in cima, decido di raggiungere subito l'altro versante:
Dietro, si possono vedere gli skilift in atltudine:
Ma io scendo a sinistra (sempre con la montagna come riferimento), con il tracciato numero, mi pare, ed in accordo alla skimap che sto consultando, diciotto:
Abbastanza piatto benché marcato in rosso, e che arriva dove si trova l'altra seggiovia del comprensorio. In questa zona la neve è un po' sfatta (meglio non utilizzare la parola tabù nel forum) ma, come accaduto ieri, a mio parere decisamente meno pesante di quella che si trova sulle Alpi:
Uno sguardo a monte e sulla linea della seggiovia:
Ed a valle:
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