Coppa del Mondo 2022/2023

Mi sembrano scelte un po' ipocrite .... L'errore, la caduta, l'incidente, il testacoda, il cappottamento ecc... sono una conseguenza dinamica di un fatto tecnico (errore di gestione o deficit di materiali) intrinseco in una vicenda sportiva pubblica connotata anche da un fisiologico pericolo (come tutti gli sport, o quasi...).
Quindi la caduta/infortunio é parte integrante della vicenda sportiva, come tagliare il traguardo o non "pelare" l'acceleratore sul viscido... Quindi finché c'è energia/movimento siamo sempre nell'ambito del gesto atletico (seppur disfunzionale).

Tutt'altra cosa quando l'energia cinetica é esaurita e si indugia unicamente sull'atleta sofferente a terra: la dinamica del gesto atletico é esaurita. Punto, e rimane solo la spettacolarizzazione del dolore. Che centra la famiglia\fidanzata ? Se fai boxe torni a casa col naso rotto, mi sembra normale... a mamma non lo avevi detto che fai la discesa libera o che intraversi a 300 km/h ?
Se vai al fronte é (assai) possibile che muori: se si censura la morte nessuno pensa alla guerra, ma solo a Call of Duty.

Poi ci sono dei casi limite in cui le conseguenze sono da subito drammatiche e lí é inutile indugiare (ricordo il celebre video Blood on Snow mi pare, e l'anno scorso quel terribile incidente non ricordo di quale sciatrice in cui si vedeva distintamente una duplice frattura della tibia durante la caduta). Equilibrio non semplicissimo.

Insomma bisogna distinguere, ma censurare a priori mi sembra sbagliato (e oggi inutile!): i caschi e gli airbag ci sono proprio perché nell'agonismo crani e colonne si rompono; altrimenti basterebbe toglierli e andare piano.
Mi pare un'altro passo verso la rimozione del dolore, della sofferenza, della malattia, del rischio e della responsabilità, in favore di una narrazione edulcorata e miope delle vicende umane (più gradita agli onnipresenti sponsor ché non gradiscono determinate associazioni?).
Peraltro se lo sport è scuola di vita, ebbene nella vita con un passo sbagliato puoi farti molto molto male: meglio impararlo nella metafora della pista, del circuito, della pedana ecc... ché magari ti tornerà utile ed avrai una condotta più saggia e consapevole.
 
Ultima modifica:
Le urla di dolore anche no, grazie!
Concordo che una volta appurata la situazione tendente a non essere delle migliori, meglio staccare le immagini.
Non servono nemmeno 10mila replay, ma almeno uno lo trovo corretto.

OA sport: ahhh perche' davvero qualcuno scrive gli articoli? Ho sempre creduto fossero frutto di (non troppa) intelligenza artificiale o di una scimmia.
ironia fuori luogo, molto meglio di Gazzetta,Tuttosport o Corriere dello sport
 
Mi sembrano scelte un po' ipocrite .... L'errore, la caduta, l'incidente, il testacoda, il cappottamento ecc... sono una conseguenza dinamica di un fatto tecnico (errore di gestione o deficit di materiali) intrinseco in una vicenda sportiva pubblica connotata anche da un fisiologico pericolo (come tutti gli sport, o quasi...).
Quindi la caduta/infortunio é parte integrante della vicenda sportiva, come tagliare il traguardo o non "pelare" l'acceleratore sul viscido... Quindi finché c'è energia/movimento siamo sempre nell'ambito del gesto atletico (seppur disfunzionale).

Tutt'altra cosa quando l'energia cinetica é esaurita e si indugia unicamente sull'atleta sofferente a terra: la dinamica del gesto atletico é esaurita. Punto, e rimane solo la spettacolarizzazione del dolore. Che centra la famiglia\fidanzata ? Se fai box torni a casa col naso rotto, mi sembra normale... a mamma non lo avevi detto che fai la discesa libera o che intraversi a 300 km/h ?
Se vai al fronte é (assai) possibile che muori: se si censura la morte nessuno pensa alla guerra, ma solo a Call of Duty.

Poi ci sono dei casi limite in cui le conseguenze sono da subito drammatiche e lí é inutile indugiare (ricordo il celebre video Blood on Snow mi pare, e l'anno scorso quel terribile incidente non ricordo di quale sciatrice in cui si vedeva distintamente una duplice frattura della tibia durante la caduta). Equilibrio non semplicissimo.

Insomma bisogna distinguere, ma censurare a priori mi sembra sbagliato (e oggi inutile!): i caschi e gli airbag ci sono proprio perché nell'agonismo crani e colonne si rompono; altrimenti basterebbe toglierli e andare piano.
Mi pare un'altro passo verso la rimozione del dolore, della sofferenza, della malattia, del rischio e della responsabilità, in favore di una narrazione edulcorata e miope delle vicende umane (più gradita agli onnipresenti sponsor ché non gradiscono determinate associazioni?).
Peraltro se lo sport è scuola di vita, ebbene nella vita con un passo sbagliato puoi farti molto molto male: meglio impararlo nella metafora della pista, del circuito, della pedana ecc... ché magari ti tornerà utile ed avrai una condotta più saggia e consapevole.
Attenzione, ricordiamoci che l'incidente è già andato inesorabilmente live, quindi si è già più che visto. La TV è autorizzata a mostrare le operazioni di soccorso, tenendo campo largo. Stringere su un corpo a terra, di cui non è ancora certo lo stato di salute, e mandare il replay di un potenziale incidente grave/mortale, è sottolineare un momento di dolore. Fine. Non è censura, direi che viene ben visto tutto quanto. Il replay si manda a certezza che l'incidente non ha provocato conseguenze gravi.
 
Il replay si manda a certezza che l'incidente non ha provocato conseguenze gravi.
Ecco appunto ... solo se c'è il lieto fine, come nelle belle favole.

Non sono d'accordo; perché allora continuiamo a vedere l'incidente automobilistico di Alex Zanardi, la collisione fatale a Senna, l'esplosione degli shuttle Columbia e Challenger, il fungo di Hiroshima... ? La cronaca é cronaca, soprattutto oggi, infatti non parlo di censura (che è impossibile in occidente) ma di ipocrisia verniciata di perbenismo.
Tra l'altro si parla non di ragazzini impegnati sulla collina dietro casa, ma di professionisti esposti ad una platea mondiale.
Ovviamente non apprezzo l'indugiare su dolore e sofferenze a gesto atletico ormai compiuto ed esaurito ("un corpo a terra").
Secondo me si alimenta la falsa immagine di uno sport (di un lavoro, di un'esistenza...) in cui il rischio sia sempre sotto controllo. Il che é una bugia colossale, ma qualche ragazzino magari ci crede.

Parlo in generale, non del caso specifico.
 

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Terzo posto per Vera in EC a Mayrhofen ( era in testa a metà gara). Punticini che fanno morale e utili per abbassare il pettorale in CDM. Brave anche le altre Italiane, Lorenzi seconda e Sola quarta. Haller undicesima.
 
Ecco appunto ... solo se c'è il lieto fine, come nelle belle favole.

Non sono d'accordo; perché allora continuiamo a vedere l'incidente automobilistico di Alex Zanardi, la collisione fatale a Senna, l'esplosione degli shuttle Columbia e Challenger, il fungo di Hiroshima... ? La cronaca é cronaca, soprattutto oggi, infatti non parlo di censura (che è impossibile in occidente) ma di ipocrisia verniciata di perbenismo.
Tra l'altro si parla non di ragazzini impegnati sulla collina dietro casa, ma di professionisti esposti ad una platea mondiale.
Ovviamente non apprezzo l'indugiare su dolore e sofferenze a gesto atletico ormai compiuto ed esaurito ("un corpo a terra").
Secondo me si alimenta la falsa immagine di uno sport (di un lavoro, di un'esistenza...) in cui il rischio sia sempre sotto controllo. Il che é una bugia colossale, ma qualche ragazzino magari ci crede.

Parlo in generale, non del caso specifico.
Si, certo, ma nei casi che hai detto l'incidente lo vedi perché te lo vai a cercare. E, giustamente, se ti interessa vederlo, sei libero di farlo.

Altro discorso è indugiare sulle immagini in diretta, soprattutto quando non si conosce l'esito. Non è ipocrisia né censura, ma il grande pubblico, che magari vuole solo vedersi la gara, non è interessato a vedere altro, o almeno non dovrebbe esserlo, né è in grado di capire la dinamica dell'incidente traendone insegnamenti. Non serve a niente.

Gli incidenti li devi mettere in conto negli sport come nello sci, lo so. E proprio perché lo so e ci sono passata trovo abbastanza disturbante vedere gli incidenti altrui.
 
Si, certo, ma nei casi che hai detto l'incidente lo vedi perché te lo vai a cercare. E, giustamente, se ti interessa vederlo, sei libero di farlo.
Non sempre, se si corre a Imola non credo che non passino le immagini della morte di Senna nel pre-gara.

Lancio una provocazione: anche a Kitzbühel quindi niente replay? Sono davvero curioso 🍿
 
che poi voglio dire, basta premere un tasto e la caduta la puoi rivedere tutte le volte che vuoi,sia che guardi la gara in streaming sia che la stai guardando sul satellite con un apparecchio tipo skyQ
non è come un incidente in una gara di auto o moto (per esempio il botto di Grosjean in Barhain non lo aveva visto nessuno in diretta,la FIA lo ha mandato quando ormai era chiaro che il pilota era vivo e stava tutto sommato bene) che magari avviene nelle retrovie e mentre la regia inquadra altri piloti,qui il protagonista è uno solo e a meno che la caduta sia avvenuta in una fase registrata tutti l'hanno vista
trovo giusto invece non indugiare sui soccorsi
detto questo,su youtube si trova di tutto e di più,compresa la caduta di Ulrike Maier e quella ancor più agghiacciante di Reinstedler a wengen,ergo...
 
Bruttissimo incidente quello di Wengen. E per qualche istante è restato cosciente...abbastanza a lungo per rendersi conto che sarebbero stati gli ultimi attimi della sua breve vita. Pazzesco.
 
che poi voglio dire, basta premere un tasto e la caduta la puoi rivedere tutte le volte che vuoi,sia che guardi la gara in streaming sia che la stai guardando sul satellite con un apparecchio tipo skyQ
non è come un incidente in una gara di auto o moto (per esempio il botto di Grosjean in Barhain non lo aveva visto nessuno in diretta,la FIA lo ha mandato quando ormai era chiaro che il pilota era vivo e stava tutto sommato bene) che magari avviene nelle retrovie e mentre la regia inquadra altri piloti,qui il protagonista è uno solo e a meno che la caduta sia avvenuta in una fase registrata tutti l'hanno vista
trovo giusto invece non indugiare sui soccorsi
detto questo,su youtube si trova di tutto e di più,compresa la caduta di Ulrike Maier e quella ancor più agghiacciante di Reinstedler a wengen,ergo...

Non conoscevo questo incidente... madre de dios.
 
sì maxxx penso che sia la cosa più brutta che abbia mai visto,è avvenuto durante le prove della discesa del 91
ne avevo sempre sentito parlare e quando l'ho trovato sul tubo lo ho voluto vedere,roba da gelare il sangue
 
Attenzione, ricordiamoci che l'incidente è già andato inesorabilmente live, quindi si è già più che visto. La TV è autorizzata a mostrare le operazioni di soccorso, tenendo campo largo. Stringere su un corpo a terra, di cui non è ancora certo lo stato di salute, e mandare il replay di un potenziale incidente grave/mortale, è sottolineare un momento di dolore. Fine. Non è censura, direi che viene ben visto tutto quanto. Il replay si manda a certezza che l'incidente non ha provocato conseguenze gravi.
Aggiungerei una cosa: la prudenza è stata quasi certamente suggerita da un elemento che ha fatto preoccupare TUTTI, anche noi da casa.
Caviezel sembrava aver perso i sensi (e probabilmente li ha persi) per una caduta apparentemente banale.
È caduto a faccia in giù come un pugile a cui si sono spente le lampadine che non cerca minimamente di proteggersi (chi ha praticato boxe sa cosa vuol dire), cosa che quel tipo di scivolata assolutamente non giustificava.
Aveva subito una perdita di traiettoria con uno sci, una roba brutta da rompersi un legamento e urlare...lui invece è andato giù senza controllo, è svenuto.
Visto il suo recente passato, la caduta che lo ha tenuto fermo per tanto tempo e addirittura i successivi problemi alla vista (ma che botta avrà preso al cranio?) ce ne era abbastanza per supporre un incidente gravissimo.
Dopo 38 anni la memoria di Leonardo David credo sia ancora viva (anche se il caso Caviezel è ovviamente distante anni luce, per fortuna).
Quanto al citato caso Reinstedler a Wengen sconsiglio caldamente chiunque di vederlo, io l'ho fatto e me ne sono pentito.
 
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