I livelli sarebbero anche semplici da capire e da attribuire, il problema è che nessuno sciatore rispecchia perfettamente un determinato livello. Da lì la prima difficoltà di giudizio uniforme.
Giusto per raccontare un aneddoto, non più tardi di due settimane fa la mia compagna si è ritrovata, insieme ai colleghi, a dover dare un livello di fine stagione ai vari gruppi dello sciclub. Per lei era molto semplice, ha semplicemente seguito una checklist: curva sbandata, diagonale sullo spigolo, un unico raggio di curva a sensazione. Livello 4, facile. C’erano colleghi che sostenevano che fosse troppo poco, e che erano abbastanza bravi da dare L5. “Ma non fanno i tre raggi e in più hanno 7 anni, che L5 potrà mai essere?” “E vabbè, visto che abbiamo le tre stelline per ogni livello fai 5.1, almeno non è 4”. Alla fine è stato L4.
Altro gruppo, presentato come L6. “Ma fanno i tre archi?” “No” “quindi non sono neanche L5” “eh ma l’arco che fanno sanno farlo sullo spigolo” “e perché sanno farlo sullo spigolo (ovviamente entrando di bacino, ça va sans dire) se non hanno fatto L5?” “Eh… volevano carvare”.
Solo due esempi per dire che i punti di vista possono essere diversi. Per me la soluzione sui livelli è andare al ribasso, facendo una checklist di ciò che è necessario per un certo livello. Unico raggio di curva, con diagonale sullo spigolo e segno delle lamine sulla diagonale? L4. Tre raggi di curva, con segni delle lamine sulla diagonale, su tutte le pendenze e su tutte le nevi? L5. Tre raggi di curva sugli spigoli (con un po’ di interptretazione sul corto, me ne rendo conto) L6. Chi arriva a L7 ha già smesso di preoccuparsi dei livelli da tempo. Se non c’è la lista delle abilità richieste, si scende fino al livello più basso per il quale si sappiano esprimere tutte le abilità richieste. “Eh ma io so binariare sulle blu” frega niente, non alza il livello se non hai le altre abilità per completare L6.
Questo per rispondere alla questione sui livelli. Poi è assolutamente legittimo che uno dei livelli se ne infischi, faccia ciò che più lo aggrada e che più lo diverte, senza preoccuparsi di nulla. I livelli possono essere assolutamente inutili per la maggior parte delle persone e va benissimo, purché non si faccia il giochino del “non me ne frega niente perché non voglio che mi dicano L4 ma io mi illudo di essere L6”. O meglio, il giochino si può anche fare, basta non sfracellare gli zebedei agli altri come fanno in molti.