Perché Odermatt è tanto più forte?

pierl

white week
Sto cercando di capire le ragioni di una superiorità così schiacciante frazionando la dimensione dell'atleta in componenti interpretabili.
Esercizio sofistico da filosofia dello sport? Forse, ma la teoria della complessità ci suggerisce che i sistemi complessi sono composti da tanti piccoli sistemi semplici.
E poi sono in clinica di riabilitazione e la domenica non ho un caxxo da fare.
Dicevamo. Dal basso della mia ignoranza sciistica, compensata però da una buona pratica generale degli sport, mi sembra di individuare questi elementi a cui potete aggiungere ciò che volete, o che potete smontare a vostro piacimento. Non mi offenderò perché ho premesso che la mia competenza strettamente tecnica nello sci è da scivolatore domenicale.
Ho notato:
- Una capacità propriocettiva nettamente superiore agli altri. La capacità di Odermatt nel recuperare la posizione di massimo equilibrio e rendimento ha del miracoloso e si esalta proprio nei suoi pochissimi errori, istantaneamente recuperati
- una fisicità devastante per forza esplosiva, elasticità e resistenza. Il fisico di Odermatt non è costruito in palestra come quello di altri, è proprio una bestia al naturale che non ha bisogno di crescere (magari perdendo il flex muscolare) ma solo di mantenere il suo standard geneticamente altissimo
- la sua maniera di sciare che, in base alle due caratteristiche precedenti, riesce a fondere due stili antitetici: l'anticipo dell'intraversata e la rotondità della conduzione. Mi fa letteralmente impazzire il fatto che il suo gesto sia sempre anticipato rispetto a tutti gli avversari, eppure riesca a non intraversare e anzi a condurre curve dolci, precise e vicinissime al palo, anzi più vicine rispetto agli altri appunto perché ha anticipato il gesto (va bè, l'ho spiegata a cacchio ma ci siamo capiti).
Poi ci mettiamo pure coraggio, voglia di vincere, gioventù, integrità fisica, ok, ma secondo me i tre fattori principali son questi.
A voi la palla.
Io torno a quella fisioterapica.
 
Mi stupisco che nessuno ti abbia risposto, perche' la trovo una discussione interessantissima.
(Nota a latere, spero che l'intervento sia andato bene, e che la riabilitazione proceda spedita! Protesi d'anca, giusto?)
Io la faccio molto piu' semplice. Odermatt vince perche' riesce ad ottenere deformazione dell'attrezzo anche caricando lo sci interno, da solo o in collaborazione con quello esterno.
Questo lo rende robustissimo a problemi di assetto "sopra". Odermatt e' uno sciatore molto "sporco", molto diverso ad esempio dalla perfezione tecnica incarnata da un Pinturault, per dire. Il fatto che sia tecnicamente "sporchino" pero' non pare rappresentare un problema, nella misura in cui, anche se sbilanciatissimo sull'interno, la sua curva risolta in un fazzoletto la riesce a portare a casa.
Credo che questo "epifenomeno" sia il risultato di tutto quello che hai detto. Qualita' propriocettive fuori dal comune, fisicita' importante, grande sensibilita' sull'attrezzo.

Pero', bottom line, e' l'interno, che lui riesce ad usare mentre gli altri no.
 
di solito, il fatto che uno sciatore di coppa scii sporco indica che è oltre il suo limite, potrebbe quindi essere che lui riesce a sciare oltre un "normolimite" senza cadere
 
di solito, il fatto che uno sciatore di coppa scii sporco indica che è oltre il suo limite, potrebbe quindi essere che lui riesce a sciare oltre un "normolimite" senza cadere
Questo e' un commento interessante.
Se come limite intendiamo quello della fisica (dopotutto lo sci e' un gioco di adattamento a forze generate dalla dinamica) sono d'accordo.
Se invece intendi quello personale... la discussione si fa spinosa.
Se uno e' abituato a sciare come Odermatt scia abitualmente... se tira una curva sull'interno e' al limite? O piu' semplicemente, quella e' la sua "normalita'", permessa da doti non comuni?

In generale pero' si, riesce a far cose che una persona normale con degli sci sotto ai piedi non riesce a fare.

Ora la dico grossa. Un altra che scia come lui, e che ha come sua qualita' estrema quella di avere un equilibrio e una sensibilita' notevolissima, che le permettono di inclinarsi senza perdere il carico sul terreno (sia esso veicolato dallo sci interno o da quello esterno) e'.... la nostra Fede nazionale.
Solo che nel suo caso quello stato di grazia e' piu' difficile da ottenere e da mantenere. Per Odermatt (chissa' se e' per forza mentale, o semplicemente perche' e' nato per far quello) sembra invece molto piu' naturale.
 
^ I recuperi in extremis di Odermatt al di là delle leggi della fisica a mio avviso lo avvicinerebbero semmai di più allo stile-non stile della Goggia. Solo che lui non cade praticamente mai ....
 

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ovviamente se non cade, non va oltre il suo limite
intendevo i limiti normali della sciata, quindi ha una buona capacità psicofisica a riportarsi in equilibrio per poi riperderlo e riprenderlo...

Un esempio, se uno fa la sciata perfetta (bella da vedere secondi i canoni standard e senza sbavatore) sta 10" a percorrere A-B.
Sullo stesso percorso vedi lo stesso sciatore che rischia di cadere ad ogni sospiro e magari ci mette 9", perchè per andare bisogna spingere di più e quindi le sbavature escono ma non perchè sbagli ma perchè spingi, odermatt riesce a fare sta cosa ancora meglio rendendola normalità
 
Sulla televisione svizzera RSI c'è un bel documentario su Odermatt, visibile anche su Youtube.

 
Ultima modifica:
L'allenatore capo del mio sci club sostiene che oltre alle doti suggerite Pierl, Odermat sia l'atleta che attualmente "apre di più gli angoli" esasperando quel movimento di alto-avanti che negli atleti di coppa del mondo si era sempre più ridotto. Questo gli permetterebbe di sfruttare moltissimo le sue lunghe leve (è un longilineo) "scappando via" prima degli altri in fase di curva, l'antitesi di una sciata alla Ligety
 
L'allenatore capo del mio sci club sostiene che oltre alle doti suggerite Pierl, Odermat sia l'atleta che attualmente "apre di più gli angoli" esasperando quel movimento di alto-avanti che negli atleti di coppa del mondo si era sempre più ridotto. Questo gli permetterebbe di sfruttare moltissimo le sue lunghe leve (è un longilineo) "scappando via" prima degli altri in fase di curva, l'antitesi di una sciata alla Ligety
No in volevo fare il solito pippone dell’avanzamento e del movimento .
Ma hai perfettamente ragione .
Ormai si lavora su quello .
Angoli che si aprono e angoli che si chiudono .
Bacino che sale sui piedi .
 
Un esempio, se uno fa la sciata perfetta (bella da vedere secondi i canoni standard e senza sbavatore) sta 10" a percorrere A-B.
Sullo stesso percorso vedi lo stesso sciatore che rischia di cadere ad ogni sospiro e magari ci mette 9", perchè per andare bisogna spingere di più e quindi le sbavature escono ma non perchè sbagli ma perchè spingi, odermatt riesce a fare sta cosa ancora meglio rendendola normalità
e poi c'è la Shiffrin che fa la sciata perfetta bella da vedere senza sbavature
e da A a B di secondi ne mette 8:)
 
No in volevo fare il solito pippone dell’avanzamento e del movimento .
Ma hai perfettamente ragione .
Ormai si lavora su quello .
Angoli che si aprono e angoli che si chiudono .
Bacino che sale sui piedi .

SI lavora dove ? In cdm o sui campi di scuola ?
 
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