"Maleducati e ubriachi sulle piste da sci, un coro di proteste da tutt’Italia"

I maestri di sci han cercato, senza successo di mantenere la situazione anni 80, in cui se vuoi insegnare sci a Marilleva devi essere della scuola sci Marilleva.

I taxisti italiani invece sono per il momento riusciti a conservare il loro privilegio che consente loro di non dover fronteggiare nessuna concorrenza
Ok, grazie, mi mancava questo passaggio.
 
Io non ho alcun problema ad avere maestri stranieri sulle piste italiane. Dove ho problema e’ se questi stranieri fanno la dichiarazione dei redditi guadagnati sulle piste italiane e versamenti iva e contributivi al fisco italiano e non, se lo fanno , di quello del loro paese. Perché se così fosse allora e’ concorrenza sleale a discapito dei maestri che operano secondo le regole e tutti i contribuenti.
giusti per fare un esempio a Folgarida hanno scoperto una vera e propria scuola di sci, con tanto di ufficio in un appartamento ( leggasi organizzazione stabile ) , che lavorava con maestri polacchi e solo per clienti polacchi, completamente sconosciuta al fisco italiano.
purtroppo la scoperta è’ avvenuta quando la scuola ed i responsabili, dopo aver lavorato per 2-3 anni in italia, avevano già chiuso o battenti ed erano tornati in Polonia.
 
A Cortina tutti fan la spesa in cooperativa o alla Conad locale. Nessuno porta su vettovaglie. Poi tutti compriamo attrezzature sportive in loco ( sci, scarponi, abbigliamento tecnico etc.). Ristoranti e locali tutti sold out . Tasse e manutenzioni con ditte locali. In Cadore sono arrivati i miliardi con le seconde case. Basta vedere il confronto con le valli di Auronzo o Zoldo ( che non avrebbero da invidiare nulla come paesaggio). Io e tutti i miei amici veniamo su col solo bagaglio a mano x capirsi. I prezzi di Cortina sono inferiori a quelli di Milano, Roma o Treviso e Padova e Bologna quindi non ci si stupisce di niente. Gli stranieri qui son ben accetti perché sciano bene, non arrivano in pulman o camper e sono spesso altospendenti. Un russo prima della guerra spendeva minimo come dieci italiani.
Perché nelle valli che frequento/conosco un po' di più (Val d'Ayas, Gressoney, Valsusa) la maggior parte dei camper che vedo sono targati TO, CN o MI. :ROFLMAO:
 
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d) sindrome NIMBY? Assolutamente sì: ti sei comprato la casetta a Madonna trent'anni fa e vuoi che niente cambi. La resistenza al cambiamento è sintomo di invecchiamento, ma molti ne soffrono sin da giovani, per cui se il paesino si arricchisce e si ingrandisce, già soffrono come cani perché "non è più come prima".

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L'unica cosa di cui mi sento di "incolpare" gli stranieri è ascoltare musicademmerda a palla...ma ammetto che la musica italiana degli ultimi anni non è migliore, poiché questa sorta di omologazione collettiva rap/trap sta appiattendo ogni espressione musicale in tutto l'occidente.
Il punto d) e la parte finale è in contraddizione. "La resistenza al cambiamento è sintomo di invecchiamento" anche nel non accettare la deriva rap/trap. La musica "non è più come prima". Che non è alta, bassa, larga o stretta semplicemente è cambiata.
Non mi ti aspetto, quindi, con il berretto al contrario mentre afferri il cavallo dei pantaloni extralarge, i gusti non si discutono, ma devi accettare il cambiamento. Il Quartetto Cetra non c'è più, non puoi rimpiangere i bei tempi di quando potevi ascoltare "Tuli tulipan" dal grammofono del vicino.
:PPINK:HIP:PPINK
 
comunque la digressione dallo slavo ubriaco in TAA al supermercato di Courmayeur passando dai maestri di sci in Slovenia e dai tassisti in Svizzera è stata notevole, bravi tutti.
Questo 3D verte solo sul comportamento di certi stranieri sulle piste. Non su quanto sia conveniente far la spesa alla Coop.

Be' fin dalle prime pagine il fenomeno di costume è stato inquadrato sotto profili socio-economici, quindi in una ricognizione a 360° ci può pure stare.

Il GioRad(edtzky) che fa la predica sull'OT dopo anni di proprie ossessive incursioni etnico-razziali (anche nei 3d di specifiche localita appenniniche: v. signature) è superato solo dal Governo cinese che difende TikTok recriminando sulle ingerenze dei governi occidentali sulla libera impresa.

Tutti aspiranti moderatori, eh ?
 

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Ultima modifica:
Il punto d) e la parte finale è in contraddizione. "La resistenza al cambiamento è sintomo di invecchiamento" anche nel non accettare la deriva rap/trap. La musica "non è più come prima". Che non è alta, bassa, larga o stretta semplicemente è cambiata.
Non mi ti aspetto, quindi, con il berretto al contrario mentre afferri il cavallo dei pantaloni extralarge, i gusti non si discutono, ma devi accettare il cambiamento. Il Quartetto Cetra non c'è più, non puoi rimpiangere i bei tempi di quando potevi ascoltare "Tuli tulipan" dal grammofono del vicino.
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Credo sia un po' diverso però ... chi compra la casetta in un posto ameno e tranquillo può essere legittimamente turbato dal successivo sviluppo edilizio: che non vuol dire che sia sbagliato (ma spesso lo è): è un semplice esaurimento delle aspettative programmate.
La musica e l'arte sono cicliche, ed ahimé ci sono (stati e ci saranno) tristi periodi di vera monnezza, e poi un recupero di modelli virtuosi del passato spesso elaborati e ri-adattati.
Non è tutto sempre ggiofani c\ boomer, per fortuna.

Quindi bisogna distinguere caso per caso anche nell'evoluzione delle località turistiche, come clientela ed urbanistica (grande recupero in limine dell'OT!).
 
Be' fin dalle prime pagine il fenomeno di costume è stato inquadrato sotto profili socio-economici, quindi in una ricognizione a 360° ci può pure stare.

Il GioRad(edtzky) che fa la predica sull'OT dopo anni di proprie ossessive incursioni etnico-razziali (anche nei 3d di specifiche localita appenniniche: v. signature) è superato solo dal Governo cinese che difende TikTok recriminando sulle ingerenze dei governi occidentali sulla libera impresa.

Tutti aspiranti moderatori, eh ?
ma moderatore de che? io ho scritto "notevole" e "bravi tutti", avessi scritto "degenerata" e "scemi tutti" allora il tuo quote avrebbe avuto senso, ma ho espresso ammirazione sincera e onesta...
 
lo dicevo io!
mai visti gli italiani bere al rifugio, tutti coca cola e sprite. al massimo correggono il caffè col ginjseng! pure i cannoni in funivia, roba mai sentita prima che arrivassero questi cattivoni 😁
 
Il punto d) e la parte finale è in contraddizione. "La resistenza al cambiamento è sintomo di invecchiamento" anche nel non accettare la deriva rap/trap. La musica "non è più come prima". Che non è alta, bassa, larga o stretta semplicemente è cambiata.
Non mi ti aspetto, quindi, con il berretto al contrario mentre afferri il cavallo dei pantaloni extralarge, i gusti non si discutono, ma devi accettare il cambiamento. Il Quartetto Cetra non c'è più, non puoi rimpiangere i bei tempi di quando potevi ascoltare "Tuli tulipan" dal grammofono del vicino.
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Alt, mi sa che hai letto male o con le lenti del pregiudizio, io il cambiamento lo accetto, non posso e non voglio impedire rap e trap.
Ma sono d'accordo con te che sia una deriva. E non si tratta di gusti: esiste musica che resta nel tempo e musica da due lire.
Anche "Tulitulipan" (che peraltro forse sentiva mia madre, non io) era una deriva commerciale dal modestissimo valore musicale, di quelle mille canzoni tutte uguali non è rimasto nulla se non un paio di titoli simbolo.
Invece Mozart, Chopin , Puccini, i Pink Floyd, Elton John e i Queen li ascolti ancora.
Dico, alla fine, che il trap e il rap prodotti in Europa valgono quanto valevano all'epoca Orietta Berti o Tony Santagata ovvero (musicalmente) poco.
È musicarella commerciale al 99%, dai, ammettiamolo.
Parlando di musica, il Rap è alla radice la musica del disagio, musica degli emarginati americani.
Si basa soprattutto su testi molto interessanti e "forti" .
Se a quei testi sostituisci la canzoncina d'amore adolescenziale hai "Le strofe languide di tutti quei cantanti con le facce da bambini e con i loro cuori infranti" come cantava Finardi anni fa. Ti resta la base ritmica, una melodia basica e un testo di melma. Un po' poco, direi.
 
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Alt, mi sa che hai letto male o con le lenti del pregiudizio, io il cambiamento lo accetto, non posso e non voglio impedire rap e trap.
Ma sono d'accordo con te che sia una deriva. E non si tratta di gusti: esiste musica che resta nel tempo e musica da due lire.
Anche "Tulitulipan" (che peraltro forse sentiva mia madre, non io) era una deriva commerciale dal modestissimo valore musicale, di quelle mille canzoni tutte uguali non è rimasto nulla se non un paio di titoli simbolo.
Invece Mozart, Chopin , Puccini, i Pink Floyd, Elton John e i Queen li ascolti ancora.
Dico. alla fine, che il trap e il rap prodotti in Europa valgono quanto valevano all'epoca Orietta Berti o Tony Santagata ovvero (musicalmente) poco.
È musicarella commerciale al 99%, dai, ammettiamolo.
Parlando di musica, il Rap è alla radice la musica del disagio, musica degli emarginati americani.
Si basa soprattutto su testi molto interessanti e "forti" .
Se a quei testi sostituisci la canzoncina d'amore adolescenziale hai "Le strofe languide di tutti quei cantanti con le facce da bambini e con i loro cuori infranti" come cantava Finardi anni fa. Ti resta la base ritmica, una melodia basica e un testo di melma. Un po' poco, direi.


ogni tanto qualche rap di qualità rimane e lo ascolto


 
Alt, mi sa che hai letto male o con le lenti del pregiudizio, io il cambiamento lo accetto, non posso e non voglio impedire rap e trap.
Ma sono d'accordo con te che sia una deriva. E non si tratta di gusti: esiste musica che resta nel tempo e musica da due lire.
Anche "Tulitulipan" (che peraltro forse sentiva mia madre, non io) era una deriva commerciale dal modestissimo valore musicale, di quelle mille canzoni tutte uguali non è rimasto nulla se non un paio di titoli simbolo.
Invece Mozart, Chopin , Puccini, i Pink Floyd, Elton John e i Queen li ascolti ancora.
Dico. alla fine, che il trap e il rap prodotti in Europa valgono quanto valevano all'epoca Orietta Berti o Tony Santagata ovvero (musicalmente) poco.
È musicarella commerciale al 99%, dai, ammettiamolo.
Parlando di musica, il Rap è alla radice la musica del disagio, musica degli emarginati americani.
Si basa soprattutto su testi molto interessanti e "forti" .
Se a quei testi sostituisci la canzoncina d'amore adolescenziale hai "Le strofe languide di tutti quei cantanti con le facce da bambini e con i loro cuori infranti" come cantava Finardi anni fa. Ti resta la base ritmica, una melodia basica e un testo di melma. Un po' poco, direi.
Alt. Forse hai equivocato. Oltre al mio tono scherzoso/sfottente forse non è passato quello che volevo dire.
Brevemente.
La signora che lamenta come Campiglio non sia più quella di un tempo; di quando comprò casa, ha ragione. Al pari di te (ma anche di me) "costretto" ad ascoltare gente che sproloquia su un sottofondo registrato e ritmato.
Aver reso "commerciale" una località top sicuramente sarà conveniente economicamente ma non lascerà nulla, al pari dei centinaia di trappers autoprodotti. Non rimarrà nulla.
 
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