Chiusura sasslong spa per 2021: Che ne pensate?

A me non stavano troppo simpatici nemmeno prima..ora cercherò di evitarli il più possibile...sono proprio dei subdoli sciacalli
 
Non vogliono aprire per motivi economici e ci raccontano la panzana della tutela della salute di cui si capisce in ogni singola parola che non gliene può fregà de meno
 
Tecnicamente però una cosa è reale. Ho parlato l altro giorno con una persona che pochi giorni fa ha avuto la figlia ricoverata ad agordo x una frattura (atleta di interesse nazionale infortunatosi in pista). I sanitari gli hanno detto che nei week end clou della stagione gli arrivano al ps circa 300 infortunati legati allo sci. Non pensavo ad un numero cosi alto. Moltiplicatelo x i vari altri ospedali alpini (cortina, pieve, etc...) e capite la preoccupazione dei sanitari di trovarsi nei week end a gestire una situazione critica, con possibili focolai, assembramenti, etc...all interno di una struttura gia in sofferenza
 
Tecnicamente però una cosa è reale. Ho parlato l altro giorno con una persona che pochi giorni fa ha avuto la figlia ricoverata ad agordo x una frattura (atleta di interesse nazionale infortunatosi in pista). I sanitari gli hanno detto che nei week end clou della stagione gli arrivano al ps circa 300 infortunati legati allo sci. Non pensavo ad un numero cosi alto. Moltiplicatelo x i vari altri ospedali alpini (cortina, pieve, etc...) e capite la preoccupazione dei sanitari di trovarsi nei week end a gestire una situazione critica, con possibili focolai, assembramenti, etc...all interno di una struttura gia in sofferenza

Considerazione giusta e legittima però allora a dicembre dovevi dire :

Signori con gli ospedali in affanno non ci sono le condizioni di aprire gli impianti per non rischiare il collasso degli ospedali stessi che non potrebbero garantire le cure ai probabili ricoveri da danni sciistici .

A malincuore e carichi di rabbia tutti gli interessati , non certamente il popolo italico , se ne facevano una ragione.
Invece per non affrontare il problema si assiste a questo meschino e dannosissimo rinvio e rimpallo tra vari organi decisionali .
Tanto in montagna hanno già lavorato bene la scorsa estate....... :TTTT però almeno che lo dicano una volta per tutte
 

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Inoltre con i limiti che si prevedono gli incidenti facilmente saranno più che dimezzati perché con meno persone in pista ci saranno meno scontri. Inoltre mancano gli sciatori dell'est che bevono e sono vittime delle sciancrature. Inoltre il periodo natalizio di maggiore afflusso ormai è passato. Infine quest'anno c'è meno neve artificiale e quindi è meno facile farsi male.

Poi una quota d'infortunni sono di scialpinisti che in questo periodo sono aumentanti molto e sono mediamente meno preparati ed allenati.
 
Tecnicamente però una cosa è reale. Ho parlato l altro giorno con una persona che pochi giorni fa ha avuto la figlia ricoverata ad agordo x una frattura (atleta di interesse nazionale infortunatosi in pista). I sanitari gli hanno detto che nei week end clou della stagione gli arrivano al ps circa 300 infortunati legati allo sci. Non pensavo ad un numero cosi alto. Moltiplicatelo x i vari altri ospedali alpini (cortina, pieve, etc...) e capite la preoccupazione dei sanitari di trovarsi nei week end a gestire una situazione critica, con possibili focolai, assembramenti, etc...all interno di una struttura gia in sofferenza

Ho appena ascoltato un servizio sul canale facebook di radio radio, in cui si dice che ormai si cura solo il Covid. In un Policlinico di Roma hanno rispedito a casa un signore con i sintomi dell' ictus. Adesso si ritrova mezzo paralizzato, a raccontarlo il legale del povero malcapitato, che faceva riferimento a tantissimi casi simili, sopratutto di malati oncologici o con malattie cardiovascolari. nemmeno tanto velato, sempre da parte di questo avvocato, il riferimento al fatto che i malati e ricoverati per covid fruttano rimborsi di diverse migliaia di euro alle strutture ospedaliere da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
 
Ho appena ascoltato un servizio sul canale facebook di radio radio, in cui si dice che ormai si cura solo il Covid. In un Policlinico di Roma hanno rispedito a casa un signore con i sintomi dell' ictus. Adesso si ritrova mezzo paralizzato, a raccontarlo il legale del povero malcapitato, che faceva riferimento a tantissimi casi simili, sopratutto di malati oncologici o con malattie cardiovascolari. nemmeno tanto velato, sempre da parte di questo avvocato, il riferimento al fatto che i malati e ricoverati per covid fruttano rimborsi di diverse migliaia di euro alle strutture ospedaliere da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

L ultime righe mi paiono una boiata pazzesca...un solo intervento di cardiochirurgia frutta dai 40.000 agli 80.000 euro...se conosci un po i meccanismi degli ospedali capisci subito l assurdita della cosa. Anche xche non è che quelli che curano i malati covid siano soprattutto le cliniche private conve zionate. Anzi...
 
Visto che probabilmente l’ospedale era pieno zeppo di malato Covid hanno fatto bene a mandare altrove una persona con un potenziale ictus. Ma ti immagini se una volta ricoverato si fosse beccato anche il Covid?
 
Visto che probabilmente l’ospedale era pieno zeppo di malato Covid hanno fatto bene a mandare altrove una persona con un potenziale ictus. Ma ti immagini se una volta ricoverato si fosse beccato anche il Covid?

Quindi esiste un "altrove" dove un malato no-covid, non si becca il virus? Non lo sapevo. Qui da me, ospedale no covid, dove nella prima parte, marzo-maggio, nessun malato covid è stato ricoverato e quindi curato, nello stsso periodo chiusero tutto, invece di rafforzare i reparti per curari i malati che non potevno essere curati dagli ospedali covid. Nessun aiuto è stato dato e non solo dal nosocomio dove vivo, ma anche da TUTTI gli altri ospedali pubblici provinciali, completamente paralizzata la sanità. Ecco, quindi se sto signore con l'ictus, abitava da noi avrebbe trovato posto esclusivamente all'ospedale covid (il Riuniti di Foggia), perchè i tre pubblici erano stati fermati, praticamente. Questa situazione significa una sola cosa, IL FALLIMENTO TOTALE DEL DECENTRAMENTO DELLA SANITA' PUBLICA.
 
Non c'è un preciso DRG (bungalow8 se non sai cos'è, guardatelo) per il COVID, quindi ci si basa perlopiù sui costi di una patologia come la polmonite.

Detto questo, un giorno in terapia intensiva costa sui 1.500 euro.
Come diceva il Pordenonese, un intervento di cardiochirurgia frutta ben più soldi.

Mi fanno sorridere questi avvocatini che gridano allo scandalo senza alcun fondamento.
Sono gli stessi che, pur di mangiare, ingolfano i tribunali di cause relative a presunti errori medici, illudendo la clientela di ricevere lauti risarcimenti.
Col risultato che hanno rovinato una delle professioni sanitarie più belle al mondo.
 
Cari amici
Siamo nuovamente costretti a fare alcune doverose considerazioni :
1) apprendiamo con enorme stupore l’ordinanza dell’ Egregio Presidente della Provincia che annuncia l’apertura degli impianti per il 18 gennaio 2020 . La situazione in molti paesi della comunità europea è sempre più grave e vengono operate chiusure totali che vanno dal 31 gennaio fino al 15 di febbraio . Le nostre strutture ospedaliere sono in situazione critica ( vedi dichiarazioni infine fatte dal Presidente del Dolomiti Superski Andy Varallo nell’articolo apparso il 30 gennaio sul quotidiano L’Alto Adige nel quale finalmente dice quello che sostenevamo da tempo).Inoltre oggi sembra che siano uscite delle dichiarazioni da parte di un esponente della struttura ospedaliera di Bolzano che evidenziava una situazione molto critica, si parla di essere ad un 30% delle capacità che normalmente hanno, che difficilmente potrebbe sopportare il carico di traumatizzati provenienti da una futura apertura il 18 gennaio degli impianti nel nostro comprensorio. La cosa strana è che questo articolo o intervista non è più disponibile nel web e ci domandiamo chi avesse avuto interesse ad eliminarla e se ciò fosse vero sarebbe di grande gravità. Se qualcheduno dei nostri appassionati sciatori avesse modo di recuperarla gli saremmo grati di inviarcela.
2)Il numero dei contagiati nella nostra Regione sta salendo giorno per giorno per avvicinarsi ai numeri di quando venne decretata la zona rossa e non accenna a diminuire.
3)L’Anef (associazione nazionale esercenti funiviari) di Bolzano agisce in modo autonomo rispetto all’ organizzazione nazionale e ciò ci lascia stupefatti .Per questa ragione e per molte altre tra cui una mancanza cronica ed irresponsabile di corrette informazioni trasmesse ai consorziati , direttamente o indirettamente via il Consorzio Val Gardena Alpe di Siusi o il Dolomiti Superski abbiamo comunicato alcuni giorni fa la nostra decisione di abbandonare tale associazione.
4) Purtroppo la situazione è gravissima ed i responsabili del nostro Consorzio Val Gardena Alpe di Siusi come quelli del Dolomiti Superski hanno dimostrato e dimostrano di mancare di lucidità, lungimiranza, senso della realtà e trasparenza e questo sia verso noi consorziati che verso i nostri clienti.Siamo stati zittiti ,ignorati,le nostre opinioni completamente ignorate ! Con un risultato sotto gli occhi di tutti . Alla fine qualcheduno dovrà pure risponderne.
5) Il Presidente del Dolomiti Superski rilascia interviste ( vedi intervista sul quotidiano L’Alto Adige del 30 gennaio )dando dati sul l’influenza del nostro comparto sul PIL nazionale completamente errate in quanto prima da il dato del turismo nazionale che è di circa il 13% del PIL (mentre il dato corretto è il 0,9% ca) poi da i dati degli addetti del nostro comparto circa 400.000 ( questi si che li ha dati corretti)e del nostro fatturato circa 12 mld( anche questi li ha dati corretti ). Se voleva parlare del turismo nazionale avrebbe dovuto dare i dati degli addetti come del fatturato riferiti al turismo nazionale e non creare confusione mischiando i dati. Sembrerebbe che volesse dare al nostro comparto un peso sul PIL che non abbiamo.
6) Il Dolomiti Superski è un comprensorio di cui fanno parte molti consorzi e noi non siamo d’accordo nell’andare indipendentemente per la nostra strada lasciando gli altri comprensori per conto loro .O ci sono le condizioni per aprire in sicurezza e con serenità tutti insieme o si rinuncià con dolore ed amarezza ma con grande senso di responsabilità e di solidarietà ad aprire.
Detto questo confermiamo ,per tutte le ragioni già troppe volte espresse ai maggiori responsabili del Consorzio Val Gardena Alpe di Siusi e del Dolomiti Superski , di rimanere chiusi fino a quando l’incolumità dei nostri clienti e dei nostri dipendenti non sia completamente assicurata.
Presto proveremo a proporre direttamente ( visto che in seno al nostro Consorzio non riscuote reale interesse in quanto nell’ultima riunione ,per liquidarci, ci hanno chiesto di metterla per iscritto che avrebbero organizzato un’altra riunione per parlarne. )a tutte le parti coinvolte nella nostra vallata, che non siano esercenti di impianti a fune ,la nostra idea per auto ristorarci.
Vi ringraziamo per la pazienza visto la lunghezza del testo ma è l’unico modo per fare accedere il nostro pensiero in modo trasparente a tutti i nostri appassionati di sci .

Saslong team


Siete penosi, peggio di Casalino e di boccia e speranziella e del giuseppi. Probabilmente sarete costretti a vendere per un tozzo di pane, se non fallite prima e sarà un bene per il DS
 
gli ospedali probabilmente saranno anche al collasso, anche se almeno qui a Torino erano al collasso pure prima... però i reparti traumatologici al momento me li aspetto vuoti...

mercoledì sera scorso, sono andato al CTO di Torino che per chi non conosce è un ospedale specializzato in traumi e ustioni enorme, e al pronto soccorso non c'era NESSUNO

non intendo poca gente, intendo che quando sono arrivato, stava uscendo un nonnetto col piede gessato e:

in sala d'aspetto non c'era nessuno
nelle sale di pronto soccorso non c'era NESSUNO, e l'ho girato in lungo e in largo...

tra la gente rintanata in casa che quindi non di infortuna, e quelli che giustamente si cagano sotto e non vogliono andare in ospedale (e un po' lì capisco, io ci ho pensato tre volte prima di andare, ma ha prevalso il dolore e la strizza di cosa potessi avere)

quindi che adesso uno non possa più fare nulla per non intasare gli ospedali o i pronti soccorso, in base a questa mia personalissima analisi statistica, è una emerita minkiata
 
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