pierr
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Il comprensorio del Corviglia è il "vero" comprensorio rappresentativo di St.Moritz. A differenza degli spartani e sportivi Corvatsch (Silvaplana e Sils) e Diavolezza/Lagalb (Pontresina), qui al Corviglia (St.Moritz e Celerina) si trovano tutte le caratteristiche di un comprensorio esclusivo di una località esclusiva: skipass sempre cari, ristoranti pretenziosi, avventori chic, kitch, snob e posh con vestiti improbabili, sciatori con giacche firmate da migliaia di euro, principianti indiani e cinesi che provano lo sci per la prima volta, pochi sciatori dell'est tranne qualche russo danaroso, etc etc.
Detto questo, poi rimane lo sci. Anzi in un feriale di bassissima stagione come martedi scorso, c'è solo lo sci. E che sci.
La preparazione delle piste è considerata tra le migliori della Svizzera. Il mix di altezza (2000-2900 la parte principale del comprensorio), esposizione (perlopiù sud e est), posizione geografica (una della zone più fredde e secche delle alpi) rende il comprensorio estremamente godibile da inizio stagione a metà marzo.
Gli impianti sono funzionali ma vecchiotti, seggiovie veloci e con copertura tranne gli arroccamenti e una funivia per la cima, nessun eccesso di sedili riscaldati e nessuna portata da luna park sciistici austriaci e dolomitici, infatti nei giorni di pienone (come verso Capodanno) il comprensorio è assolutamente da evitare.
Qui una cartina live:
Qualche (bella) pista apre raramente e solo in condizioni di innevamento naturale perfetto, ma quest'anno l'inverno è piuttosto sfortunato anche se i panorami sono bianchi, per cui diverse piste interessanti sono ancora chiuse, tra cui la mitica nera old style numero 12 "Olympia", che faticano ad aprire anche negli anni molto nevosi a causa dell'esposizione pieno sud.
Cominciamo:
Pista 15 "Champion" dalla seggiovia Plateau Nair . Siamo nella zona centrale tra Corviglia e Marguns, quella più trafficata in giornate di pienone. Sono le 9.40 ma sembra di stare ad impianti appena aperti. Questa condizione rimarrà tale per tutta la giornata:
dalla cima, guardando verso le piste lato Celerina:
in estate le piste non si vedono, i pendii si sviluppano su terreni naturali, con i loro mammelloni non spianati:
pista nera 9 "Muntanella", forse la più bella del Corviglia, di certo la più tecnica al di là di piccoli muri tosti qua e là.
dalla seggiovia passo sopra alla pista di coppa, numero 4 "Corviglia Run" che farò dopo:
Un'altra papabile di pista più bella del Corviglia, la rossa 1 "Paradiso", certamente una tra quelle con i panorami più belli.
risalgo e faccio la pista di coppa del Mondo. I SuperG femminili sulla pista Corviglia Run sono spesso stati dominati dalle italiane:
ultima pista aperta in zona, mi sparo il filotto di rosse 2 "Swing" e 28 "Suvretta"
la pista 28 scende in una delle zone più esclusive del pianeta. Via Suvretta è tra le sette vie più care del mondo, gli chalet dei miliardari sono difficili da comprare anche ad avere tanti miliardi. Per capirsi, Berlusconi per anni ha affittato la depandance della villa dello scià di Persia, poi ha optato per un palazzo a 20 km a S-Chanf che poi gli ha ciulato la ex moglie, vera amante dell'Engadina e assidua frequentatrice:
La seggiovia per risalire è volutamente lasciata lenta per non far scendere le masse in questa zona esclusiva. Quest'estate la seggiovia verrà ricostruita, ma sempre biposto lenta:
la zona di arrivo della seggiovia, con vista sul Piz Albana e Piz Julier, la montagna più imponente che domina il comprensorio:
Salgo a prendere la funivia di Piz Nair, punto più alto del comprensorio. Panorami dalla cima, si noti a sinistra nella foto seguente la piattaforma di partenza e il pendio iniziale delle discese libere maschili ai mondiali 2003 e 2017. La linea di discesa è verso destra, a fianco ai paravalanghe che si vedono:
il piz Julier domina la parte occidentale del comprensorio:
A causa di vento, fondo roccioso e poche nevicate, la situazione neve sul Piz Nair è disastrosa, diversi pezzi di pista non sono preparati e sono battute solo stradine:
Panorami verso il lato B del Corviglia, la val Suvretta (in realtà sono due valli Suvretta, a sinistra si scende verso St.Moritz e a destra verso il paese di Bever)
zona Lej de la Pesch:
la principale e breve pista del lato B del Corviglia, numero 14 "Skilift Run", un carving paradise:
dal lato opposto, che rientra verso la parte maggiore del comprensorio, la tetra nera 18 "Fuorcla Grischa", sempre all'ombra.
continuo la discesa sulla rossa 10 Pizzin, una delle mie preferite:
Salgo poi con la seggiovia Tre Fiori. Parte alta della pista nera 24 "Selin". Sulla destra uno dei valloni più infidi delle alpi, facilmente raggiungibile, perfettamente visibile e invitante, ma ci hanno lasciato la vita sotto valanga in parecchi. Uno degli episodi più tristi di St.Moritz è la morte qui della 23enne sciatrice tedesca Barbara "Barbi" Henneberger, bronzo olimpico nel 1960, mentre il suo fidanzato Willy Bogner Jr, rampollo della famosa azienza di abbigliamento invernale e pioniere della cinematografia invernale, la riprendeva:
il primo muro:
Il secondo muro:
Risalgo con la stessa seggiovia ma stavolta scendo per la bella rossa 22 "Mezzauna". Anche questa pista ha un bel muro finale:
Sguardo a destra verso la zona "Gluna" dove andrò ora:
Pista blu 20 "Chuderas":
Di fronte a me la zona principale per i principianti, la pista blu 21 "Princess", la terza servita dalla seggiovia Tre Fiori. Tutto attorno, uno dei tanti paradisi del bordopista del comprensorio:
Risalgo con la seggiovia Gluna:
Mi affaccio sulla nera 19 Gluna, che offre un bel panorama sul paese di Pontresina:
zoom verso il gruppo del Bernina: da sinistra a destra i "Piz" Palù, Bellavista, Bernina/Scerscen e Roseg. In primo piano la seggiovia Fuorcla Grischa:
Dalla seggiovia, che riporta verso il lato B del comprensorio (Val Suvretta), l'omonima nera 18 fatta prima:
Dal colle ritorno giù ma stavolta percorrendo la pista 17 che scende nella Val Schlattain. Qui la zona della nuova pista nera 11 "Thomas Run" (dal nome del capo dei battipista, perché il pendio parecchio ripido richiede grande esperienza per la preparazione). Il vallone è comunque un grande classico fuoripista.
la pista rossa Schlattain:
L'ultimo tratto (molto bello) della pista è ancora chiuso, si rientra con una stradina alla partenza della seggiovia Gluna. Di fronte, il muro della rossa 22 fatta prima. Sulla sinistra la zona per principianti, pista 21 Princess
proseguo verso Marguns, il front de neige di Celerina
il già citato secondo muro della nera 24 visto da sotto:
la blu appena fatta, che percorre il fondo del vallone su cui convergono le piste del lato di Celerina:
ultima discesa, la rossa 25 Saluver che scende a Celerina. Devo rincasare presto perché ho l'appuntamento per la terza dose del vaccino anti-Covid
la pista è in parte un collage di stradine, ma ogni tanto si apre su pezzi più larghi e godibili.
Il freddo è notevole nonostante sia l'una e nonostante il sole terso. Il cellulare mi si spegne improvvisamente per l'ultima foto che avrebbe dovuto riprendere Celerina da sopra il muro finale della pista, un grande classico fotografico. Metto perciò qui una mia vecchia foto:
È tutto! Mi sono dilungato un po' ma sul forum non c'erano molte foto di questo comprensorio
Detto questo, poi rimane lo sci. Anzi in un feriale di bassissima stagione come martedi scorso, c'è solo lo sci. E che sci.
La preparazione delle piste è considerata tra le migliori della Svizzera. Il mix di altezza (2000-2900 la parte principale del comprensorio), esposizione (perlopiù sud e est), posizione geografica (una della zone più fredde e secche delle alpi) rende il comprensorio estremamente godibile da inizio stagione a metà marzo.
Gli impianti sono funzionali ma vecchiotti, seggiovie veloci e con copertura tranne gli arroccamenti e una funivia per la cima, nessun eccesso di sedili riscaldati e nessuna portata da luna park sciistici austriaci e dolomitici, infatti nei giorni di pienone (come verso Capodanno) il comprensorio è assolutamente da evitare.
Qui una cartina live:
Qualche (bella) pista apre raramente e solo in condizioni di innevamento naturale perfetto, ma quest'anno l'inverno è piuttosto sfortunato anche se i panorami sono bianchi, per cui diverse piste interessanti sono ancora chiuse, tra cui la mitica nera old style numero 12 "Olympia", che faticano ad aprire anche negli anni molto nevosi a causa dell'esposizione pieno sud.
Cominciamo:
Pista 15 "Champion" dalla seggiovia Plateau Nair . Siamo nella zona centrale tra Corviglia e Marguns, quella più trafficata in giornate di pienone. Sono le 9.40 ma sembra di stare ad impianti appena aperti. Questa condizione rimarrà tale per tutta la giornata:
dalla cima, guardando verso le piste lato Celerina:
in estate le piste non si vedono, i pendii si sviluppano su terreni naturali, con i loro mammelloni non spianati:
pista nera 9 "Muntanella", forse la più bella del Corviglia, di certo la più tecnica al di là di piccoli muri tosti qua e là.
dalla seggiovia passo sopra alla pista di coppa, numero 4 "Corviglia Run" che farò dopo:
Un'altra papabile di pista più bella del Corviglia, la rossa 1 "Paradiso", certamente una tra quelle con i panorami più belli.
risalgo e faccio la pista di coppa del Mondo. I SuperG femminili sulla pista Corviglia Run sono spesso stati dominati dalle italiane:
ultima pista aperta in zona, mi sparo il filotto di rosse 2 "Swing" e 28 "Suvretta"
la pista 28 scende in una delle zone più esclusive del pianeta. Via Suvretta è tra le sette vie più care del mondo, gli chalet dei miliardari sono difficili da comprare anche ad avere tanti miliardi. Per capirsi, Berlusconi per anni ha affittato la depandance della villa dello scià di Persia, poi ha optato per un palazzo a 20 km a S-Chanf che poi gli ha ciulato la ex moglie, vera amante dell'Engadina e assidua frequentatrice:
La seggiovia per risalire è volutamente lasciata lenta per non far scendere le masse in questa zona esclusiva. Quest'estate la seggiovia verrà ricostruita, ma sempre biposto lenta:
la zona di arrivo della seggiovia, con vista sul Piz Albana e Piz Julier, la montagna più imponente che domina il comprensorio:
Salgo a prendere la funivia di Piz Nair, punto più alto del comprensorio. Panorami dalla cima, si noti a sinistra nella foto seguente la piattaforma di partenza e il pendio iniziale delle discese libere maschili ai mondiali 2003 e 2017. La linea di discesa è verso destra, a fianco ai paravalanghe che si vedono:
il piz Julier domina la parte occidentale del comprensorio:
A causa di vento, fondo roccioso e poche nevicate, la situazione neve sul Piz Nair è disastrosa, diversi pezzi di pista non sono preparati e sono battute solo stradine:
Panorami verso il lato B del Corviglia, la val Suvretta (in realtà sono due valli Suvretta, a sinistra si scende verso St.Moritz e a destra verso il paese di Bever)
Salgo poi con la seggiovia Tre Fiori. Parte alta della pista nera 24 "Selin". Sulla destra uno dei valloni più infidi delle alpi, facilmente raggiungibile, perfettamente visibile e invitante, ma ci hanno lasciato la vita sotto valanga in parecchi. Uno degli episodi più tristi di St.Moritz è la morte qui della 23enne sciatrice tedesca Barbara "Barbi" Henneberger, bronzo olimpico nel 1960, mentre il suo fidanzato Willy Bogner Jr, rampollo della famosa azienza di abbigliamento invernale e pioniere della cinematografia invernale, la riprendeva:
il primo muro:
Il secondo muro:
Risalgo con la stessa seggiovia ma stavolta scendo per la bella rossa 22 "Mezzauna". Anche questa pista ha un bel muro finale:
Sguardo a destra verso la zona "Gluna" dove andrò ora:
Pista blu 20 "Chuderas":
Di fronte a me la zona principale per i principianti, la pista blu 21 "Princess", la terza servita dalla seggiovia Tre Fiori. Tutto attorno, uno dei tanti paradisi del bordopista del comprensorio:
Risalgo con la seggiovia Gluna:
Mi affaccio sulla nera 19 Gluna, che offre un bel panorama sul paese di Pontresina:
zoom verso il gruppo del Bernina: da sinistra a destra i "Piz" Palù, Bellavista, Bernina/Scerscen e Roseg. In primo piano la seggiovia Fuorcla Grischa:
Dalla seggiovia, che riporta verso il lato B del comprensorio (Val Suvretta), l'omonima nera 18 fatta prima:
Dal colle ritorno giù ma stavolta percorrendo la pista 17 che scende nella Val Schlattain. Qui la zona della nuova pista nera 11 "Thomas Run" (dal nome del capo dei battipista, perché il pendio parecchio ripido richiede grande esperienza per la preparazione). Il vallone è comunque un grande classico fuoripista.
la pista rossa Schlattain:
L'ultimo tratto (molto bello) della pista è ancora chiuso, si rientra con una stradina alla partenza della seggiovia Gluna. Di fronte, il muro della rossa 22 fatta prima. Sulla sinistra la zona per principianti, pista 21 Princess
proseguo verso Marguns, il front de neige di Celerina
Il freddo è notevole nonostante sia l'una e nonostante il sole terso. Il cellulare mi si spegne improvvisamente per l'ultima foto che avrebbe dovuto riprendere Celerina da sopra il muro finale della pista, un grande classico fotografico. Metto perciò qui una mia vecchia foto:
È tutto! Mi sono dilungato un po' ma sul forum non c'erano molte foto di questo comprensorio
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