St.Moritz / Corviglia martedì 11 Gennaio 2022

pierr

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Il comprensorio del Corviglia è il "vero" comprensorio rappresentativo di St.Moritz. A differenza degli spartani e sportivi Corvatsch (Silvaplana e Sils) e Diavolezza/Lagalb (Pontresina), qui al Corviglia (St.Moritz e Celerina) si trovano tutte le caratteristiche di un comprensorio esclusivo di una località esclusiva: skipass sempre cari, ristoranti pretenziosi, avventori chic, kitch, snob e posh con vestiti improbabili, sciatori con giacche firmate da migliaia di euro, principianti indiani e cinesi che provano lo sci per la prima volta, pochi sciatori dell'est tranne qualche russo danaroso, etc etc.

Detto questo, poi rimane lo sci. Anzi in un feriale di bassissima stagione come martedi scorso, c'è solo lo sci. E che sci.

La preparazione delle piste è considerata tra le migliori della Svizzera. Il mix di altezza (2000-2900 la parte principale del comprensorio), esposizione (perlopiù sud e est), posizione geografica (una della zone più fredde e secche delle alpi) rende il comprensorio estremamente godibile da inizio stagione a metà marzo.
Gli impianti sono funzionali ma vecchiotti, seggiovie veloci e con copertura tranne gli arroccamenti e una funivia per la cima, nessun eccesso di sedili riscaldati e nessuna portata da luna park sciistici austriaci e dolomitici, infatti nei giorni di pienone (come verso Capodanno) il comprensorio è assolutamente da evitare.

Qui una cartina live:

Qualche (bella) pista apre raramente e solo in condizioni di innevamento naturale perfetto, ma quest'anno l'inverno è piuttosto sfortunato anche se i panorami sono bianchi, per cui diverse piste interessanti sono ancora chiuse, tra cui la mitica nera old style numero 12 "Olympia", che faticano ad aprire anche negli anni molto nevosi a causa dell'esposizione pieno sud.

Cominciamo:

Pista 15 "Champion" dalla seggiovia Plateau Nair . Siamo nella zona centrale tra Corviglia e Marguns, quella più trafficata in giornate di pienone. Sono le 9.40 ma sembra di stare ad impianti appena aperti. Questa condizione rimarrà tale per tutta la giornata:
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dalla cima, guardando verso le piste lato Celerina:
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in estate le piste non si vedono, i pendii si sviluppano su terreni naturali, con i loro mammelloni non spianati:
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pista nera 9 "Muntanella", forse la più bella del Corviglia, di certo la più tecnica al di là di piccoli muri tosti qua e là.
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dalla seggiovia passo sopra alla pista di coppa, numero 4 "Corviglia Run" che farò dopo:
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Un'altra papabile di pista più bella del Corviglia, la rossa 1 "Paradiso", certamente una tra quelle con i panorami più belli.
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risalgo e faccio la pista di coppa del Mondo. I SuperG femminili sulla pista Corviglia Run sono spesso stati dominati dalle italiane:
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ultima pista aperta in zona, mi sparo il filotto di rosse 2 "Swing" e 28 "Suvretta"
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la pista 28 scende in una delle zone più esclusive del pianeta. Via Suvretta è tra le sette vie più care del mondo, gli chalet dei miliardari sono difficili da comprare anche ad avere tanti miliardi. Per capirsi, Berlusconi per anni ha affittato la depandance della villa dello scià di Persia, poi ha optato per un palazzo a 20 km a S-Chanf che poi gli ha ciulato la ex moglie, vera amante dell'Engadina e assidua frequentatrice:

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La seggiovia per risalire è volutamente lasciata lenta per non far scendere le masse in questa zona esclusiva. Quest'estate la seggiovia verrà ricostruita, ma sempre biposto lenta:
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la zona di arrivo della seggiovia, con vista sul Piz Albana e Piz Julier, la montagna più imponente che domina il comprensorio:
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Salgo a prendere la funivia di Piz Nair, punto più alto del comprensorio. Panorami dalla cima, si noti a sinistra nella foto seguente la piattaforma di partenza e il pendio iniziale delle discese libere maschili ai mondiali 2003 e 2017. La linea di discesa è verso destra, a fianco ai paravalanghe che si vedono:
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il piz Julier domina la parte occidentale del comprensorio:
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A causa di vento, fondo roccioso e poche nevicate, la situazione neve sul Piz Nair è disastrosa, diversi pezzi di pista non sono preparati e sono battute solo stradine:
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Panorami verso il lato B del Corviglia, la val Suvretta (in realtà sono due valli Suvretta, a sinistra si scende verso St.Moritz e a destra verso il paese di Bever)
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zona Lej de la Pesch:
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la principale e breve pista del lato B del Corviglia, numero 14 "Skilift Run", un carving paradise:
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dal lato opposto, che rientra verso la parte maggiore del comprensorio, la tetra nera 18 "Fuorcla Grischa", sempre all'ombra.
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continuo la discesa sulla rossa 10 Pizzin, una delle mie preferite:
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Salgo poi con la seggiovia Tre Fiori. Parte alta della pista nera 24 "Selin". Sulla destra uno dei valloni più infidi delle alpi, facilmente raggiungibile, perfettamente visibile e invitante, ma ci hanno lasciato la vita sotto valanga in parecchi. Uno degli episodi più tristi di St.Moritz è la morte qui della 23enne sciatrice tedesca Barbara "Barbi" Henneberger, bronzo olimpico nel 1960, mentre il suo fidanzato Willy Bogner Jr, rampollo della famosa azienza di abbigliamento invernale e pioniere della cinematografia invernale, la riprendeva:
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il primo muro:
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Il secondo muro:

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Risalgo con la stessa seggiovia ma stavolta scendo per la bella rossa 22 "Mezzauna". Anche questa pista ha un bel muro finale:
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Sguardo a destra verso la zona "Gluna" dove andrò ora:
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Pista blu 20 "Chuderas":
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Di fronte a me la zona principale per i principianti, la pista blu 21 "Princess", la terza servita dalla seggiovia Tre Fiori. Tutto attorno, uno dei tanti paradisi del bordopista del comprensorio:
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Risalgo con la seggiovia Gluna:
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Mi affaccio sulla nera 19 Gluna, che offre un bel panorama sul paese di Pontresina:
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zoom verso il gruppo del Bernina: da sinistra a destra i "Piz" Palù, Bellavista, Bernina/Scerscen e Roseg. In primo piano la seggiovia Fuorcla Grischa:
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Dalla seggiovia, che riporta verso il lato B del comprensorio (Val Suvretta), l'omonima nera 18 fatta prima:
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Dal colle ritorno giù ma stavolta percorrendo la pista 17 che scende nella Val Schlattain. Qui la zona della nuova pista nera 11 "Thomas Run" (dal nome del capo dei battipista, perché il pendio parecchio ripido richiede grande esperienza per la preparazione). Il vallone è comunque un grande classico fuoripista.
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la pista rossa Schlattain:
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L'ultimo tratto (molto bello) della pista è ancora chiuso, si rientra con una stradina alla partenza della seggiovia Gluna. Di fronte, il muro della rossa 22 fatta prima. Sulla sinistra la zona per principianti, pista 21 Princess
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proseguo verso Marguns, il front de neige di Celerina
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il già citato secondo muro della nera 24 visto da sotto:
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la blu appena fatta, che percorre il fondo del vallone su cui convergono le piste del lato di Celerina:

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ultima discesa, la rossa 25 Saluver che scende a Celerina. Devo rincasare presto perché ho l'appuntamento per la terza dose del vaccino anti-Covid
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la pista è in parte un collage di stradine, ma ogni tanto si apre su pezzi più larghi e godibili.
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Il freddo è notevole nonostante sia l'una e nonostante il sole terso. Il cellulare mi si spegne improvvisamente per l'ultima foto che avrebbe dovuto riprendere Celerina da sopra il muro finale della pista, un grande classico fotografico. Metto perciò qui una mia vecchia foto:
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È tutto! Mi sono dilungato un po' ma sul forum non c'erano molte foto di questo comprensorio :HIP
 
Ultima modifica:
Grazie! Il Corviglia mi è rimasto nel cuore…. Nei primi anni 2000 la giornaliera costava 32/35 euro e ancor prima si arrivava al park del signal e c’era un Italiano che vendeva i giornalieri ancora a meno!… Ora ci vado solo in mtb!
 
Manca la foto più importante...eri adeguatamente abbigliato x non sfigurare tra i ricchi turisti 😊 ???
 
Manca la foto più importante...eri adeguatamente abbigliato x non sfigurare tra i ricchi turisti 😊 ???

Ho un vecchio pantalone giallo fluo della Schoeffler comprato nei saldi, e un guscio rosso Peak Performance regalatomi da alcuni skifosi al mio compleanno l'anno scorso 😉.
 
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Trovo molte affinità tra St. Moritz e Cortina, al di là di un tipo di paesaggio e di montagna totalmente diversi:
- i resort (e vale sia per la montagna che per il mare) sono famosi ed esclusivi perchè sono superlativamente belli e non viceversa, come gli no-snob credono
- entrambi peccano di vivere di luce riflessa (la loro stessa) e a volte non sentono il bisogno di innovare, ma ci sono anche molti frequentatori abituali che le preferiscono così (e non è la favola della volpe e l'uva)
- ovviamente le accomuna il gusto kitsch di alcuni frequentatori (a Cortina ci sono le famose 'colbaccate', a st.Moritz immagino si possa vedere di tutto
- ma tolti gli stereotipi, rimangono posti strepitosi, frequentati in parte anche da gente che se la tira, ma in larga parte tanta gente che ama davvero fare sport ed attività outdoor
 

.

Totalmente d'accordo.

C'è anche un fattore di tradizione da considerare.

Molto spesso i posti più esclusivi sono quello che i primi turisti dell'ottocento, ricchissimi, decidevano di frequentare per la bellezza dei luoghi.

Cento anni sono tanti. E cento anni sono quelli che separano l'esplosione degli sport invernali a St.Moritz, molti dei quali inventati qui, dall'esplosione della Val Gardena successiva ai mondiali di sci del 1970. A quel tempo Cortina e St.Moritz avevano già ospitato 3 olimpiadi e 6 mondiali di sci in totale. Poi successivamente sono arrivati a 4 olimpiadi e 9 mondiali...

Cortina è sciisticamente superiore a St.Moritz, l'Engadina è invece più completa e godibile 365 giorni l'anno
 
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Bellissimo queste giornate ti riempiono il cuore di felicità
Un posto da quel che ho capito che hai voluto e, ora te lo gusti per tutti i 12 mesi dell'anno
 
Grazie! Il Corviglia mi è rimasto nel cuore…. Nei primi anni 2000 la giornaliera costava 32/35 euro e ancor prima si arrivava al park del signal e c’era un Italiano che vendeva i giornalieri ancora a meno!… Ora ci vado solo in mtb!
Anno scorso ci siam fatti un’ottima giornata di freeride con gli impianti.... anche dal lato oscuro non é male così come dal lato verde estivo in mtb😂😂😂

La posta più bella è la Olympia vera old style, sia in inverno che in mtb
 
Mi sono dilungato un po' ma sul forum non c'erano molte foto di questo comprensorio
Ottima narrazione. Al di là delle foto, sono interessanti gli aneddoti sulla località.

E finalmente piste larghe, ché al Corvatsch me le ricordo, eccezion fatta per pochissime, abbastanza striminzite. Sicuramente dipende anche dal terreno, giacché quello del Corvaccio è parecchio pietroso e non consente la battitura di strisce larghe decine di metri come invece è possibile sui pratoni di San Maurizio (e di Livigno!).
 
E finalmente piste larghe, ché al Corvatsch me le ricordo, eccezion fatta per pochissime, abbastanza striminzite. Sicuramente dipende anche dal terreno, giacché quello del Corvaccio è parecchio pietroso e non consente la battitura di strisce larghe decine di metri come invece è possibile sui pratoni di San Maurizio (e di Livigno!).

Devi tornarci, negli ultimi anni hanno lavorato molto sulle piste allargandone parecchi tratti, ove possibile
 
Anno scorso ci siam fatti un’ottima giornata di freeride con gli impianti.... anche dal lato oscuro non é male così come dal lato verde estivo in mtb😂😂😂

La posta più bella è la Olympia vera old style, sia in inverno che in mtb
Bellissimo anche in giornate di fresca….ricordo belle giornate di freeride con i ragazzi di Modena del forum…anno 2005 o giù di lì!!la discesa dal piz nair fin giu al suvreta era uno spettacolo!
 

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Al Corviglia non ho mai avuto compagnia giusta per fare gite freeride un po' più articolate, anche perchè visto il costo degli skipass gli amici vogliono giustamente tritare il più possibile.

Quel pendio mi fa sempre paura, purtroppo ogni anno ci scappa il morto o qualcuno in ospedale. Mi piacerebbe invece fare qualche canale dal Piz Nair alla Val Schlattain (quelli esattamente dietro al tuo pendio), e la discesa dietro il Piz Nair che dalla pista scende verso lo stesso vallone del Suvretta di St.Moritz. E poi mi piacerebbe fare qualche breve pellata e scavallare in Val Bever, ci sono diversi itinerari interessanti che ho studiato anche da dietro in estate.
 
si trovano tutte le caratteristiche di un comprensorio esclusivo di una località esclusiva: skipass sempre cari
Non capisco una cosa però: quindici anni fa che gli skipass avevano un prezzo normale, ed offrivano addirittura gli skipass scontati agli italiani (a 32 euro per Corvatsch e 43 per Corviglia), la località non era considerata una località sufficientemente esclusiva?




 
Credo che se la società impianti ragionasse solo nel suo interesse, cercherebbe in tutti i modi di far pagare a ogni sciatore il prezzo che è disposto a pagare. Pochi CHF in più da un italiano di giornata che deve decidere tra 10 località non sono da buttar via. Ci sarebbe qualche coda, ma gli impiantisti sarebbero contenti.

A un certo punto però secondo me ci sono stati (come è giusto che sia) degli accordi tra impiantisti e albergatori, in cui i secondi sovvenzionano i primi. Agli albergatori le code e la massificazione della località fanno solo male. Ora chi va in albergo (caro) spende poco di skipass (270 euro 6 giorni). Evidentemente c'è un forte sovvenzionamento da parte degli albergatori verso gli impiantisti, come sarebbe giusto ci fosse in ogni località. La società impianti non naviga nell'oro ma chiude i bilanci poco sopra il pareggio e riesce a fare qualche investimento ogni anno.

Tra l'altro pochi giorni fa Vendul mi ha spiegato che se si fa un soggiorno in hotel ma si volesse sciare solo un giorno non si può comprare lo skipass scontato da 45 chf accessibile ai clienti degli hotel. Lo si deve comprare per tutti i giorni del soggiorno.

Credo inoltre ci sia anche un do ut des da parte del comune o dei comuni della valle. Gli sciatori giornalieri portano vantaggi solo agli impiantisti e poco al resto della valle (spendono poco e portano traffico). Per cui anche i comuni penso sovvenzionino gli impiantisti in cambio della cessazione delle politiche di prezzo attrattive degli sciatori in giornata. E in cambio di uno sconto ai residenti dei comuni (che votano, anche se non è il mio caso) sullo stagionale già fortemente scontato. Il prezzo del mio stagionale per residenti (600 chf per l'intero anno, con gli impianti a turno sempre aperti 365 giorni e quasi 7 mesi di sci) non ha eguali rispetto a nessuno stagionale sulle alpi per sciatori non residenti, forse solo in Vallese avevano fatto una tariffa non residenti ancora più interessante.

Edo te ne devi fare una ragione, lo sci in giornata sta diventando malvisto in tutte le medie e grandi località alpine che cercano di attrarre un turismo settimanale di persone che sono in vacanza e quindi mentalmente più disponibili a spendere e che non tollerano code e traffico, con tutti i soldi che spendono. Prova a cambiare un po' il tuo approccio allo sci, rendilo meno itinerante e più rilassante, invece di arrabbiarti adattati anche tu un po' ad andare verso una modalità di turismo meno disincentivata e combattuta.
 
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