Da cosa protegge il paraschiena e quale tipo?

Ok grazie leggerò tutto ... mi interessa anche se sono un po' scettico.
ti capisco, lo ero anch'io...
Io ero partito dalla sola protezione senza gillet e quella è veramente uno sbatti, poi sono passato a gillet e credo sia un giusto compromesso ovvero un pò di protezione in più (niente di che eh, non pensare che ti metti a fare i backflip contando sul fatto che cadi di schiena e ti rialzi intonso) senza perdere troppo in confort, vestibilità e libertà di movimento.
Come hanno detto altri nel forum è un po' come il casco.
Io ho sciato circa 40 anni senza casco e senza neache cappello, poi un giorno , era il 2015 se non ricordo male mi trovavo al Tonale in una mega fila in un impianto e mi sono reso conto che ero praticamente l' unico senza casco (e tra l'altro faceva un freddo boia, tipo -14), per cui sono entrato in un negozio e me lo sono comprato.
Da quella volta non ne ho più fatto a meno.
 
Ultima modifica:
Se prendete certe protezioni da rugby, in particolare il casco, sono fatte di materiali talmente sottili che non ci mettereste 5 ramini che proteggono, invece fanno un buon lavoro...
 
Se prendete certe protezioni da rugby, in particolare il casco, sono fatte di materiali talmente sottili che non ci mettereste 5 ramini che proteggono, invece fanno un buon lavoro...
si, peró nn si puó nemmeno andar su bardati come mazinga per far 1 giornata.
Altrimenti facciamo come quelli chr conducono 1 vita da malati per poi morire sani.. 1 bottiglia di barolo, brunello o fate voi ce la vogliamo bere ogni tanto o no?
 

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si, peró nn si puó nemmeno andar su bardati come mazinga per far 1 giornata.
Eh ... Io questa cosa la sostengo da tempo, ma non perché mi permetta di giudicare, ognuno se non fa male agli altri può fare un po' quello che gli pare.
Credo però che se avverti tutta questa necessità di protezione contro tutto e tutti, forse non sei già più in zona sicurezza. O forse sei fuori dalla zona divertimento.

Poi bisogna distinguere atleti, ski-club, pista o fuori naturalmente... Sono situazioni diverse.
Però rispetto chi vuole sentirsi più sicuro... Mi auguro solo che alla guida non beva, non si distragga con smartphone o peggio display multimediali ... E che curi scrupolosamente freni ammortizzatori e battistrada.

Detto francamente, bisognerebbe sanzionare pesantemente chi ha comportamenti pericolosi in pista: eliminato l'impiego dei maestri, carenti le FdO, sarebbe impossibile impiegare "a campione" gli onnipresenti droni?
 
La cultura buddhista es applica la “via di mezzo” alla vita, che altro nn è che il “buonsenso”all’occidentale.
Altrimenti fate come un mio amico benestante che ripeteva gli esami del sangue all’infinito, fino a che nn aveva nex asterisco.
Lo premdevo sempre in giro dicendogli “ ma che ne sai di cuore,arterie ecc? Dovresti vivere dentro 1 tac!”
Qua uguale, paraschiena, casco e poi magari mi spacco 1 gamba o 1 cambio di pressione mi manda al creatore.
Detto questo vedrò il paraschiena di mio figlio e valuterò, sapendo di nn aver la verità assoluta fra le mani, quella ce l’hanno gli idioti..poi
per carità, sono sulla strada dell’idiozia, ma devo farne ancora, forse.
 
Mah non stiamo parlando di indossare un’armatura che ti limita i movimenti o ti appesantisce particolarmente… poi chiaro uno può benissimo farne a meno, ma io negli anni ho notato praticamente solo benefici. Poi se ti trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato, può essere che tu ti faccia male comunque. Ma casco e paraschiena riducono notevolmente il rischio.
 
Ribadisco: io son caduto male 2 settimane fa, penso di essermi fatto fuori 1 processo trasverso di una vertebra (all'atto pratico: quisquilie), per una dinamica da idiota, ma anche con una componente di sfiga atomica (mi sono ribaltato e sono caduto di schiena, dopo capriola in aria, sul mio stesso sci sganciatosi).

Sono abbastanza sicuro che se avessi avuto il paraschiena, che guardacaso va a proteggere anche quella parte, non mi sarei fatto nulla (maledizione la mia testa da pesce rosso, il giorno prima ero da Decathlon)

Eccolo: visto che lo chiedeva anche @Thoraffo
1735311016244.png


Lo spessore della protezione è circa 1/1,5cm, gomma morbida ma... non troppo...

 
È tutto giusto e tutto sbagliato.
Per me conta molto anche il destino, il problema è che vorremmo poter prevedere anche la nostra morte.
Mi son rotto l’ilio pube cadendo in bici, in discesa da 1 vigna che faccio da 20 anni ed ero con mio figlio.
L’avrò fatta 10 mila volte, da solo e venendo giù molto più veloce.
Questo per dire che può andare bene tutto e niente di tutto, uno deve far come si sente, se si chiamano “incidenti” è perchè nn sono prevedibili, altrimenti nn avrebbero questo nome.
 
È tutto giusto e tutto sbagliato.
Per me conta molto anche il destino, il problema è che vorremmo poter prevedere anche la nostra morte.
Mi son rotto l’ilio pube cadendo in bici, in discesa da 1 vigna che faccio da 20 anni ed ero con mio figlio.
L’avrò fatta 10 mila volte, da solo e venendo giù molto più veloce.
Questo per dire che può andare bene tutto e niente di tutto, uno deve far come si sente, se si chiamano “incidenti” è perchè nn sono prevedibili, altrimenti nn avrebbero questo nome.
Puoi ridurre in modo significativo la percentuale di rischio però, mantenendo la velocità e il divertimento inalterati. Poi ovvio, l’incidente può capitare sempre. Però un conto è scendere a 50 km/h senza casco, senza paraschiena, senza maschera, un altro indossandoli. La probabilità di farsi male in caso di caduta non è la stessa. È come voler andare senza cintura di sicurezza in auto. Magari fai un incidente e non ti fai niente lo stesso, però la cintura diminuisce la probabilità (entro certi limiti) di conseguenze gravi. Personalmente, non credo che al turista serva andare a sciare con le stesse protezioni di chi scia in Coppa del Mondo, però il casco e eventualmente il paraschiena possono prevenire conseguenze gravi in caso di caduta.
 
a chi si preoccupa per la mobilità direi: guardate un video di voi stessi senza paraschiena, guardate qualsiasi ragazzino di sciclub, e giudicate chi è più mobile.
Io anche sono passato da quello a placche Dainese a uno Zandonà a gilet e quello nuovo è infinitamente più comodo.
 
Puoi ridurre in modo significativo la percentuale di rischio però, mantenendo la velocità e il divertimento inalterati. Poi ovvio, l’incidente può capitare sempre. Però un conto è scendere a 50 km/h senza casco, senza paraschiena, senza maschera, un altro indossandoli. La probabilità di farsi male in caso di caduta non è la stessa. È come voler andare senza cintura di sicurezza in auto. Magari fai un incidente e non ti fai niente lo stesso, però la cintura diminuisce la probabilità (entro certi limiti) di conseguenze gravi. Personalmente, non credo che al turista serva andare a sciare con le stesse protezioni di chi scia in Coppa del Mondo, però il casco e eventualmente il paraschiena possono prevenire conseguenze gravi in caso di caduta.
Chiaro, infatti in bici come sulle piste ho sempre il casco.
Nn dico 0 protezioni, una protezione di base è necessaria,oltre nn so se serve o meno.
Es: in economia ci son n studiosi che per abbattere il rischio diversificano in n strumenti, ma sopra n strumenti nn serve, poichè nn riesci ad abbatterlo ulteriormente, anzi, rischi di decurtare solamente il rendimento.
Penso nel rischio caduta e rotture ev sia applicabile un principio equivalente
 
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