Parliamo tanto per cambiare di livelli...contano quelli dati dai maestri o quelli degli skiforummmisti...

Unico raggio di curva, con diagonale sullo spigolo e segno delle lamine sulla diagonale? L4. Tre raggi di curva, con segni delle lamine sulla diagonale, su tutte le pendenze e su tutte le nevi? L5. Tre raggi di curva sugli spigoli (con un po’ di interptretazione sul corto, me ne rendo conto) L6. Chi arriva a L7 ha già smesso di preoccuparsi dei livelli da tempo. Se non c’è la lista delle abilità richieste, si scende fino al livello più basso per il quale si sappiano esprimere tutte le abilità richieste. “Eh ma io so binariare sulle blu” frega niente, non alza il livello se non hai le altre abilità per completare L6.
Il concetto quindi che per fregiarsi di un livello uno debba aver acquisito tutte le abilità del livello ma soprattutto su tutte le nevi e su tutte le pendenze: ci sta, è anche l’interpretazione di un maestro (bravo) che ho preso due o tre volte l’anno scorso, per il quale già L5, in questo senso, era un livello molto, molto avanzato per un turista e che quasi nessuno possedeva realmente in pista, a suo dire. Per lui L6 è assolutamente offlimits per i turisti, ed è il livello di chi “minimo va alle selezioni”.

Un maestro preso quest’anno invece mi ha detto che sono sì un L5 “pieno” ma anche “L6 in progressione” (probabilmente per darmi un contentino) ma che farei fatica ad ambire a un “L6 pieno” (intendeva su tutte le pendenze) senza esperienza di pali e allenamenti specifici molto più frequenti (e scio già due volte a settimana). Anche lui si considerava L6 pieno, e per sciare L7 avrebbe dovuto allenarsi un po’ prima dell’ipotetica verifica. In questo senso le conclusioni tra i due maestri sono simili…
 
Il concetto quindi che per fregiarsi di un livello
Personalmente penso che i livelli, più che per fregiarsi, servano per sapere quali siano i prossimi step su cui lavorare
Per lui L6 è assolutamente offlimits per i turisti, ed è il livello di chi “minimo va alle selezioni”.
Io girerei la frase, e direi che è il livello minimo per andare alle selezioni. Turisti che sciano davvero L6 in tutte le condizioni ne esistono pochi. Wannabe L6 che con le giuste condizioni possono ingannare invece ce ne sono già di più😆
Un maestro preso quest’anno invece mi ha detto che sono sì un L5 “pieno” ma anche “L6 in progressione” (probabilmente per darmi un contentino)
Perché un contentino? Se un L5 pieno inizia la strada per L6 dovremo pur definirlo in qualche modo... "L6 in progressione" chiarisce bene l'idea (e ricalca l' espediente della suddivisione di ogni livello in 3 sottolivelli di cui raccontavo prima)
ma che farei fatica ad ambire a un “L6 pieno” (intendeva su tutte le pendenze) senza esperienza di pali e allenamenti specifici molto più frequenti (e scio già due volte a settimana).
Sui pali non sono certissimo, ma certamente servono "lezioni" specifiche molto più simili ad allenamenti in campo libero che a lezioni.
Anche lui si considerava L6 pieno, e per sciare L7 avrebbe dovuto allenarsi un po’ prima dell’ipotetica verifica. In questo senso le conclusioni tra i due maestri sono simili…
Secondo me chi scia L7 vero ha pensato almeno una volta al master istruttori.
 
Personalmente penso che i livelli, più che per fregiarsi, servano per sapere quali siano i prossimi step su cui lavorare
Chiaro, lo dicevo in modo scherzoso 😅 Ma sono totalmente d’accordo. Io ho ancora sto cavolo di ingresso col pilotaggio sul ripido, perché non mi sento sicuro a mettere di taglio gli sci a sfavore di pendenza in ingresso curva (anche perché dovrei andare più veloce, pur non andando piano in senso assoluto): poi finisco per prenderlo deciso e deformare intorno alla massima, ma comunque tardi per un L6. È questo l’aspetto più critico per me, e credo anche più difficile da sistemare.

Sui pali non sono certissimo, ma certamente servono "lezioni" specifiche molto più simili ad allenamenti in campo libero che a lezioni.
Credo intendesse (anche) questo, anche perché mi aveva fatto capire che nelle scuole si insegna in genere solo fino al 4 livello, in modo da mettere in grado le persone di girare ovunque divertendosi (fino al terzo soffri ancora su certe piste). In genere poi gli allievi smettono intorno a quel livello, per “progredire” da soli, o più spesso rimanere lì, soprattutto chi scia poco. Ed è infatti circa quello il livello che vedi sulle piste, seppur fatto male (esterno scarico, bastone puntato ma a una qualche maniera, arretramenti, poca rotondità in generale).
 
I livelli sono nati per aiutare i maestri ad avere una linea più o meno comune per l'insegnamento e facilitare la progressione tecnica.

Alla gente normale al massimo può interessare l'obiettivo tecnico del livello, che differisce moltissimo dal modello tecnico del livello.

I livelli quindi (soprattutto il modello tecnico) lasciateli agli istruttori, corsisti e ai mastri che fanno gli aggiornamenti che così hanno qualcosa di cui parlare e possono farsi tutte le loro paranoie sulla posizione millimetrica di busto, braccia, testa, ecc...
 

.

Tre raggi di curva, con segni delle lamine sulla diagonale, su tutte le pendenze e su tutte le nevi? L5. Tre raggi di curva sugli spigoli (con un po’ di interptretazione sul corto, me ne rendo conto) L6. Chi arriva a L7 ha già smesso di preoccuparsi dei livelli da tempo. Se non c’è la lista delle abilità richieste, si scende fino al livello più basso per il quale si sappiano esprimere tutte le abilità richieste. “Eh ma io so binariare sulle blu” frega niente, non alza il livello se non hai le altre abilità per completare L6.
Allora secondo questi criteri più di qualche maestro non è neanche L6 dai. Non sto dicendo di essere in disaccordo con quello che scrivi eh…
In ogni caso, ognuno scia diversamente e ci sono sciatori di alto livello non in grado di eseguire un L4 o uno spazzaneve come dei dimostratori. Che poi, anche la questione “tutte le pendenze e tutte le nevi” lascia un po’ il tempo che trova. Bisogna tenere conto anche della preparazione atletica, dello sci che si ha ai piedi (anche se è un fattore minore). Voglio vedere quanti tirano un medio L6-7 sulla Fodoma ghiacciata. O anche semplicemente un L5 ben eseguito. Oppure in fresca. Io credo che i livelli vadano bene in linea di massima per inquadrare uno sciatore in condizioni normali, non troppo proibitive. Le classiche condizioni invernali che si trovano su una qualsiasi pista rossa. Tanto come già detto, chi scia bene se ne frega, o meglio magari si concentra sul miglioramento tecnico ma di certo non lo fa per auto-assegnarsi un L7.
 
Chiaro, lo dicevo in modo scherzoso 😅 Ma sono totalmente d’accordo. Io ho ancora sto cavolo di ingresso col pilotaggio sul ripido, perché non mi sento sicuro a mettere di taglio gli sci a sfavore di pendenza in ingresso curva (anche perché dovrei andare più veloce, pur non andando piano in senso assoluto): poi finisco per prenderlo deciso e deformare intorno alla massima, ma comunque tardi per un L6. È questo l’aspetto più critico per me, e credo anche più difficile da sistemare.


Credo intendesse (anche) questo, anche perché mi aveva fatto capire che nelle scuole si insegna in genere solo fino al 4 livello, in modo da mettere in grado le persone di girare ovunque divertendosi (fino al terzo soffri ancora su certe piste). In genere poi gli allievi smettono intorno a quel livello, per “progredire” da soli, o più spesso rimanere lì, soprattutto chi scia poco. Ed è infatti circa quello il livello che vedi sulle piste, seppur fatto male (esterno scarico, bastone puntato ma a una qualche maniera, arretramenti, poca rotondità in generale).
Dalla mia ultima esperienza con un istruttore il discorso base da cui partire per migliorare ulteriormente è venuta fuori come dice medjem.....quando gli ho chiesto che errori vedeva mi ha sorpreso dicendo che lui non parla di errori ma di cose da migliorare.....
Questo è già un approccio diverso e più propositivo/motivante
 
Tre raggi di curva, con segni delle lamine sulla diagonale, su tutte le pendenze e su tutte le nevi? L5.
E sulle gobbe come la mettiamo? E in fuoripista o comunque su pista non battuta? Quali sono i criteri di valutazione per queste due condizioni, se esistono? Se non esistono, non sarebbe questa una lacuna (grave) della didattica italiana? Ragionare solo di segni degli spigoli lasciati sulla neve mi sembra molto riduttivo.
 
Allora secondo questi criteri più di qualche maestro non è neanche L6 dai.
Ehm… come dire… va beh, dai… andiamo oltre 😂
Non sto dicendo di essere in disaccordo con quello che scrivi eh…
In ogni caso, ognuno scia diversamente e ci sono sciatori di alto livello non in grado di eseguire un L4 o uno spazzaneve come dei dimostratori.
Verissimo. Ma uno sciatore L6 sa fare L5, anche se non a livello dimostratore. Cioé, se sa fare i tre archi in conduzione, sa farli anche con un’entrata pilotata. Non esiste invece che qualcuno possa definirsi L6 perché fa un unico arco sugli spigoli e non sa fare archi diversi, era questo il punto. Non a livello di istruttore che dimostra, ma proprio saperli fare.
Che poi, anche la questione “tutte le pendenze e tutte le nevi” lascia un po’ il tempo che trova. Bisogna tenere conto anche della preparazione atletica, dello sci che si ha ai piedi (anche se è un fattore minore). Voglio vedere quanti tirano un medio L6-7 sulla Fodoma ghiacciata. O anche semplicemente un L5 ben eseguito. Oppure in fresca. Io credo che i livelli vadano bene in linea di massima per inquadrare uno sciatore in condizioni normali, non troppo proibitive. Le classiche condizioni invernali che si trovano su una qualsiasi pista rossa. Tanto come già detto, chi scia bene se ne frega, o meglio magari si concentra sul miglioramento tecnico ma di certo non lo fa per auto-assegnarsi un L7.
Rispetto il punto di vista, soprattutto perché mi fa gioco 😂 Scherzo, tanto che sia L5 pieno o L6 in progressione o L6 pieno per qualche maestro ubriaco che mi vede solo su neve invernale non cambia che sulle nere con fondo ghiacciato so benissimo cosa posso e non posso (ancora) fare. A questo punto mi viene da farmi una domanda: è possibile che sia fisiologico che il livello cambi a seconda delle condizioni? Oppure banalmente ci mettiamo “in progresssione” e va bene così? È tanto disonorevole dire “L6 in progressione” invece che “L6”, ci toglie molto amor proprio?
 
E sulle gobbe come la mettiamo? E in fuoripista o comunque su pista non battuta? Quali sono i criteri di valutazione per queste due condizioni, se esistono? Se non esistono, non sarebbe questa una lacuna (grave) della didattica italiana? Ragionare solo di segni degli spigoli lasciati sulla neve mi sembra molto riduttivo.
Hai ragione, è riduttivo. Nel senso che le abilità fuoripista, a quanto ne so io da quello che mi dicono, non sono classificate con gli stessi criteri (o in generale con nessun criterio, sempre a quello che mi risulta). Se si passa al mondo alpinistico ovviamente esiste il curriculum alpinistico, e ogni discesa ha la propria classificazione. Per il fuoripista “normale” che facciamo tutti, si chiama FREEride, probabilmente l’accezione free non prevede livelli. Lo si fa e basta, ognuno godrà di più o di meno, e tutti contenti.
 
E sulle gobbe come la mettiamo? E in fuoripista o comunque su pista non battuta? Quali sono i criteri di valutazione per queste due condizioni, se esistono? Se non esistono, non sarebbe questa una lacuna (grave) della didattica italiana? Ragionare solo di segni degli spigoli lasciati sulla neve mi sembra molto riduttivo.
In realtà una risposta migliore potrebbe venire da questo scambio. Dopo aver visto un gruppo di maestri che preparavano la selezione al master in neve oscenamente disfatta, con tanto di effetto “risucchio colloso” appena la pendenza calava un po’, ho chiesto a un amico maestro perché si intestardissero a fare un corto “sportivo” in condizioni di neve che portavano a una sciata totalmente diversa. Visto il livello degli sciatori, mi sarebbe piaciuto vedere qualche discesa più “Marcus Caston style”. Mi ha risposto che al master danno per scontato che tu debba mantenere il tuo livello anche su quella nevaccia lì. Quindi l’idea potrebbe essere che ok, non vedrai i segni dei binari, ma devi sciare in quel modo lì comunque. Sulle gobbe farai un corto per il resto devi essere in grado di adattarti. Se consideriamo questo punto di vista, mi sa che sopra a L5 ci vanno in pochi 😂
 
A questo punto mi viene da farmi una domanda: è possibile che sia fisiologico che il livello cambi a seconda delle condizioni? Oppure banalmente ci mettiamo “in progresssione” e va bene così?
Secondo me la risposta è “si in parte” a entrambe le domande. Credo vadano presi in considerazione fattori tecnici, fisici e psicologici. Tutti e tre, ma credo soprattutto gli ultimi due, sono in parte influenzati dalle condizioni che uno si trova davanti. Chiaramente il fisico conta, tirare il medio su un muro al 60% ghiacciato è fisicamente impegnativo. Ma credo conti anche il fattore psicologico: ora, lungi da me dire che sono capace di tirare un medio condotto sulla Fodoma ghiacciata (spoiler, non lo sono), ho anche un freno mentale che mi rende più difficile provarlo. Questo magari dipende dalla pendenza percepita (non per forza assoluta), dalle condizioni della neve, dallo sci che si ha ai piedi, etc. E ha un impatto non indifferente, sia sulla scelta che determina se fare il tentativo o meno, ma anche sull’esecuzione stessa. Appunto, sulla Fodoma (la parte intermedia del muro iniziale), io non ho mai azzardato a provare un medio condotto. Al momento ho proprio un blocco. L’ho provato invece sulla Saslong, sulla Burz o sulla Laghetto. Secondo me la testa conta alla pari del fisico o della tecnica in certe condizioni, per quanto riguarda l’esecuzione di un livello. In conclusione quindi magari si, si è in progressione all’interno di un certo livello, ma l’esecuzione sporca in determinate condizioni non è sempre determinata da una carenza tecnica, spesso anche il fisico o la mente giocano un ruolo importante.
 
Visto che e' uscito l' argomento gobbe : sembra che nel test sostenuto da Biaggi ci fosse anche la prova su gobbe e che evidentemente ha superato .......nemmeno questo basta per toglierlo dalla gogna mediatica a cui e' sottoposto su questo forum ?
 
Visto che e' uscito l' argomento gobbe : sembra che nel test sostenuto da Biaggi ci fosse anche la prova su gobbe e che evidentemente ha superato .......nemmeno questo basta per toglierlo dalla gogna mediatica a cui e' sottoposto su questo forum ?

Bisognerebbe vedere il video HIHIHI

Se mi butti in mezzo alle gobbe in fondo ci arrivo anch'io, in qualche modo.
 
Top